In meno di 200 pagine, King tratteggia una storia che tocca temi complessi come le tossicodipendenze, le contraddizioni del capitalismo, il rapporto fra società e individuo, i rapporti fra gli individui stessi nonché la nostra psiche. Non è facile fare tutto questo mantenendo sempre un linguaggio coinvolgente e scorrevole. In tutto questo calderone l’autore riesce pure a metterci dentro comicità, oscenità e (almeno per quanto riguarda me) lezioni di storia e cultura svizzera. Se letto tutto d’un fiato, questo è uno di quei libri che vi stordisce e vi fa restare in silenzio sulla sedia a chiedervi che cosa avete appena letto. Veramente bello.
Ho letto altri autori di Paguro in passato e devo dire che non ne sono mai restato deluso. A sto giro sono andati a pescare in Svizzera e hanno trovato uno scrittore che non ha problemi a dirti le cose come stanno. Storia che ti prende e personaggi memorabili. Da musicista ho apprezzato le citazioni delle canzoni. Jack è per distacco il mio personaggio preferito, ma il discorso finale di Mike non lo dimenticherò facilmente. Romanzo assolutamente consigliato.
Mi è stato regalato da un’amica che lo ha presentato nel suo circolo letterario là in Liguria. Letto d’un fiato stanotte. È stata una delle esperienze più intense che ho mai avuto con un libro. La trama non è complessa, ma è raccontata in modo geniale, con cambi di prospettiva ad ogni capitolo. I personaggi sono di un realismo che lascia senza parole, a volte mi sono sentita a disagio a leggere i loro pensieri, perché mi sembrava di violare la loro privacy. E i dialoghi… MAMMA MIA i dialoghi! Una volta che ci si abitua all’italiano sgangherato degli svizzeri, sembra di assistere a conversazioni reali. Qua siamo ai livelli di McFarlane e Tarantino, non esagero! Ultimamente ero caduta nelle saghe dei romanzi rosa-fantasy. King mi ha ricordato chi sono davvero gli storyteller. È ancora presto, ma mi sa che ho già trovato il mio libro preferito del 2024.
Romanzo che ho scoperto un po’ per caso mentre ero in vacanza a Bologna. Francamente uno dei migliori libri che io abbia letto negli ultimi anni. Fresco, veloce, pungente. Ti fa ridere, ma ti fa anche riflettere. E poi finalmente ci arriva qualcosa dalla Svizzera che non ti fa pensare a Dürrenmatt. L’autore ha meno di 30 anni, se questo è il suo primo romanzo allora bisognerà tenerlo d’occhio.

