Susil Edizioni: Omnium

L'autore, con la sua penna ed i suoi occhi, offre un originale e sensibile immagine del mondo; parole, che anche se provengono da una vita a tratti molto buia, ricercano sempre della speranza e della bellezza nella semplicità delle piccole cose che ci circondano tutti i giorni.

Fotogrammi di vita, immagini galleggianti fra il passato, il presente ed il futuro. La ricerca continua di dare un senso al nostro viaggio, cogliere nelle macerie della  propria anima più profonda energia positiva per risalire la china e guardare avanti. Avere la forza di catalogare gli eventi come tappe imprescindibili in dotazione al destino, li vivi, li subisci, ci convivi e alla fine li accetti. Vivere aperti al mondo, cogliere nella natura risposte che la ragione non sa trovare, darsi appuntamento alla fine del viaggio, perché la' tutti ci ritroveremo. Nonostante tutto, dare un senso alla  vita rappresenta l'unico viatico per far pace col proprio passato e creare momenti indimenticabili oggi e domani.

Scrivere è istintivo. Non esiste un perché. È un po come scattare fotografie. Nascono da sole. Sono già li. Bisogna solo fissarle da qualche parte. E la vita è fatta di tante piccole foto. Si mettono in fila, si inseguono, si capovolgono. Tratteniamo il respiro. Prendiamo nota. A volte ne siamo parte. Tante altre ci limitiamo a guardare.

I libri hanno lo scopo di addottorare e confortare il lettore nelle vaghe paure di vivere, laddove correndo sanguinosi conflitti ciò sia possibile, se l’astrazione ne risulti più forte e tangibile.

Sono una foglia come tante altre, volante dispersa nel mondo, dove direzione e tempo sono solo un eterno girotondo, alla ricerca di una meta, di una felicità non concreta. Sono un’altra delle mille foglie, ancorate al tuo tronco immenso. Hai formato un bellissimo albero, amico mio. Un saluto, aspettami alla fine della salita.

Attraverso ciascuna di queste poesie l'autrice racconta le emozioni vissute durante un percorso lungo più di trentacinque anni: l'amore, il dolore, la passione, la paura, la forza, la speranza.

Tutto iniziò da uno sguardo involontario. Incontrando gli occhi di Andrea, Mattia comprese che era una donna sola, arroccata a protezione delle sue vulnerabilità. Lui senza permesso s’impadronì di quella immagine. In quell’istante decise di assumersi la responsabilità di far emergere la bellezza interiore di Andrea, di prendersi cura della sua anima. Lei glielo avrebbe permesso?

"Vorebbe tante cose ancora, ma er fojio è corto, però vorebbe esse sicuro che drent’ar core tuo ce sto sortanto io, fino a che moro..."

Seguendo il ritmo delle stagioni in questa raccolta di poesie, si osserva un’evoluzione poetica dell’autrice; alternati fra loro, mentre racconta il vissuto degli ultimi anni, si riconoscono tre diversi registri:  quello degli epigrammi scientifici, quello crepuscolare/futurista che gioca con la rima e un terzo con un canto sobrio e piano, da piccolo racconto.

"Un girasole impazzito di luce, che s’incupisce alla penombra della sera; un raggio di luna bianchissimo, soffocato; una cascata di freschezza, arginata; l’urlo e il silenzio; il silenzio e la paura; un girasole impazzito d’amore, l’amore che teme, l’amore che non cede, l’amore che coccola il cielo e il mare. Del mare ha la forza, e cerca la carezza tra le piume di un tiglio, come un passerotto il nido tra le foglie. È pensiero robusto, audace pensiero che si fa poesia; poesia che si fa villaggio ove dimora la sua essenza. Poesia che morde la luna, fagocita bellezza, lacera confini, cerca dentro la molecola atomi di verità…”