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Zandonai: I piccoli fuochi

Sanguisughe

Sanguisughe

David Albahari

Libro: Copertina morbida

editore: Zandonai

anno edizione: 2012

pagine: 357

Può un semplice schiaffo scompaginare l'intero ordine dell'universo? Può un enigmatico "manoscritto vivente" contenere le risposte a tutte le domande possibili? Sono due tra i tanti interrogativi che all'improvviso sconvolgono l'esistenza anonima e solitaria di un giornalista belgradese, involontario spettatore, una domenica di marzo sulle rive del Danubio, di un episodio apparentemente banale: un tizio prende a ceffoni una ragazza, poi entrambi scompaiono nel nulla. La presenza, nello stesso luogo, di un misterioso uomo vestito di nero e di uno strano segno esoterico destano la sua curiosità e lo spingono sulle tracce della donna. Ben presto, con l'entrata in scena di un manoscritto intriso di misticismo ebraico - un "libro di sabbia" di borgesiana memoria, il cui contenuto cambia ogni volta che viene aperto -, la vicenda si tinge di giallo e l'inquietudine cede lentamente il passo alla paranoia. Il protagonista si ritrova così intrappolato in un'inestricabile rete di simboli cabalistici, apparizioni spettrali ed esperimenti metafisici, fino a diventare vittima sacrificale dei cupi e violenti rigurgiti di antisemitismo e sciovinismo che scuotono la società serba di fine anni novanta. Affilato e ossessivo monologo dai contorni kafkiani e le claustrofobiche atmosfere alla Hitchcock, "Sanguisughe" è un intrigo in bilico tra realtà e finzione, sempre sul filo dell'ironia, che riesce a dar voce ai demoni della grande letteratura mondiale.
17,00

Il muro del Nord

Il muro del Nord

Dragan Velikic

Libro: Copertina morbida

editore: Zandonai

anno edizione: 2012

pagine: 225

In fuga dalla guerra fratricida che insanguina il suo Paese, Olga, ex bibliotecaria di Belgrado, decide di raggiungere il marito a Vienna. Nel suo vagare quotidiano per le vie cittadine e per mondi letterari alla ricerca di sempre nuove identità, si ritrova suo malgrado al centro di un'intrigante combinazione di esistenze sospese e "vite casuali" simili alla sua, di tradimenti furtivi o soltanto vagheggiati, di storie familiari e leggendari personaggi sottratti a una spessa coltre di oblio. E in un bizzarro gioco di rimandi simbolici e coincidenze reali a ritroso nel tempo il suo destino viene a intrecciarsi con quello di un altro esule volontario, un irrequieto ed eccentrico insegnante irlandese, James Joyce, che all'alba del nuovo secolo sbarca nel Continente in cerca di migliori fortune. Fino a incrociare le tracce di un giovane misterioso, che con un gesto eclatante segnerà le sorti dell'Europa intera. Nel fascino regale e discreto degli scenari viennesi, tra i chiaroscuri marini di una Pola segreta e la multiforme vitalità della Trieste asburgica, la prosa sensuale e raffinata di Velikic ci accompagna in un viaggio lungo tutto il Novecento e nel cuore di quella Mitteleuropa perduta di cui il grande scrittore serbo, come ha scritto Claudio Magris, "esprime con intensità poetica l'atmosfera polivalente e spesso malata".
15,00

L'officina del diavolo

L'officina del diavolo

Jáchym Topol

Libro: Copertina morbida

editore: Zandonai

anno edizione: 2012

pagine: 167

Trasformare la memoria collettiva in un gigantesco business, rendere alcuni luoghi simbolo dei crimini perpetrati dai regimi totalitari del Novecento tra le più appetibili mete del turismo di massa, ridurre la testimonianza dei sopravvissuti a puro artificio museale e la verità storica a kitsch commemorativo: un'ipotesi futuristica o un disegno già in atto in Europa orientale? È uno dei più inquietanti interrogativi che pone l'ultimo romanzo di Topol, maestro del grottesco e unanimemente considerato l'erede di Hrabal. Il protagonista, un anonimo io-narrante ingenuo e romantico, è tra i fondatori di una comunità hippy che si propone di custodire, sfruttandola a fini commerciali, la memoria del campo di concentramento di Terezin, e accogliere turisti occidentali, perlopiù giovani globetrotter sulle tracce dei propri nonni passati per il camino. In seguito allo smantellamento del centro autogestito, egli si trasferisce in Bielorussia, dove in gran segreto un gruppo di oppositori al governo sta realizzando un progetto simile. Ad accoglierlo, tra i resti di un villaggio dove nazisti e sovietici compirono eccidi, un trip orrorifico che si snoda tra bunker, camere di tortura e fosse comuni, un agghiacciante spettacolo di vittime mummificate e morti parlanti, e la consapevolezza che alla curiosità morbosa, consumistica e superficiale degli occidentali fa da controcanto, a Est, una vera e propria congiura del silenzio.
14,50

Non è successo niente

Non è successo niente

Gian Conti

Libro: Copertina morbida

editore: Zandonai

anno edizione: 2012

pagine: 393

Isola di Ciava, Indonesia. Un'escursione per turisti a caccia di emozioni forti sulla cima del Merapi, vulcano estremamente irascibile, si conclude in tragedia. Antonio Vaccaro, ruspante faccendiere palermitano, è l'unica vittima. Sua moglie Simona ne esce illesa, ma è come se il fato, per mano del Merapi, avesse deciso di depositare nelle sue mani il segreto che il vulcano custodisce nel suo ventre. Le proporzioni di questo segreto, però, sono tali che presto la notizia inizia a circolare e ad attirare interessi a ogni livello. Tra Ciava, Palermo e gli Stati Uniti inizia una partita in cui le mosse di spregiudicati dilettanti si sovrappongono a quelle di potenti disposti a tutto pur di mantenere il controllo. La posta in gioco? La stabilità dell'economia mondiale...
13,50

Amore

Amore

Péter Nádas

Libro: Copertina morbida

editore: Zandonai

anno edizione: 2012

pagine: 113

Due giovani amanti. Una camera da letto. La notte, che distende la sua coltre di buio e silenzio. Lui vorrebbe dirle che è finita, che la loro relazione è giunta al capolinea, ma non trova le parole. Lei si prende amorevolmente cura di lui, gli offre le sue carezzevoli nudità. Entrambi si lasciano andare voluttuosamente, fumano dell'erba. All'improvviso ha inizio per lui un viaggio oltre le celebri porte della percezione, un'esperienza vertiginosa e fluttuante che lo proietta in un vortice di sensazioni ingannevoli e cupi presagi. Lo spazio si dilata e genera una claustrofobica paralisi contemplativa, mentre il tentativo spasmodico di afferrare il tempo che scorre si infrange contro un unico, infinito istante in cui la coscienza di sé viene irretita dal demone della follia. Generando impulsi suicidi e insieme un insopprimibile, disperato bisogno di amore. In questo intenso romanzo - quasi un Kammerspiel dai contorni psichedelici -, Nàdas ci trascina fin negli strati più profondi dell'alterazione psicotropa per introdurci a due leitmotiv dell'intera sua opera letteraria: la comunicazione come fulcro dell'esistenza e lo sforzo costante dell'essere umano di uscire da se stesso, di scoprirsi dal di fuori.
13,00

I ragazzi di Patrasso

I ragazzi di Patrasso

Zoran Feric

Libro: Copertina morbida

editore: Zandonai

anno edizione: 2012

pagine: 157

Dopo undici anni di matrimonio, Stanislav e Ines si muovono nella loro vita coniugale come all'interno di una prigione invisibile fatta di mute acquiescenze, di emozioni trattenute, di tenerezze cristallizzate. A mettere in crisi l'incerto equilibrio della loro relazione ci pensa il trasloco nella casa natale di lui, mentre il confronto quotidiano con un nuovo vicinato contribuisce a far emergere giorno dopo giorno un'inquietudine da troppo tempo latente. Ben presto i due cominciano a dubitare l'uno dell'altra, arrivando persino a pedinarsi di nascosto durante i fine settimana, spinti dai primi indizi di un tradimento. Ma è l'incontro di Stanislav con Marina, studentessa diciassettenne che, nonostante una sclerosi multipla a uno stadio iniziale, trasuda vivacità e malizia, a essere fatale. Sarà lei, con la sua voglia di divorare la vita e di sfruttarne ogni istante, a dare nuova consapevolezza a Stanislav, e a costringere il suo rapporto con la moglie a una deriva apparentemente senza possibilità di approdo. Esplicito fino ai limiti della crudezza, "I ragazzi di Patrasso" è il dettagliato resoconto di una crisi, individuale prima ancora che di coppia, che mette alla prova il lettore costringendolo a una vorticosa alternanza di sentimenti contrapposti, lasciandolo spesso sospeso tra comprensione e riprovazione.
13,50

Il nostro uomo sul campo

Il nostro uomo sul campo

Robert Perisic

Libro: Copertina morbida

editore: Zandonai

anno edizione: 2012

pagine: 339

Zagabria, primavera 2003. Alla soglia dei trent'anni, Tin ha barattato il suo anticonformismo con una scrivania nella redazione di uno dei maggiori settimanali del Paese. La sua ragazza, Sanja, fa l'attrice, e la critica è compatta nel predirle una brillante carriera. Sono già tre giorni, però, che Boris, un cugino a corto di soldi che Tin ha inviato in Iraq come corrispondente di guerra, non si fa vivo. Pur non sentendo la mancanza dei suoi reportage - deliranti cronache dal "cuore di tenebra" del tutto impubblicabili -, Tin inizia a preoccuparsi. E così anche sua zia, che però decide di affidare l'angoscia per il figlio scomparso alla stampa, facendo scoppiare uno scandalo. Esposto alla gogna mediatica, su Tin piovono accuse di ogni tipo, dal nepotismo alla negligenza professionale alla crudeltà, rendendo inevitabile il suo licenziamento. Ma finché il "caso Boris" non sarà risolto, non è solo alla scrivania che Tin si troverà a dover rinunciare... Tra le pieghe di un romanzo ricco di ironia, Robert Perisic è abile a inserire il caustico ritratto di una società paralizzata da difficoltà economiche e incertezze politiche, internamente disgregata ed eticamente confusa. Una società in cui sono tutti "sul campo", anche se ciascuno a modo suo.
16,50

Al dì di Pentecoste

Al dì di Pentecoste

Miljenko Jergović

Libro: Copertina morbida

editore: Zandonai

anno edizione: 2011

pagine: 446

In un appartamento sfitto di Zagabria viene scoperto il cadavere di una giovanissima zingara, vittima di un efferato omicidio. La polizia brancola nel buio: nessuno si presenta a riconoscere la salma, nessuno chiede notizie di lei e il suo nome non compare in alcun registro anagrafico. Si sa solo che è stata vista per l'ultima volta a un semaforo, il giorno di Pentecoste, mentre chiedeva l'elemosina danzando e cantando. La matassa si dipana pian piano attraverso cinque testimonianze che, ciascuna a suo modo, costituiscono esemplarmente ciò che rimane dell'identità jugoslava andata in frantumi con le guerre degli anni novanta: un'umanità preda del risentimento, attratta da miti posticci e dal cinismo di vecchi e nuovi malfattori. Da una pittoresca galleria di personaggi goffi e spaesati, fatalmente inclini alla malinconia e condannati a essere per sempre stranieri in patria, emerge un affresco cangiante e monumentale della Jugoslavia lungo tutto il Novecento, un crocevia di storie che sembrano scavare un gigantesco baratro. Storie intrise di magia e di epos, e forgiate dallo stile rapsodico, dalla vena dissacrante e dall'irresistibile comicità di un maestro della narrazione qual è Jergovic, "uno che dissotterra e strappa con le unghie all'oblio interi pezzi di vita" (Paolo Rumiz).
18,00

Di passaggio

Di passaggio

JENNY ERPENBECK

Libro: Copertina morbida

editore: Zandonai

anno edizione: 2011

pagine: 157

Una tenuta nelle campagne del Brandeburgo viene suddivisa tra le quattro figlie di un vecchio possidente terriero. La parte più modesta, un bosco su cui sorge una piccola casa con un grande giardino e l'accesso diretto al lago, è affidata all'ultimogenita, Klara, che proprio nelle acque di quel lago decide di togliersi la vita. Tra cessioni ed espropri, l'abitazione passa di mano in mano, testimone silenziosa di violenze e passioni, urla e sospiri dei suoi inquilini, tutti inesorabilmente alla ricerca dello Heim, di un luogo in cui sentirsi "a casa". Undici le vite, undici i destini che si danno il cambio, incastrandosi come tessere di un raffinatissimo mosaico naturale, su cui però la storia lascia le sue indelebili impronte, dalla tragedia della guerra all'orrore dei campi di concentramento, dalla sofferenza dei vinti all'arroganza dei "liberatori". A scandire il ritmo di questo racconto fuori dal tempo - ma dal tempo profondamente segnato - è la presenza costante della dodicesima tessera, il giardiniere, l'unico a credere soltanto nella natura e nell'alternarsi delle stagioni, il solo a prendersi cura della casa, con immutata devozione, fino alla fine.
13,00

I fiumi del Sahara

I fiumi del Sahara

Ardian-Christian Kycyku

Libro: Copertina morbida

editore: Zandonai

anno edizione: 2011

pagine: 117

Nell'Albania socialista un giovane studente fa ritorno nella sua piccola città natale in riva a un lago. L'inerzia degli amici d'infanzia, la sonnolenza dei luoghi, la consueta, implacabile curiosità con cui la gente spia le vite altrui non possono che alimentare la nostalgia per la donna amata e il desiderio di essere altrove. Uno smottamento improvviso del terreno blocca la ferrovia - unica via di fuga - e la breve visita si trasforma in un soggiorno prolungato che assume i tratti di un incubo. Così, mentre la neve cade copiosa dal grigio cielo invernale e la realtà pian piano perde i suoi contorni naturali, una fugace storia d'amore e un cruento omicidio fanno sprofondare il protagonista nel gorgo delle sue più segrete ossessioni. Lirico e visionario, ironico e violento, il romanzo di Kycyku ci trascina in un vorticoso susseguirsi di voci e apparizioni, passioni divoranti e febbrili attese, in un processo di disgregazione psichica solcato dai bagliori di un arcano erotismo. Fino a tradursi - come sottolinea Elvira Dones nella sua Presentazione - in un "generoso invito alla bellezza sublime".
13,00

La finestra russa

La finestra russa

Dragan Velikic

Libro: Copertina morbida

editore: Zandonai

anno edizione: 2011

pagine: 323

Figlio di una modista e di un rassegnato giornalista di provincia, il giovane Rudi Stupar mette in atto continue strategie per restare estraneo a se stesso: intraprende una carriera di attore per la quale non è tagliato, studia una materia che non lo appassiona, infine sceglie l'esilio. Per sottrarsi al servizio militare abbandona Belgrado per Budapest, e da fi fugge inquieto alla volta della Germania, dove lavorerà, tra l'altro, in una ditta che prepara i defunti per l'ultimo riposo. In realtà, i molteplici impieghi e le inesauste flànerie sono semplici occasioni per spezzare i vincoli imposti dalla mera cronologia e intraprendere un viaggio a ritroso nel tempo, propiziato innanzitutto da un fitto intrico di relazioni erotiche: molti i nomi di donna che danzano sulle labbra di Rudi in queste funamboliche pagine, molti i mondi dischiusi da quei corpi, molti i fantasmi che vengono a tormentare gli amanti. Un romanzo magmatico e vigoroso in cui Velikic tratteggia, spostandosi con agilità nello spazio e nel tempo, la complessa scoperta di una vocazione, quella per la scrittura, grazie alla quale anche noi veniamo sollevati in un universo dove vorticano voci, echi e destini strappati all'oblio.
22,50

L'educazione del giovane Tjaz

L'educazione del giovane Tjaz

Florjan Lipus

Libro: Copertina morbida

editore: Zandonai

anno edizione: 2011

pagine: 183

Figlio di un umile boscaiolo e di una domestica uccisa in un lager nazista. Tjaz trascorre l'infanzia e l'adolescenza tra le fredde mura di un collegio, dove viene educato secondo la più ferrea norma cattolica. Allievo apparentemente privo di particolari talenti e incline alla passività, segnato da una lenta maturazione fisica e spirituale, comincia a nutrire una crescente insofferenza nei confronti di un ambiente claustrofobico e repressivo, sperimentando le prime avventure amorose e l'irrefrenabile pulsione a graffiare intorno a sé che si rivela un'autentica, insospettabile dote con cui distinguersi dalla grigia massa dei coetanei e ritagliarsi una posizione nel mondo. Con l'ausilio delle unghie trasforma via via la sua muta ribellione in una vera e propria furia iconoclasta, al punto che l'espulsione dal collegio diventa inevitabile. La conquista della tanto agognata libertà, tuttavia, avrà un sapore amaro e conseguenze drammatiche. Ricostruita attraverso le testimonianze di chi ne ha più o meno consapevolmente tracciato i destini, la vicenda umana di Tjaz dà forma a un intenso romanzo polifonico che per la liricità della prosa e la valenza simbolica del personaggio - quasi un giovane Holden mitteleuropeo - è unanimemente riconosciuto come uno dei capolavori della letteratura slovena contemporanea. Postfazione di Peter Handke.
13,00

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