Bompiani: Narratori italiani
Il grande peccatore
Ferruccio Parazzoli
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2019
pagine: 240
Uscito dopo quattro anni dal penitenziario siberiano di Omsk, Fedor Michailovich è un uomo profondamente malato ma assetato di vita e di gloria letteraria. Nel suo animo, diviso tra l’orrore e l’attrazione del male, si agitano sentimenti opposti: l’amore, di cui va alla disperata ricerca, il rifiuto di concedersi, chiuso in un esasperato egocentrismo, e l’insanabile passione per il gioco d’azzardo. Chi lo racconta è Razumichin, personaggio di Delitto e Castigo, e amico di Raskòlnikov. Razumichin vive di espedienti, è un giovane ambizioso, cinico, roso dall’invidia e pazzo di ammirazione verso chi è ciò che lui vorrebbe essere: un grande scrittore, un uomo capace, come Dostoevskij, di perdersi e mettersi a rischio fino in fondo. Seguirà ovunque Fedor Michailovich. palesemente o di nascosto, fin dal suo ritorno a Pietroburgo, nel suo fanatico innamoramento per Marija e nelle drammatiche vicende del loro matrimonio, nei più abbietti bassifondi, nei viaggi attraverso l’Europa, nella disperata avventura con Polina Suslova, nelle miserie di accanito giocatore. Guidato da un amore-odio, che rasenta l’omosessualità, per il suo idolo, Razumichin diventa l’ossessionato e ossessivo biografo di un Dostoevskij sconosciuto agli ammiratori di ogni tempo. In questo appassionato romanzo, antibiografia di un grande scrittore, Ferruccio Parazzoli è entrato in ogni particolare della vita di Dostoevskij, scoprendola e raccontandola nei risvolti più intimi, con l’amore e la spietatezza con cui un figlio guarda al proprio padre.
Anita
Alain Elkann
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2019
pagine: 96
Anita se n’è andata ponendo fine a un amore che sembrava dovesse durare per sempre. Milan è impreparato, triste, preso da rimorsi e nostalgie che lo inducono a raccontarsi, quasi per consolazione, come sarebbe stato quell’amore se invece di incontrarsi a sessant’anni lui e Anita si fossero conosciuti da ragazzi. Il tempo trascorso insieme ha lasciato in Milan una traccia profonda. Negli alti e bassi della loro storia d’amore ci sono stati viaggi, incontri, passioni. La scomparsa di persone care e importanti ha offerto l’occasione di meditare su che cosa accadrà dopo la morte, di chiedersi se farsi cremare o farsi seppellire. Intorno a queste alternative si aprono discussioni, riflessioni, fatti imprevisti. Dal passato e dalle storie degli altri affiorano episodi curiosi, anche comici, e l’aldilà possibile viene trattato come se fosse la continuazione della vita, come se si trattasse semplicemente di scegliere un luogo dove fermarsi, di darsi un’altra tappa nell’esistenza. Un romanzo acceso da lampi di ironia, attraversato dalla tenerezza dei ricordi: la fine di un grande amore e la fine dell’esistenza terrena si intrecciano fluidi con una serenità che non è distacco olimpico ma assunzione piena, complicata e contraddittoria della fragilità della vita e dei sentimenti.
Ero straniero
Salvatore Maira
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2019
pagine: 304
Saro e Karim: uno arriva dalla Sicilia, l’altro da molto più lontano. Sono ragazzi, si conoscono alla Stazione Centrale di Milano nella concitazione di uno scippo e si ritrovano a lavorare gomito a gomito nei cantieri, torturati dal gelo di un inverno che sembra non finire mai. Quasi schiavi, l’italiano come lo straniero, nel bagno penale a cielo aperto dei muratori in nero del Nord. Dormono in alloggi di fortuna, mangiano poco e male, immigrato e migrante accomunati da uno stesso destino. A dare una parvenza di civiltà alle loro vite provvede Bashir, devastato da una tragedia personale che invade le sue notti, eppure pervaso da un amore per la vita che diventa amore per gli altri e unica medicina per sé. Adele: giovane suora in difficoltà, dopo una lunga missione all’estero fa ritorno nel suo paesino malato di intolleranza e pregiudizio per prendersi cura della casa dell’amatissima nonna che l’ha allevata ed è appena scomparsa. Smarrita, in pena, afflitta dal dubbio, è pronta però ad aprire la porta a una famiglia di egiziani appena sfrattata, con la quale nasce un’amicizia rispettosa e profonda. È il caso a incrociare le strade e le sorti di Saro e Adele, il caso ad avvicinarli e a farli alleati nella lotta contro l’ingiustizia e il razzismo di bassa lega di una provincia gretta e velenosa, che respinge per definizione l’altro da sé.
Un giorno verrà
Giulia Caminito
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2019
pagine: 240
Lupo e Nicola nascono alle soglie del secolo nuovo, il Novecento, ultimi della progenie di Luigi Ceresa, fornaio nel borgo marchigiano di Serra de’ Conti. La vita dei Ceresa è durissima, come quella di tutti gli abitanti di Serra, poveri mezzadri che vedono spegnersi figli e speranze una dopo l’altra. Lupo, vigoroso e ribelle, e il fragile Nicola sopravvivono forse in virtù della forza misteriosa che li unisce pur nella loro diversità. Zari nasce in Sudan ma viene rapita ancora bambina e poi convertita alla religione cattolica: in pochi sanno che questa è l’origine della Moretta, la badessa del convento di clausura di Serra, che con la sua musica straordinaria e la sua forza d’animo è punto di riferimento per tutta la comunità. Intanto il vento della storia soffia forte: le idee socialiste e quelle anarchiche, la Settimana Rossa del ’14, la Grande Guerra, l’epidemia di Spagnola... Lupo, Nicola e la Moretta dovranno resistere, aprire gli occhi e scoprire il segreto che lega le loro esistenze. Quella della Moretta – suor Maria Giuseppina Benvenuti, e prima Zeinab Alif, ancora oggi oggetto di culto – è una storia vera, le vicende dei fratelli Ceresa sono invece frutto di invenzione: ma in queste pagine ogni personaggio è seguito con il medesimo sguardo, frutto di una rigorosa documentazione storica e insieme di un’ardente partecipazione spirituale, e raccontato con una scrittura tesa, vibrante, capace di scavare nelle pieghe del tempo e trarne schegge di emozione vivissima. Alla sua seconda prova narrativa, Giulia Caminito sceglie di dare voce a chi non l’ha mai avuta, a chi è ultimo per nascita o per scelta: e si misura così con il grande tema della fede, della speranza salvifica in un mondo migliore.
Il sogno della macchina da cucire
Bianca Pitzorno
Libro: Libro in brossura
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 240
C'è stato un tempo in cui non esistevano le boutique di prêt-à-porter e tantomeno le grandi catene di moda a basso prezzo, e ogni famiglia che ne avesse la possibilità faceva cucire abiti e biancheria da una sarta: a lei era spesso dedicata una stanza della casa, nella quale si prendevano misure, si imbastivano orli, si disegnavano modelli ma soprattutto - nel silenzio del cucito - si sussurravano segreti e speranze. A narrarci la storia di questo romanzo è proprio una sartina a giornata nata a fine Ottocento, una ragazza di umilissime origini che apprende da sola a leggere e ama le opere di Puccini ma più di tutto sogna di avere una macchina da cucire: prodigiosa invenzione capace di garantire l'autonomia economica a chi la possiede, lucente simbolo di progresso e libertà. Cucendo, la sartina ascolta le storie di chi la circonda e impara a conoscere donne molto diverse: la marchesina Ester, che va a cavallo e studia la meccanica e il greco antico; miss Lily Rose, giornalista americana che nel corsetto nasconde segreti; le sorelle Provera con i loro scandalosi tessuti parigini; donna Licinia Delsorbo, centenaria decisa a tutto per difendere la purezza del suo sangue; Assuntina, la bimba selvatica... Pur in questa società rigidamente divisa per classe e censo, anche per la sartina giungerà il momento di uscire dall'ombra e farsi strada nel mondo, con la sola forza dell'intelligenza e delle sue sapienti mani. Bianca Pitzorno dà vita in queste pagine a una storia che ha il sapore dei feuilleton amati dalla sua protagonista, ma al tempo stesso è percorsa da uno sguardo modernissimo. Narrare della sartina di allora significa parlare delle donne di oggi e dei grandi sogni che per tutte dovrebbero diventare invece diritti: alla libertà, al lavoro, alla felicità.
Ora dimmi di te. Lettera a Matilda
Andrea Camilleri
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 112
Che cosa rimarrà di noi nella memoria di chi ci ha voluto bene? Come verrà raccontata la nostra vita ai nipoti che verranno? Andrea Camilleri sta scrivendo quando la pronipote Matilda si intrufola a giocare sotto il tavolo, e lui pensa che non vuole che siano altri – quando lei sarà grande – a raccontarle di lui. Così nasce questa lettera, che ripercorre una vita intera con l'intelligenza del cuore: illuminando i momenti in base al peso che hanno avuto nel rendere Camilleri l'uomo che tutti amiamo. Uno spettacolo teatrale alla presenza del gerarca Pavolini e una strage di mafia a Porto Empedocle, una straordinaria lezione di regia all'Accademia Silvio D'Amico e le parole di un vecchio attore dopo le prove, l'incontro con la moglie Rosetta e quello con Elvira Sellerio... Ogni episodio è un modo per parlare di ciò che rende la vita degna di essere vissuta: le radici, l'amore, gli amici, la politica, la letteratura. Con il coraggio di raccontare gli errori e le disillusioni, con la commozione di un bisnonno che può solo immaginare il futuro e consegnare alla nipote la lanterna preziosa del dubbio.
Tierradentro
Giulio Massobrio
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 304
La guerra è appena finita quando Martin Davies viene incaricato dai servizi segreti britannici di ritrovare il professor Kant, archeologo come lui, scomparso nelle foreste colombiane mentre lavorava in un sito di straordinaria importanza. Questa almeno è la ragione ufficiale della sua missione in Sudamerica. Quella vera è l'indagine sulla riorganizzazione del nazismo in un terreno favorevole. La copertura di Martin salterà presto lasciandolo immerso nel clima di tensione che avvolge la Colombia: da una parte Gaitán, leader del movimento populista, impegnato nel riscatto delle masse, mentre è in corso la Conferenza Panamericana; dall'altra don Enrique Montoja, emblema mellifluo e violento dei grandi ricchi per nulla disposti a cedere privilegi. Mentre le strade di Bogotà si riempiono di sangue e la foresta tende trappole, antichi riti attirano l'uomo occidentale chiedendogli di sospendere l'incredulità per abbandonarsi a una magia che viene dal passato remoto.
Come la luce nei sogni
Paola Predicatori
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 192
È così difficile tornare indietro, dalla grande città alla provincia, a quarantasette anni, senza lavoro, e ritrovarsi a vivere in un garage adattato a casa. Tiziano è risucchiato indietro, verso il passato, da un vuoto esistenziale che lo ammala e che non riesce a colmare. Il solo a stargli vicino, in un modo silenzioso e istintivo, è Gioele, il nipote: un ragazzo intrappolato in una medietà rabbiosa, che subisce senza reagire le vessazioni del bullo da manuale finché, animato dal senso di una resistenza accanita che avverte nello zio, si ribellerà, pronto a sopportare le conseguenze dei suoi no. È da Gioele che ascoltiamo a posteriori questo racconto di vite che cercano un senso: da una parte Tiziano, che ritrova l'equilibrio nel lavoro manuale e in un amore a sorpresa; dall'altra Gioele, avido di modelli non banali.
Il professore di Viggiù
Aldo Nove
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 192
"Lo chiamavano semplicemente il Professore. E così l'ho sempre chiamato anche io." Arrivato da lontano, saggio, elegante, il Professore suscita rispetto e ammirazione in tutti. È un Maestro, in un tempo che i maestri non li sa riconoscere. Di lui si sa moltissimo, o forse nulla. Un giorno il Professore annuncia la propria scomparsa, e quello che rimane di lui è un quaderno lasciato nelle mani del panettiere Matteo, suo unico vero discepolo, che a sua volta lo consegna al narratore di queste pagine. Il taccuino contiene, in forma di dialogo filosofico, la summa della visione del mondo del Professore: di più, una vera e propria storia dell'universo fino ai nostri giorni, che si svolge in forme e registri infinitamente mutevoli - dall'India alla provincia italiana, da Angela Merkel che finisce divorata da un coccodrillo a Donald Trump che riconsegna gli Stati Uniti ai nativi americani, dagli interrogativi sul senso ultimo del nostro affannarci quotidiano al sorriso liberatorio di chi si solleva sopra l'infinita vanità della Storia.
Il figlio delle rane
Giulio Beranek, M.A. Pellegrino
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2018
pagine: 240
"Tutto può ricominciare perché noi siamo figli del parco." In un momento drammatico il vecchio patriarca della famiglia Orti Confierith ricorda al nipote che loro appartengono a un popolo speciale, in perenne movimento, capace di scomparire e rinascere, di sopravvivere ai tornado e ai pregiudizi per accendere luci colorate nella notte: sono gli ''esercenti dello spettacolo viaggiante", i dritti, la gente del luna park. Ogni volta che la loro carovana si ferma, il vecchio Orti passa ore a disegnare la piantina per i mestieri - le giostre -, e ogni sera verifica le lampadine delle sue attrazioni e ne lucida con amore l'acciaio colorato. È l'arbitro di ogni controversia che sorge nel parco e il mediatore nei confronti delle infinite regole imposte dai contrasti, la "gente normale" che non conosce la libertà di una vita sempre in viaggio e pensa che chi è nomade sia automaticamente un Rom. In questo universo speciale, dove si parla un gergo che non troverete in nessun dizionario e tutto cambia a seconda del nuovo luogo dove si posteggiano i caravan, si ferma un giorno il giovane cecoslovacco Jirka, che s'innamora perdutamente di Betty e del suo mondo: dalla loro unione nascerà Giulio, primo e unico nipote maschio del vecchio Orti, il corpo esile e l'intelligenza troppo viva anche per gli aerei confini del luna park. Tra la Puglia e la Grecia, la fierezza di una vita fuori dagli schemi e la tentazione della strada più pericolosa, Giulio potrà fidarsi solo del Conte Dracula, del Teschio e della Donna Affogata, che lo aspettano nel Treno Fantasma quando le luci del parco si spengono e comincia la vita vera... Al loro esordio narrativo, Beranek e Pellegrino danno vita a un romanzo di formazione e d'avventura e al tempo stesso salvano dall'oblio un mondo magico e miserabile, duro e fiabesco.
Avventure di un gatto viaggiatore. Dai Grigioni alla Grecia (e ritorno)
Paola Capriolo
Libro: Copertina rigida
editore: Bompiani
anno edizione: 2017
pagine: 176
"Do not enter the room! Animale pericoloso!": armati di questo minaccioso cartello partono per le vacanze Paola Capriolo e suo marito. Sì, perché insieme a loro, sempre, gira il mondo anche Ela, gatto dal pelo fulvo e dall'indole carismatica che non può esser messo a repentaglio dalla sventatezza di una cameriera che lasci la porta spalancata per dare aria alla camera... Cronaca di un viaggio reale in cui quel "modello di felina rassegnazione" viene trascinato da un capo all'altro della Grecia, quasi-guida a tutti gli imprevisti che possono verificarsi se si mette un gatto in valigia, questo libro è al tempo stesso una meditazione letteraria sul sodalizio che dagli albori della storia unisce umani e felini e l'ironica, serissima dichiarazione di una resa di fronte al compito di spiegare con le parole il loro mistero: "Se si vuole avere qualche speranza di comprendere qualcosa della sua natura e di stabilire con lui un rapporto adeguato, non bisognerebbe mai dimenticare che il gatto ha fatto il suo ingresso nel mondo umano non nel ruolo di utile compagno di strada o men che meno di servitore, ma addirittura in quello di piccolo dio, e pur avendo dovuto subire le più feroci persecuzioni dal tempo in cui veniva adorato dagli antichi Egizi, in fondo non ha mai cessato di considerarsi tale".
Tutti i nostri errori. Trent'anni di racconti in un romanzo controvoglia
Mario Fortunato
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2017
pagine: 320
Tutti i nostri errori raccoglie venti racconti che Mario Fortunato ha scritto e riscritto nel corso degli ultimi trent'anni. Alcuni sono del tutto inediti, altri hanno visto la luce solo in edizioni numerate, oppure sono stati pubblicati all'estero o in rivista, mentre altri ancora sono usciti in libro. Ma al di là della loro vita editoriale, essi compongono il ritratto implacabile e servile di un autore e del suo paese, l'Italia, in quel punto in cui il destino individuale, scoprendo i propri errori, dà luogo al comune paradosso che chiamiamo storia. Intrecciati a specchio nel modo apparentemente casuale e invece necessario in cui la vita lega le persone, il loro presente e la terra incognita del passato, questi venti racconti sono in realtà un romanzo controvoglia: l'unico forse possibile nel «tempo dilazionato e irrevocabile» dei nostri giorni.