Skira: Cataloghi di arte antica
Roma al tempo del Caravaggio
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2012
pagine: 408
Caravaggio è stato una stella luminosissima che ha messo in ombra tutti gli artisti della sua epoca, ma chi erano i suoi compagni di strada? Attraverso 200 opere provenienti da tutto il mondo, "Roma al tempo di Caravaggio" ricostruisce il tessuto connettivo della città eterna, in cui visse e operò il grande genio lombardo. Pubblicato in occasione della grande mostra romana, il volume prende in esame quello che può essere definito un periodo cruciale della pittura italiana, un irripetibile momento durato appena quarant'anni, dal 1595 al 1635 circa, dal quale è dipeso gran parte dello sviluppo delle correnti artistiche europee fino alla fine del XVII secolo. I primi anni sono segnati dal confronto serrato e diretto tra due giganti della pittura italiana: il bolognese Annibale Carracci, capo indiscusso della pittura classicista, e il lombardo Caravaggio, creatore di una rivoluzionaria rappresentazione della realtà. Dopo la morte dei due protagonisti (rispettivamante nel 1609 e nel 1610), nei due decenni successivi le stimolanti basi gettate dai due maestri furono raccolte e sviluppate sia da quanti seguirono il drammatico naturalismo di Caravaggio, sia dai pittori classicisti bolognesi che avevano seguito Annibale nella città papale. Di cruciale interesse è l'esuberante schiera di artisti europei attirati a Roma dalla fama della nuova maniera caravaggesca che, con fulminea rapidità, in pochi anni, si era diffusa in tutta Europa.
Ermitage a Padova
AA.VV.
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 96
L'Ermitage di San Pietroburgo conserva più di una ventina dei massimi capolavori di Rembrandt: ritratti, soggetti religiosi, scene di genere, episodi mitologici, collocabili dall.inizio degli anni trenta del secolo XVII, nella giovinezza dell'artista, fino agli anni sessanta, da annoverarsi tra le opere più mature. Tra queste si trovano due tele molto intense, il Ritratto di vecchia e il Ritratto di vecchio ebreo dipinti entrambe nel 1654 e portate in Russia dalla Francia nel 1781. Già i contemporanei di Rembrandt apprezzavano la maestria con la quale egli riusciva a rappresentare l.età senile attraverso i capelli candidi o il volto solcato dalle rughe. Questi tratti convincevano per la loro verosimiglianza, tanto che la sua arte era in grado di competere con la natura stessa. Grazie all'espressività e alla profondità psicologica gli "studi" di Rembrandt divennero oggetto di intenso interesse collezionistico; attorno alla metà del XVIII secolo la maggior parte di queste tele si trovava all.interno delle collezioni europee più prestigiose, tra cui quella dell.imperatrice Caterina II; alla fine del suo regno nell.Ermitage imperiale cinquantotto quadri portavano la firma di Rembrandt. Quasi la metà di essi erano ritratti di vecchi. Pubblicato in occasione dell'esposizione padovana, il volume presenta questi due eccezionali ritratti del maestro olandese provenienti dal museo russo, affiancati dal nucleo di incisioni rembrandtiane dei Musei Civici di Padova.
Sandro Botticelli. Da Lorenzo il Magnifico a Savonarola
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 344
Cinquecento anni dopo, Firenze celebra il genio di Sandro Botticelli dedicando al suo artista più celebre nel mondo dopo Michelangelo una mostra di valore e spettacolarità straordinari, che vede per la prima volta affiancate le opere di Botticelli e quelle di Filippino Lippi, in un confronto diretto tra maestro e allievo. Il volume, che accompagna la straordinaria mostra fiorentina (Palazzo Strozzi, 11 marzo-11 luglio 2004), riunisce una trentina di opere del Botticelli, provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo. Ai capolavori del maestro si affiancano le opere di Filippino che si dimostra artista non meno grande di Botticelli.
Sandro Botticelli. Ediz. inglese
Pierluigi De Vecchi, Daniel Arasse
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2011
Ippolito Caffi. Luci del Mediterraneo
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2010
Il volume, catalogo della mostra di Belluno (Palazzo Crepadona, 1 ottobre 2005 - 22 gennaio 2006) e di Roma (Palazzo Braschi, 15 febbraio - 2 maggio 2006), riunisce oltre un centinaio di vedute, tra le quali numerosi inediti, un nucleo importante di opere grafiche (disegni e bellissimi acquarelli), album e taccuini: preziosi schizzi appuntati durante i tanti viaggi o nel corso delle operazioni belliche di cui fu spettatore e protagonista, cronache e testimonianze d'epoca di grande efficacia che consentono di mettere in luce l'abilità del maestro bellunese nella resa delle figure, la sua maestria nel documentare la realtà in tutte le sfaccettature percepibili e il suo interesse per la varia umanità incontrata.
Ritratto di una collezione. Pannini e la galleria del Cardinale Silvio Valenti Gonzaga
Libro
editore: Skira
anno edizione: 2010
La ricostruzione della quadreria del cardinale Silvio Valenti Gonzaga raffigurata nel celebre dipinto di Giovanni Paolo Pannini nel catalogo dell.esposizione allestita a Palazzo Te a Mantova: un.occasione per .entrare. nelle pieghe di questo grande quadro, dalle molteplici chiavi di lettura e per rivivere le atmosfere, le meraviglie artistiche, la passione collezionistica del suo ispiratore, sapientemente immortalate in un .museo ideale. dal genio pittorico di Pannini. Della ricca collezione del Cardinale Silvio Valenti Gonzaga oggi restano i cataloghi, gli atti notarli, i ricordi letterari, ma soprattutto rimane un.immagine: vibrante, notissima, impregnata degli echi e delle voci d.un tempo, realizzata nel 1749 da uno degli artisti prediletti dal Cardinale, Giovanni Paolo Pannini, e conservata ora presso il Wadsworth Atheneum di Hartford in Connecticut. Pochi anni dopo la morte del Cardinale, avvenuta nel 1756, l.imponente quadreria costruita nel corso di tutta la vita venne successivamente smembrata e dispersa. Lo scenografico dipinto del Pannini del 1749 viene affiancato dal bozzetto preparatorio proveniente dal Musée des Beaux-Arts di Marsiglia e da una copia del 1761, conservata all.Escorial di Madrid.
Caravaggio. Adorazione dei pastori
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2010
pagine: 96
In occasione del quarto centenario della morte del Caravaggio, un importante restauro, i cui esiti sono ampiamente documentati in questo volume, riporta l'"Adorazione dei pastori" di Messina alla sua splendida veste. Sospesa in una dimensione parallela complementare più che estranea al sentimento di angoscia e di afflizione che dominava l'animo del Caravaggio negli anni siciliani, l'"Adorazione dei pastori" sembra voler inchiodare l'osservatore a un rispettoso silenzio imposto dal più trascendente degli eventi della storia dell'uomo cristiano: la nascita del Messia. Intimamente composta in un cono di luce ben delimitato, la scena è irradiata da una fonte luminosa che entra in campo a sinistra della Vergine, dal limite estremo del suo braccio ripiegato e, come un faro, la separa dalle tenebre della notte. La Madre, sfinita dal parto, cerca sostegno sulla sponda della mangiatoia e, totalmente estraniata dall'ambiente che la circonda, si appaga del contatto con il Figlio. I pastori che si accalcano alle spalle di san Giuseppe sembrano paralizzati dalla commozione e coscienti dell'evento straordinario di cui sono casuali testimoni, mentre il bue e l'asino, come discreti custodi del luogo, si stagliano sul fondo della stalla con le loro massicce e rassicuranti moli.
Pomponio Amalteo. Pictor Sancti Viti 1505-1588. Catalogo della mostra (San Vito al Tagliamento, 29 settembre 2005-17 dicembre 2006). Ediz. italiana e inglese
Caterina Furlan, Paola Casadio
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2006
pagine: 288
Il recupero dell'identità del territorio friulano e delle radici culturali che testimoniano la ricchezza del Friuli occidentale, area di osmosi tra Occidente e Oriente. In quest'ottica si collocano le celebrazioni che il Comune di San Vito al Tagliamento ha voluto dedicare al suo illustre concittadino Pomponio Amalteo a 500 anni dalla nascita. Figura significativa dell'arte rinascimentale in Friuli, allievo e genero del Pordenone, Pomponio Amalteo fu profondamente legato a San Vito, dove abitò e tenne bottega per tutta la sua vita artistica dedicandosi anche all'impegno civile come podestà. La grande antologica oltre a presentare il meglio di quanto realizzato dall'Amalteo nell'ambito della pittura da cavalletto, vuole offrire al tempo stesso una panoramica del variegato contesto figurativo dell'epoca. Educatosi alla scuola del Pordenone, Pomponio Amalteo è stato uno dei maggiori artisti friulani del Cinquecento ma il suo raggio di azione ha interessato anche varie località del Veneto e la stessa Venezia, tanto da meritare una lusinghiera menzione da parte del Vasari, che nella seconda edizione delle Vite (1568) dice di lui "...si è portato molto bene in tutte le sue opere...".