Bollati Boringhieri: Saggi
E la quarta volta siamo annegati. Sul sentiero della morte che porta al Mediterraneo
Sally Hayden
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2023
pagine: 448
Nel 2018 la giornalista Sally Hayden inizia a ricevere via Facebook richieste d'aiuto da parte di prigionieri detenuti nelle carceri in Libia, migranti che avevano tentato di attraversare il Mediterraneo per scappare da guerre e dittature. A quei messaggi ne seguono molti altri che riportano foto trafugate delle torture subite nelle prigioni, insieme a informazioni sconcertanti che inizialmente nessun giornale era disposto a pubblicare. Hayden decide così di ripercorrere la rotta dei migranti, raccogliendo testimonianze uniche, interpellando vittime, governi, istituzioni e organizzazioni internazionali. L'estenuante percorso migratorio dall'Africa al Mediterraneo, fra morti, abusi di ogni tipo e riscatti esorbitanti, suscita indignazione, tanto quanto apprendere della negligenza delle organizzazioni internazionali come l'ONU e dell'impotenza delle ONG. Ma, soprattutto, l'autrice si sofferma sulle politiche migratorie dell'Unione Europea che hanno contribuito indirettamente ad alimentare il traffico di essere umani. Questa inchiesta cruda e coraggiosa ha la capacità di far emergere le spaventose contraddizioni di un Occidente che ha paura di perdere i propri privilegi. Riesce a scuotere le coscienze e a far riflettere sulle nostre responsabilità collettive e individuali, restituendo voce a chi se l'è vista negare.
Dalla fisica alla filosofia naturale. Niels Bohr e la cultura scientifica del Novecento
Federico Laudisa
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2023
pagine: 128
Per decenni la meccanica quantistica ha visto in Niels Bohr il proprio nume tutelare. E anche se oggi si tende a ridimensionare il suo ruolo nello sviluppo della teoria atomica (a favore dei contributi di Heisenberg e Born, di Dirac e di von Neumann), il ruolo di Bohr nella cultura filosofico-scientifica del Novecento rimane cruciale. Il fisico danese è infatti stato tra i primi a cogliere l'importanza di una ricerca collettiva, favorita da strutture adeguate e da un clima di apertura intellettuale e umana: luoghi di fermento creativo e amore per la libera discussione che avrebbero unito i migliori intelletti del continente europeo, e non solo. Ma Bohr rimane una figura centrale della cultura novecentesca anche per la sua strenua dedizione nell'interrogazione filosofica della fisica: volta a estrarre dalle acquisizioni scientifiche una lezione più generale per la conoscenza umana. Con scrittura chiara e felice Federico Laudisa ci racconta questa figura sfaccettata e profonda e, al tempo stesso, ci apre le porte dell'avventura quantistica: il principio di indeterminazione, il «problema della misura», gli ambiti di applicabilità della meccanica quantistica, e – più in generale –la conoscibilità dell'universo fisico. Fino al principio di complementarità, concetto centrale della cosiddetta «interpretazione di Copenaghen», che – spiega bene l'autore – è più controversa di quanto la vulgata non tenda a pensare. Nella trama delle sue relazioni con gli altri protagonisti della fisica (da Albert Einstein a Werner Heisenberg) e della filosofia (il neokantismo di Ernst Cassirer, il falsificazionismo di Karl Popper), Laudisa scorge in Bohr un caso esemplare di come, partendo da una teoria fisica, si possano sollevare questioni di portata epistemologica generale. Sullo sfondo degli intensi dibattiti innescati dagli sviluppi vorticosi della fisica novecentesca, la figura di Bohr si colloca in quel raro «spazio logico» in cui storia intellettuale, storia della scienza e filosofia della scienza si intersecano, dando vita a nuove, sorprendenti immagini del mondo.
1177 a.C. Il collasso della civiltà
Eric H. Cline
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2023
pagine: 304
Vennero dal mare. Sappiamo il loro nome e poco altro: li chiamiamo «Popoli del Mare» e al loro arrivo caddero regni millenari e l'intera Civiltà del Bronzo collassò repentinamente. Dopo, seguirono solo lunghi secoli bui. A lungo si è pensato che il mondo di tremila anni fa fosse un luogo primitivo, con un'economia ridotta su breve scala, ma gli ultimi decenni di scavi archeologici hanno invece portato alla luce un mondo incredibilmente organizzato e vasto, tanto da poterlo definire «globalizzato». Il quadro archeologico ci restituisce un'organizzazione solida e funzionale, che sembrava intramontabile, come la nostra, ma che cadde di schianto. I nomi dei regni antichi evocano avvenimenti lontani – egizi, ittiti, assiri, babilonesi, mitanni, minoici, micenei, amorrei, ugariti, cretesi, ciprioti, cananei –, ma le loro vicende sono così «moderne» che la loro storia suona ormai come un monito rivolto al nostro mondo. Caduto il primo anello, caddero tutti gli altri, in pochi anni. Fu solo a causa dei misteriosi Popoli del Mare? A raccontarci questa storia è Eric Cline, uno dei protagonisti degli scavi archeologici dell'Età del Bronzo. Il suo racconto ha una trama narrativa irresistibile, come un giallo dell'antichità, con racconti in presa diretta e flashback che rendono viva e palpabile una vicenda così antica, eppure terribilmente vicina alla nostra. A quasi dieci anni dalla prima edizione di "1177 a.C.", che tanto ha appassionato e ammaliato i lettori incuriositi da questa misteriosa civiltà remota, Cline ha rimesso mano al suo libro più celebre, aggiornandolo alle più recenti scoperte, e arricchendolo con un nuovo intero capitolo sugli enigmatici Popoli del Mare.
In dialogo con Carl Gustav Jung
Aniela Jaffé
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2023
pagine: 416
Fra il 1956 e il 1961 Aniela Jaffé, psicoanalista e allieva di Carl Gustav Jung, trascrisse le conversazioni tenute con l'ormai anziano maestro durante gli ultimi anni della sua vita. Non è un caso che Jung avesse affidato a lei le riflessioni sul proprio vissuto, riflessioni che confluirono parzialmente in un celebre libro biografico pubblicato nel 1962 e considerato da molti una forma di «autoanalisi». Il materiale originale che, per varie ragioni, non fu incluso in quella pubblicazione viene ora presentato, per la prima volta e dopo non poche traversie, in questo prezioso volume composto da due parti. La prima metà accoglie sessanta ritratti autobiografici, memorie e aneddoti di Jung, narrati in prima persona e liberamente trascritti da Jaffé. Le immagini, evocate tramite associazioni spontanee, vanno dal suo percorso formativo ai ricordi intimi, che riguardano anche il matrimonio e la sua amata Toni Wolff, fino ai viaggi, come il soggiorno in Africa denso di rivelazioni. Commenti su approcci clinici e metodi terapeutici affiancano penetranti osservazioni sulla società e grandi questioni esistenziali, come l'immagine di Dio, l'incarnazione e le rappresentazioni mitiche e oniriche. La seconda parte del saggio è costituita da un apparato storico di Elena Fischli che illumina le complesse vicende editoriali della «cosiddetta autobiografia» di Jung, intrecciando a doppio filo le vite del maestro e della sua devota allieva. Ne emerge una testimonianza che non solo restituisce nella sua pienezza la dimensione umana di Jung ma rende anche omaggio al ruolo svolto da Aniela Jaffé – ruolo fondamentale e finora sottaciuto – nel divulgare la psicologia analitica. Prefazione di Luigi Zoja.
Eroica, folle e visionaria. Storie di medicina spericolata
Silvia Bencivelli
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2023
pagine: 288
"Eroica, folle e visionaria" parla di autoesperimenti e autosperimentatori, medici che hanno deciso di provare le proprie idee direttamente su se stessi, spesso con un tocco di pazzia e di incoscienza, altre volte con sincero altruismo e cocciuto coraggio. D'altra parte per ogni nuova medicina o per ogni nuova tecnica medica deve esserci pur stato un primo “fruitore”. Una scoperta deve essere provata su qualcuno per essere certi che funzioni. Quel qualcuno, in molti casi, è stato lo stesso che ha avuto l'intuizione e ha deciso di metterci il corpo per dimostrare di avere ragione. Talvolta il gesto non ha portato a risultati apprezzabili e si è perso nel nulla, altre volte è stato fatale; in qualche caso ha spianato la strada a un premio Nobel e ha segnato un avanzamento fondamentale delle nostre conoscenze. Ma perché sperimentare su di sé? La motivazione più alta è un generoso «non farei mai ad altri quello che non ho il coraggio di fare a me stesso». Ma a leggere le molte storie raccontate in questo libro si scopre che c'è anche chi l'ha fatto solo per comodità, o perché non veniva creduto da nessuno, o perché era semplicemente incapace di fidarsi di qualcun altro. Molti, poi, lo hanno fatto per pura curiosità, e alcuni persino per rabbia o per ripicca. Silvia Bencivelli scrive con penna ironica e leggera, toccando gli argomenti chiave del rapporto tra medicina, società e potere, coinvolgendo il lettore in alcune delle più incredibili storie della medicina, dal Seicento ai giorni nostri. Incontreremo medici che si fecero pungere intenzionalmente da zecche e zanzare per dimostrare l'origine di una malattia, spericolati inventori di rivoluzionarie tecniche chirurgiche, avventati sperimentatori di sostanze ignote e persino chirurghi che si auto-operano, per farsi pubblicità o perché privi di alternative. Sono vicende che non lasciano certo indifferenti, e nel loro complesso tracciano una storia della medicina decisamente diversa da quella che viene generalmente raccontata.
Maledetti confini. Storie di linee tracciate sul mondo
James Crawford
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2023
pagine: 416
Il primo confine di cui abbiamo testimonianza risale al XXI secolo a.C. e divideva le terre di Lagash e Umma, in Mesopotamia. Molti uomini morirono su quella linea, che consideravano eterna e di cruciale importanza per le loro identità. Poco dopo, Sargon, sovrano di Akkad, cancellò ogni cosa, conquistando l'una e l'altra sponda, e quel confine svanì d'un tratto, come molti altri nel corso della storia. Sappiamo che c'era solo perché un'antica stele divelta ce lo racconta nelle sue iscrizioni, altrimenti ne avremmo perso per sempre memoria. Questo libro è fatto di storie narrate con una forza speciale. Sono storie che si svolgono in tempi e luoghi tra loro lontani, ma hanno tutte per oggetto una linea invisibile tracciata sul terreno. James Crawford ci porta nelle terre frantumate dell'estremo nord d'Europa, nelle trincee della Grande Guerra, nel Peloponneso del generale spartano Otriade; ci porta di fronte a molti, troppi muri invalicabili, dal vallo dei romani in Scozia al muro che si erge tra Stati Uniti e Messico, dal filo spinato attorno a Melilla, al serpente di cemento armato che scorre in Palestina, fino ai mitici cancelli orientali di Gog e Magog. Ci sono confini scomparsi che ancora fanno sentire la loro presenza e c'è uno strano confine che si muove in continuazione, in alta montagna, tra Italia e Austria, sul quale 5000 anni fa venne assassinato un uomo che non sapeva di attraversare alcuna linea. C'è poi un deserto che avanza, noncurante dei confini, proprio come fanno i virus, e soprattutto ci sono persone che si muovono, vite, speranze che si infrangono sempre di più contro queste assurde barriere che abbiamo imposto al mondo e ci ostiniamo a conservare.
Controllo. Storia e attualità dell'eugenetica
Adam Rutherford
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2023
pagine: 192
Come la bomba atomica viene considerata il «peccato originale» della fisica, così l'eugenetica è da sempre giudicata come il «peccato originale» della biologia. L'umanità ha sempre cercato di migliorare la società allo scopo di ridurre le sofferenze, eliminando le malattie o migliorando in qualche modo le probabilità di sopravvivenza dei propri figli. Tuttavia, questo desiderio va spesso di pari passo con quello di imporre il controllo su chi può sposarsi, chi può procreare e chi può vivere. In epoca vittoriana, all'ombra delle idee – un po' distorte – di Darwin sull'evoluzione, iniziò a prendere forma un nuovo tentativo di imporre il controllo sulla nostra stessa struttura biologica. Nacque così un movimento politico che imbastardì la scienza e che per sessant'anni godette di un ampio sostegno popolare e politico, sia tra i progressisti che tra i conservatori. L'eugenetica fu abbracciata con entusiasmo in decine di paesi, arrivando alle sue estreme conseguenze nella Germania nazista, conducendo direttamente alle camere a gas e ai forni crematori di Auschwitz. Ma non è solo storia passata. L'eredità dell'eugenetica persiste ancora oggi nella lingua, nella letteratura, nelle parole che usiamo inconsapevolmente. E oggi, di nuovo, con le tecniche di editing genetico messe a disposizione dalle più avanzate ricerche – si pensi alle possibilità offerte da CRISPR –, si parla ancora una volta di manipolazione del DNA, per rendere i nascituri più intelligenti, più adatti, più forti. Il sogno distorto della purezza e della perfezione. Con "Controllo" Adam Rutherford offre il suo sguardo lucido e competente sui pericoli passati e presenti dell'eugenetica, raccontandone con grande concisione e chiarezza, sia scientifica che morale, la storia non troppa remota, condensa concetti difficili in una prosa intelligente e precisa fino a smascherare, con la sua analisi urgente e necessaria, una delle idee più distruttive del XX secolo.
Paranoia. La follia che fa la storia
Luigi Zoja
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2023
pagine: 480
Il paranoico spesso è convincente, addirittura carismatico. In lui il delirio non è direttamente riconoscibile. Incapace di sguardo interiore, parte dalla certezza granitica che ogni male vada attribuito agli altri. La sua logica nascosta procede invertendo le cause, senza smarrire però l'apparenza della ragione. Questa follia «lucida» – così la definivano i vecchi manuali di psichiatria – è uno stile di pensiero privo di dimensione morale, ma con una preoccupante contagiosità sociale. Raggiunge infatti un'intensità esplosiva quando fuoriesce dalla patologia individuale e infetta la massa. Al punto da imprimere il proprio marchio sulla storia, dall'olocausto dei nativi americani alla Grande Guerra ai pogrom, dai mostruosi totalitarismi del Novecento alle recenti guerre preventive delle democrazie mature. Finora mancava uno studio d'insieme sulla paranoia collettiva, rimasta terra di nessuno tra le discipline psichiatriche e quelle storiche. Per primo lo psicoanalista Luigi Zoja ricostruisce la dinamica, la perversità e insieme il fascino, l'assurdità ma anche la potenza del contagio psichico pandemico, in un saggio innovativo che attinge a vastissime competenze pluridisciplinari. Improvvisamente, vediamo con occhi diversi eventi che credevamo di conoscere, e comprendiamo quanto i paranoici di successo, Hitler o Stalin, fossero tali per la loro capacità di risvegliare la paranoia dormiente nell'uomo comune, colui che chiede a gran voce tra la folla la messa a morte di una minoranza subito dopo aver aiutato il figlio a fare i compiti. Orrori del passato? La luce della coscienza, ci ricorda Zoja, non è mai completa né definitiva. La paranoia può ancora affermare, a buon diritto: «La storia sono io». La presente edizione è corredata da una nuova Prefazione dell'autore.
Lo zoo degli altri. Un'incredibile storia vera nella Berlino della guerra fredda
Jan Mohnhaupt
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2023
pagine: 224
Quando la Guerra Fredda raggiunge l'apice, la contrapposizione politica fra le due Berlino assume forme bizzarre e a volte grottesche. All'ombra del Muro, anche gli zoo dell'Est e dell'Ovest rappresentano in miniatura i due blocchi ideologici opposti, che competono fra loro nel fare sfoggio degli animali più esotici. Attraverso fonti d'archivio, diari, interviste e materiale fotografico originale, il giornalista e scrittore Jan Mohnhaupt fa rivivere la storia dei due giardini zoologici di Berlino e dei loro abitanti, sia umani che ferini. La ricostruzione, narrata con stile coinvolgente e ironico, riguarda i direttori dei due zoo, che si sfidano a colpi di acquisizioni di animali, incoraggiati e sostenuti da alte personalità del governo. Sono descritte così le curiose vicende dell'orso di Willy Brandt e dei rinoceronti donati dalla Stasi alla capitale della Repubblica Democratica Tedesca. Ma anche le lettere al vetriolo spedite da una parte all'altra della cortina di ferro restituiscono in modo fenomenale l'atmosfera di quegli anni, corredata immancabilmente da spie, agenti segreti, tentativi di fuga e sequestri. Il saggio rappresenta anche uno specchio dell'evoluzione dei giardini zoologici, del commercio internazionale di animali, così come della nascita del movimento animalista. Sotto l'implacabile lente di Mohnhaupt, i due zoo di Berlino svelano molto della Guerra Fredda, forse più di quanto non facciano i proclami della propaganda. Una storia di grande originalità e trasporto che racconta per la prima volta i destini di due sistemi opposti, divisi eppure uniti da un unico imperativo: affermare la propria ideologia, stupendo con ogni mezzo.
Immortali per caso. Di uomini diventati divini senza volerlo
Anna Della Subin
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2023
pagine: 464
Trasformare un mortale in un dio è una pratica antica come l'uomo, eppure mai come nell'età moderna e contemporanea il pianeta è stato popolato da così tante divinità involontarie. Da quando Cristoforo Colombo sbarcò nel Nuovo Mondo e venne accolto come essere celeste, uomini resi immortali – non a caso uomini e mai donne – sono apparsi in ogni continente: da Hailé Selassié, il Ras Tafari etiope acclamato come dio vivente in Giamaica, al principe Filippo d'Inghilterra, oggetto di un'improbabile nuova religione su un'isola del Pacifico. Con un vertiginoso intreccio di testimonianze, fonti di archivio e diari, Anna Della Subin si muove con trascinante destrezza fra culti di possessione degli spiriti, rivolte nazionaliste, banchetti indigeni a base di esploratori divinizzati e stravaganti liturgie che non risparmiano la nostra autoproclamata epoca secolare, come la teogonia di Donald Trump. Ma come si diventa immortali? Attraverso una profezia, una guerra, una strategia familiare oppure, semplicemente, una traduzione sbagliata o il ritrovamento di un vecchio articolo di giornale. E proprio perché le apoteosi emergono soprattutto durante crisi, conquiste o rivoluzioni, sono in grado di insegnare molto sulle pieghe nascoste della storia. Attraverso le brillanti pagine di questo libro comprendiamo a fondo quanto religione e politica siano intrecciate e come divinità accidentali vengano strumentalizzate sia dal potere dominante che dai popoli oppressi, diventando fonte di ispirazione e ribellione in varie parti del mondo. Un'esplorazione nelle profondità della storia umana fra razza e colonie, supremazia e liberazione, mitopolitica e populismi, che giunge ai moti di emancipazione per una teogonia nera fino ai movimenti legati a Black Lives Matter o alla Cancel culture. Ricco di suggestioni originali e provocatorie, "Immortali per caso" è stato salutato come un capolavoro narrativo di ricerca storica, un insolito buco della serratura da cui osservare sbalorditi la creazione del mondo.
Darwin
Adrian Desmond, James Moore
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2023
pagine: 952
Basandosi su anni di studio di materiali d'archivio, editi e inediti, Desmond e Moore ricostruiscono in questo volume il percorso umano, filosofico e scientifico dell'autore dell'"Origine delle specie", descrivendo al contempo l'ambiente familiare, il contesto storico e la maturazione scientifica del grande naturalista inglese. Scopriamo così un uomo tormentato e prudente, ma anche lucidamente consapevole dell'importanza epocale della propria teoria, quell'evoluzione per selezione naturale che oggi è riconosciuta come una delle teorie scientifiche più audaci, durature e dirompenti del mondo moderno.
Una storia d'acqua. Dove si narra di un omicidio, di un poema epico e di due visioni contrapposte della storia globale
Edward Wilson-Lee
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2023
pagine: 288
La scena è il Cinquecento, il centro è il Portogallo, nazione di navigatori che va «scoprendo» una terra dopo l'altra, ampliando ogni giorno la mappa del mondo conosciuto. I protagonisti sono due figli di quella nazione, diversi tra loro quanto più non si potrebbe. Damião de Góis è filosofo, archivista di Stato, amico di Erasmo da Rotterdam, studente a Padova, viaggiatore nelle terre del Nord, primo traduttore portoghese della Bibbia. Processato dall'Inquisizione, viene ucciso in circostanze misteriose e presto dimenticato. Luis Vaz de Camões, invece, è un vagabondo, ruffiano, spaccone e avventuriero, cacciato di porto in porto, ricercato dal Mozambico al Giappone. Dopo un naufragio compone "I Lusiadi", un poema epico nel quale il Portogallo è raffigurato come una nazione nobile e civilizzatrice in un mondo di barbari. È tuttora celebrato come il poeta nazionale portoghese. La prosa di Edward Wilson-Lee apparecchia in questo libro le biografie alternate di questi due personaggi e, tramite loro, ci racconta due visioni antitetiche di quel tempo in cui l'Europa scoprì il mondo e l'altro da sé: una pluralità di culture eterogenee che sorprendevano e meravigliavano alcuni, inorridivano e spaventavano altri. L'archivista Damião de Góis ne è entusiasta, e – dagli etiopi ai lapponi, dai quadri di Hieronymus Bosch alla polifonia vocale – non manca di registrare minuziosamente ogni particolare, intrecciando ogni cosa con la cronaca ufficiale del regno portoghese. Il poeta Luis Vaz de Camões la pensa diversamente: con l'Europa al centro, tutto il resto del mondo non è altro che territorio barbaro da colonizzare. De Góis e Camões rappresentano così gli impulsi contrastanti della curiosità e della diffidenza. In "Una storia d'acqua" – libro inaspettato, composito, ma soprattutto disarmante nella sua attualità –, la loro vita diventa la storia di un momento in cui le cose sarebbero potute andare diversamente, in cui saremmo potuti diventare globali, ma non l'abbiamo fatto.

