Artetetra Edizioni: Ingegni
Il parto anonimo. Profili giuridici e psico-sociali dopo la declaratoria di incostituzionalità
Libro
editore: Artetetra Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 144
Un'analisi dei fondamenti giuridici e psicologici del diritto fondamentale a conoscere le origini biologiche, riconosciuto dalla Corte Costituzionale e dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, a quanti, nati da donne che si sono avvalse della facoltà di partorire mantenendo l'anonimato e successivamente adottati, cercano di ricostruire le proprie vicende personali per completare la propria identità e ringraziare quella donna per l'ultimo doloroso atto di amore, che ha donato loro la speranza di una vita migliore.
Speculum symbolicum II
Giulio Maria Chiodi
Libro: Copertina rigida
editore: Artetetra Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 160
La nostra natura, al di là delle cose materiali, ci spinge a misurarci anche col mondo invisibile, che sfiora continuamente la nostra coscienza: si tratta della percezione di presenze ed energie occulte, che agiscono in noi e tra noi. Questo libro si occupa di alcune di queste energie invisibili. In particolare si sofferma sull'evocazione di antiche figure femminili che hanno popolato soprattutto le culture nordiche e misteriosamente inciso sulle manifestazioni naturali. Questa tematica predispone a riflessioni che ci conducono ad una soglia della coscienza, dalla quale si comincia ad avere sentore dei movimenti dell'anima, con attenzione ai suoi momenti diurni e notturni. Anche l'elemento corporeo è chiamato in causa e se ne argomentano due aspetti. Il primo concerne l'immagine della trasfigurazione nella tradizione cristiana, il secondo riguarda l'interpretazione dell'incarnazione; entrambi i temi sono trattati alla luce della natura simbolica della teologia.
Speculum symbolicum I. Allegorie vissute. Axis sui. Gioco
Giulio Maria Chiodi
Libro: Copertina rigida
editore: Artetetra Edizioni
anno edizione: 2014
Il volume si articola in quattro saggi di simbolica politica il cui filo conduttore è l'impatto col presente e con le sfide che esso impone, considerate sotto alcuni aspetti del lato interiore di chi le deve affrontare. Il primo saggio offre una sintetica panoramica di caratteri immaginali e pseudo-immaginali, che esprimono caratteristiche alteranti la natura relazionale tra esseri umani e il senso delle azioni. Il secondo testo intitolato delinea il principio essenziale che sorregge la sicurezza di sé, la dignità personale e la padronanza della propria coscienza nella sfida agli eventi della vita. Il terzo testo mette in luce, attraverso l'accostamento di due miti classici e una figura simbolica delle polivalenze, le componenti dell'imprevedibile, che necessariamente ci accompagna, non solo allorché siamo costretti a metterci in gioco, ma anche quando passivamente ignoriamo ciò che ci aspetta. Il quarto testo offre una riflessione su alcune tensioni che sottostanno al processo di secolarizzazione che, tentando di rimuovere la presenza del sacro e di razionalizzare i presupposti della convivenza, predispone la sensibilità collettiva a reazioni incontrollabili dell'inconscio.
Arcana tabula. Il pittore. La dama. Il liocorno
Antimo Cesaro
Libro: Copertina morbida
editore: Artetetra Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 128
La Dama con liocorno è il nome attribuito ad una enigmatica fanciulla dipinta da Raffaello e inaspettatamente ricomparsa, in seguito ad un restauro della prima metà del Novecento, sotto le mentite spoglie di una Santa Caterina d'Alessandria. La sua identificazione è, a tutt'oggi, impossibile e ancor più complicata dalla presenza, sul grembo della giovinetta, di un misterioso unicorno. Una creatura fantastica ed uno dei simboli più amati nel Medioevo europeo. Un animale mitico, che ha assunto, nel tempo, molteplici significati, nella iconografia e nella iconologia laica e religiosa dell'arte europea, occupandone un posto di assoluto prestigio. Fino al punto di divenire una sorta di allegoria Christi, che rafforzava la già consolidata tradizione sulle capacità medicamentose (e allegoricamente redentrici) del corno dell'animale, cui si attribuiva la capacità salvifica di neutralizzare i veleni (e metaforicamente i peccati). Il volume assume dunque la valenza di un vero e proprio percorso di ermeneutica simbolica, compendiando in sé approcci interpretativi che si richiamano alla storia dell'arte, all'antropologia culturale e alla filosofia delle scienze sociali.
Il cavaliere, la morte e il diavolo. Un percorso nella post-modernità
Claudio Bonvecchio
Libro: Copertina morbida
editore: Artetetra Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 128
L'Occidente, da tempo, è privo di un centro ed è una "terra desolata". Se si vuole risalire la china e ritrovare, insieme ad un nuovo centro, un'identità perduta è necessario avere il coraggio e la volontà di combattere il relativismo di una società che rifiuta ogni valore che non sia contingente, materiale e consumista. Coraggio e volontà, tuttavia, sono i caratteri di quell'uomo che, nella tradizione occidentale, è coinciso con la figura del cavaliere: una immagine archetipica ancora viva nell'inconscio dell'uomo post-moderno. Essa ripropone il modello di un uomo nuovo che, incurante di ogni pericolo e di ogni massificante conformismo, non teme di affrontare il futuro per diventare "ciò che è realmente" e per ridare un centro ed un senso a sé e alla società. Di questa immagine e di questo progetto, si occupa il presente lavoro che dall'analisi della società post-moderna e globalizzata passa alla stupenda simbologia düreriana de il cavaliere, la morte e il diavolo per concludersi, poi, nell'approfondimento del mito del cavaliere e dell'epopea della cavalleria: la terra dei sogni dell'Occidente.
Caput mortuum. Anatomia della mente e disciplinamento sociale
Antimo Cesaro
Libro
editore: Artetetra Edizioni
anno edizione: 2018
pagine: 112
A metà Ottocento, il famoso medico e alienista Biagio Gioacchino Miraglia (poi Direttore del Real Morotrofio di Aversa) esaminò alcuni cranii che erano stati esposti per decenni alle mura della Vicaria, il Tribunale penale dell’epoca. Sui resti eseguì un esame cranioscopico stilando un “Parere frenologico” con ampie considerazioni sulla conciliabilità tra libero arbitrio e inclinazione naturale, responsabilità e imputabilità, crimine e follia. Tale parere e le polemiche che ne seguirono sono la testimonianza dello sviluppo, anche nel Mezzogiorno d’Italia, di un interessante filone di studi che, partendo dall’analisi anatomica del cervello (considerato sede della mente e dell’anima), arrivò ad ipotizzare una più generale attività di disciplinamento sociale. Da ciò scaturì un ampio dibattito sul piano politico, religioso e sociale di cui il presente saggio cerca di fornire una prima ricostruzione.