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Senso come rischio. 60 anni di Filmcritica

Senso come rischio. 60 anni di Filmcritica
Titolo Senso come rischio. 60 anni di Filmcritica
Collana Cinema. Saggi
Editore Le Mani-Microart'S
Formato
Formato Libro Libro: Copertina morbida
Pagine 264
Pubblicazione 02/2010
ISBN 9788880125150
 
18,00

 
Di "Filmcritica", tutto si può dire meno che i suoi 60 anni non siano percorsi da una pluralità di storie, tali che qualcuno potrebbe ritenere perfino in contrasto tra loro: Rossellini e Hollywood, Bresson e Hitchcock, il grande cinema sovietico e il grande cinema americano, Pasolini e Orson Welles, de Oliveira e Clint Eastwood, Straub/Huillet e Godard, Raoul Ruiz e Gitai, oppure anche il cinema mainstream e quello sperimentale. Coppie di opposti che non sono opposti, alla prova della scrittura e della sensibilità filmica. Contro il cattivo cinema, il cinema pretenzioso, contenutistico, mero veicolo di ideologismi. Come dice Godard, il cinema non è un'arte né una tecnica, ma un mistero. E il mistero implica il rischio. "Forse - come concludeva Emilio Garroni in Estetica -, il senso è il rischio che non possiamo non correre, di cogliere la sensatezza, mentre la conquistiamo". Senso come rischio, quindi. Testi di Deleuze, Garroni, Jameson, Lizzani, Montani, Matte Bianco, Nancy, Schroder ecc., che "Filmcritica" ha segnalato nel corso degli anni, e di cui ha caldeggiato, se del caso, la traduzione italiana, cercano di rispondere alle domande poste dai film, senza operare nessuna scissione tra cinema e pensiero, ma anzi esplicitando il carattere della filosofia come pensiero dei cinema.
 
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