Biblioteca dell'Immagine: Storie delle città
Storia di Chioggia dalle origini ai giorni nostri
Pierluigi Rizziato
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2019
pagine: 347
Con un numero di abitanti che da qualche anno è di poco al di sotto dei 50mila, Chioggia, la città più popolosa del Veneto fra quelle non capoluogo di provincia, è giustamente riconosciuta "Città d'arte" grazie ad un patrimonio artistico e architettonico unico. Assieme a Venezia e all'intero ambito lagunare fa parte del Patrimonio mondiale dell'Unesco per le variegate peculiarità dell'ambiente che la circonda e per l'originalità della conformazione urbanistica, caratterizzata dall'area storica, che si sviluppa fra canali, ponti, calli e campielli, che, si diramano attorno all'elegante Corso, e dall'area turistica di Sottomarina che può contare su una lunga spiaggia, apprezzata per le qualità psammoterapiche e per l'efficiente organizzazione logistica dei suoi molti stabilimenti balneari. La pesca rappresenta la principale attività economica della città, con una flotta particolarmente attrezzata e un mercato ittico fra i maggiori in Italia, affiancata da una spiccata vocazione orticola che trova nel radicchio a "Indicazione geografica protetta" il suo indiscusso fiore all'occhiello. Celebrata da Carlo Goldoni ne "Le baruffe cbiozzotte", si fa apprezzare per la colorita simpatia dei suoi abitanti, per le tradizioni, per la rinomata cucina e per gli eventi di grande richiamo, a cominciare dall'antica "Sagra del pesce" e dal celebre "Palio della Marciliana". Questa città, le cui origini si perdono nella leggenda, ha alle spalle una storia importante che si è costantemente intrecciata con quella della vicina Venezia e si è sviluppata attraverso eventi, storie, personaggi che qui si è cercato di raccontare compiutamente sino a giungere ai giorni nostri.
Storia di Bologna dalle origini ai giorni nostri
Alessandro Goldoni
Libro
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2018
pagine: 350
"Per conoscere il carattere di una città, spesso basta osservare nelle ore di punta il barista della macchina espresso o il salumiere, cioè i mestieri da nervi a pezzi. Bene, il barista riesce a conversare con i clienti nella vertigine dei ristretti, lunghi, caldi in tazza fredda, macchiati, corretti, che smazza come carte da briscola. Il salumiere col negozio intasato, butta sulla bilancia, incarta, si toglie la biro dall’orecchio e dice battute in dialetto, un cliente, una battuta. Ci tornate il giorno dopo per vedere se era roba da repertorio. Macché è proprio uno che si diverte a tener banco, lavorando convulso come una macchina oleopneumatica." (Dalla prefazione di Luca Goldoni)
Storia di Genova dalle origini ai giorni nostri
Paola Pettinotti
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2017
pagine: 385
Così scrive Giuseppe Gorani nel XVIII secolo: "Di tutte le repubbliche mercantili, quella di Genova è la più invidiata, la più denigrata e la meno conosciuta". Soprattutto nella sua ultima parte l'affermazione è ancora valida oggi. Eppure conoscere la storia di Genova non riveste solo un interesse localistico, ma molto più ampio: non a caso Braudel ha definito la città "il sismografo ultrasensibile di ciò che accade nel Mondo". Emporium romano, Repubblica marinara, incontrastata Signora del Mare: la storia della Superba si snoda in una rete di commerci e battaglie, crociate e arditi intrallazzi che ne fanno una delle grandi potenze medievali del Mediterraneo; poi ecco la città della finanza, il "secolo d'oro" dei Genovesi, grandi banchieri e splendidi palazzi; il decollo ottocentesco come porto industriale infine, e l'evoluzione più recente in Polo siderurgico. Se tutti conoscono la magniloquente descrizione data dal Petrarca: "Vedrai una città regale, addossata ad una collina alpestre, superba per uomini e per mura, il cui solo aspetto la indica Signora del Mare", pochi citano però le righe immediatamente successive: "La sua stessa potenza, come è già accaduto a molte città, le nuoce e le reca danno, perché offre materia alle contese e alle gelosie cittadine". Al poeta non era sfuggito come le difficoltà insite in un territorio serrato tra il mare e la montagna avessero finito per influire pesantemente sul carattere dei suoi abitanti. Genio degli affari e spirito di indipendenza: la storia di Genova è infatti quella dei Genovesi, popolo attento al portafoglio ma al tempo stesso indomito, dagli antichi Liguri alle rivalità medievali fra fazioni, passando per complotti e rivolte fino al grido di libertà del Balilla, quindi alle lotte operaie, e alla Resistenza. In questo libro l'autrice ha cercato non solo di rievocare in modo chiaro ed esaustivo i momenti salienti di questa millenaria storia, ma di dar voce anche a personaggi a prima vista secondari, a notai e anonimi poeti, e non ultimo alle donne, che raramente appaiono in prima persona nel volgersi ufficiale degli eventi ma che al pari degli uomini ne sono state partecipi. Città di mercanti e di cantautori, di eroi piccoli e grandi, splendide ville affrescate e buia umidità dei "caruggi": in queste pagine Genova rivive in una narrazione ricca di aneddoti e curiosità, che in tono lieve fa scoprire ai Genovesi come ai "foresti" quella che a detta dello storico contemporaneo Edoardo Grendi è "una città bellissima, ma che, per una ragione o per l'altra, non si scopre mai".
Storia di Trieste. Dalle origini ai nostri giorni
Nicolò Giraldi
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2016
pagine: 330
Trieste ha un fascino particolare. Punto di riferimento per un territorio che va dal Friuli all'Istria, si è formata migliaia di anni fa grazie ai primi insediamenti durante l'epoca dei castellieri e la successiva fondazione romana. Ma è soprattutto dal Libero Comune e dalla dedizione all'Austria del 1382 che Trieste assumerà un ruolo importante per gli Asburgo. È città di fondazione, come la descrive Elio Apih, che incontra il suo sviluppo a partire dal 1719, data che segna la proclamazione del porto franco da parte dell'imperatore Carlo VI. Trieste si espande, vengono interrate le saline e la città vive una stagione che molti storici hanno definito come la "golden age". Traffici, mercanti, confessioni religiose, forestieri, attività economiche e commerciali, imprese di tutto rispetto, un dialetto che ancora oggi sopravvive: nasce tutto in questo periodo, costruendo l'immagine della città che oggi conosciamo. Ma Trieste è anche il luogo dove nel Novecento molto si è sofferto. Dapprima con la fine dei sei secoli austriaci, successivamente con il cosiddetto Fascismo di confine, per arrivare alla Seconda guerra mondiale quando i Nazisti la inglobano nel territorio del Reich. La Risiera di San Sabba e la Foiba di Basovizza sono due immagini utilizzate per rappresentare il dolore del confine orientale. Sono anni che vedono formarsi la Questione di Trieste, il periodo del Governo Militare Alleato, e la seconda redenzione del 26 ottobre 1954. In questo volume trovano spazio storie personali, quelle degli intellettuali, di pellegrini e viandanti, uomini politici e scrittori, giornalisti ed avventurieri, uomini di chiesa, mecenati e semplici cittadini, come pure quelle lingue e quelle culture straniere che a Trieste non incutono alcun timore perché storicamente integrate. Doverosa la pagina dedicata all'anima slovena della città, e alle personalità legate al mondo dello sport, i poeti, gli operai, gli artisti, i profughi istriani, citando i lavori più importanti degli storici più brillanti e quelli più singolari prodotti dall'amore incondizionato verso questa città. Spazio anche a chi è stato capace di infuriarsi ogni qualvolta era messa in discussione la sua identità e distratto sulle scelte politiche ed economiche che dovrebbero interessare il suo futuro; i "matti", chi non c'è più e chi viene rimpianto ancora oggi, e per finire, i protagonisti che hanno tenuto compagnia all'autore durante questo viaggio difficile, eppure così affascinante, lungo i secoli di una delle città più particolari d'Europa.
Storia di Aquileia e di Grado. Dalle origini ai giorni nostri
Paolo Scandaletti
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2014
pagine: 345
Alta sull'Adriatico e protesa verso i Balcani, Roma ha scelto nel 181 a.C. di fondare qui Aquileia, facendone la terza città dell'Impero. Con Grado, approdo per i traffici verso l'Africa e l'Oriente. Spesso vi soggiornavano con mogli e figli, Giulio Cesare e Ottaviano Augusto, ghiotto del pesce della costa istriana. Sant'Ambrogio vi guiderà nel 381 il Concilio che condanna l'eresia ariana. E passato Attila, si sono insediati i Longobardi. Carlo Magno veniva per le battute di caccia nella folta selva che andava dall'Isonzo alla Livenza. A Grado si rifugiarono più volte quelli di Aquileia, guidati dal Vescovo, quand'erano in vista i barbari invasori. La città sul mare, conseguì la massima affermazione religiosa fra il VII e il IX secolo, con la supremazia sulle Venezie e sull'Istria. Poi il potere passerà alla Serenissima. Verso il Mille, la Diocesi di Aquileia è diventata un vasto Stato feudale, guidato per cinquecento anni da trenta Patriarchi-Principi. Rivalità e lotte intestine, ricatti e tradimenti hanno via via logorato dall'interno la Patria del Friuli; pur dotata di un Parlamento, antesignano della democrazia rappresentativa. L'indebolirsi dei confini orientali ha agevolato poi le mire delle Signorie vicine; ma anche fatto erigere le splendide fortezze di Gradisca e Palmanova.
Storia di Torino
Gianni Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2014
pagine: 303
Per secoli città romana, periferica e modesta, chiusa nel quadrilatero di mura antiche; dal 1563 capitale sabauda, trasformata dagli architetti barocchi nel "più bel villaggio del mondo" (Montesquieu); a metà Ottocento, guida del Risorgimento, in un fervore di presenze nazionali, di dibattiti politici, di energie intellettuali; all'inizio del Novecento capitale dell'imprenditoria, la moda, l'automobile, il cinema, gli aeroplani. Nel secondo dopoguerra città della Fiat e della monocoltura industriale, simbolo del boom economico e delle sue contraddizioni; oggi città che riscopre un'identità propria, in un percorso innovativo e arduo tra le secche della crisi economica. Torino ha tante stagioni, che nel corso dei secoli si sono alternate in un ricorrere di resurrezioni e decadenze: e forse proprio in questo si ritrova il suo carattere distintivo, nella capacità di "reinventarsi" ogniqualvolta le vicende storiche le hanno sottratto un ruolo e l'hanno messa di fronte alla necessità di ridefinirsi.
Storia di San Vito al Tagliamento
Roberto Gargiulo
Libro: Libro in brossura
editore: Biblioteca dell'Immagine
anno edizione: 2009
pagine: 190
Migliaia di anni separano i cacciatori mesolitici che percorrevano l'area dell'attuale Boscat, di Savorgnano o di Borgo Castello dagli attuali sanvitesi. Una lunga teoria di volti, di storie, di gesta eroiche e oscuri intrighi, di piccole storie personali e di avvenimenti epocali. In questo libro le due realtà hanno proceduto infatti di pari passo, a volte quasi sovrapponendosi. Raccontandole speriamo davvero di aver fornito un piccolo contributo alla ricostruzione del nostro comune passato.

