Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Bologna University Press: Seminario giuridico della Università di Bologna

Banca centrale europea e sovranità economico-finanziaria

Anna Camilla Visconti

Libro: Libro in brossura

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2023

pagine: 488

Il XXI secolo rappresenta un'epoca di rapidi e reiterati mutamenti. Le crisi ed emergenze che, con variabili gradi di intensità, scuotono il diritto costituzionale, interrogano il processo di integrazione europea e la perimetrazione della sovranità statuale nella sua interazione tanto con l'ordinamento eurounitario, quanto con le sfere economica e tecnica. La formula di sintesi di cui al titolo Banca centrale europea e sovranità economico-finanziaria perimetra il campo di indagine al rapporto dialettico tra BCE e sovranità degli Stati nazionali con particolare, sebbene non esclusivo, riferimento all'ambito economico-finanziario. Il volume si incentra sui rapporti fra BCE e ordinamenti giuridici nazionali attraverso un'analisi in chiave diacronico-evolutiva della BCE nella sua attuale, duplice, veste di autorità di politica monetaria e di vigilanza bancaria europea. L'Eurotower viene assunta a punto di osservazione privilegiato dei rapporti inter-ordinamentali tra UE e Stati membri, nella cui prospettiva si indagano i riflessi dell'operato della BCE, oltreché sulla vigilanza e la risoluzione bancarie, sulle prerogative dei parlamenti nazionali in materia economico-finanziaria. Il volume sviluppa tali riflessioni alla luce della crisi economico-finanziaria e dei debiti sovrani e della crisi economica innescata dall'emergenza pandemica. Le due crisi economiche globali vengono analizzate quali vettori di cambiamento che, nel solco della continuità e della discontinuità, hanno inciso e continuano ad incidere sul processo di integrazione europea e sull'estensione dei poteri e delle funzioni della BCE in forza delle competenze tecniche della stessa. In definitiva, il volume indaga le ricadute dell'operato della BCE sugli ordinamenti nazionali quali specifiche declinazioni dei rapporti tra tecnica e politica in tempi di crisi.
35,00 33,25

La cassa depositi e prestiti e la riforma amministrativa dell'economia

Giovanni Mulazzani

Libro: Libro in brossura

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2023

Il volume intende offrire un contributo allo studio, sotto il profilo giuridico, delle vicende che riguardano l'interferenza dei pubblici poteri in economia, segnatamente attraverso l'analisi dell'esperienza della Cassa depositi e prestiti. In particolare, l'analisi muove dall'assoluta rilevanza e indubbia centralità che proprio quest'ultima ha assunto, non soltanto nella storia economica del nostro paese, bensì nel suo complessivo assetto istituzionale attraversato da un processo di riforme amministrative che hanno impattato significativamente nella disciplina dell'ordinamento sotto molteplici profili. Sotto il profilo economico-finanziario la Cassa depositi e prestiti ha soddisfatto i requisiti per traguardare l'obiettivo di poter coniugare l'esigenza di tutelare la stabilità e l'equilibrio dei bilanci pubblici, attesi i vincoli dei Trattati europei, e la volontà di realizzare investimenti pubblici ingenti per lo sviluppo e la crescita economica del paese. In tal modo è stata qualificata in sede europea quale market unit sotto il profilo contabile-statistico europeo e dunque risulta esterna al perimetro della pubblica amministrazione. La Cassa depositi e prestiti ha subito rilevanti evoluzioni anche sotto il profilo organizzativo, passando dall'originaria afferenza all'organizzazione diretta dello Stato, quale organismo ministeriale, a quella indiretta prima in forma di ente pubblico poi in forma societaria con l'apertura alla partecipazione delle Fondazioni di origine bancaria. Infine, anche dal punto di vista dell'attività svolta, la Cassa depositi e prestiti ha sviluppato una vocazione poliedrica affiancando alla qualifica originaria di soggetto finanziatore anche quella di garante, azionista e di investitore istituzionale, in una prospettiva sempre più integrata e non dicotomica del rapporto tra Stato e mercato.
30,00 28,50

«Aedes sacrae» e «edifici destinati all'esercizio pubblico del culto cattolico». La condizione giuridica delle chiese tra ordinamento canonico e ordinamento italiano

Alberto Tomer

Libro: Libro in brossura

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2023

pagine: 336

I motivi di interesse che hanno spinto sia il dibattito pubblico sia la riflessione scientifica a riscoprire la centralità del concetto di 'chiesa-edificio sacro' sono stati, negli ultimi anni, molteplici. Il più evidente si rinviene senz'altro in quel complesso di problematiche che inevitabilmente discendono dai sempre più frequenti casi di dismissione che interessano i medesimi luoghi di culto, fenomeno divenuto oramai ricorrente anche nel nostro Paese e perciò fonte di preoccupazione non solo - com'è naturale - per le comunità di fedeli ad essi legate, ma anche per l'intera collettività nazionale, che rischia di vedere irrimediabilmente compromessa la stessa preservazione di ciò che costituisce il nucleo pulsante del patrimonio culturale italiano. Altrettanto certamente, però, tale questione non è l'unica a suscitare l'attenzione degli sguardi più diversi, né può essere affrontata efficacemente se isolata dagli altri profili rilevanti che insistono sui medesimi immobili: i quali, seppur di volta in volta indicati come 'luoghi sacri', 'edifici destinati all'esercizio pubblico del culto cattolico' o 'beni culturali di interesse religioso', costituiscono un unico oggetto. Su di esso, tali qualifiche - e le relative discipline - convergono perciò in ogni momento: dalle fasi propedeutiche alla costruzione (a partire dalla pianificazione urbanistica e dal finanziamento) ai criteri posti per il suo concreto utilizzo, dalle tutele apprestate a difesa della sua insostituibile funzione alle previsioni stabilite qualora si rendano necessari interventi straordinari, dall'eventualità di una sua riduzione a uso profano alle prospettive che per l'edificio conseguentemente si dischiudono. Al fine di garantire una piena comprensione di simili connessioni, il metodo adottato nella presente disamina è stato quello di seguire virtualmente, passo dopo passo, il 'ciclo vitale' di un'ipotetica chiesa cattolica: è questa, infatti, l'unica modalità che permette non solo di apprezzare le peculiarità di ciascuno stadio di tale 'evoluzione', ma anche di mostrare limpidamente come l'intreccio tra le varie componenti di questa complessa trama sia inestricabile pure con riguardo alle relazioni che intercorrono tra i diversi ordini coinvolti, rendendo manifesto il costante - e ineludibile - dialogo tra diritto canonico e diritto secolare nel plasmare una condizione giuridica che non dev'essere 'parcellizzata', ma sempre considerata come un tutto organico nel proprio dinamismo.
30,00 28,50

L'idea di solidarietà nel diritto dell'Unione europea

Pieralberto Mengozzi

Libro

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2022

pagine: 320

Il volume parte dalla considerazione di una recente dottrina che pretende di desumere da un passaggio di una pronuncia del Tribunale di Primo grado UE un'evoluzione macroscopica del diritto dell'Unione: per effetto di questa pronuncia si è avuta l'affermazione in tale diritto di un principio generale di solidarietà produttivo di effetti giuridici obbligatori nei confronti delle Istituzioni UE per quanto riguarda i loro rapporti con gli Stati membri, i rapporti tra questi e quelli tra i singoli. L'autore esclude l'accettabilità di quella tesi sulla base di un'ampia e dettagliata analisi delle norme dell'Unione su cui quella dottrina è fondata e dei casi in cui i giudici comunitari, prima e dopo detta pronuncia, si sono riferiti all'idea di solidarietà e delle posizioni delle parti che li hanno occasionati. Illustra, così, lo sviluppo che a quell'idea, secondo distinti percorsi, è stata progressivamente prestata attenzione prima nel quadro della disciplina del mercato carbosiderurgico, poi nel campo economico-finanziario e, successivamente, in modo più incisivo - ma mai nei termini generali pretesi da detta dottrina -, nei settori dell'immigrazione e dell'asilo, del sostegno agli Stati nel caso di shock emergenziali determinati dalla pandemia da Covid-19 e in quello della tutela dei lavoratori. Conclude l'illustrazione dell'arricchimento che nel tempo a questo modo nel diritto dell'Unione è stato dato al concetto di solidarietà evidenziando l'incidenza che esso ha avuto sulla struttura dell'Unione e sugli equilibri interni ad essa.
30,00 28,50

La tutela camerale fra forme e garanzie

Matteo Pacilli

Libro

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2022

pagine: 416

La presente monografia muove dalla percezione che la tutela camerale ha un significato relativo per la discrezionalità che è implicita nella scelta del metodo d'indagine e del sistema giurisdizionale di riferimento. L'autore, ponendo al centro della riflessione le situazioni giuridiche sostanziali e la strumentalità del procedimento rispetto a queste, studia il rapporto tra la relatività delle forme camerali e il sistema delle garanzie processuali, facendo dialogare la struttura con la funzione per mezzo dei principi costituzionali, pur con diverse modalità e varietà di effetti che si spiegano, come indica il titolo, nell'equilibrio tra forme e garanzie. Così intesa, la tesi della relatività della tutela camerale non solo non esclude il sistema delle garanzie processuali, ma, al contrario, mette in evidenza in modo ancora più netto le possibili relazioni strumentali tra rito e merito e, soprattutto, la circostanza che il procedimento camerale va modulato in correlazione alla peculiarità delle situazioni soggettive coinvolte e in funzione delle specifiche esigenze di tutela quali derivano dal piano sostanziale. Su questo punto è necessario insistere giacché è vana fatica circoscrivere l'ambito di applicazione della tutela camerale, quasi che ve ne fosse uno solo da considerarsi elettivo, mentre in realtà l'ambito di applicazione dei procedimenti camerali è in funzione di quel rapporto tra forma e sostanza che sotto diverse apparenze si ripresenta in tutti i campi della scienza processuale. L'indagine offre dunque una definizione relativa e fluida della tutela camerale, tale da potersi adattare alle diverse fattispecie sostanziali e rispondere alle specifiche esigenze di tutela: ciò è quanto richiede la strumentalità del processo rispetto al diritto materiale. L'autore non si allinea quindi alla prevalente visione critica del rito camerale, ma ne recupera alcune significative potenzialità, nell'ottica della congruenza della forma allo scopo.
30,00 28,50

Un inedito di Giulio Claro (1525-1575): il «Trattato di duello». Edizione dal manoscritto [Madrid] Biblioteca de San Lorenzo de El Escorial, g. II. 10

Marco Cavina

Libro

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2022

pagine: 240

Giulio Claro è universalmente noto come uno dei padri fondatori della scienza moderna del diritto criminale. Il saggio sul duello, che si offre qui alle stampe - sinora inedito in un manoscritto della Biblioteca di San Lorenzo de El Escorial - si segnala, fra l'altro, per illuminare di una luce nuova lo spirito con cui il Claro osservava e concepiva la società e il diritto del suo tempo. Nel trattato sul duello, l'acceso interesse per il diritto tradizionale del ceto nobiliare e per le modalità di soluzione dei conflitti intracetuali lo individua - insieme a una inedita vena laica e a un disinvolto utilizzo della lingua volgare - come nobiluomo del proprio tempo, profondamente calato nella propria cultura di ceto. Ne deriva un quadro assai più sfumato della sua immagine ufficiale e corrente di giurista dotto e alfiere della giustizia d'apparato fra trono e altare. Ma il trattato sul duello appare anche estremamente suggestivo per le notizie inedite sul diritto tradizionale nobiliare e sulle relative pratiche giuridiche esperienziali, di cui Giulio Claro si rivela profondo e acuto conoscitore e maestro.
25,00 23,75

Funzionalizzazione e unitarietà della vicenda contrattuale negli appalti pubblici

Enrico Guarnieri

Libro: Libro in brossura

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2022

pagine: 448

Il volume analizza l'unitarietà giuridico-funzionale della vicenda contrattuale negli appalti pubblici, nel tentativo di superare quella tradizionale lettura dicotomica che, distinguendo tra un "prima" ed un "dopo", conduce alla problematica frammentazione - operata per il tramite di plurime, seppur interdipendenti, parcellizzazioni (delle fasi, dei regimi giuridici e delle sedi giurisdizionali competenti) - di una operazione amministrativa (pur sempre) fisiologicamente e unitariamente protesa alla soddisfazione dell'interesse pubblico. Il parametro attorno al quale ricomporre quelle scomposizioni è così individuato nel principio di funzionalizzazione: una scelta, questa, giustificata dalla convinzione che la tensione teleologica che orienta l'intero corso della vicenda contrattuale non consente drastiche cesure e, quindi, radicali mutamenti di "condizione" e di "azione" dell'amministrazione pubblica. Non si tratta di abiurare la struttura contrattuale della vicenda considerata, quanto piuttosto di armonizzarla all'interno dell'unitario statuto amministrativistico, cercando altresì di prospettare i margini di ammissibilità di una giurisdizione unica in materia. Enrico Guarnieri è assegnista di ricerca in Diritto amministrativo presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Bologna e professore a contratto di Public procurement presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali dell'Università di Bologna. È autore di saggi e articoli in tema di contratti pubblici, procedimento amministrativo, trasparenza, sanzioni amministrative, servizi pubblici locali, giustizia amministrativa e responsabilità amministrativo-contabile.
40,00 38,00

Sicurezza integrata e welfare di comunità

Libro: Libro in brossura

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2022

pagine: 288

Il volume affronta il rapporto tra la sicurezza integrata (intesa come l'insieme degli interventi assicurati dai diversi livelli territoriali di governo, al fine di concorrere, alla promozione e all'attuazione di un sistema unitario e integrato di sicurezza per il benessere delle comunità territoriali) e il welfare di comunità (inteso come l'insieme delle azioni che istituzioni e comunità territoriali realizzano per creare un senso condiviso di benessere e una maggiore inclusione sociale). L'obiettivo è quello di offrire un contributo alla riflessione che, negli ultimi tempi, si va sviluppando intorno all'evoluzione che ha aperto la nozione giuridica di sicurezza oltre il nucleo primigenio della tutela all'integrità fisica delle persone e dei loro beni, per agganciarla alla questione sociale e ai temi del welfare, con un approccio integrato non solo a livello istituzionale, ma anche sociale, grazie all'apporto di quella "capillare" rete di prossimità fatta di singoli cittadini, enti e associazioni del c.d. privato sociale. I diversi contributi ospitati, in questo senso, offrono uno sguardo, interdisciplinare e teorico-pratico, su alcune delle principali manifestazioni di tale complesso rapporto. Infatti, se la sicurezza integrata deve essere intesa come una richiesta di protezione complessiva, allora essa non può prescindere né dai meccanismi attraverso cui la Repubblica garantisce i diritti e redistribuisce risorse e oneri, né dalla partecipazione attiva dei cittadini e delle comunità, le cui energie possono (e devono) essere valorizzate non solo nella realizzazione di specifici interventi, ma anche nella loro ideazione e programmazione, in conformità con le recenti previsioni del Codice del Terzo settore. Tommaso F. Giupponi è Professore ordinario di Diritto costituzionale nell'Università di Bologna, dove insegna anche Diritto parlamentare e Diritto della sicurezza pubblica. I suoi principali filoni di ricerca sono la condizione giuridica dello straniero, la forma di governo e la sua evoluzione, le immunità costituzionali, il segreto di stato, il referendum abrogativo, il processo di integrazione europea, la sicurezza, la decisione di bilancio, le autonomie regionali e locali. Tra le sue pubblicazioni, si ricordano gli studi monografici Le immunità della politica (2005) e Le dimensioni costituzionali della sicurezza (2010). Per i tipi di BUP ha curato, da ultimo, il volume L'Amministrazione di pubblica sicurezza e le sue responsabilità (2017).
30,00 28,50

La partecipazione strumentale

Tommaso Bonetti

Libro: Libro in brossura

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2022

pagine: 280

Il volume mira ad offrire un contributo allo studio della partecipazione procedimentale dei soggetti privati, interrogandosi sui contorni che ha progressivamente assunto nel divenire delle traiettorie evolutive dell'ordinamento giuridico italiano. Da tempo, infatti, si assiste alla graduale affermazione di itinerari ordinamentali che, pur non mettendo in discussione le ricostruzioni sistematiche circa la polifunzionalità dell'assetto partecipativo, inducono ad assumere una lettura della partecipazione procedimentale, finanche una visione, non valoriale, ma strumentale, nel senso di pienamente immersa nelle dinamiche procedimentali e soprattutto intimamente correlata al perseguimento del risultato, ovvero alla soddisfazione degli interessi pubblici primari, che l'amministrazione è doverosamente chiamata a perseguire. Una strumentalità, però, che in sé e per sé non dovrebbe tradursi nella sostanziale marginalizzazione del paradigma partecipativo, ma che - invece - una parte della giurisprudenza amministrativa, nel quadro di una dilatazione sempre più intensa del relativo sindacato sul continuum procedimento-processo, tende spesso a dequotare, a trasfigurare, in un accidente meramente formalistico rispetto al risultato legale da raggiungere.
25,00 23,75

Fiducia e destinazione patrimoniale. Percorsi giuridici a confronto

Libro: Libro in brossura

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2022

pagine: 252

Con riferimento ai temi della fiducia e della destinazione patrimoniale si avverte l'esigenza, sul piano scientifico, di una sistemazione idonea ad individuare i principi e gli elementi strutturali delle diverse fattispecie. Il sintagma "proprietà fiduciaria" evoca una pluralità di istituti che, ancorché in larga parte omogenei sul piano degli effetti economici e degli interessi concreti, risultano fortemente differenziati nella elaborazione dogmatica e in talune schematizzazioni teoriche. L'innegabile diversa origine degli istituti e la non totale omologazione sul piano effettuale non impediscono però di apprezzare un dato che è, al tempo stesso, sia storico sia evolutivo. Se le differenti culture hanno portato alla creazione di variegati modelli di proprietà nell'interesse altrui, occorre sottolineare come siano in parte comuni gli interessi protetti e gli ingredienti giuridici che ne costituiscono le basi concettuali. Ciò ha reso possibile la contaminazione degli istituti e la creazione di flussi giuridici, di fenomeni di metabolizzazione e reciproca integrazione delle soluzioni normative ed interpretative. Tali generali esigenze di sistemazione hanno portato ad elaborare e sviluppare, nell'ambito del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell'Università di Bologna, il progetto di ricerca "Destinazione patrimoniale e causa fiduciaria: un approccio interdisciplinare per una prospettiva ricostruttiva unitaria" conclusosi con il Convegno "Fiducia e destinazione patrimoniale" (2 e 9 ottobre 2020). Nel volume sono raccolte le relazioni presentate al Convegno e rielaborate dagli Autori in forma di articoli.
25,00 23,75

Si sanctitas inter eos sit digna foedere coniugali. Gli apporti patrimoniali alla moglie superstite in età tardoantica e giustinianea

Si sanctitas inter eos sit digna foedere coniugali. Gli apporti patrimoniali alla moglie superstite in età tardoantica e giustinianea

Elena Pezzato Heck

Libro

editore: Bologna University Press

anno edizione: 2022

pagine: 320

In questo volume si indagano gli apporti patrimoniali alla morte del marito in favore della moglie superstite, concentrandosi sulla normazione di età tardoantica e giustinianea. Vengono presi in considerazione i principali istituti giuridici che realizzavano, al momento della scomparsa dell'uomo, una cessione patrimoniale a favore della vedova: la successione intestata e testata della moglie superstite, la restituzione della dote e il suo lucro sulla donazione nuziale, nonché la c.d. quarta della vedova povera. Si giunge alla conclusione che la questione è stata demandata, in gran parte, all'autoregolamentazione dei privati. Il legislatore ha saputo predisporre gli strumenti giuridici necessari, assestare gli squilibri dovuti a mutamenti economici e sociali, intervenire laddove ce ne fosse stato bisogno, ma senza invadere un campo così privato e intimo come quello delle relazioni patrimoniali tra coniugi.
25,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.