Taschen: Varia
Va arts & architecture 1945-1954. Ediz. inglese, tedesca, spagnola e francese
David Travers
Libro
editore: Taschen
anno edizione: 2008
pagine: 6156
Questa prima raccolta della ristampa della rivista A&A Arts & Architecture è dedicata al decennio 1945-1954; sono 10 cofanetti ognuno dei quali contiene un anno di uscite. L'architettura americana subì dei grossi cambiamenti a partire dalla fine della II guerra mondiale fino ai primi anni sessanta. I talenti emergenti si preoccupavano soprattutto di integrare un design moderno con l'uso di materiali a basso costo. Questa tendenza fu seguita soprattutto dal Case study House Program supportato appunto dalla rivista leader dell'epoca A&A. A&A si occupava non solo di architettura, ma anche di arte, musica, politica, e problemi sociali. La carica della rivista era merito soprattutto dei suoi direttori: John Entenza prima, e David Travers poi. I grandi architetti che le diedero il loro contributo furono Neutra, Schindler, Saarinen, Ellwood, Lautner, Eames e Koening, nonché due degli architetti oggi più famosi Frank Ghery e Richard Meier. Altri collaboratori furono i fotografi Julius Shulman e Ezra Stoller, gli scrittori Esther McCoy e Peter Yates, i grafici Herbert Matter e Alvin Lustig.
Detective magazine
Eric Godtland
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2008
pagine: 336
All'apice dell'epoca jazz, quando il proibizionismo aveva trasformato le persone normali in criminali e i criminali in divi, nacquero le riviste dedicate al crimine e ai detective. Fra il 1924 e il 1934 uscirono molte riviste di questo tipo tanto che sia i delinquenti che i poliziotti erano ansiosi di rivedersi sulle pagine colorate dei detective magazines. Centinaia di copertine e di tavole ci raccontano non soltanto storie gialle ma anche sono testimonianza dell'atteggiamento americano verso il sesso, il peccato, il crimine.
Domus. Ediz. Italiana e inglese. Volume Vol. 5
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2008
pagine: 580
Per ottant'anni la rivista Domus è stata salutata come la rivista di architettura e design più influente del mondo. Fondata nel 1928 dall'architetto milanese Giò Ponti, è sempre rimasta fedele al suo intento iniziale, cioè quello di offrire un punto di vista privilegiato su tutto quello che identifica una particolare periodo, dall'Art Deco al Movimento modernista, dal Funzionalismo al Pop. Concepito con un layout chiaro ed elegante e corredato da articoli chiari ed esaustivi, pagina dopo pagina Domus è la rivista che meglio illustra l'arte e l'architettura a livello mondiale. Il quinto volume copre gli anni dal 1955 al 1959, caratterizzati dal coesistere di innumerevoli stili diversi. Il fondersi di tendenze e scuole portò all'affermarsi del Pop Design riscontrabile soprattutto nell'arredamento d'interni dove una gran varietà di nuovi materiali sintetici e plastici sostituì i materiali tradizionali quali il metallo, il vetro o il legno. In questo volume troviamo i progetti di Ray e Charles Eames. Per quanto concerne l'architettura, invece, troviamo i progetti di Giò Ponti, Carlo Scarpa, Angelo Mangiarotti.
Domus. Ediz. italiana e inglese. Volume Vol. 6
Libro: Libro rilegato
editore: Taschen
anno edizione: 2008
pagine: 580
Per ottant'anni la rivista Domus è stata salutata come la rivista di architettura e design più influente del mondo. Fondata nel 1928 dall'architetto milanese Giò Ponti, è sempre rimasta fedele al suo intento iniziale, cioè quello di offrire un punto di vista privilegiato su tutto quello che identifica una particolare periodo, dall'Art Deco al Movimento modernista, dal Funzionalismo al Pop. Concepito con un layout chiaro ed elegante e corredato da articoli chiari ed esaustivi, pagina dopo pagina Domus è la rivista che meglio illustra l'arte e l'architettura a livello mondiale. Questo sesto volume copre gli anni dal 1965 al 1969 quando si verificò un cambiamento radicale sia in architettura che nel design e nell'arredamento. I valori prima ampiamente riconosciuti, quali la funzionalità, l'eleganza, il rispetto dei materiali furono accantonati per lasciare spazio alle idee pop e alla critica socioculturale delle nuove generazioni di architetti e designer che volevano differenziarsi dai loro padri. In questo sesto volume troviamo i progetti di Joe Colombo, Ettore Sottsass, Gae Aulenti, Oscar Niemeyer e Giò Ponti.