artem: Arte contemporanea
Un'opera per il castello 2019
Libro: Copertina morbida
editore: artem
anno edizione: 2019
pagine: 64
Un'opera per il castello, concorso nato per sostenere la giovane arte italiana e giunto alla sesta edizione, quest'anno ha invitato i giovani artisti a confrontarsi sul tema 'Natura quotidiana. Ambiente e socialità'. L'opera vincitrice, 'Mono no aware' di Marco Rossetti e Cesare Patanè, è costituita da superfici di varie dimensioni in metallo cromato, collocate in vari punti del castello che vanno a sostituirsi agli elementi mancanti della struttura corrosi dal tempo risultando liquida, in qualche modo organica, proprio per il suo adattarsi in modo naturale alle forme che lo ospitano. Il visitatore, non più spettatore passivo ma osservatore attivo, come in un gioco, scopre a poco a poco lo spazio che lo circonda, testa con gli occhi il cambiamento, contempla il luogo, si pone delle domande. Sono i piccoli particolari che compongono l'opera a parlare e ad alimentare la curiosità di chi cerca continuamente qualcosa con lo sguardo.
Ezio De Felice. Oltre l’architetto
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2025
pagine: 48
In occasione della donazione al museo Novecento a Castel Sant’Elmo dell’opera di Ezio De Felice Senza titolo (1948), la Fondazione De Felice, in collaborazione con la Direzione Generale Musei, la Direzione regionale Musei nazionali Campania e i Musei nazionali del Vomero ha organizzato nella chiesa di Sant’Erasmo a Castel Sant’Elmo una mostra per rendere omaggio a Ezio De Felice, architetto e docente universitario, protagonista in materia di restauro e museografia, cultore poliedrico di sperimentazioni complementari, dalla pittura, alla scultura, alla poesia. A cura di Claudia Borrelli, Antonietta Manco e Roberto Fedele, con i contributi critici di Claudia Borrelli, Roberto Fedele e Angela Tecce, il catalogo restituisce un inquadramento storico-critico e biografico della produzione artistica di una figura seminale della cultura a Napoli del secondo dopoguerra.
Annalaura di Luggo. Collòculi @pompeii
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2025
pagine: 72
Accogliere Collòculi all'interno del Parco Archeologico di Pompei significa affermare con forza il valore dell'inclusione sociale attraverso l'arte. Il Parco, da sempre attento alle tematiche giovanili, riconosce nell'opera un ponte tra passato e presente, un'occasione di riflessione e dialogo. La scelta delle Terme del Foro come luogo di esposizione è particolarmente significativa: un tempo spazio di incontro e confronto, oggi diventa il contesto ideale per un'opera che si fonda sul colloquio tra sguardi, incarnato dall'Oculus, simbolo di relazione e scambio. Altro aspetto cruciale è il materiale: l'alluminio riciclato. La storia non è immobile, ma si rigenera continuamente, proprio come la materia. Pompei non è solo testimonianza di una tragedia, ma il simbolo di una rinascita etica, sociale e culturale. [Gabriel Zuchtriegel] Sensibile a ogni forma di lateralità, di umbratilità, di storia trasversale, di silenzio che esseri abbandonati o marginalizzati sono costretti a vivere nell'incertezza degl'anni dei giorni delle ore, di Luggo afferra il mondo della vita e dei mille significati che la riguardano utilizzando strategie corali dove costruzione geometrica e perfezione estetica si intrecciano tra loro per farsi trama di un racconto, insieme scientifico e metafisico (ad alto grado simbolico), sull'occhio, sullo sguardo, sulla vista. [Antonello Tolve] L'interconnessione tra archeologia e arte contemporanea rappresenta un elemento essenziale della visione del Parco Archeologico di Pompei: Collòculi rappresenta la volontà di aprirsi a linguaggi innovativi, capaci di stimolare traiettorie originali di ri-generazione delle radici.
I sei anni di Marcello Rumma
Gabriele Guercio, Francesco Guzzetti
Libro: Libro rilegato
editore: artem
anno edizione: 2025
pagine: 432
Un'indagine documentata e profonda sulla figura e l'opera di Marcello Rumma, tra 1965 e 1970, in una stagione di revisione radicale dei linguaggi artistici, nell'ambito di una riflessione più ampia sulle strutture culturali e politiche delle società occidentali. In stretta connessione con la molteplicità di impegni assunti da Rumma - tra promozione dell'arte contemporanea, riflessione critica, mecenatismo privato, impegno istituzionale e pratica editoriale - studiosi provenienti da diversi ambiti disciplinari oltre che geografici alternano affondi specifici e ricostruzioni del contesto, proponendo un mosaico originale dei sei anni che hanno segnato la vicenda intellettuale ed esistenziale di Marcello Rumma e, più in generale, una nuova periodizzazione di quello spaccato cruciale di storia e storia dell'arte contemporanea. La prima ricostruzione critica completa, rigorosa, di un'impresa culturale e di un impegno civile che hanno inciso profondamente sulla trasformazione dei linguaggi artistici degli ultimi decenni del Novecento. A Marcello Rumma è stata dedicata la mostra al museo Madre di Napoli [16 dicembre 2019 - 29 giugno 2020] curata da Gabriele Guercio con Andrea Viliani.
Lawrence Carroll. Keep looking. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: artem
anno edizione: 2025
pagine: 236
"Nella mia pittura le forme sono sempre mutevoli, la loro stessa collocazione nello spazio cambia, questa inquietudine di pensiero e di spirito è ciò che in un certo senso rende 'vive' le mie opere e le tiene in movimento [Lawrence Carroll]. A tre anni dalla sua scomparsa, il Madre di Napoli ha dedicato la prima grande retrospettiva museale a Lawrence Carroll. Carroll considerava i suoi lavori presenze fisiche che abitano gli spazi e che incontrano l'osservatore, entrandoci in dialogo. Ogni sua realizzazione mantiene l'imperfezione connaturata all'essere umano, il proprio necessario "ancoraggio al mondo". Realizzata in collaborazione con Lucy Jones Carroll per l'Archivio Lawrence Carroll, a cura di Gianfranco Maraniello, la mostra ha messo in luce il percorso originale di un protagonista della scena artistica nordamericana e internazionale: 80 opere realizzate nel corso di oltre trent'anni di carriera [dal 1985 al 2019], documentate ora con grande respiro grafico in un 'libro d'artista' che privilegia le relazioni delle opere con lo spazio e con i sentimenti. Un 'libro d'artista' di grande formato e respiro grafico ripercorre oltre trent'anni di carriera [dal 1985 al 2019] di un protagonista della scena artistica nordamericana e internazionale: 80 opere esposte nel 2022 nella grande rassegna monografica organizzata al Museo Madre nel 2022.
Giuseppe Pirozzi. L'atelier dello scultore
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2024
pagine: 104
"L'ordine creativo dello studio di Pirozzi sembra estendere - al di là della singola opera - i principi compositivi dell'arte dell'ultimo decennio del Novecento e del primo del ventunesimo secolo, dove elementi figurativi si affastellano, come depositati dal mare in tempesta sulla spiaggia. In strettissima collaborazione con l'artista e sua figlia Francesca, le due curatrici Maria Tamajo Contarini e Luciana Berti hanno cercato di mantenere l'atmosfera della visita all'atelier del Maestro, raggruppando le 108 opere presenti in questa mostra lungo un arco cronologico conseguente e, nello stesso tempo, approfittando pienamente delle campate comunicanti del Cellaio, ricollegando sculture e disegni di diversi periodi grazie ad assi visuali che permettono confronti diacronici. Emerge che Pirozzi non subisce affatto le mode per adattare i suoi concetti agli idiomi in voga, ma al contrario, le assonanze che si possono percepire risultano dal fatto che lo scultore affronta sì temi e problemi al centro della ricerca anche di altri artisti, ma sviluppandoli in maniera del tutto autonoma" (Eike Schmidt) L'omaggio al percorso creativo di Pirozzi si conclude con la donazione al museo di Capodimonte di cinque opere di periodi diversi, e con la fusione in bronzo del dittico La fisicità che si scioglie nell'amplesso con l'anima e Due corpi riflessi nell'onda infranta, collocato in permanenza sul prato accanto all'edificio del Cellaio, nel parco di Capodimonte.
Un anno di Scuola di Scultura Accademia di Belle Arti di Napoli
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2024
pagine: 176
Dal 2017 il percorso formativo di Scuola ha messo in campo una strategia di crescita volta all'affermazione, sempre più incalzante, dei valori che contraddistinguono le diverse sfaccettature del fare manuale nella scultura. La visione condivisa - nelle esperienze internazionali, nei confronti accademici, negli scambi culturali - e le esperienze dentro e fuori i laboratori a livello istituzionale, hanno ampliato definitivamente i saperi del fare scultoreo. Se a livello di riconoscibilità collettiva, ad esempio, il fascino classico della monumentalità figurativa, nel Sud Italia, ancora oggi mantiene il primato, i diversi piani concettuali evoluti hanno costituito negli studenti le fondamenta per un'autonomia di pensiero nuova, dalle caratteristiche davvero speciali. Superata l'inibizione dei materiali e il bilanciamento tra concetto ed estetica nell'opera, gli studenti della Scuola di Scultura dell'Accademia di Belle Arti di Napoli sono riusciti a incanalare la loro energia creativa rispondendo anche con un certo valore alle innumerevoli esperienze culturali che si sono susseguite nella Scuola durante l'anno accademico 2022/2023. [dall'introduzione di Rosaria Iazzetta]
Rethinking nature. Catalogo della mostra (Napoli, 17 dicembre 2021-5 giugno 2022)
Libro: Libro rilegato
editore: artem
anno edizione: 2024
pagine: 320
«"Rethinking nature" prende forma dalla scelta curatoriale di "approfondire e divulgare, attraverso la ricerca di quaranta artisti e collettivi da tutto il mondo, i molti temi che compongono l'ecologia politica. Si tratta di una disciplina apparentemente lontana dall'arte contemporanea, eppure proprio quest'ultima costituisce l'ideale contrappunto alle scienze naturali, all'analisi di come (e da chi) le risorse del nostro pianeta vengono sfruttate, alle dinamiche che muovono il nostro rapporto con l'ambiente che ci circonda. Il risultato più evidente della mostra, che si amplia di nuovi spunti grazie a questo catalogo, è che stabilire un punto di vista univoco su questi argomenti è uno sforzo controproducente e miope, ed è piuttosto nella molteplicità di punti di vista e di sensibilità geograficamente e culturalmente distanti tra loro - eppure profondamente interconnesse - che va cercata la comprensione del sistema culturale e tecnologico rizomatico in cui viviamo. Lo studio dello sfruttamento delle materie prime va di pari passo, così, con la soppressione del rapporto sacrale che per millenni ha segnato la relazione tra essere umano e natura.» (dall'introduzione di Angela Tecce)
Bellezza e Terrore: luoghi di colonialismo e fascismo. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: artem
anno edizione: 2024
pagine: 128
Riflettori su "Napoli negli anni intorno al 1940, per analizzare, attraverso lo sguardo di artisti e di pensieri critici, la storia e l'eredità contemporanea dell'interconnessione tra colonialismo e fascismo. Sottolineando una concomitanza geografica e temporale fra storie raramente raccontate insieme, il progetto ha presentato ricerche artistiche, opere e installazioni che hanno svelato collegamenti tra la violenza fisica e psicologica del colonialismo e quella del fascismo, ed esplorano l'apparato filosofico, estetico e iconografico che sottende ad entrambi. […] Le indagini artistiche sui paesaggi e i luoghi testimoniano l'imporsi di un'egemonia economica sul Sud da parte del Nord, rafforzato sia da un controllo dei saperi scientifici, sia da apparati di idealizzazione estetica ed esotismo ad esso paralleli. Il progetto riflette in particolare sulla Mostra d'Oltremare inaugurata a Napoli il 9 maggio 1940. Gli artisti coinvolti riflettono sul contenuto, l'estetica e il significato delle tracce narrative, visive e storiche di questo periodo, dai materiali d'archivio al patrimonio architettonico. Si appropriano di elementi di un "patrimonio difficile", tra i quali mappe degli anni '30 della Consociazione Turistica Italiana dell'Africa Orientale Italiana; fotografie scattate da Hilmar Landwehr, soldato della Wehrmacht in Campania fra il 1942 e il 1943; immagini delle riviste 'La difesa della razza' e 'Tempo', sovvenzionate dal regime fascista" [Kathyn Weir] note di vendita Catalogo della mostra "Bellezza e Terrore: luoghi di colonialismo e fascismo" dal 24 giugno al 26 settembre 2022 al Museo Madre di Napoli.
Sette opere per la misericordia
Mario Codognato
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2024
pagine: 32
"L'iniziativa delle Sette Opere per la Misericordia, arrivata quest'anno alla sua settima edizione, non solo crea una continuità tra passato e presente, ma attraverso le opere e le testimonianze degli artisti aspira a creare un momento di riflessione sulla contemporaneità e sul futuro, il vero scopo e traguardo dell'arte. Questo progetto vuole restituire all'arte visiva un ruolo centrale nella creazione di un dibattito e di una consapevolezza e certamente di una partecipazione alle contingenze della storia e dell'attualità, non come semplice testimonianza e narrazione, ma piuttosto come detonatore di una coscienza e consapevolezza critica ed attiva sui mali e le ingiustizie della società e quel tragicamente incessante bisogno di assistere, ma solo nel senso di aiutare e soccorrere." [dal testo di Mario Codognato, curatore della mostra e del catalogo] "Questo Progetto ha il grande merito di riunire insieme grandi artisti generosi e sensibili che scelgono di donarci una loro interpretazione della Misericordia e giovani talenti pieni di sogni e creatività che saranno il futuro dell'arte e il futuro della nostra società. Ed è questo il senso più profondo che noi desideriamo dare a questa iniziativa perché i giovani sono da sempre al centro dell'azione sociale del Pio Monte, giovani che devono scoprire i propri talenti, giovani con talenti diversi, giovani che hanno bisogno di sostegno per realizzare i propri sogni e che attraverso la cultura e l'amore per il bello possono crescere e trovare la propria strada." [dalla introduzione di Fabrizia Paternò di San Nicola, Soprintendente Pio Monte della Misericordia] note di vendita Catalogo della mostra "Sette Opere per la Misericordia. Settima edizione" dal 13 giugno al 13 novembre 2024 al Pio Monte della Misericordia di Napoli.
Utopia Distopia: il mito del progresso partendo dal Sud-Utopia Dystopia: the myth of progress seen from the south. Catalogo della mostra (Napoli, 9 luglio-8 novembre 2021)
Libro: Libro rilegato
editore: artem
anno edizione: 2024
pagine: 200
"Nella mostra Utopia Distopia: il mito del progresso partendo dal sud … è stata proposta una nuova prospettiva critica alla collezione del Madre - includendo opere che già ne facevano parte e altre acquisite dalla Fondazione dopo la mostra - in relazione a come l'arte prodotta a Napoli, in Campania e nel sud Italia, dagli anni Sessanta ad oggi, abbia catturato in presa diretta drammatici cambiamenti politici e culturali. L'approccio curatoriale ha inoltre messo in dialogo le sensibilità artistiche dei territori del sud Italia con quelle emergenti da altri "sud" del mondo: tutte insieme, pongono le basi per una riflessione sul nostro passato recente ma anche sulle possibili somiglianze tra quest'ultimo e quello di altri paesi, di altre culture. Il progresso può avere il volto ambiguo di un benessere economico - come quello che Napoli ha vissuto all'ombra dell'Italsider di Bagnoli, fotografata da Mimmo Jodice e chiusa definitivamente nel 1992 - che lascia dietro si sé una scia di veleni ancora non smaltiti. Può, altre volte, venire dalle periferie, come gli esperimenti didattici ed educativi che Riccardo Dalisi ha inaugurato - una vera e propria utopia - nel Rione Traiano alla fine degli anni Sessanta." (dalla Prefazione di Angela Tecce)
Lelle Levi Sacerdoti. Lessico pittorico familiare
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2024
pagine: 92
«Siamo stati grandi amici di Guido Sacerdoti, il figlio di Lelle, e di sua moglie Marcella Marmo … Quando il figlio Carlo, allestendo la mostra per i dieci anni dalla scomparsa di Guido, che abbiamo ospitato a maggio e giugno 2023, mi ha raccontato della nonna Adele, è scattata in me una grande curiosità: una sorella di Carlo Levi di cui nessuno sapeva nulla! … Sono perciò felice che siamo riusciti come Fondazione Valenzi a realizzare questa esposizione come avvio di un approfondimento di questa artista. Una donna colta, piena di creatività, che forse ha sofferto anche dello sradicamento dall'ambiente culturale torinese in cui si era formata». (dalla Introduzione di Lucia Valenzi)