Bertoni: Narrativa

"Il Treno per Hankow" è un grande affresco familiare che attraversa continenti e decenni, raccontando la saga di una stirpe cosmopolita tra la fine dell’Ottocento e il primo Novecento. Dalle Fiandre all’Argentina, dal Messico alla Cina imperiale, fino all'Europa del dopoguerra, seguiamo i destini incrociati di giovani idealisti, pionieri e innamorati che cercano una vita migliore in un mondo in tumultuosa trasformazione. Tra passioni, sogni, tragedie e rinascite, spiccano le figure di Charles, ragazzo visionario e solitario, e di Barbara, giovane donna irlandese divisa tra la ribellione sociale e il richiamo di una nuova vita oltre oceano. Sullo sfondo scorrono eventi storici – guerre, rivoluzioni, migrazioni – che travolgono e modellano i protagonisti. Con uno stile classico, ricco di dettagli storici ed emotivi, Patriarca intesse una cronaca avvincente di avventure personali e collettive, narrando il coraggio di chi ha attraversato il mondo per inseguire i propri sogni.

Le emozioni dei primi viaggi a Monza e Imola con mio cugino Giovanni. Le risate tra i discorsi degli adulti, le fermate agli autogrill e i racconti sui nostri eroi della F1. Prost, Senna, Berger e Mansell. Sono loro a farci sognare. Inizia negli anni ’90 se non prima il mio viaggio nel mondo della F1, passa per il Mondiale perso da Alain Prost a Suzuka per arrivare fino al riscatto della Ferrari con Michael Schumacher nel 2000, sempre a Suzuka. A distanza di venticinque anni cambia tutto. Come giornalista del gruppo Perform di Londra, vengo inviato a Imola per raccontare chi era Ayrton Senna a vent’anni da quel tragico incidente alla curva del tamburello. Da quel momento in poi si apre un’altra F1. In una serie di interviste che ho realizzato nel corso di dieci anni, i piloti diventano di nuovo uomini, con le loro fragilità e qualche rimpianto. Personaggi allora temuti nel Circus ora mostrano il loro lato umano.

L'Idea del libro nasce nel novembre 2022, quando Angelo Barraco partecipa al concorso Parole Green dell'Umbria Green Festival, conosciuto in tutta Italia e non solo, arrivando tra i finalisti e aggiudicandosi una "Menzione speciale degna di pubblicazione". In quell'occasione, aveva presentato solamente i capitoli in cui si raccontava la storia del mostro di Firenze dal punto di vista di Pia Rontini e Claudio Stefanacci, uccisi il 29 luglio 1984 a Vicchio di Mugello in località Boschetta. La storia viene presentata in modo diverso, dal punto di vista delle vittime che non hanno mai avuto voce e di una Firenze che nasconde bene i propri demoni. La prima parte del libro cerca di accendere i fari laddove le armi hanno cercato di spegnerli per sempre, cercando di restituire il respiro anche alle foglie, ai rami, alle autovetture parcheggiate e ai silenzi. Nella seconda parte, invece, si cerca di far luce sulle innumerevoli incongruenze che ancora oggi non riescono ad avere risposta in tutta la lunga vicenda giudiziaria. Tanti, troppi dubbi, dopo innumerevoli indagini, processi e sentenze di condanna.

Il commissario Donati viene chiamato a indagare. È un delitto efferato o il segno di qualcosa di più oscuro? Forse un rito? Nella Torino velata di magia, dove ogni vicolo può celare un enigma, il commissario Donati dovrà addentrarsi tra simboli antichi, inquietanti presenze e verità che sfuggono alla logica. Un thriller dove l’archeologia si intreccia con il mistero, e il confine tra realtà e occulto si fa sempre più sottile.

Rivasanta (immaginaria cittadina campana), primavera 2036. Don Ninì Di Maria, settantenne ricchissimo, è l’ultimo erede di una nota casata imprenditoriale che produce alimenti di qualità e mattoni faccia vista. Sa di non essersi sposato e di non avere figli, benché possa affermare di aver collezionato una serie di relazioni in qualche modo sentimentali. Dimora nel suo casale, la residenza avita con spettacolare vista mare, ma all’occorrenza può sempre contare sulla compiacente ospitalità di diverse abitazioni di sua proprietà. Dal 2035 convive con Lucilla, un avanzato soft robot da compagnia capace di sorprenderlo in continuazione, che tanta parte avrà in quella che sarà la sua restante traiettoria vitale. In un contesto sempre più sopraffatto dal degrado ambientale e dal passo impetuoso delle innovazioni tecnologiche, a don Ninì spunta in testa una clamorosa idea che lo segnerà per il resto dell’esistenza. Un generoso assist, del tutto non dovuto, a una umanità che domanda miglioramenti perché tormentata dalle brutte pieghe prese dal vivere e tuttavia restia a praticare commisurate condotte.

Nina è una donna anziana che vive sui tram di Milano, portando con sé un passato misterioso e un’infanzia segnata dalla solitudine e da una famiglia di donne forti. Il suo sguardo ironico e malinconico accompagna il lettore tra le vie della città e i ricordi della “Villa dei Trastulli”, tra sogni, perdite e piccole felicità. Nei suoi viaggi senza meta, Nina ripercorre le trasformazioni di Milano e affronta i fantasmi della memoria con leggerezza e poesia. Il romanzo, che alterna presente e flashback, racconta la sua formazione tra ribellione, amicizie semplici e scoperte artistiche. Liù Bosisio regala al lettore un personaggio fuori dal tempo, in bilico tra realtà e sogno, capace di trovare poesia anche ai margini della società. “Storia di Nina” è un viaggio esistenziale, tra nostalgia, coraggio e la forza sottile delle donne, scritto con profondità psicologica, delicatezza e ironia.

"I miei occhi ti guardano" racconta la storia di Vittoria, una donna che ripercorre attraverso il suo diario un’infanzia e un’adolescenza segnate dalla violenza assistita e da eventi traumatici. Cresciuta tra le difficoltà di un padre alcolizzato e tossicodipendente, la preoccupazione per la madre e i rari momenti di serenità con il fratello e la nonna, Vittoria trova la forza di rialzarsi e intraprendere un percorso di rinascita e auto conoscenza. Anche il trasferimento a Londra per studio non cancella le ferite del passato. Il ritorno nella casa della nonna e il ritrovamento del diario la portano a confrontarsi con i ricordi, il legame con la madre, gli amori, ma soprattutto con la violenza domestica che ha segnato la sua crescita. Nel suo cammino verso l’età adulta, Vittoria impara a riconoscere ciò che non vuole essere e sceglie di ricostruire la propria vita su nuove basi, trovando dentro di sé una forza inattesa. Scritto con una prosa intensa e poetica, il romanzo è un viaggio nell’animo umano, che illumina il tema spesso taciuto della violenza assistita e invita chi ha sofferto a credere in sé stessi, ritrovare speranza e riscoprire il mondo con occhi nuovi.

Futura è una giovane donna di poco più di trent’anni, emblema della generazione millennial, spesso etichettata come pigra e viziata. In realtà, i millennial – nati tra il1982 e il 1995 – sono una generazione di passaggio: tra le sicurezze dei boomer e le rivoluzioni della GenZ. Cresciuti tra crisi globali, pandemia e precarietà, hanno affrontato profonde trasformazioni culturali, economiche e personali. Hanno dato vita a start-up e rivoluzioni digitali, puntando a un migliore equilibrio tra lavoro e vita. Restano spesso nella casa dei genitori non per scelta comoda, ma per necessità economiche. Sono una generazione che ha dovuto reinventarsi, senza strutture solide di riferimento. La storia di Futura, tra ironia e introspezione, riflette le fragilità e le conquiste di questi giovani adulti. Un racconto utile anche alla generazione zeta per comprendere le radici del proprio presente e iniziare a costruire un futuro più consapevole.

Silenzio, della star turca del cinema e della televisione Engin Akyürek, collega le culture e il tempo, trovando l'universale nella vita dei bambini, della famiglia e della comunità. I 21 racconti di Silenzio ci portano in Turchia all’epoca dell’infanzia e adolescenza di Engin e in un'epoca in cui le persone imparavano a conoscere le persone guardandole negli occhi, a toccarle parlando con loro e a capirsi ascoltando. I tempi in cui i bambini erano ancora bambini, quando appena trovavano un campo vuoto iniziavano una partita a pallone, quando i vicini bussavano alla porta ed entravano, senza essere invitati, le feste si festeggiavano tutti insieme, la felicità e il dolore erano condivisi da tutti. Dalla sua prima uscita nel 2018, Silenzio è stato pubblicato in diverse lingue, finalmente è stato tradotto in italiano, portando questo straordinario lavoro a un nuovo pubblico.

Come cambia la scrittura quando a fianco dell’autore si siede l’Intelligenza Artificiale? "L’Arte di Scrivere con l’AI" è la guida essenziale per chi vuole esplorare – senza timori e senza illusioni – il nuovo panorama dell’editoria e della creatività. Dalla pagina bianca alla copertina, passando per l’editing, la traduzione, la promozione e persino il book trailer, questo libro accompagna scrittori, editori, self publisher e semplici curiosi tra le infinite possibilità (e i rischi reali) che la tecnologia offre. I tre autori, con approcci e sensibilità differenti, raccontano in modo pratico e concreto come l’IA possa diventare alleata dell’autore, accelerando il processo creativo, ottimizzando la revisione e suggerendo idee, strutture e titoli. Senza nascondere le sfide – dall’appiattimento creativo al rischio di plagio, dai costi alle questioni etiche – il volume offre esempi, strumenti e strategie per sfruttare al meglio l’AI senza perdere la propria voce.