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Allemandi: Varia

Nairy Baghramian. Pratza ‘e domo. Una casa semiotica mai costruita

Libro: Libro rilegato

editore: Allemandi

anno edizione: 2025

pagine: 128

"Pratza ’e Domo" non è solo una mostra, ma un dispositivo aperto che riflette sul confine tra domestico e pubblico, assenza e costruzione, memoria ed esilio. Curato da Giuliana Altea, Antonella Camarda e Luca Cheri, il progetto di Nairy Baghramian, una delle scultrici più influenti del panorama contemporaneo, attiva un dialogo tra le sue opere e quelle di Phyllida Barlow, Nicolas Hsiung, Janette Laverriè re, Rosemary Mayer, Win McCarthy, Julie Mehretu, Oscar Murillo, Paulina Olowska, Monika Sosnowska e Mariantonia Urru, mettendo in tensione scultura, design e spazio condiviso. Il catalogo raccoglie i contributi di Giuliana Altea, Antonella Camarda e Andrea Lissoni, immagini e documenti visivi che restituiscono le complesse stratificazioni del progetto e del lavoro di Baghramian. Una narrazione collettiva che si muove tra teoria e forma, evocando la possibilità di una casa mai costruita, ma reale nella sua essenza concettuale, e fondamentale per esperire il presente.
39,00 37,05

Raffaello. La Dama col liocorno

Libro: Libro in brossura

editore: Allemandi

anno edizione: 2025

pagine: 80

La sedicesima edizione della rassegna “L’Ospite illustre”, ospitata dalle Gallerie d’Italia - Napoli dal 26 marzo al 22 giugno 2025, è dedicato a uno straordinario dipinto realizzato da Raffaello (1483-1520) e conservato nella Galleria Borghese, a Roma: Dama con liocorno. Eseguito tra il 1505 e il 1506, il dipinto rappresenta una donna a mezza figura davanti a una sorta di terrazza con colonne alle cui spalle si intravede un paesaggio lacustre, che tiene in braccio un piccolo unicorno (o liocorno), simbolo di purezza verginale poiché, nella mitologia, erano addomesticabili solo dalle vergini. L'animale era anche il simbolo associato alla famiglia Farnese e la giovane ritratta potrebbe essere Giulia, amante di papa Alessandro VI.
15,00 14,25

Gaia De Megni. Leitmotiv. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Allemandi

anno edizione: 2025

pagine: 80

"Leitmotiv" è la prima mostra personale di Gaia De Megni (Santa Margherita Ligure, 1993) focalizzata su una riflessione autobiografica e sul ruolo del cinema nella costruzione delle identità sociali. Attraverso una selezione di lavori inediti, l’artista esplora la potenza comunicativa delle immagini, decostruendo i racconti tradizionali per svelarne i significati latenti e le loro implicazioni nei contesti sociali odierni. Il catalogo è accompagnato dai contributi critici di Francesca Guerisoli, Federico Nicolao e Tea Paci. La mostra Leitmotiv, a cura di Francesca Guerisoli, si è tenuta alla Fondazione La Rocca di Pescara, dal 14 novembre 2024 al 24 gennaio 2025.
25,00 23,75

Piero Guccione. Nato per la pittura

Libro: Libro in brossura

editore: Allemandi

anno edizione: 2025

pagine: 240

Il 10 gennaio 1993 il programma Radio Rai, Paesaggio con figure. Testimoni ed interpreti del nostro tempo ospita il pittore Piero Guccione. Un’intervista esclusiva - condotta in studio da Michele Gulinucci insieme ai critici d’arte, Lorenza Trucchi e Guido Giuffrè - che ha permesso di entrare nel mondo silenzioso di un artista che raccontava poco del suo lavoro e ancora meno di sé. In occasione del 90° anniversario della nascita del pittore (1935-2025), l’Archivio Piero Guccione propone la trascrizione della lunga intervista radiofonica durata oltre tre ore. Il volume è un emozionante viaggio nel personale universo della pittura di Guccione, impreziosito sia dalle pagine critiche di Dario Micacchi, Dominique Fernandez e Leonardo Sciascia che dalle parole di stima e profondo affetto espresse dallo scrittore Gesualdo Bufalino e dal drammaturgo e critico d’arte Giovanni Testori, intervenuti in diretta durante il programma radiofonico. Nei diciannove capitoli che compongono il libro, ciascuno accompagnato da un ricco apparato iconografico, si ripercorre la sua faticosa «avventura» di essere Pittore in un’epoca in cui «dipingere è molto arduo perché a volte si ha l’impressione di essere veramente dei Don Chisciotte, cioè di utilizzare lo scudo e la lancia in un tempo in cui ci sono i missili». Pittore del visibile, Guccione racconta la necessità di «inventarsi, giorno per giorno, il modo di fare chiarezza, anche dopo quarant’anni che si dipinge» affinché quell’emozione, provata dai suoi occhi e filtrata dalla mente, si faccia nuovamente (e lentamente) “chiara” sulla tela, sempre ed unicamente attraverso tutti gli attributi che sono propri della pittura. Il volume contiene un QR code che permetterà ai lettori di ascoltare l’audio originale delle testimonianze rilasciate da Bufalino e Testori e i dialoghi con l’artista avvenuti sulla spiaggia siciliana di Sampieri (RG) e nel suo studio situato nella campagna di Modica.
60,00 57,00

Facile ironia. L'ironia nell'arte italiana tra XX e XXI secolo. Catalogo della mostra (Bologna, 6 febbraio-7 settembre 2025)

Libro: Libro in brossura

editore: Allemandi

anno edizione: 2025

pagine: 288

In occasione dei 50 anni dalla fondazione della Galleria d'Arte Moderna di Bologna, il Mambo sta organizzando una grande mostra dal titolo Facile Ironia. l'Ironia nell'arte italiana tra XX e XXI secolo che si propone di ripercorrere la storia dell'arte italiana tra XX e XXI secolo tramite il tema dell'Ironia. Gli artisti in mostra e nel catalogo seguiranno un ordine cronologico e tematico che attraverserà un periodo di tempo di circa settant'anni, dagli anni Cinquanta ad oggi, con l'eccezione di alcune opere di grandi maestri del surrealismo e della Metafisica come Giorgio de Chirico e Alberto Savinio.
45,00 42,75

Oltre il visibile. Immagini dal Centro Conservazione Restauro «La Venaria Reale»-Beyond the visible

Libro: Libro in brossura

editore: Allemandi

anno edizione: 2025

pagine: 63

Parte integrante del monumentale complesso della Reggia di Venaria, le ex Scuderie e il Maneggio settecenteschi progettati da Benedetto Alfieri ospitano il Centro Conservazione Restauro «La Venaria Reale». La fondazione, nata nel 2005, come istituto di alta formazione e ricerca, è un luogo dove il passato incontra il futuro, dove la cultura prende vita attraverso mani esperte e menti curiose. Gli spazi storici, reinterpretati dall’architettura contemporanea e arricchiti dalle più avanzate tecnologie, accolgono ogni giorno una vivace comunità di restauratori, storici dell’arte, diagnosti, studenti, docenti e tecnici. L’interazione tra discipline diverse rappresenta il cuore pulsante della metodologia di lavoro del Centro: è un laboratorio aperto di idee, un crocevia di esperienze e competenze, dove la teoria incontra la pratica e la ricerca si fonde con la didattica, in piena sinergia con gli indirizzi formativi del Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Torino di cui il Centro è sede. Motore del Centro sono i nove Laboratori di Restauro, organizzati in base ai materiali costitutivi delle opere d’arte. Ciascun laboratorio è uno spazio dinamico, dove restauratori, professionisti, docenti e studenti lavorano fianco a fianco. Nei grandi spazi si scambiano competenze, si sperimentano nuove tecniche e si sviluppano protocolli di conservazione che combinano tradizione e innovazione. A supporto del lavoro di restauro, i Laboratori Scientifici del Centro offrono un prezioso contributo diagnostico. Grazie a tecnologie all’avanguardia, vengono condotte analisi per esplorare la tecnica esecutiva e lo stato di conservazione dei manufatti oltre il visibile. Ogni progetto di studio è un viaggio affascinante, che unisce rigore metodologico e passione per la scoperta. Lo studio delle opere d’arte diventa il punto di partenza per nuovi programmi di ricerca scientifica che coinvolgono tutte le competenze del Centro, approfondendo la storia conservativa, i materiali di restauro, le tecniche esecutive e sperimentando metodologie innovative per la diagnostica e la conservazione. Ogni ricerca è un tassello in più nella costruzione di un sapere condiviso, capace di restituire al pubblico opere che parlano al presente mantenendo viva la memoria del passato, e questo principio guida anche la Scuola di Alta Formazione e Studio del Centro, che affianca il Corso di Laurea Magistrale e amplia l’offerta formativa con percorsi di aggiornamento professionale e momenti di confronto tra esperti e giovani professionisti. Allo stesso tempo, il Centro si apre al pubblico, trasformandosi in un luogo di scoperta con visite ai laboratori, itinerari tematici e spazi dedicati per conoscere da vicino il dietro le quinte del restauro in un’esperienza coinvolgente e accessibile. A completare questa realtà, la Biblioteca del Centro, con il suo patrimonio di oltre 40.000 volumi, offre una preziosa risorsa su restauro, scienza applicata al patrimonio culturale, storia dell’arte e archeologia, mentre gli Archivi custodiscono la documentazione degli interventi su oltre 8.000 opere.
12,00 11,40

Dietro l'opera. Giulio Paolini. Luca Bertolo. Catalogo della mostra (Madrid, 8 marzo-10 maggio 2025). Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Allemandi

anno edizione: 2025

pagine: 76

"Dietro l’opera" è una partitura per due voci in controcanto. Giulio Paolini (Genova, 1940) e Luca Bertolo (Milano, 1968) hanno timbri diversi. L’uno cristallino, vocalico, si esprime nelle sue opere con note esatte. L’altro versatile, di grana pungente, unisce all’esecuzione di testa quella di diaframma. Dagli anni Sessanta Paolini va analizzando l’arte, la pittura e l’immagine nella loro enigmatica natura prima. Bertolo, dagli anni Novanta, va riconducendo alla pittura un rinnovato senso dell’immagine, facendo del quadro uno spazio indecidibile tra pensiero ed espressione. I loro percorsi si intrecciano inaspettatamente attorno ad alcuni temi – il rapporto tra il recto e il verso della tela, l’ambiguo statuto d’immagine della bandiera e la rappresentazione dell’assenza – indagati lungo un arco temporale di sessant’anni, dal 1963 al 2024, il tempo necessario perché due generazioni possano osservarsi, rispondersi, forse capirsi. Il catalogo accompagna la mostra presso l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid (8.3 – 10.5.2025).
15,00 14,25

Arnaldo Pomodoro. Il movimento possibile. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro rilegato

editore: Allemandi

anno edizione: 2025

pagine: 208

Questo volume traccia un percorso che esplora gli aspetti meno noti del lavoro di Arnaldo Pomodoro, presentando materiali per lo più inediti dal suo archivio. Un percorso che permette di esaminare la costante relazione nella ricerca dell’artista tra la micro-dimensione, quella legata soprattutto alla progettazione e alla realizzazione di gioielli d’artista, e interventi macro-dimensionali di natura architettonica e paesaggistica. "Arnaldo Pomodoro: il movimento possibile", raccoglie per la prima volta un gruppo di opere inedite realizzate a partire dalla seconda metà degli anni ’50, offrendo al lettore l'opportunità unica di esplorare gli esordi e le tappe più importanti della carriera dell'artista, dando conto di amicizie e collaborazioni con poeti come Paolo Volponi, Attilio Bertolucci ed Emilio Villa. "Arnaldo Pomodoro: il movimento possibile", a cura di Alberto Salvadori e realizzato in collaborazione con la Fondazione Arnaldo Pomodoro, nasce dalla mostra tenutasi presso la Galleria Cortesi a Palazzo Morigi, Milano.
49,00 46,55

I quaderni dell'intruso.Stefano Arienti per Berthe Morisot

Libro: Libro in brossura

editore: Allemandi

anno edizione: 2025

pagine: 48

I Quaderni dell’Intruso, due all’anno, sono dedicati allo sguardo di un artista o di un curatore invitato ogni volta a dialogare con le mostre e con le collezioni della GAM di Torino. L’intervento di questi ospiti sarà decisivo nel rimettere in moto traiettorie interpretative o percorsi cronologici ormai cristallizzati. Chiara Bertola, direttrice GAM Torino Stefano Arienti (1961) è l’artista “Intruso” di questo quaderno invitato a curare l’allestimento della mostra dedicata a Berthe Morisot. Nel corso della sua carriera, ha esplorato e reinterpretato i valori luministici e tattili della pittura impressionista in modo del tutto originale, utilizzando tecniche non convenzionali, pur rimanendo ancorato al linguaggio pittorico. Nella mostra di Berthe Morisot, l’intervento di Stefano Arienti si integra negli ambienti della mostra per evocare l’atmosfera domestica dei soggetti proposti dagli impressionisti. Rivestele pareti con carte da parati e nastri d’organza a righe o fiori, tipici dell’epoca, e introduce dettagli d’arredo come un pianoforte, un attaccapanni e una bacheca con la frutta di Francesco Garnier Vallett proveniente dal Museo della Frutta di Torino. I suoi “quadri di pongo” amplificano il tocco sfuggente, frastagliato e imprendibile di Morisot, aggiungendo una dimensione materiale e inaspettata alla pittura impressionista. Un tappeto trompe-l’oeil nella stanza del giardino d’inverno, infine, illumina l’ambiente, ricreando lo spazio ideale della pittura en plein air.
9,00 8,55

I quaderni dell'intruso.Stefano Arienti per Berthe Morisot. Ediz. inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Allemandi

anno edizione: 2025

pagine: 48

I Quaderni dell’Intruso, due all’anno, sono dedicati allo sguardo di un artista o di un curatore invitato ogni volta a dialogare con le mostre e con le collezioni della GAM di Torino. L’intervento di questi ospiti sarà decisivo nel rimettere in moto traiettorie interpretative o percorsi cronologici ormai cristallizzati. Chiara Bertola, direttrice GAM Torino Stefano Arienti (1961) è l’artista “Intruso” di questo quaderno invitato a curare l’allestimento della mostra dedicata a Berthe Morisot. Nel corso della sua carriera, ha esplorato e reinterpretato i valori luministici e tattili della pittura impressionista in modo del tutto originale, utilizzando tecniche non convenzionali, pur rimanendo ancorato al linguaggio pittorico. Nella mostra di Berthe Morisot, l’intervento di Stefano Arienti si integra negli ambienti della mostra per evocare l’atmosfera domestica dei soggetti proposti dagli impressionisti. Rivestele pareti con carte da parati e nastri d’organza a righe o fiori, tipici dell’epoca, e introduce dettagli d’arredo come un pianoforte, un attaccapanni e una bacheca con la frutta di Francesco Garnier Vallett proveniente dal Museo della Frutta di Torino. I suoi “quadri di pongo” amplificano il tocco sfuggente, frastagliato e imprendibile di Morisot, aggiungendo una dimensione materiale e inaspettata alla pittura impressionista. Un tappeto trompe-l’oeil nella stanza del giardino d’inverno, infine, illumina l’ambiente, ricreando lo spazio ideale della pittura en plein air.
9,00 8,55

Quadri di vita di un mercante d'arte

Giuliano Matteucci

Libro: Libro in brossura

editore: Allemandi

anno edizione: 2025

pagine: 496

Il nome di Giuliano Matteucci è legato all’omonimo Istituto, dedito da oltre vent’anni allo studio e alla catalogazione della cultura figurativa italiana del XIX e XX secolo. La sua vita professionale comincia a Milano, dove arriva nel 1967 da autodidatta dopo essersi formato al fianco di Mario Borgiotti ed avere frequentato i numerosi artisti e intellettuali che ogni estate gravitano in Versilia: Franco Russoli, Fortunato Bellonzi, Mario Tobino, Cesare Garboli, Mario Marcucci, Ardengo Soffici e Roberto Longhi. Gli esordi nel capoluogo lombardo lo vedono promotore di una prima esposizione alla Galleria Carini dedicata ad opere della Scuola toscana realista. Tra i numerosi collezionisti con cui instaura proficui rapporti di lavoro vi sono, tra gli altri, Giulia Falck, Bernardo Caprotti e Wally Toscanini. Nel 1975 riceve l’incarico da parte della Alte Pinakothek di Monaco di Baviera di ordinare una mostra sui Macchiaioli. Dal 1980 al2000 ricopre per la casa d’aste Finarte il ruolo di consulente per il settore della pittura dell’Ottocento e primo Novecento. Nel 1982 cura il catalogo generale di Cristiano Bantie cinque anni dopo quello di Silvestro Lega. Nel 1991 fonda la rivista “800”, edita da Giunti. Risale al 1997-1999 la pubblicazione per De Agostini della enciclopedia “Pittori& pittura dell’Ottocento italiano”. Nel 2013 dà vita alla Fondazione Matteucci per l’Arte Moderna, accreditata istituzione per l’ideazione e realizzazione di progetti espositivi incentrati sull’arte italiana dell’Otto-Novecento.
80,00 76,00

Gianni Cella. Dai Plumcake alla Casa di marzapane

Libro: Libro rilegato

editore: Allemandi

anno edizione: 2025

pagine: 304

Il volume dedicato al lavoro di Gianni Cella, curato da Loredana Parmesani e Marianna Cappia, analizza il lavoro dell’artista nella sua lunga carriera ormai quarantennale. Gianni Cella è Gianni Cella ma è anche Plumcake. Il suo lavoro, lungo ormai quattro decenni, è diviso in due tempi: 1983 - 2000 Gianni Cella è Plumcake (con Romolo Pallotta e Claudio Ragni), 2000 ad oggi Gianni Cella diventa Gianni Cella. Cosa è accaduto dall’inizio degli anni Ottanta a oggi? Questo volume intende analizzare, avvalendosi di numerosi contributi critici, il lavoro di un artista che ha vissuto, con estrema coerenza due tempi, due ricerche, due identità artistiche. A partire dai primi anni Ottanta, Gianni Cella dà vita, con Romolo Pallotta e Claudio Ragni, a un sodalizio artistico che prende il nome di Plumcake, inventando un nuovo linguaggio formale. Nel 2000 Gianni Cella si stacca dal gruppo per proseguire autonomamente la propria ricerca artistica focalizzandosi maggiormente su aspetti che nascono da una sguardo non più solo concentrato sulla bella e seducente forma che ha caratterizzato il suo primo periodo, ma uno sguardo che diventa riflessivo su sé e su quanto accade intorno. Il libro intende analizzare e documentare, con un considerevole apparato di testi critici dell’epoca e inediti e numerose immagini il lavoro di un artista che ha saputo reinventare il proprio lavoro e elaborare un nuovo linguaggio.
45,00 42,75

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