Vita e Pensiero: Università/Ricerche/Letteratura italiana
Leopardi oggi. Incontri per il bicentenario della nascita del poeta
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2000
pagine: X-190
Il volume raccoglie gli Atti delle giornate leopardiane di studio tenute a Brescia, Salò e Orzinuovi tra l'aprile e il maggio 1998, per cura dell'Istituto di filologia e storia dell'Università Cattolica e in collaborazione con l'Assessorato alla cultura della Provincia di Brescia. I sette saggi che lo compongono, dovuti a Giorgio Cavallini, Enrico Ghidetti, Michele Dell'Aquila, Elena Landoni, Enzo Noè Girardi, Bortolo Martinelli, Sergio Marfinotti, costituiscono un'esplorazione unitaria del messaggio poetico leopardiano in alcune delle sue grandi direttrici e componenti, secondo un filo ideale che salda insieme l'immaginazione e il sentimento, la poesia e il pensiero, l'io e il mondo, a partire dalla cantica Appressamento della morte, fino alle Operette morali, verificate nelle loro ragioni strutturali e ideologiche.
La maniera mutata. Il «Dolce stil novo» tra scrittura e «Ars poetica»
Carlo Paolazzi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1998
pagine: 350
Il dibattito sul cosiddetto "dolce stil novo" è bloccato da tempo su due posizioni decisamente contrapposte: parte della critica assume quell'espressione come sigla storiografica, capace di definire in sintesi la poetica dei rimatori toscani che guardano al bolognese Guido Guinizzelli e si stringono attorno a Guido Cavalcanti e a Dante, mentre un'altra, crescente costellazione di studiosi tende a dissolvere 'scuola' e poetica del "dolce stil novo", restringendola al solo Dante e a momenti d'intesa con gli amici Cavalcanti e Cino da Pistoia. Attraverso un'indagine sistematica sui testi questo saggio è approdato alle seguenti conclusioni: fondatezza e legittimità del titolo di "padre" degli stilnovisti attribuito al Guinizzelli; radicamento profondo della teoria e della prassi del "dolce stil novo" nella teologia creaturale e nella dottrina biblica dell'ispirazione; utilizzo coerente e motivato dell'Ars poetica oraziana, con particolare riguardo al rapporto "moti dell'animo"- parola e parola-pubblico. Contro i tentativi di liquidazione, si conclude dunque per una sostanziale tenuta della sistemazione storiografica proposta da Dante per la poesia volgare del Duecento, dentro la quale il "dolce stil novo" si accampa come tentativo felice di accordare sentimenti e parola, tradizione e novità, messaggio biblico e definizione oraziana della poesia.
Lo spettacolo dell'uomo interiore. Teoria e poesia del teatro manzoniano
Carlo Annoni
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1997
pagine: 292
Questo libro studia la drammaturgia manzoniana, prima dal punto di vista storico-teorico e quindi con nuove proposte di esegesi testuale. In particolare sono stati analizzati i rapporti, rimasti un po' in ombra, fra Manzoni e Lessing, fra Manzoni, dunque, e la drammaturgia europea dell'Illuminismo; ed è stata poi compiuta una estesa recensione della importante minuta, da poco edita, della Lettre allo Chauvet (il cosiddetto Primo Sbozzo), allo scopo di segnalare nuclei concettuali preziosi che, per motivi di vario genere, non si sono conservati nella stampa. L'autore ha anche dedicato parte della sua ricerca a letture di critica delle varianti, per giungere a qualche novità, filologicamente fondata, di interpretazione di luoghi discussi delle tragedie (e delle liriche). Sono state inoltre aperte (o riaperte) prospettive forse non sufficientemente osservate, relativamente alla cultura del Manzoni, attraverso il rinvenimento di nuove fonti e lo scrutinio della loro funzione. Questo "Spettacolo dell'uomo interiore" cerca infine di correggere (e, per quanto possibile, cancellare) alcune tradizioni banalizzanti che si sono formate attorno alla poetica e alla poesia manzoniana.
La «Vita nuova». Legenda sacra e historia poetica
Carlo Paolazzi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1994
pagine: 156
Primo romanzo d'amore della letteratura volgare, vita di Dante, storia del suo cammino spirituale, "legenda sanctae Beatricis", storia e antologia commentata della poesia giovanile dantesca, proposta di una teoria della lirica, vicenda 'tipologica' del superamento della poesia cortese: le varie definizioni escogitate dalla critica illustrano splendidamente la complessità della "Vita Nuova", e si ripresentano puntualmente al lettore che intenda ripercorrere il "libello" nel VII centenario della sua composizione (1294-1994). Le tre fondamentali piste interpretative del prosimetro dantesco - autobiografica, agiografica e letteraria - vengono qui unificate sotto il canone della "historia", genere narrativo che la tradizione retorica voleva misto di accadimenti reali e di figurazioni poetiche, e la tradizione biblica e agiografica allargava ad accogliere la luce dei grandi eventi della storia della salvezza operata da Cristo. Ma forse gli aspetti di maggiore novità della 'lettura' riguardano l'incidenza di Boezio e Orazio nel trapasso dall'elegia cavalcantiana alla "loda", e l'individuazione di una serie di costanti che dalla struttura generale scendono a inarcare il movimento 'visionario' di ogni pagina del racconto poetico.