Aska Edizioni: Saggi, studi e ricerche di storia
Le artigiane della moda e la creatività femminile. Le esposizioni dei lavori femminili a Firenze, Parigi e Milano (1871-1890-1902-1906)
Zeffiro Ciuffoletti, Gianluca Corradi, Maria Corigliano
Libro: Libro in brossura
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 128
Negli ultimi decenni c'è stato un crescente interesse per le esposizioni dell'800 come eventi nazionali ed internazionali, espressioni della nuova società borghese e dei suoi valori. Così sono stati studiati gli aspetti industriali, culturali, artistici e di costume per arrivare, in tempi più recenti, a cogliere anche le valenze mediatiche e di circolazione delle idee. Si è definito le Esposizioni come "agenzie di modernizzazione", specchio del processo di globalizzazione dei marcati. Non vi è dubbio che fin dal loro nascere le grandi esposizioni, come quella di Londra del 1851 o quella di Parigi del 1855, rappresentarono grandi eventi di promozione di nuovi valori sociali e di incontro tra capitale, lavoro e mercato. Il giovane Stato italiano trovò nelle esposizioni nazionali ed in particolare nella prima assoluta, che si tenne a Firenze nel settembre del 1861, uno dei modi più efficaci per celebrare e rafforzare lo spirito nazionale.
La Chiesa che cambia. La cristianità aretina dalla liberazione al Concilio Vaticano II
Fabrizio Vantini
Libro: Libro in brossura
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 312
«Terre nuove» fiorentine del Valdarno superiore nel processo di colonizzazione del contado
Carlo Fabbri
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 168
Il territorio del Valdarno superiore, tra Firenze, Arezzo e Siena, alla metà del XIII secolo era ancora in gran parte soggetto a signorie locali che detenevano il potere in nome dall'autorità imperiale. È in questo contesto che la Repubblica fiorentina progettò la costruzione nel Valdarno superiore di ben sette terre nuove, delle quali solo tre (San Giovanni, Castelfranco e Terranuova) furono poi effettivamente portate a compimento per ragioni diverse e non senza qualche problema; il fine dichiarato esplicitamente dalle autorità cittadine era quello di controllare la produzione e i mercati, presidiare le vie di comunicazione verso sud e sottrarre fideles ai "magnati" del luogo per far "terra bruciata" attorno a loro e minarne il potere alla base; altre motivazioni sembrerebbero essere state marginali.
Architettura e committenza a Siena nel Cinquecento. L'attività di Baldassarre Peruzzi e la storia di palazzo Francesconi
Giulia Ceriani Sebregondi
Libro: Copertina morbida
editore: Aska Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 520
Il volume indaga sul rapporto di Baldassarre Peruzzi con la sua città natia e getta nuova luce su un periodo convulso delle vicende politico-architettoniche senesi del primo Cinquecento, ponendo alcuni interrogativi e svelando tracce architettoniche poco note oltre ad aspetti inediti della vita dell'artista. Frutto di accurate ricerche di archivio, ma anche di rilievi e di confronti sul campo, il libro tenta di svelare l'alone di "mistero" che circonda il rapporto di Baldassarre Peruzzi con Siena, dove egli nacque e lavorò stabilmente dal 1527 al 1535, ma con la quale sembra avere mantenuto un dialogo per tutta la vita; e inoltre inizia a delineare il quadro di un'epoca in ombra dell'architettura senese del Rinascimento: il primo Cinquecento, quel periodo burrascoso e travagliato che va dall'ascesa di Pandolfo il Magnifico alla caduta della Repubblica Senese.