Ventizeronovanta: I libri di tipografia Helvetica
La tribù del tavolo verde. Cronache locali di periferia sportiva
Sergio Roic
Libro: Libro in brossura
editore: Ventizeronovanta
anno edizione: 2017
pagine: 130
Cartoleria Buccellati. Dodici racconti
Oliver Scharpf
Libro: Libro in brossura
editore: Ventizeronovanta
anno edizione: 2016
pagine: 60
Il volto, di tre quarti, un po' reclinato è come appoggiato al dorso della mano destra che tiene delicatamente l'esile sigaretta bianca lunga, tra medio e indice, lasciando a mezz'aria l'anulare e il mignolino, piegato con grazia all'ingiù. Al polso un braccialetto doppio di perle. Quell'appoggio mancato tra mano e mento mima appena la postura più classica dell'iconografia della malinconia.
De ballen van Berlusconi. En andere merk- en wetenswaardigheden uit het hedendaagse Italië
Thomas Rus
Libro: Copertina morbida
editore: Ventizeronovanta
anno edizione: 2015
pagine: 120
Mu. La risaia in fiamme
Tommaso Labranca
Libro: Copertina morbida
editore: Ventizeronovanta
anno edizione: 2015
pagine: 174
Mu ha quasi trent'anni ed è perseguitato dall'idea dell'iperborea: una pianura coperta di neve sintetica e dalla quale s'innalzano improvvisi e distanziati grattacieli e conifere. Un luogo diverso dal suo paesino arroccato in un punto del Molise interno, dove la neve è un fastidio. Quando fugge da casa lascia il disegno di un ideogramma che rappresenta una risaia in fiamme e significa vuoto, nulla, incertezza. Si legge "mu", come il nuovo nome che si è dato.
Ritorno dal bosco
Mattia Cavadini
Libro: Copertina morbida
editore: Ventizeronovanta
anno edizione: 2005
pagine: 132
Agosto oscuro
Tommaso Labranca
Libro: Libro in brossura
editore: Ventizeronovanta
anno edizione: 2017
pagine: 262
«Un giorno anche io riunirò i miei limitati pensieri in un libretto come fece Mao col rosso o il colonello Gheddafi con il verde. Ma il mio libretto non avrà un colore preciso. Sarà semplicemente stinto, desaturato. Chiunque nella copertina vedrà il colore che desidera. L'azzurro, il rosso, il verde oppure il giallo. C'è un punto nella mappa dei colori in cui tutte le tinte si spengono insieme. Per pigrizia molti chiamano quel punto grigio. Ma il grigio è l'equilibrio tra le due grandi forze del bianco e del nero, è tutto quindi, invece di essere niente come molti credono, sbagliando. Il grigio è la vita quotidiana, non perché noiosa assenza di colori. Perché la vita quotidiana è fatta di scelte mai precise, di azioni nere e malvagie che si mescolano ad altre candide e umane. Punti bianchi di presunta solidarietà si sovrappongono nello stesso minuto a punti neri di egoismo automobilistico e formano quel liquido denso e grigio e fluido di cui è fatto un giorno come un altro».