In una casa isolata, nel bel mezzo della campagna brasiliana, assistiamo alla scena di un uomo che rientra dopo una giornata di lavoro e trova la compagna ad aspettarlo sul prato. All'istante la narrazione ci catapulta nella loro relazione, fatta soprattutto di silenzi: in un gioco erotico che prevede poche parole, finta indifferenza e lunghi sguardi che accrescono il desiderio, questa coppia è tanto in sintonia nell'intimità quanto profondamente in crisi nella vita quotidiana. Le divergenze ideologiche - lui rigido «fascista», lei sessantottina progressista - sfociano ben presto in una violenta sfuriata e la donna, sconvolta, se ne va. Riuscirà a dimenticare l'umiliazione e a tornare dall'uomo di cui non può fare a meno? In questo breve capolavoro di tensione, Raduan Nassar esplora i confini tra desiderio e violenza, dominio e sottomissione, disprezzo ed esaltazione di sé e, indagando le zone d'ombra dell'animo umano, dà vita a un protagonista maschile detestabile e irresistibile al tempo stesso. Pubblicato per la prima volta nel 1978, "Un bicchiere di rabbia", che riproponiamo in questa edizione con una postfazione di Matteo Nucci, è l'opera che ha consacrato Raduan Nassar tra i classici brasiliani del Novecento.
Un bicchiere di rabbia
Titolo | Un bicchiere di rabbia |
Autore | Raduan Nassar |
Traduttore | A. Di Munno |
Collana | Sur. Nuova serie, 18 |
Editore | Sur |
Formato |
![]() |
Pagine | 83 |
Pubblicazione | 04/2018 |
ISBN | 9788869981234 |