2000diciassette: Poesie

La tenacia che lega il raccontarsi e fare poesia è pregnante nella caratterizzazione poetica del poeta. Luoghi, amori ed affetti sono rappresentati da situazioni reali, scorci personali e sentimenti che prorompono nella estrema quotidianità. Una diffusa malinconia ed un senso del "nulla" avvolgono il poeta, e nulla è eterno se non Dio. Tutto ciò dona alle liriche una rassegnazione tipicamente decadente. Anche l'Amore, baluardo della felicità, si sgretola in un addio struggente, in un lamento doloroso, in un ricordo ossessivo. Un libello che è anche meditazione, storia vissuta, inno agli affetti familiari. Un lungo ed accorato canto che si perde nel vento freddo della vita.

Voci che richiamano la nostalgia, l'afflato del ricordo, l'irruenza della denuncia sociale. Un intreccio profondo e fatale tra «nostos» e «alagia». Una dolcezza affilata, una sofferente modestia, una forma sinergica al classicismo del verso. Un richiamo ossessivo alla vita, all'ascolto della voce dolente della natura; una lirica che squarcia le coscienze, la parola che si fa spada e fende il velo delle ipocrite convenzioni sociali.

Una poesia acerba, limpida come ruscello alla fonte. L'Amore, i ricordi, i sensi, il tempo che fugge e porta con sé memorie depositate tra cuore e anima. Vespro, vita, dolce musica... per le orecchie dell'Anima.