Sedizioni: Storia contemporanea
Storia critica del Milan 1899-2019
Sergio Giuntini
Libro: Libro in brossura
editore: Sedizioni
anno edizione: 2021
pagine: 496
In questo volume si intende prestare attenzione non solo alle stelle del firmamento milanista, ma pure ai proprietari, alle presidenze e ai gruppi dirigenti che, con alti e bassi, l'hanno gestito nella sua vicenda centenaria. Alle influenze esogene ed endogene che ne hanno determinato le origini. Alla supremazia esercitata nell'interludio del "calcio ginnastico". Allo stillicidio di suoi calciatori, dirigenti e soci nella Grande Guerra. Alle caratteristiche del suo tifo che, da popolare di plebei "cacciaviti", si è fatto sociologicamente vieppiù trasversale e articolato. Alla specificità del derby di "rito ambrosiano". Alla classica e inesauribile, ridondante antroponomastica calcistica. Agli intellettuali che lo hanno appassionatamente amato e raccontato. Alla sua dimensione, insomma, anche e soprattutto sociale. Si aspira così a licenziare un libro non meramente celebrativo proprio per onorare al meglio, col dovuto rispetto e una sufficiente veridicità (pretendere l'assoluta oggettività/neutralità con in predicato il suo Milan è, per chi scrive, arduo se non impossibile), un secolo e oltre di vita rossonera autentica e in continua evoluzione.
L'agonismo della Padania. Sport e Lega Nord
Sergio Giuntini
Libro: Libro rilegato
editore: Sedizioni
anno edizione: 2017
pagine: 416
Lo sport per sua intrinseca natura genera identità e partecipazione: le maggiori risorse attorno a cui la Lega Nord è andata sempre mobilitando la propria militanza e il proprio elettorato. Sport che ruota attorno alle categorie di agonismo-virilità-rito: tre componenti della più tipica "antropologia" leghista, dai suoi vertici (il prorompente uso "politico" del corpo da parte di Umberto Bossi prima e, ora, di Matteo Salvini) ai semplici ancheggiatori e simpatizzanti. Che si nutre, al pari della politica "ultrà" inventata dal Senatùr, di simbolismi e miti. Che riduce il confronto tra le parti al derby politico permanente (nord-sud, locale-centrale, Milano-Roma) giocato dalla Lega con il suo radicalismo.
Il grande abbaglio. I festival mondiali della Gioventù Democratica. Mosca 1957–2017
Giuseppe Scotti
Libro: Libro in brossura
editore: Sedizioni
anno edizione: 2017
pagine: 120
Il comunismo, e il tentativo della sua realizzazione in terra, che ha portato alla creazione dell'Unione Sovietica, primo paese al mondo retto sui principi del marxismo leninismo, è stato solo un grande abbaglio, o anche un grande inganno? E l'Utopia che ad esso si accompagna, è una giustificazione sufficiente per essersi fatti abbagliare ed ingannare o non è stata, non è, essa stessa, proprio il presupposto dell'abbaglio e dell'inganno? Nonostante il fallimento storico del comunismo reale, i valori che quelle riunioni giovanili mondiali volevano promuovere, pace, uguaglianza, giustizia sociale, libertà, restano, se rivissuti criticamente, istanze valide per l'Umanità. Così come l'esigenza di incontrarsi, di riconoscersi fra persone di nazioni e culture diverse, di verificare e accettare le diversità, di scambiarsi impegni su obiettivi comuni e promettersi solidarietà.
Medicina narrata
Giorgio Cosmacini
Libro: Libro in brossura
editore: Sedizioni
anno edizione: 2015
pagine: 98
La letteratura - fatta di poesie, di novelle, di saggi, di romanzi - con le vicende di vita dei personaggi narrati aiuta a capire e colmare il divario esistente, in medicina, tra l'obiettività dell'"avere una malattia" e la soggettività dell'"essere malati". Se l'obiettività è pertinente all'informazione medica, trattatistica o mass-mediale, la soggettività è propria di chi trova nella lettura "umanistica" motivi, se malato, di sostegno e conforto alla solitudine e, se medico o altro curante, di miglior comprensione delle altrui ansie e paure, talora o spesso oscillanti tra lampi di speranza e buio disperante. Tanto può bastare per giustificare il presente libro di Medicina narrata, dove la narrazione è in grado di far comprendere meglio, ai malati e ai loro curanti, i momenti e gli eventi cruciali dell'esistenza, tra cui l'ammalarsi, l'invecchiare e il vivere o sopravvivere in "quel che resta del giorno".
Le navi bianche. Profughi e rimpatriati dall'estero e dalle colonie dopo la seconda guerra mondiale. Una storia italiana dimenticata (1939-1991)
Romain H. Rainero
Libro: Libro rilegato
editore: Sedizioni
anno edizione: 2015
pagine: 336
Oggi, dopo decenni di quasi totale silenzio, appare necessario scrivere queste vicende sul piano del racconto delle loro vicissitudini, anche per arricchire il patrimonio della "storia patria" di una Italia che le classi giovani hanno diritto di ricevere da coloro che li hanno preceduti. È la storia degli italiani rimasti isolati, dopo la sconfitta dell'Italia fascista, dopo l'occupazione britannica delle colonie, dopo la creazione dei "campi di raccolta" e dopo la vicenda delle cosiddette "Navi Bianche" e del loro rimpatrio per molte vie. È la storia degli italiani all'estero, rimasti senza tutela dopo le grandi battaglie perdute, e sopravvissuti alle occupazioni militari nemiche ed alle discriminazioni degli Stati vincitori. Ma vi è anche la storia dei profughi che, in varie occasioni, riuscirono a ritornare in Italia, poco prima o durante la guerra.
Il partigiano Gianni. Gianni Brera, l'Ossola e il diario storico della II Divisione Garibaldi «Redi»
Sergio Giuntini
Libro: Libro rilegato
editore: Sedizioni
anno edizione: 2015
pagine: 192
"La vita e l'opera di Brera sono in attesa di un risarcimento degno dell'una e dell'altra. La sua biografia è ancora in cerca d'autore. La formazione alla periferia del giornalismo sportivo italiano; la partecipazione alla guerra fino al vischioso rapporto con il fascismo repubblicano pavese; la scelta, infine, nel maggio 1944, della guerra partigiana sono temi che Brera non ha mai affrontato di buon grado, finendo per coinvolgere i suoi agiografi in un sistema di interdizioni mai venute meno negli anni. Se accenno a questo cono d'ombra della storia di Brera è perché lì, sul crinale tra giovinezza e 'maturità', risiede forse la radice ultima delle sue contraddizioni mai composte: il nazionalcomunismo (nazionalsocialismo sarebbe stato certo un lemma più imbarazzante); il magistrale dominio della parola e, insieme, il malcelato senso di inferiorità nei confronti della letteratura 'alta'." (Franco Contorbia)