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Solfanelli: Il voltaluna

L'uomo che vide il diavolo

L'uomo che vide il diavolo

Gaston Leroux

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2022

pagine: 88

Quattro amici si smarriscono in una foresta durante un violento temporale e giunti presso un castello vengono ospitati dal padrone. Un uomo nobile d'animo, ma dal passato torbido e con un segreto inconfessato. Un pericoloso patto con il diavolo, a seguito del quale ha perso tutto e che ricorda quello tra Faust e Mefistofele, l'ha consegnato a un'esistenza triste e solitaria. L'arrivo inatteso dei quattro giovani, con i quali il gentiluomo dovrà confrontarsi, è il preludio per la finale resa dei conti. Sarà un'occasione per redimersi? Oppure sottende una rinascita interiore, cui fa seguito la ricerca prima e il recupero poi della propria identità e dell'amore perduto? In un mix di razionale e irrazionale, bene e male, realtà e fantasia, sino a toccare il limite del soprannaturale e dell'orrore, Gaston Leroux - autore di spicco della narrativa poliziesca francese (specie in area normanna) - consegna ai lettori una storia evocativa e piena di suspense. Il percorso delineato sonda le interiorità dell'essere umano, mette a nudo la sua solitudine e raggiunge quelle zone in cui albergano paure ataviche e angosce inespresse che per la ragione sono incomprensibili e irraggiungibili.
8,00

L'uomo che rubò la «Gioconda»

L'uomo che rubò la «Gioconda»

Gabriele D'Annunzio

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2018

pagine: 64

Nonostante lo stile da sceneggiatura, "L'uomo che rubò la 'Gioconda'" (1920) fu concepito come un vero racconto. Solo nel 1943 D'Annunzio pensò di farne un soggetto cinematografico e lo pubblicò in Francia. Ma il film non fu realizzato. Il racconto prende spunto da un clamoroso fatto di cronaca, il furto della Gioconda al Louvre, ed è l'unico testo di D'Annunzio compiutamente e consapevolmente "fantastico" anche nella tematica. La sua relativa novità rispetto agli innumerevoli precedenti dedicati a ritratti o quadri che si animano, sta nel fatto che non si tratta, in questo caso, di un'immagine, più o meno maligna, che prende vita sua sponte, ma, al contrario, di "un'apparizione di vita" creata, provocata, mediante un procedimento (alchemico). L'esperimento, però, si risolve in un scacco: esso fa "uscire" dal quadro Monna Lisa, la modella di Leonardo, non la Gioconda. Ben poche volte D'Annunzio ha espresso così chiaramente la distanza che separa l'arte dal mondo reale: il suo carattere trascendente, che trasforma i fantasmi del tempo.
7,00

Davanti al camino

Theodor Storm

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2016

pagine: 72

Nell'opera narrativa di Theodor Storm - uno degli scrittori in Germania più popolari, soprattutto per "Immensee", lettura prediletta del giovane Mann "Am Kamin" rappresenta senz'altro un'eccezione. Lo stesso Storm esitò a lungo prima di pubblicare questa novella così inquietante, dove, come ebbe a dire, "il mondo quotidiano non viene percorso in ferrovia, ma con gli stivali delle sette leghe". Come scrive nell'Introduzione Antonio Pasinato, Davanti al cammino "presenta situazioni in cui fenomeni che superano e contraddicono l'esperienza sensibile non solo si combinano con il noto e il quotidiano, ma lo sconcertano, diventandone ora la guida, ora la catastrofe, ora infine restando solo un sinistro segnale, lanciato da un mondo sconosciuto." Il motivo ricorrente e più originalmente articolato delle storie narrate è quello dei sogni incrociati, dove i rapporti umani sembrano prendere una piega più autentica. Alcuni di questi momenti onirici possono sembrare una comoda duplicazione della realtà; altri invece ne rivelano il lato più vero, che può essere crudele, ma anche gratificante.
8,00 7,60

Santa Sunniva e gli uomini di Selje

Sigrid Undset

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2015

pagine: 64

Dopo essere scampate per due volte all'incendio andarono perdute intorno al 1536 - come conseguenza della Riforma - le reliquie di Sunniva - unica santa della chiesa norvegese, di cui Sigrid Undset nel 1934 delineò un mirabile, struggente ritratto in prosa. Era innamorata di Gesù, la giovanissima regina irlandese del X secolo costretta a fuggire in Norvegia. Oggi la sede ufficiale del suo culto è Bergen, ma è l'affascinante isola di Selje il luogo dove lei approdò e lodò Dio fino al martirio. Pari per importanza ai più noti sant'Olav e sant'Halvard, questa santa che si nascose in una caverna all'arrivo dei pagani ha la grazia di giungere a noi per consegnarci il pathos immacolato di una trepidazione femminile che non conosce mode né epoche. Purezza per purezza, la cattolica novecentesca Undset doppiò la sua memoria, mirò alla quintessenza della descrizione del paesaggio nordico e di una parola fortemente pittorica pur di svelarci come in fondo la grande letteratura è la gemella oggi dimenticata dell'ascesi.
7,00 6,65

Storie molto antiche

Storie molto antiche

Francesca Alexander

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2015

pagine: 96

9,00

Vita di sant'Halvard

Vita di sant'Halvard

Sigrid Undset

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2013

pagine: 80

"Ritengo che la mia comprensione del tempo in cui viviamo provenga dal fatto che, sin dall'infanzia, ho avuto un ricordo vivo di tempi precedenti," scrisse la Undset a un'amica. Infatti appare quasi incredibile: la "Vita di sant'Halvard", ambientata nella Norvegia dell'anno Mille, può schiudere una visione profondamente folgorante anche negli animi d'oggi. Di colui che diverrà il santo patrono di Oslo ci vengono illustrate le prove a cui dovette sottoporsi la sua passionalità umana - prima fra tutte, quand'era bambino, quella offerta dal rapporto con il padre Vebjörn. Impari la lotta contro l'ingiustizia e le sopraffazioni? Eppure lo spirito di una presenza divina, nella natura attorno, non resta certo indifferente... Per la Undset, convertitasi al cattolicesimo un anno prima della pubblicazione di Sant'Halvard, lo spirito, il mondo di Dio, è essenzialmente realismo, percezione non dimidiata della complessità e della pienezza della vita, trepidante ascolto del mistero e intrepido rifiuto delle rimozioni. È bagnata da una luce di grazia, la scrittura vichinga della Undset: quella letteratura e quel popolo, finalmente sono redenti...
8,00

Il rosso

Il rosso

Jack London

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2011

pagine: 64

Per accertare l'origine di un suono possente e misterioso, il naturalista inglese Bassett penetra nel "cuore di tenebra" dell'isola di Guadalcanal. Inseguito dai cacciatori di teste e spossato dalla malaria, Bassett viene soccorso infine da una donna dall'aspetto ripugnante che lo conduce nella propria tribù e s'innamora di lui. Sfruttando cinicamente l'amore di questa, egli riuscirà a scoprire la fonte di quel suono soprannaturale: sepolta nell'altopiano dell'isola giace una sfera gigantesca dai riflessi rossastri che, se percossa, sprigiona una musica celestiale. Opera di una civiltà extraterrestre, la sfera, chiamata semplicemente il "Rosso", sembra racchiudere in sé un sapere totale. A essa gli indigeni tributano un culto cruento. Ma la visione proibita dell'idolo sarà fatale a Bassett..
7,00

L'Holbein di Lady Beldonald

Henry James

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2011

pagine: 64

L'anziana, anonima dama di compagnia di una Lady americana inserita nell'alta società londinese viene improvvisamente "scoperta" dagli artisti dei salotti à la page come incarnazione vivente di un quadro di Holbein. Per una stagione, come un effimero fenomeno di costume, la donna vive un inaspettato "successo di bellezza" proprio al tramonto della propria vita, scatenando peraltro invidie e gelosie, a partire dalla propria protettrice. Il piccolo, bizzarro caso aneddotico si fa dramma e muta infine in tragedia. Ma, come spesso accade in Henry James, la trama è solo un pretesto per una descrizione corrosiva, impietosa dell'ambiente della upper class a cavallo tra Ottocento e Novecento. Alla disgregazione di un ordine sociale e di una visione del mondo, che di lì a poco sfocerà nel primo conflitto mondiale, fa da specchio la scrittura jamesiana, tortuosa nel voler riprodurre la totale soggettività del punto di vista dei personaggi nel loro affrontare la "realtà".
7,00 6,65

La storia di Ida

La storia di Ida

Francesca Alexander

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2011

pagine: 96

Largamente apprezzata da quando, sul finire dell'Ottocento, pubblicò nel mondo anglosassone una raccolta di 122 disegni e i suoi scritti - fra cui "La storia di Ida" - Francesca Alexander è del tutto ignota al pubblico italiano. È vissuta per sessantaquattro anni a Firenze, dov'è morta e dove è ambientato questo struggente racconto della forte fede religiosa di una ragazza fiorentina tanto bella, e piena di nobiltà d'animo, quanto ferita da uno sfortunato amore. Nella narrazione degli ultimi anni di vita della cattolicissima Ida, la Alexander dimostra un'originale maestria stilistica unita a un profondo richiamo per quelle luci spirituali ravvisabili anche nella più cruda quotidianità. L'azione procede per scarti minimi - è lo specchio di quella stessa vasta opera di carità effettivamente svolta dalla scrittrice a favore dei poveri e degli umili. "Dai fiori studiati da Leonardo in poi - scrisse Ruskin - non c'è memoria di disegni pari a quelli di Francesca, per delicatezza e forza, per verità e rispetto che viene dalla verità..."
8,00

Maestro Domenico

Narciso Feliciano Pelosini

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2011

pagine: 128

Vivere il Risorgimento non giorno per giorno, abituandosi alle novità, ma tutto d'un colpo, addormentandosi nel sereno Granducato di Toscana e risvegliandosi nel massonico Regno d'Italia, alla vigilia della presa di Roma. Questo capita al buon Maestro Domenico: e l'onesto falegname, da buon cattolico, non può che rimanerne sconvolto. La Rivoluzione può non essere interamente sanguinaria: spesso riesce a raggiungere il proprio scopo attraverso una serie di piccoli atti, eventualmente supportati da qualche grande evento violento e sanguinario. Ciò è accaduto con la rivoluzione dei costumi (il '68) e con la Rivoluzione italiana, più conosciuta come Risorgimento: l'atto violento (l'invasione garibaldina e la conseguente discesa dell'esercito piemontese) era stato preceduto, fu accompagnato e sarebbe stato seguito da una serie di azioni, di prese di posizione culturali, di mode, di battage propagandistico, di leggi che aveva contribuito a cambiare la mentalità della popolazione e che permise di far percepire una guerra di aggressione come una lotta popolare di liberazione.
10,00 9,50

Favole di Natale

Favole di Natale

Gabriele D'Annunzio

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2007

pagine: 96

Non c'è stato movimento letterario che D'Annunzio non abbia toccato o precorso, a cominciare dal verismo per finire con la prosa d'arte. E non si può neppure trascurare ciò che di romantico in senso nazional-popolare persiste in lui. Il contatto con le tradizioni popolari e con la poesia dialettale, maestro Cesare De Titta, segna in modo indelebile gli esordi del D'Annunzio narratore, come testimoniano "Terra Vergine" e le "Novelle della Pescara", dove, al di là dell'impianto naturalistico, l'autore solidarizza intimamente con quell'immaginario collettivo svelato da Antonio De Nino e Gennaro Finamore nelle sue "Tradizioni popolari abruzzesi". Rare volte questo D'Annunzio ha toccato le corde del fantastico o, per meglio dire, del meraviglioso puro, e perciò queste "Favole di Natale", tratte da "Parabole e novelle", edite nel 1916 dall'editore Bideri di Napoli, rappresentano un unicum nella sua produzione. Se si fa eccezione per "Un albero in Russia", tutte le "favole" della raccolta attingono a quel patrimonio di fiabe popolari che dopo tanti anni e in un clima letterario tanto mutato furono sottratte all'oblio da Italo Calvino. Si tratta, in particolare, di leggende popolari abruzzesi o rielaborate in terra d'Abruzzi, alcune delle quali conosciute di prima mano. Ma la trascrizione che ne fa D'Annunzio è una ri-creazione. Le sue "favole" recepiscono pienamente la vaghezza della fonte (orale) e sono nello stesso tempo inconfondibilmente dannunziane.
7,00

Il mistico sogno

Il mistico sogno

Gabriele D'Annunzio

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2013

pagine: 80

Il fantastico: più che un genere, un lato della letteratura a cui molti scrittori si sono affacciati, per ritrarsene a volte esitanti o immergervisi completamente. È accaduto a Lampedusa con "Lighea", un racconto che ci fa comprendere più profondamente e quasi emblematicamente l'autore del Gattopardo. È accaduto ad un altro narratore "realista", Perez Galdós, con "La sombra", diventato una specie di classico del genere. Ma né Lampedusa né Galdós sono rimasti nella storia letteraria per quei racconti. Esiste, quindi, un fantastico d'habitude, che ben conosciamo, soprattutto attraverso certi autori dell'Ottocento, e un fantastico occasionale, quasi del tutto da scoprire. Inutile dire che i testi fantastici di D'Annunzio, qui raccolti, appartengono a quest'ultima categoria. Si tratta di un'esperienza episodica nell'opera dannunziana, ma non per questo meno significativa, soprattutto se si pensa a quell'Abruzzo "magico-arcaico" che ne costituisce la ragione più evidente, anche se non unica. La deliberata confusione tra sacro e profano, tra sensualità e misticismo, ingenera un'ambiguità espressiva che ritroveremo in certe pagine delle "Faville del maglio".
8,00

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