Soldiershop: Ritterkreuz
Otto Skorzeny
Massimiliano Afiero
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2018
pagine: 130
Quella di Otto Skorzeny è sicuramente una delle figure più controverse ed appassionanti della Seconda Guerra Mondiale, alla quale molti storici hanno dedicato articoli e libri, per esaltare o denigrare le sue azioni che nel bene o nel male furono comunque straordinarie: la liberazione del Duce sul Gran Sasso, l'operazione "Panzerfaust" nell'ottobre del 1944, l'operazione 'Grifone' durante l'offensiva nelle Ardenne fino all'eroica difesa della testa di ponte di Schwedt sull'Oder. Non bisogna però dimenticare tutte le altre missioni, di minor successo, che furono concepite grazie al lavoro coordinato dell'unità di Skorzeny con la sezione "S" (sabotaggio) dell'Amt-VI del Sicherheitsdienst, il servizio di sicurezza delle SS, che fu creata presso l'unità di stanza a Friedenthal, come il tentativo di lancio di paracadutisti in Persia per tentare di sollevare le tribù locali contro gli inglesi o il tentativo di sabotare il canale di Suez attraverso un aviolancio di esperti in esplosivi, così come tutte le altre missioni oltre le linee nemiche dove furono impegnate le varie SS-Jägdverbande create ed organizzate dallo stesso Skorzeny.
Attacco all'alba. L'SS-Fallschirmjäger Bataillon 500 a Drvar, maggio 1944
Massimiliano Afiero
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2018
pagine: 89
La storia della operazione Rösselsprung, lanciata nel maggio del 1944 dai tedeschi, per tentare di catturare o eliminare il capo partigiano comunista Tito, nella zona di Drvar nella Bosnia occidentale, impiegando forze che dovevano attaccare da terra, ma soprattutto reparti paracadutisti per tentare di colpire di sorpresa le difese nemiche. In particolare viene analizzata la storia dell'impiego del Battaglione paracadutisti SS, che per la prima volta fu impegnato in una vera e propria operazione, quasi al completo, lamentando gravi perdite ma comunque distinguendosi positivamente sul campo di battaglia contro le agguerrite bande partigiane comuniste. L'azione non ebbe successo e Tito riuscì comunque a mettersi in salvo, fu comunque inferto un duro colpo ai ribelli jugoslavi che lamentarono la perdita di almeno seimila uomini, oltre alla perdita di ingenti quantitativi di armi, materiali e munizioni. Un'operazione su larga scala che vide l'impegno di forze speciali e di altri reparti SS. La narrazione dell'operazione è arricchita da numerose testimonianze di fonte tedesca e jugoslava e da centinaia di foto.
Michael Wittmann
Massimiliano Afiero
Libro: Libro in brossura
editore: Soldiershop
anno edizione: 2017
pagine: 100
Michael Wittmann (Vogelthal, 22 aprile 1914-Caen, 8 agosto 1944) fu un famoso ufficiale delle Waffen-SS, considerato uno dei più leggendari e combattivi comandanti di carri armati della seconda guerra mondiale. Realizzò il suo capolavoro tattico subito dopo lo sbarco degli alleati in Normandia, il 13 giugno 1944, quando in appena un'ora distrusse 21 carri armati e altri 28 veicoli blindati della 7th Armoured Division britannica, presso il villaggio di Villers-Bocage. Meno di un mese dopo, l'8 agosto, durante l'operazione Totalize, Wittmann morì insieme ad altri quattro membri del suo equipaggio, non prima di aver ottenuto il maggior numero di vittorie nella storia per l'equipaggio di un carro armato, con la distruzione di quasi 300 veicoli nemici. Per molto tempo non si ritrovarono i resti del comandante, dando luogo a una leggenda durata fino al 1983 quando il mistero fu svelato con il ritrovamento dei suoi resti. Wittmann è ancor oggi considerato una leggenda in Germania, ed è talvolta conosciuto come il "Barone Nero", chiaro riferimento al Barone Rosso Manfred Von Richtofen.