Tullio Pironti: Elogi
Elogio di De Laurentiis
Mimmo Carratelli
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2014
pagine: 23
"Ma chi credete di essere in questa città inconcludente che io saprei come organizzare, non solo il calcio. Qui si può costruire l'Eldorado. Napoli ha tutto e in quindici anni potrebbe diventare una locomotiva. Facciamo un'isola artificiale a forma di palma in mezzo al golfo, come ce n'è una a Dubai, e la chiamiamo Palma e ci facciamo un casinò, un albergo, villette a schiera e un approdo per 300 barche. Facciamo di via Caracciolo una promenade, come ce l'ha Nizza, come la Croisette di Cannes. Facciamo un tunnel sotterraneo dagli alberghi del lungomare a Mergellina e sopra facciamo 17 stabilimenti balneari. Creiamo 40mila posti barca da Bagnoli a Pozzuoli."
Elogio del dildo
Bettina Zagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2014
pagine: 30
Metti quattro amiche. Metti un pomeriggio en plein air parlando di Courbet. Metti che una di loro è sensual coach, et voilà, è elogio del dildo. Per chi non può farne a meno e per chi non ha la più pallida idea di cosa sia. Cos'è il dildo? Quando, dove e come nasce? Quanti tabù circolano ancora attorno al suo uso?
Elogio di Francesco. Il papa della rivoluzione
Giancarlo Dotto
Libro
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2013
pagine: 32
"Era la buona, meravigliosa, irripetibile sera del 13 marzo 2013. Il pontefice appena eletto, un argentino di sangue italiano, aveva scelto il nome di Francesco. Primo Francesco, primo Papa gesuita e primo Papa del continente americano. Venuto dalle Ande, dalla terra della Patagonia e del Fuoco. "Habemus Pampa", titolano spiritosacci i senza dio di Liberation. "Sembra che i miei fratelli cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo..." dice lui di sé e, nel dirlo, è già uno di noi. Venuto dalla fine del mondo, per mostrarci l'inizio di un nuovo mondo. Qualcosa che ha a che fare con la notte dei tempi? Forse l'abolizione stessa del tempo? La carezza incarnata di un Dio finalmente possibile?".
Elogio del professor Bellamore. La parola ai fatti
Marco Piscitello
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2013
pagine: 42
La breve vita dell'uomo che inventò il farmaco dell'amore.
Elogio del cantar storie. Ballata in quattro tempi e prologo per Eteronòmia, Onìria e altre città
Salvatore Casaburi
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2013
pagine: 54
In tempi di frettolosa rappresentazione del mondo, cantar storie torna a essere pratica lodevole, forse indispensabile. L'elogio del cantar storie è essenza del proprio tempo, da Omero all'epica colta e popolare delle epoche successive, fino ai fulesta romagnoli di fine Ottocento, a Ignazio Buttitta, a Giovanna Marini. Cantare le proprie storie è, da sempre, voglia di esorcizzare la paura di non esserci. Lo ricordano Ernesto de Martino e Gianni Bosio, Nuto Revelli e Woody Guthrie. In questo nuovo "racconto in forma di ballata", Salvatore Casaburi, da autentico e innovativo cantastorie metropolitano, evoca storia e storie di Napoli, in un susseguirsi di cerchi concentrici narrativi che rimandano alla dolce e dolente sperimentazione linguistica pasoliniana. "L'elogio del cantar storie" di Casaburi si rivela, perciò, liberatorio percorso di un'intera esistenza.
Elogio della «bella cosa»
Francesco D'Episcopo
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2013
pagine: 28
Nella collana "elogi" scrittori e intellettuali italiani si divertono a elogiare con sincerità o sarcasmo, ma sempre con leggerezza, fatti, idee, personaggi.
Elogio del nullafacente
Luigi Piazza
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2012
pagine: 27
Manuale di istruzione dedicato a tutti coloro che nella vita hanno avuto a che fare con l'inerte inoperosità: quelli che l'hanno praticata, quelli che l'hanno giudicata, dedicato perfino a quelli che l'hanno evitata. Chi è il nullafacente? Dove possiamo incontrarlo? Quanti tipi ne esistono? Risponde a queste domande e ne insinua delle altre l'Elogio del nullafacente, il pamphlet che si dedica all'analisi di quel nulla che nulla non è, dimostrando come e quanto siano pieni gli spazi vuoti creati da chi si crogiola nel mestiere del relax. Tra un sorriso non troppo indulgente sui tempi recenti e una riflessione sui vizi inammissibili del genere umano occidentale, Luigi Piazza ripassa anche per i luoghi della sua memoria, cultore sempre in erba di una materia cui verranno negati tanti attributi, molti più di quelli che si crede, ma mai quello della serietà. Occhio attento, mirino cinico, questo piccolo volumetto si presenta, in fin dei conti, anche come un manuale di istruzione: la nullafacenza non si deve praticarla a oltranza, non si deve giudicarla, e soprattutto non si deve dimenticare di cercarla.
Elogio di Carmelo Bene. A dieci anni dalla scomparsa
Giancarlo Dotto
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2012
pagine: 39
"Avrei voluto amplificarti, registrarti e tenerlo tutto per me, quel filo di voce, sotto il cuscino. In quell'esatto momento, mi sono sentito tuo figlio, tuo padre, tua madre, il tuo più fraterno amico. Siamo stati intimi come di più non si può. Mille gradi Celsius sono bastati a ridurti in cenere. Ma non a riscaldarti. Avevi sempre freddo, Carmelo. 'Delle mie ceneri fate quello che volete', ci dicesti una sera a cena, davanti al camino, nella tua meravigliosa casa di Otranto. 'Magari una bella crostata per colazione'. Sai una cosa? Mi viene spesso, quando sto soprappensiero, la tentazione di chiamarti. Avrei tanta voglia di farlo anche adesso. Ma non risponderesti. È mezzogiorno. Tu, lo so, a quest'ora stai ancora dormendo".
Elogio della parola e della poesia
Joan Maragall
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2012
pagine: 72
Joan Maragall nacque nel 1860 a Barcellona da una ricca famiglia della borghesia imprenditoriale. Dopo gli studi in Giurisprudenza, si dedicò esclusivamente alla scrittura, dividendo il suo impegno tra giornalismo, poesia e prosa letteraria. Collaborò sin dalla sua fondazione al Diari de Barcelona, contribuendo all'affermazione di una identità catalana disegnata da confini linguistici e ideali all'interno di una auspicata tensione paniberica che condivise con autori importanti di lingua castigliana della sua generazione, come Miguel de Unamuno e Francisco Giner de los Rìos. La sua opera infatti concorse, al di là di ogni appartenenza a scuola o temperie storica, alla fondazione di un immaginario mitico e collettivo di lingua e nazionalità catalane. La produzione poetica si compone di cinque raccolte: "Poesies" (1895), "Visions i Cants" (1900), "Les Disperses" (1904), "Enllà" (1906), "Seqüències" (1911), e numerose traduzioni di poeti, sia classici che contemporanei. Tra gli scritti in prosa si ricordano diversi epistolari di gran valore letterario e gli "Elogi", di cui si propongono oggi in traduzione i due che meglio esprimono la sua poetica civile, irrazionale, cristiana e redenzionista: l'"Elogio della parola" (1903), l'"Elogio della poesia" (1909). Il poeta, poco tradotto, e noto in Italia solo a un esiguo numero di lettori non ingenui, si spense nel 1911 nella città natale. Contiene il "Canto spirituale" tradotto da Lello Voce e un'introduzione di Francesco Ardolino.
Elogio della malaparola
Aldo Di Mauro
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2011
pagine: 46
Divertissement, provocazione, insegnamenti, curiosità. "L'elogio della malaparola" è questo, e molto altro. È una finestra spalancata all'improvviso su un panorama spesso dimenticato, è uno scavo nelle radici della lingua napoletana che porta alla luce reperti sorprendenti, è una lezione di equilibrio e raffinatezza che non rinuncia a un tocco di colore, grazie a esempi vivi, celeberrimi e meno noti, tanto in versi che in prosa. L'elogio ha il fine, dichiaratamente espresso, di rivalutare e nobilitare non solo il dialetto napoletano, spesso oggetto di critiche denigratorie, riportandolo a un dignitoso status culturale, etnico, addirittura antropologico, piegando in direzioni ora didascaliche, ora burlesche; ma soprattutto quello di ridar lustro alla sua forma apparentemente più infima, la malaparola, l'offesa, l'imprecazione, rivelandone tutta la carica espressiva cui è sottesa consapevolezza e ironia.
Elogio di un incontro. Armando De Stefano
Mauro Giancaspro
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2011
pagine: 48
"Quello che mi colpisce è che le opere, le scene, gli scorci, i gruppi, le posture, i personaggi, i volti di De Stefano hanno un'energia evocativa, trascinante e irresistibile. Se è legittimo - come penso sia legittimo e giusto - a uno spettatore travalicare con la sua fantasia i progetti e le intenzioni di un artista, è irresistibile la tentazione di svincolarsi dall'ambientazione e dal contesto creati, perfino dai titoli posti dall'autore, figurarsi altri scenari e immaginare altri titoli per collocare figure, costumi e visi in ambientazioni suggerite allo spettatore stesso dalle sue letture preferite. Quante figure create da De Stefano potrebbero stare a loro perfetto agio tra le pagine del Don Chisciotte o nei versi, per esempio, di Ariosto e soprattutto di Dante! Tra i personaggi di De Stefano mi è parso di scorgere l'accidioso come Ciacco, lo spavaldo come Farinata degli Uberti, il sanguinario come il conte Ugolino, gli amanti sfortunati come Paolo e Francesca, il prelato intrigante come l'arcivescovo Ruggieri, il furente assatanato come Caronte demonio con gli occhi di brace, il nobile, sfortunato ed esangue, come Manfredi d'Altavilla, il bestemmiatore come Capanno". Un piccolo elogio dedicato al Maestro Armando De Stefano.
Elogio dell'adulterio
Maria Roccasalva
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2010
pagine: 27
Da reato a consuetudine: questa è la metamorfosi dell.adulterio secondo Maria Roccasalva. In un passato non poi tanto remoto la donna fedifraga era vittima del cosiddetto "delitto d'onore"; oggi il peggio che possa accadere alla malcapitata è un divorzio economicamente svantaggioso. "Spogliato di quell'aura fosca e sinistra di peccato nel quale esso si consumava affermandosi, l'adulterio è stato privato anche del suo carattere eroico di ribellione [...]". Se è vero che l'ebbrezza della trasgressione rende l'amore più eccitante, si può facilmente intuire quali siano state le conseguenze, in questo senso "nefaste", di un post-femminismo estremo che ha privato l'adulterio del suo ingrediente più piccante: il gusto del proibito, di un segreto consumato tra le quattro mura di una stanza. "Andare a letto con un altro non significa mica tradire, ma cercare di essere in qualche modo felice. E più si è felici, più il matrimonio va a gonfie vele". E le donne italiane, saranno d'accordo?