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Bompiani: Narratori italiani

M. L'uomo della provvidenza

Antonio Scurati

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2020

pagine: 656

All'alba del 1925 il più giovane presidente del Consiglio d'Italia e del mondo, l'uomo che si è addossato la colpa dell'omicidio di Matteotti come se fosse un merito, giace riverso nel suo pulcioso appartamento-alcova. Benito Mussolini, il "figlio del secolo" che nel 1919, rovinosamente sconfitto alle elezioni, sedeva nell'ufficio del Popolo d'Italia pronto a fronteggiare i suoi nemici, adesso, vincitore su tutti i fronti, sembra in punto di morte a causa di un'ulcera che lo azzanna da dentro. Così si apre il secondo tempo della sciagurata epopea del fascismo narrato da Scurati con la costruzione e lo stile del romanzo. M. non è più raccontato da dentro perché diventa un'entità distante, "una crisalide del potere che si trasforma nella farfalla di una solitudine assoluta". Attorno a lui gli antichi camerati si sbranano tra loro come una muta di cani. Il Duce invece diventa ipermetrope, vuole misurarsi solo con le cose lontane, con la grande Storia. A dirimere le beghe tra i gerarchi mette Augusto Turati, tragico nel suo tentativo di rettitudine; dimentica ogni riconoscenza verso Margherita Sarfatti; cerca di placare gli ardori della figlia Edda dandola in sposa a Galeazzo Ciano; affida a Badoglio e Graziani l'impresa africana, celebrata dalla retorica dell'immensità delle dune ma combattuta nella realtà come la più sporca delle guerre, fino all'orrore dei gas e dei campi di concentramento. Il cammino di M. Il figlio del secolo - caso letterario di assoluta originalità ma anche occasione di una inedita riaccensione dell'autocoscienza nazionale - prosegue qui in modo sorprendente, sollevando il velo dell'oblio su persone e fatti di capitale importanza e sperimentando un intreccio ancor più ardito tra narrazione e fonti dell'epoca. Fino al 1932, decennale della rivoluzione: quando M. fa innalzare l'impressionante, spettrale sacrario dei martiri fascisti, e più che onorare lutti passati sembra presagire ecatombi future.
23,00 21,85

Il più grande criminale di Roma è stato amico mio

Aurelio Picca

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2020

pagine: 256

Dalle finestre di una pensione sul lago Albano, Alfredo Braschi guarda l’acqua che colma l’antico cratere vulcanico e stringe una Beretta calibro 6,35 che, insieme alla pistola con cui i suoi antenati ammazzavano i tori, è tutto ciò che gli rimane. Alfredo ha conosciuto la dolcezza di un amore assoluto, l’amicizia, il tradimento, e ora non ha più nulla se non il coraggio per uccidere o morire. A sua volta “sull’orlo di un cratere” popolato di tutte le giovinezze vissute, Aurelio Picca compie in questo romanzo un’operazione letteraria coraggiosa quanto il suo protagonista: lascia emergere dal passato la figura di Laudovino De Sanctis, ferocissimo criminale romano, e la sceglie come specchio attraverso cui condurre la narrazione ai suoi esiti più estremi. Con sette omicidi, quattro sequestri di persona, undici condanne definitive, due rocambolesche fughe dal carcere, Laudovino detto Lallo Lo Zoppo ha fatto tremare Roma fin dagli anni Sessanta, ma nessuno finora aveva raccontato la sua storia. Nemmeno ventenne, Alfredo Braschi incontra Laudovino, ne rimane folgorato, è testimone del fascino e dell’orrore. Ma adesso che è solo, circondato dalle ombre, ricordare la fatale amicizia con Lallo è per Alfredo un modo per fare i conti con se stesso, senza pretendere sconti. In testa ha una sola traccia: la Ninnananna che sua figlia Monique cantava da bambina. Monique, come la figlia di Lallo. Monique, che ha subìto una violenza da vendicare...
17,00 16,15

Grande karma. Vite di Carlo Coccioli

Alessandro Raveggi

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2020

pagine: 288

"Una delle cose che colpiscono di più, nella narrativa di Coccioli, è l'autenticità disarmata con cui rifiuta l'idea di un'autonomia della letteratura dalla vita" ha scritto Walter Siti. Proprio in questo spirito, Raveggi sceglie di raccontare lo scrittore attraverso la vita, mettendo in scena l'avventura di un giovane studioso che ne (in)segue le orme per il mondo. Scrittore originalissimo (in lingua italiana, spagnola e francese), partigiano, guru animalista, il primo a parlare apertamente del travaglio degli omosessuali nella cattolica Italia, ispiratore degli Alcolisti anonimi italiani, vicino a Malaparte e Cocteau, finalista al premio Campiello, Coccioli è oggi dimenticato forse proprio a causa della natura multiforme del suo ingegno. Viaggiando tra il Messico, Parigi e Firenze ma soprattutto sul sottile confine tra realtà e finzione, questo libro esplora con gli strumenti dell'arte l'enigma di uno degli intellettuali più scomodi e affascinanti del Novecento.
18,00 17,10

Sud

Mario Fortunato

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2020

pagine: 304

Le famiglie felici non sono interessanti; quelle complicate sì. Valentino lascia la Calabria da ragazzo, negli anni settanta del Novecento, ma la maturità, che si annuncia con il balenio a sorpresa del rimpianto, lo costringe a voltarsi indietro per misurarsi con la memoria e le memorie del mondo in cui è cresciuto. E quando torna a guardare e ascoltare scopre che se le persone non ci sono più, e spesso non ci sono più da molto tempo, le loro vite sono lì, e chiedono di essere raccontate. Ecco i patriarchi: il vecchio Notaio con i suoi figli accidentali e il Farmacista col suo violino chiuso nell'armadio, due famiglie parallele due rami che s'incrociano nella famiglia nuova dell'Avvocato e della moglie, l'amatissima Tamara che solo lui chiama Mara; la gente del popolo: Ciccio Bombarda l'autista senza patente, Peppo della posta che ha paura dei figli, Rosa e Cicia le pasionarie, Maria-la-pioggia e Maria del Nilo silenziose come tutte le divinità; e poi zie bizzarre e amici immaginari, domestici fedeli e mogli minuscole come bambine, amicizie che durano dalla soffitta di casa al campo di battaglia, ideali irrinunciabili e inconfessate debolezze; e gli oggetti, le automobili, i due piccoli Gauguin appesi nell'ombra. La storia di un mondo borghese che s'intreccia con la storia dell'Italia che intanto cambia in meglio e in peggio; il ritratto affettuoso e spietato di un luogo che è anche un tempo.
18,00 17,10

Noi

Noi

Paolo Di Stefano

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2020

pagine: 608

Lo scherzo tormentoso inflitto a un fratellino minore, un frutto mangiato insieme al nonno sotto un albero di mandorle, l’intercalare di un padre – “picciotti mei!”; ma soprattutto un giorno dell’aprile 1967 in cui piove, Patty Pravo compie diciannove anni, a San Siro Burgnich segna il secondo gol contro il Bologna e un bimbo di cinque anni muore per una malattia che di lì a pochi mesi diventerà curabile. Ci sono nella vita infiniti momenti che scorrono senza che ne conserviamo memoria, e altri invece destinati a imprimersi nella mente in modo così vivido da renderli misteriosamente compresenti a ogni istante che verrà. Paolo Di Stefano – il fratello maggiore, colui che gioca in un’altra stanza mentre la morte arriva, il figlio condannato a vivere e ricordare – trova in queste pagine le parole per ciascun ricordo e insieme colma lacune, cerca ragioni, inscrive la storia di una famiglia nella Storia che ci coinvolge tutti. La Sicilia del Ventennio e poi dello sbarco alleato, un amore a Palermo, la Milano frenetica del boom, un uomo innamorato della letteratura che dalla luce accecante del sud giunge in Svizzera per cercare riscatto da un padre violento; donne dall’aspetto fragile ma dalla tempra di leonesse; il dialogo mai interrotto e mai compiuto con il fratello, la cui voce – rossa come le macchie sottocutanee della leucemia – è sottile e perentorio contrappasso a ogni momento di tregua; il futuro intravisto nelle curiosità di una figlia. Con emozione e misurata eleganza il narratore racchiude in questo romanzo il senso di un’esistenza intera, raccoglie le tracce di un universo di vite non illustri eppure notevoli per comporre il romanzo di una famiglia, di un “noi”: forse la sola dimensione che possa salvarci, perché in fondo, senza saperlo, insieme siamo stati felici.
22,00

Le condizioni atmosferiche

Enrico Palandri

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2020

pagine: 800

“Le pietre e il sale”, “Le vie del ritorno”, “Le colpevoli ambiguità di Herbert Markus”, “Angela prende il volo”, “L’altra sera”, “I fratelli minori”: sei romanzi, sei tappe di uno stesso viaggio che ha condotto Enrico Palandri a raccontare storie private dentro la cornice storica e sociale degli ultimi quarant’anni. I suoi personaggi campeggiano, spariscono e riaffiorano di storia in storia, dispersi e riportati vicini dagli eventi della vita, attraversando un tempo lungo di grandi cambiamenti, dalla caduta del muro di Berlino al migrare come stato dell’anima e fenomeno che ha mutato il nostro mondo. Venezia, Londra e tante altre città europee, la globalizzazione e le dipendenze, le passioni giovanili e l’arte, gli amori, i figli, le famiglie sciolte e ricomposte in equilibri da reinventare ogni giorno: tutto fluisce in un ritratto nitido, ruvido e melancolico, ricco di passione e compassione per la fatica e la gioia di vivere.
30,00 28,50

La nuova stagione

Silvia Ballestra

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2019

pagine: 276

Si narra che la Sibilla, adirata contro le fate che ballavano con i pastori, avrebbe scagliato loro le pietre che divennero poi il paese di Arquata: pietre destinate a rotolare drammaticamente di nuovo, durante il terremoto. Le sorelle Nadia e Olga si sentono a casa proprio qui, in questa terra che si muove, e che scendendo dai Sibillini verso il mare si fa campagna. Qui il loro papà ha trascorso la vita lavorando la terra, per questo ancora oggi la famiglia viene trattata con rispetto. Ma adesso tutto è cambiato. L'amore e il lavoro le hanno portate lontano, i figli sono cittadini del mondo. La gente vuole fragole e susine anche a gennaio. È una nuova stagione. E, per loro, è tempo di separarsi dalla terra. Inizia per le sorelle un viaggio a ritroso, nella memoria, e uno reale, attraverso gli incredibili colloqui con i possibili acquirenti del terreno, ex mezzadri arricchiti o emissari di multinazionali della frutta; tutti maschi, tutti ambigui, tutti apparentemente incapaci di capire quanto male facciano le radici, quando bisogna tagliarle. È davvero tutto immutabile nell’avvicendarsi delle generazioni, dei raccolti? Possiamo ancora sperare di lasciare questo pianeta un po’ migliore di come lo abbiamo ricevuto? Silvia Ballestra scrive un romanzo attualissimo e antico, come i luoghi dove è nata, cui dedica pagine di graffiante umorismo ma al tempo stesso piene della nostalgia e dello stupore di chi sente iniziare una nuova stagione.
17,00 16,15

Gli oscillanti

Claudio Morandini

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2019

pagine: 256

Il viaggio, tra tornanti e gallerie, è interminabile, e all’arrivo si viene accolti dalle maschere spaventose con cui i paesani salutano i forestieri – eppure è proprio quassù che lei voleva arrivare: a Crottarda. La protagonista di questo racconto è una giovane etnomusicologa che ha deciso di condurre una ricerca sull’antico fenomeno dei canti notturni con cui i pastori crottardesi dialogano misteriosamente da una montagna all’altra. Posta sul versante in ombra, e in lotta feroce con Autelor, il villaggio dirimpettaio baciato dal sole, Crottarda è segnata da un’oscurità che, con il passare dei giorni, sembra invadere anche la mente. Anche la conformazione dei luoghi non è che uno specchio del temperamento degli abitanti: il suolo è poroso, l’acqua vi ha scavato doline profonde e tutta la solidità delle cime rischia di collassare in quella invisibile rete di vene. Come in un sogno o in una vivida fiaba, la protagonista insegue le voci dei canti affiancata da due singolari aiutanti – una ragazza strampalata e uno speleologo armato solo della sua lampada frontale – mentre ogni certezza, e la terra stessa, sembrano franare sotto i suoi passi leggeri. La vicenda ha luogo negli anni ottanta ma in un certo senso appare sospesa fuori dal tempo, in un eterno ripetersi delle stagioni: tragedia e commedia vi sono inestricabilmente unite, mutevoli come la luce sui versanti delle montagne. Claudio Morandini dà vita a un canto sulla nostra incapacità di dirci e, al tempo stesso, a un atto di fede nella parola come chiave di una possibile verità.
17,00 16,15

La strategia della clarissa

Cristiano Governa

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2019

pagine: 400

Carlo Vento, commissario di polizia a Bologna. Ama la buona cucina e le canzoni che hanno almeno trent’anni. Odia il mare e gli investigatori delle serie tv, che risolvono le indagini riflettendo sotto la doccia e hanno bellissime ex pronte a consolarli. Lui, invece, può contare solo su sua sorella Paola, splendida e irrequieta, che per anni ha tenuto una trasmissione musicale in una radio locale e poi si è fatta suora. Clarissa di clausura, ma decisamente anomala. Paola non disdegna l’improperio, il costume a due pezzi, e ogni settimana esce di nascosto dal convento per andare a cena da lui. Un giorno Paola si accorge che in chiesa, nel “Libro delle Grazie”, qualcuno supplica Santa Caterina di far morire delle persone. Nelle stesse ore, a Carlo viene affidato il caso della sparizione di una quindicenne. Come se non bastasse, in uno stabilimento balneare di Cervia viene rinvenuto un cadavere. Vento è costretto a partire per l’odiata riviera romagnola, e Paola non ha intenzione di lasciarlo solo. L’estate si annuncia caldissima. Se il vostro osservatorio sul mondo è un commissariato o un confessionale, presto vi sarà chiaro che non è mai l’assassino il personaggio più inquietante: proprio come al suo commissario, anche a Cristiano Governa le regole del giallo classico stanno strette e tra le pagine di questo noir nasconde un caustico reportage sulla riviera adriatica, una meditazione sugli amori impossibili, l’incessante ricerca di una fede, di una misteriosa “intimità con il creato” che ci tenga vivi anche quando non c’è più nulla in cui sperare.
18,00 17,10

Il violino di Mussolini. Una storia grossomodo d'amore

Mario Baudino

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2019

pagine: 224

Libri e fantasmi, come sappiamo, sono spesso indistinguibili. Ma può anche capitare ad altri oggetti di assumere un’identità contraddittoria, sfuggente, spettrale: è un violino sforacchiato di pallottole il protagonista latente della nuova avventura dei bibliofili montanari amanti del barolo chinato, l’allegra combriccola di Lo sguardo della farfalla. Mentre dilaga la primavera, Duccio, Demi, il professor Calafava, la giornalista Giuditta e i loro fedeli amici, non ultimo il saggio gatto Monsignore, dovranno smascherare non una persona ma un libro, e non un libro qualsiasi, perché racconta le ultime ore di Mussolini sostenendo che sarebbe stato ucciso non come dicono le ricostruzioni storiche ma in segreto, mentre suonava il violino. Il modesto volume che risulterebbe scritto e pubblicato a ridosso degli avvenimenti è la posta di un confronto dai contorni sfocati, fra politici di estrema destra impigliati nei loro giochi elettorali, truffatori, maestri tipografi, ambigui commercianti. A complicare tutto una seducente signora dal fascino melanconico e per qualcuno irresistibile: e l’amore, si sa, non aiuta a conservare la freddezza necessaria in circostanze così complicate. La stagione è idilliaca, ma sembra annunciarsi un brutto inverno dal punto di vista politico e sociale. Un romanzo dove lo humour dei personaggi, coltissimi, innamorati della letteratura, a tratti burloni, deve misurarsi con la feroce stupidità del mondo che assedia i protagonisti e la loro precaria isola felice.
16,00 15,20

Un piccolo buio

Massimo Coppola

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2019

pagine: 272

Milano, 1936. A girare il filmato della cerimonia di inaugurazione di Palazzo Vittoria è un giovane regista, che si lascia presto distrarre da una ragazza bella e irrequieta con la quale esplora gli appartamenti ancora vergini e scopre una macchia di sangue sul mosaico vicino agli ascensori. La struttura di questo romanzo è semplice: quella del 1936 è solo la prima immagine, il primo movimento della vita a Palazzo Vittoria. Una volta ogni decennio, dal boom economico all’eroina, dagli anni Zero a un futuro vicino, il narratore posa il suo sguardo su quelle stanze dove nuovi protagonisti intrecciano i loro percorsi. Michele, Leda, Carlo, Chiara, Luca, Marco, Vittoria: li vediamo giovani, poi maturi e infine anziani, nascono figli che somigliano a loro da ragazzi, si intrecciano e si disfano cent’anni di vite immaginarie. Comincia un gioco di ricordi, di specchi e proiezioni che fa di Palazzo Vittoria – luogo più che mai reale – uno scenario onirico e rivelatore. Massimo Coppola costruisce un libro stratificato, in cui sperimenta registri linguistici e inquadrature, mescola il romanzo storico e la commedia all’italiana, racconta la paura di vivere che attraversa il nostro tempo: un piccolo buio nascosto nel cuore di ognuno, ma sempre sul punto di allargarsi e inghiottire tutto, come uno schermo che si oscura. Ma soprattutto questo romanzo dà dignità di personaggio a un luogo chiave della vita moderna, il condominio, che diventa il teatro di una possibile nékyia, il rito antico per riportare sulla terra gli spettri dei morti: ciascuno di loro ci consegna il suo frammento di vita pubblica e di privato destino, ci costringe a un bilancio sul secolo da cui veniamo, e poi lascia spazio a un futuro in cui forse costruire qualcosa di nuovo sarà ancora possibile.
17,00 16,15

Verso Sant'Elena

Roberto Pazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Bompiani

anno edizione: 2019

pagine: 192

È ormai calata la sera quando Napoleone apprende che giungerà in vista di Sant’Elena all’alba. L’imperatore si ritira presto sulla Northumberland, quel sabato 14 ottobre 1815. Da più di due mesi è in navigazione sulla fregata inglese. Che cosa mediti alla fine del viaggio e forse dell’avventura della sua vita, nessuno potrebbe saperlo, mentre cigola la porta della cabina, non per un colpo di vento. Chi è mai la bella clandestina entrata? È davvero l’Eugénie, l’eroina del suo romanzo giovanile rimasto nel cassetto? Dopo la donna, nel dormiveglia compaiono la madre e alcune inquietanti presenze protagoniste degli eventi della sua vita dalla Rivoluzione alla battaglia di Waterloo. In Europa intanto si diffondono reazioni contrastanti. A San Pietroburgo lo zar Alessandro comincia a prevederne imbarazzanti rivelazioni. Pio VII accoglie a Roma i congiunti rifiutati dalle dinastie che avevano sollecitato l’onore d’imparentarsi coll’imperatore. A Vienna la moglie Maria Luisa, in procinto di recarsi a governare Parma, si concede al generale Neipperg. Il governatore designato di Sant’Elena a Londra riceve segrete istruzioni. Sulla Northumberland a poche ore dalla meta tutti dormono. La sola Eugénie veglia, custode del sonno di Napoleone: “dormi, sogna, riposa, ma sogna con la stessa potenza con cui hai combattuto, e non arriveremo mai a Sant’Elena.” E scrive sul diario di bordo il diverso corso che Napoleone immagina ancora d’imprimere alla Storia, mentre la nave sembra sparire in un folto banco di nebbia. Il viaggio infinito sulla nave del grande prigioniero, con le sue fughe in avanti e indietro, si eleva così a simbolo di quella sognata reinvenzione dell’esistenza, tentata di visitare altre vite possibili, che in vista della fine si annida forse in ogni anima umana.
15,00 14,25

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