Abscondita: Carte d'artisti
Il nudo e norma
Jean Clair
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2008
pagine: 129
"Durante il 1907, a Vienna, Gustav Klimt finiva il più bello dei suoi ritratti a fondo oro, senza dubbio uno dei pili bei quadri che l'arte occidentale abbia prodotto. Il Ritratto di Adele Bloch-Bauer. Lo stesso anno, all'altra estremità dell'Europa, in quel cuore del continente che era Parigi, un altro pittore destinato a diventare famoso, Picasso, decideva di lasciare definitivamente incompiuta la grande tela a cui aveva lavorato per lunghi mesi, e che sarebbe stata più tardi conosciuta come "Les Demoiselles d'Avignon". A Vienna, lusso, calma e voluttà; a Parigi, orrore, bruttezza e disarmonia. L'intelligenza prova una certa difficoltà a cogliere la contemporaneità di fenomeni che sembrano avere avuto luogo su pianeti diversi, non appartenere alla stessa storia. Eppure, se si osasse l'avventura... Cosa può significare la nascita, nello stesso anno, di queste due opere, oggi considerate, in virtù del distacco del tempo, di pari importanza e ugualmente ammirate? Cosa ha prodotto il mutare, in quel preciso momento, di quel che si suole definire il corso della storia? ".
L'arte dell'Islam
Titus Burckhardt
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2008
pagine: 171
"Se alla domanda "cos'è l'Islam?" si rispondesse indicando semplicemente uno dei capolavori dell'arte islamica, come ad esempio la moschea di Cordoba, quella di Ibn Tûlûn al Cairo, una delle mederse di Samarcanda o anche il Taj Mahal, questa risposta, per quanto sommaria, sarebbe peraltro valida, poiché l'arte dell'Islam esprime senza equivoci quel che denomina. [...] Non è stupefacente né assurdo che la manifestazione più esteriore di una religione e di una civiltà come quelle dell'Islam rifletta a suo modo quel che vi è di più interiore in questa stessa civiltà. La sostanza dell'arte è la bellezza; la bellezza è una qualità divina e comporta in quanto tale un duplice aspetto: nel mondo essa è apparente; riveste, per così dire, le creature e le cose belle. Mentre in Dio, o in se stessa, è beatitudine inferiore; tra tutte le qualità divine che si manifestano nel mondo, la bellezza è quella che più direttamente richiama il puro Essere. Questo significa che lo studio dell'arte islamica, come di qualsiasi arte sacra, può condurre, quando viene intrapresa con una certa apertura di spirito, verso una comprensione più o meno profonda di verità spirituali che sono alla base di tutto un mondo al tempo stesso cosmico e umano. Considerata in tal modo, la 'storia dell'arte' supera il piano della storia pura e semplice, fosse solo per porre queste domande: da dove proviene la bellezza del mondo di cui stiamo parlando?" (dall'introduzione)
La vita di un pittore
Gino Severini
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2008
pagine: 334
"Le città a cui mi sento più profondamente affezionato sono Cortona e Parigi: nella prima sono nato fisicamente, nella seconda intellettualmente e spiritualmente". È questo l'incipit de "La vita di un pittore" di Gino Severini (1883-1966), non solo un documento indispensabile per conoscere uno tra i più importanti pittori del Novecento, ma soprattutto un affascinante, vivissimo affresco della irripetibile stagione artistica che si visse a Parigi nei mitici anni Venti e Trenta. Severini, uno degli animatori di quella stagione, amico dei più grandi artisti allora operanti, da Picasso a Modigliani, da Apollinaire a Matisse, dipinge quei protagonisti e quell'atmosfera in pagine appassionanti, che hanno la tensione narrativa e la forza stilistica di un grande romanzo.
Manifesti del futurismo
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2008
pagine: 252
L'opera riunisce un'estesa selezione di documenti del movimento, in genere "manifesti", ordinati cronologicamente, sino a coprire l'intera stagione della sua fioritura e del suo sviluppo, dal 1910 al 1921. Questi testi, rappresentativi dell'attività di tutti i principali animatori del movimento - Boccioni e Balla, Marinetti, Palazzeschi, Russolo e Severini, Sant'Elia e altri - intendono restituire l'ampiezza di temi e di orizzonti pratico-poetici affrontati dal Futurismo, dall'iniziale carattere letterario all'apertura alle arti plastiche, alla musica, all'etica, alle problematiche sociali e politiche. La veste tipografica dei testi, il più possibile aderente agli originali, le note analitiche di accompagnamento a ogni manifesto, l'estesa cronologia del movimento, il saggio critico, la sezione iconografica, rendono questa raccolta uno strumento per lo studio degli sviluppi e del respiro internazionale della discussa stagione futurista. Dalla loro lettura appare inoltre evidente l'influsso che il movimento ha avuto su buona parte dell'arte contemporanea: happening, provocazione e contestazione pubbliche, utilizzo di materiali di recupero, sperimentalismo tecnico.
La sfera dei colori e altri scritti sul colore e sull'arte
Philipp Otto Runge
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2008
pagine: 185
Era inevitabile che l'opera figurativa di Philipp Otto Runge (1777-1810) - con Caspar David Friedrich tra i più grandi pittori romantici - mettesse in ombra i suoi fondamentali scritti sul colore. Era altrettanto inevitabile che tali scritti fossero messi in ombra dalla contemporanea "Teoria dei colori" di Goethe (che peraltro deve molto alle tesi di Runge) e alle riflessioni sullo stesso tema di Arthur Schopenhauer (in questa stessa collana, nel volume "La vista e i colori e carteggio con Goethe"). Era infine inevitabile che la reazione al romanticismo mettesse in ombra tali ricerche, e non solo quelle di Runge. Solo nel Novecento, e soprattutto in quella grandiosa fucina che fu il Bauhaus, le problematiche sul colore vennero riprese e approfondite, e l'opera teorica di Runge trovò il pieno riscatto. "Noi pittori" scrive Paul Klee "non siamo un'industria coloristica né una tintoria chimica. Dobbiamo essere liberi e disporre di tutte le possibilità. La teoria di Philipp Otto Runge, la sua meravigliosa 'Sfera dei colori', la sua visione simbolica, altamente spirituale, rappresentano un insegnamento per noi e per tutta la pittura a venire".
La bibbia d'Amiens
John Ruskin
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2008
pagine: 209
"La Bibbia d'Amiens", uno dei capolavori del grande storico dell'arte John Ruskin (1819-1900), è qui presentato nella splendida traduzione di Salvatore Quasimodo e con uno straordinario, estesissimo commento di Marcel Proust, che tradusse l'opera in francese. "Le indicazioni che gli scrittori ci danno nelle loro opere dei luoghi che essi amarono" scrive Proust "sono spesso così vaghe che i pellegrinaggi che noi tentiamo ci offrono appena un riflesso labile di questi luoghi lasciandoci delusi. Ma è questo un genere di delusione che non dovete temere di provare con Ruskin, soprattutto ad Amiens: è venuto a incontrarvi alla stazione e, passo passo, vi accompagna per le strade della cittadina sino alla cattedrale. E all'improvviso vedrete levarsi verso il ciclo quel monumentale formicolio, dentellato di personaggi di proporzioni umane nella loro statura di pietra - un popolo di re, di pescatori, di angeli, di profeti - nel suono delle campane, al calore della vostra commozione, e allora voi sentirete che quella gigantesca, immobile e appassionata ascensione è realmente una cosa divina".
Lorenzo Lotto
Bernard Berenson
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2008
pagine: 231
Solo il tarda età Bernard Berenson (1865-1959) si appassionò a Lorenzo Lotto e decise di consacrarsi al compito di "arrivare a distinguere le opere autentiche da quelle che gli sono comunemente attribuite". Così, da un unico nodo di ammirazione estetica e di intuizione metodologica, nascevano allo stesso tempo quell' "arte dell'attribuzionismo" che avrebbe reso Berenson uno dei massimi esperti mondiali di arte rinascimentale italiana e questo celebre libro che, pubblicato nel 1895, e ristampato in nuova versione nel 1955, avrebbe provocato la riscoperta di un artista che era stato per secoli quasi ignoto. "Per capire bene il Cinquecento, conoscere Lotto è importante quanto conoscere Tiziano", ebbe a dichiarare Berenson, rintracciando nelle "fluttuazioni dello stile lottesco, tanto fedele a se stesso quanto bizzarro e imprevedibile nella sua linea di sviluppo" due tratti dominanti che documentano l'aspetto meno noto della sensibilità rinascimentale italiana: una tensione religiosa vicina ai temi della Riforma e un'attenzione psicologica che fa di Lotto il più interessante ritrattista italiano.
Il paese fertile. Paul Klee e la musica
Pierre Boulez
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2008
pagine: 136
Paul Klee dedicò alla musica studi approfonditi e la passione di un'intera vita, e se ne servì per affrontare alcuni nodi dell'arte pittorica. È quindi naturale che il più grande musicista vivente, Pierre Boulez, abbia avvertito una particolare predilezione e un interesse vivissimo per l'opera di Klee. Questo saggio ne è la testimonianza: in pagine vivide e commosse Boulez ci parla dei motivi della sua ammirazione per un'opera e un uomo così affascinanti e geniali. Quanto al problema potentemente posto da Klee, ossia il rapporto tra musica e pittura, Boulez ritiene che non vi possa essere traduzione tra le due forme espressive, ma che il particolare approccio o la particolare soluzione di un problema nell'ambito di una disciplina possa trovare corrispondenza nell'altra. Infatti, "pur esistendo come due continenti separati," scrive Boulez "non sempre le frontiere tra musica e pittura sono invalicabili, dal momento che hanno almeno un dominio in comune: la poetica, che conferisce all'opera credibilità e bellezza".
Vita, arte e rivoluzione. Lettere a Edward Weston (1922-1931)
Tina Modotti
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2008
pagine: 233
Molti hanno tentato di raccontare la storia di Tina Modotti (nata a Udine nel 1896 e morta in circostanze misteriose a Città del Messico nel 1942), grande fotografa nel Messico post-rivoluzionario, militante nella guerra civile spagnola, una delle donne e delle artiste più rappresentative del Novecento, figura mitica già in vita e divenuta in seguito una delle icone del movimento femminista. Ma al di là delle rappresentazioni più o meno romanzesche, rimangono le lettere di Tina Modotti a Edward Weston, un artista che attraverso alcuni "ritratti immortali" ha saputo fermare per sempre la bellezza singolare della sua compagna e modella. L'epistolario, che va dal 1922 al 1931, anno in cui la Modotti è già a Mosca, inserita nel Soccorso Rosso Internazionale, le restituisce una dimensione privata che era stata cancellata dalla retorica del mito. Nelle lettere a Weston, l'interlocutore privilegiato, si colgono i conflitti, gli slanci e i tormenti di un'anima femminile perennemente in lotta tra "arte e vita", tra "passione e rivoluzione".
Lettere dei Macchiaioli
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2008
pagine: 221
Questa raccolta di lettere dei macchiaioli non è solo un documento artistico, ma è anche e soprattutto uno spaccato della società e della storia dell'Italia del secondo Ottocento. Le guerre d'indipendenza e l'orgoglio nazionale fanno da sfondo al vernacolare racconto di una delle prime avanguardie artistiche italiane. I giovani che si ritrovano attorno ai tavoli del Caffè Michelangelo di Firenze sono studenti appena usciti dalle accademie, sono letterati, musicisti, scrittori, sono uomini pieni di entusiasmo, di idee e di passioni. "L'arte è un sentimento non un mestiere", afferma Fattori. E bastano queste poche parole per esprimere lo stato d'animo di un'epoca, per riassumere la ricerca di una pittura che vuole essere espressione del sentire più che del fare e che, anche se sembra guardare ai vicini d'oltralpe, in verità non può dimenticare i secoli che l'hanno preceduta. La "macchia", dunque, non vuole accontentare l'occhio ma il cuore, non vuole cogliere una fugace impressione, ma essere un fedele resoconto della piccola quotidianità. Non ci sono eroi, ma uomini; non ci sono battaglie, ma retrovie, non ci sono prodezze, ma il semplice e commuovente cammino di tutti i giorni: è lì che si manifestano l'epicità e le ansie del mondo.
Poesie
Paul Klee
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2008
pagine: 241
Nel periodo della sua formazione Klee esitò a lungo, come è noto, tra musica, pittura e poesia; e il fatto di avere infine scelto la pittura, dando così inizio a quella che è forse la più alta e feconda esperienza artistica del Novecento, non gli impedì mai di continuare a coltivare, in modo "disinteressato" e quasi segreto, la ricerca poetica. I sui versi non sono dunque il frutto di un'attività marginale; non si tratta di glosse esistenziali alla sua pittura, ma di oggetti espressivi autonomi e, per così dire, omologhi rispetto a quelli creati dalla sua fantasia figurativa. Come nella pittura, anche nella poesia Klee tende a impadronirsi dei meccanismi originari della genesi cosmica. Indipendentemente dal fatto che il processo sia affidato al linguaggio iconico o a quello verbale, Klee tende all'individuazione e alla messa in scena di codici archetipici. Ed è proprio a questa ricerca grandiosa e, per definizione, infinita che Klee doveva pensare quando scriveva di se stesso: "Nel mondo terreno non mi si può afferrare perché io abito altrettanto bene tra i morti come tra i non nati. Più vicino del consueto al cuore della creazione e ancora troppo poco vicino".
Galileo critico delle arti
Erwin Panofsky
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2008
pagine: 112
Galileo Galilei è uno dei rari personaggi a cui Erwin Panofsky (1892-1968) dedicò un saggio monografico, il più noto dei quali è lo studio consacrato a Dürer. Un'ansia comune lega Galileo a quest'ultimo: il desiderio di decifrare il "mistero" servendosi di uno strumento razionale. "Tuttavia" scrive Panofsky "nella compattezza solida, luminosa, misurabile della strategia conoscitiva di Galileo, persiste un'insidia che sembra turbare e incrinare la serenità del giudizio critico - soprattutto in campo estetico, e in particolar modo nella poesia e nelle arti figurative - con propensioni individuali e soggettive. [...]. Galileo nacque nel 1564 (nel medesimo giorno in cui Michelangelo moriva), fu testimone e uno dei più acerrimi rappresentanti della ribellione contro il Manierismo. La violenta condanna del Tasso e la parallela esaltazione dell'Ariosto, corrisponde in pittura, alla demolizione di artisti come Parmigianino, Bronzino, Annibale Carracci. Il Novecento ha interamente riesaminata la condanna radicale del Manierismo come forma d'arte. Ma se Galileo pensò così e non cambiò mai opinione sino alla morte, il suo atteggiamento impone rispetto e attenzione".