Bonanno: Storia e politica
L'edera sotto la lanterna. I Repubblicani a Genova (1943-1995)
Agostino Pendola
Libro: Libro rilegato
editore: Bonanno
anno edizione: 2022
pagine: 156
A Genova, patria di Giuseppe Mazzini e culla del Risorgimento nazionale, il movimento repubblicano ebbe una lunga e gloriosa tradizione. Dopo la formazione del Partito Socialista (1892) tuttavia i repubblicani, persero gran parte dei loro aderenti. Durante il fascismo non riuscirono a formare una valida opposizione al regime, espressero però alcune personalità che non si piegarono, subendo arresti e carcere. Il loro momento fu nell'immediato dopoguerra, quando il referendum sancì la Repubblica tanto auspicata da Mazzini (1946). Ma per il piccolo partito repubblicano, gli anni seguenti furono anni di divisioni, che ne ridussero ancora più gli aderenti e i voti. Fino alla fine degli anni Sessanta, quando una leadership che proveniva dal Partito d'Azione (Ugo La Malfa, Oronzo Reale) ne determinò la rinascita e segnò oltre un ventennio di successi. È una storia genovese, con un occhio all'Italia, al tentativo, non riuscito, di costituire una terza forza, tra democristiani e comunisti. Nella vicenda si inserisce la vita, privata e pubblica, di Giuseppe De André; i suoi rapporti con Croce, lo stretto controllo della polizia politica fascista cui fu sottoposto, la militanza nel PRI, l'amicizia con Randolfo Pacciardi. Il tutto con una accurata ricerca su fonti di archivio e testimonianze.
Cattaneo o Bonaparte? Una proposta federalista mancata
Alessandra Guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2021
pagine: 424
Perché non siamo diventati uno stato federale? Ci abbiamo provato davvero, con estrema onestà e attraverso un dibattito talmente avvincente da coinvolgere tutti gli schieramenti politici presenti in Parlamento? Abbiamo accolto e discusso veramente ogni proposta credibile giunta, anche e forse soltanto dall'''unione" dei soggetti che governano il territorio italiano in "periferia"? Dopo il disastroso azzeramento di leader causato da Tangentopoli, la destra di Fini e la sinistra di D'Alema, cercarono di sdoganare, con intelligenza e tantissima pazienza, le rispettive storie "antiche". Berlusconi e la Lega aiutarono tale processo fino al terribile ritiro di Bossi dalla scena politica. E dopo? Il centro-sinistra continuò a modo suo il processo e il centro-destra si spostò un po' troppo a destra. Bossi e Fini non l'avrebbero mai permesso: uno voleva il federalismo, l'altro il presidenzialismo. Queste due "rivoluzioni" costituzionali avrebbero forse trasformato il nostro Paese in uno stato laico e "progressista"; avrebbero costretto la politica italiana a bipolarizzarsi davvero; avrebbero sconfitto il populismo e permesso alla sinistra di trasformarsi in ciò che da molto tempo desidera: un partito democratico su modello americano.
Il fascismo e la destra a Siracusa. Tra conservatori e rivoluzionari
Benedetto Brandino
Libro: Libro rilegato
editore: Bonanno
anno edizione: 2021
pagine: 88
Siracusa è stata tra le prime città meridionali in cui, per ragioni economiche e sociali legate al suo territorio, il fascismo ha trovato un importante collocazione politica e sociale. La sua storia politica è continuata anche dopo la seconda guerra mondiale nel Movimento Sociale. Il saggio di Benedetto Brandino, partendo dalle origini del fenomeno, cerca di definire cosa abbia rappresentato il fascismo, soprattutto nel suo concetto di destra, nello sviluppo politico e sociale di una città dell'estremo Sud d'Italia, indagando sugli uomini e le idee che lo hanno contraddistinto.
Giuseppe Garibaldi. Le ferite del corpo e dell'anima
Pietro Pistelli
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2021
pagine: 132
Non è solo la storia della ferita in Aspromonte ma anche la narrazione puntuale, documentata ed esaustiva delle altre ferite meno note, fisiche e morali, come quella inflittagli da Cavour con la cessione della sua patria natìa, Nizza alla Francia. L'ultima ferita, la non osservanza del testamento di essere bruciato su una pira, come un eroe omerico. La Giovane Italia aveva bisogno di un cadavere sul quale poggiare la sua rinascita.
Dopo l'otto settembre
Leonardo Salvaggio
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2020
pagine: 356
Vi è un periodo della storia d'Italia che la storiografia ufficiale quasi trascura accendendo piuttosto la luce sulla contrapposizione tra fascismo ed antifascismo che caratterizzò la "Guerra di Liberazione". In questo libro abbiamo cercato di riportare una cronaca di ciò che avvenne nei giorni e nei mesi che seguirono immediatamente l'8 settembre 1943.
La questione economica e il Partito Repubblicano
Arcangelo Ghisleri
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2020
pagine: 108
La tradizione repubblicana parte da un assioma. Forse non ci sono leggi, ma questo non vuol dire che la Politica debba sottomettersi ai capricci dei Mercati. Non amano, i repubblicani, i 'dogmatismi', le 'formulette', quasi mistiche, ma sono sempre interessati a preservare la dignità dell'uomo. Per questo pagine come quelle di Arcangelo Ghisleri riescono ad essere ancora di grande attualità, in un'epoca in cui sembra che il liberalismo economico orienti ogni scelta e determini ogni destino.
La Sicilia nel lungo Ottocento borbonico. L'assillo per la rivoluzione nella monarchia pattizia
Luigi Di Franco
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2020
pagine: 288
Luigi Di Franco indaga le ragioni di come sorgano nuove istituzioni e strutture socio-politiche negli anni della Sicilia borbonica dal 1800 al 1860. Considerato dimensione provinciale, l'Ottocento siciliano resta fondamento per tanti processi in atto nelle vicende siciliane e italiane e ne struttura i modi nella modernizzazione contemporanea. Nel primo Ottocento il baronaggio, superando il patto con la monarchia, mira al controllo oligarchico sul potere regio e sulla stessa Costituzione siciliana del 1812. Invece la fine del sistema pattizio sancendo lo sviluppo del notabilato borghese aprirà nuovi orizzonti socio-economici nelle città siciliane. Il saggio storico, indagando i mutamenti politici e sociali dal 1799 al 1830 e dal 1837 alla rivoluzione del 1848, rileva il valore del 1848 come fine dell'egemonia del baronaggio nel contestuale rilancio della soluzione rivoluzionaria da tempo presente nei ceti popolari siciliani. In tal modo l'affermarsi, prima economico e poi politico, della borghesia permetterà il rinascere nell'800 del disegno di una nazione siciliana. Allo sviluppo produttivo agricolo e mercantile delle coste isolane, segno dell'ascesa borghese degli anni '20, farà seguito tra il '37 e il '48 un mutamento opera di nuove forze sociali attive anche nella Sicilia interna, come testimonia il prevalere borghese nelle due élites di Piazza e Villarosa nel vallo di Caltanissetta. La borghesia, operando contro l'immobilismo della tradizione, diventa la protagonista delle rivoluzioni del 1820-21 e del 1848, ma solo con la Rivoluzione del '48 si promuoverà come centro della classe dirigente politica nell'isola guidando sia le rivolte contadine chele guerriglie urbane. La borghesia, protagonista dell'assillo rivoluzionario, non solo legittimerà il proprio potere, sia col moderatismo che col democraticismo, ma nei nuovi vespri del 1860 raggiungerà il controllo della Sicilia.
Nel nome dell'Italia. Il delitto Mirmina
Enzo Papa
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2020
pagine: 242
Tra il 1919 e il 1920, gli anni del “biennio rosso”, anche in Sicilia, come in tutta Italia, ebbero luogo le grandi lotte contadine per la conquista della terra e per ottenere aumenti salariali, miglioramenti delle condizioni di lavoro e riduzione dell’orario lavorativo a otto ore giornaliere. Scioperi, occupazioni, manifestazioni, cortei di protesta, alimentati dalla vittoria ottenuta dal Partito Socialista nelle elezioni politiche del 1919, si verificarono un po’ ovunque, mettendo in discussione l’assetto economico e politico della borghesia e del notabilato. A Noto, dove il misero salario giornaliero veniva arrotondato con un piatto di minestra e con un litro di vino, si fece ricorso al già sperimentato sistema di decapitazione del movimento di lotta, e un giovane sindacalista, Paolo Mirmina, venne ucciso durante un comizio socialista. Un delitto rimasto impunito, come altri del resto, nelle cui pieghe Enzo Papa si addentra per capire, per farne memoria.
Shoah. Storia degli ebrei in Sicilia durante il fascismo
Lucia Vincenti
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2020
pagine: 132
"Shoah. Storia degli ebrei in Sicilia durante il fascismo", ripercorre gli eventi patiti dagli ebrei nati o presenti in Sicilia durante il ventennio fascista, involontariamente protagonisti delle vicende che li costringeranno a subire gli effetti della legislazione antiebraica, in un crescendo di provvedimenti e soprusi culminanti nella perdita dell'identità e della vita. Il lavoro, realizzato attraverso minuziosa analisi e comparazione delle fonti archivistiche — con le testimonianze dei diretti protagonisti — completa il quadro di una ricerca iniziata più di venti anni.
Massoneria ed Europa. 300 anni di storia
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2018
pagine: 274
Nel trecentesimo anniversario della nascita della massoneria moderna, avvenuta a Londra il 24 giugno 1717, un gruppo di studiosi ripercorre la storia di una Istituzione le cui vicende sono intimamente connesse al divenire d'Europa e del mondo. Dalla complessa questione delle origini della massoneria al ruolo da essa svolto nelle grandi rivoluzioni dell'età moderna e nella fase culminante dell'affermazione della civiltà europea, dagli snodi cruciali dei rapporti col movimento operaio e socialista, della grande guerra e dell'avvento dei totalitarismi sino alle vicende più recenti, 300 anni di storia della Massoneria europea sono ripercorsi in un volume che approfondisce altresì i rapporti della Libera Muratoria con la tradizione esoterica, con la cultura musicale e con le fedi religiose. Il tutto in pagine che coniugano il rigore dell'argomentazione critica con la linearità e la scioltezza della trattazione di un'opera che si rivolge non solo agli studiosi ma anche al vasto pubblico dei non specialisti.
Società, cultura e territorio. Le origini, gli statuti e il patrimonio nelle carte inedite dell'Ente Morale Autonomo «Liceo Convitto» di Modica (sec. XIX e XX)
Elena Frasca, Stefania Sinardo
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2017
pagine: 172
L'Ente Morale Autonomo "Liceo Convitto" di Modica, antica istituzione con finalità di "promozione sociale e culturale", contrassegna, con le sue iniziative, da quasi un secolo e mezzo l'intensa vita culturale e intellettuale di Modica. Lo studio di fonti inedite riguardanti la fondazione e i primi anni di vita dell'Ente apre una finestra sugli stretti legami che esso ebbe con la città e con il tessuto politico del suo governo. La presenza fattiva di tanta varietà sociale, il rimando a fonti normative nazionali e a proposte intellettuali di largo respiro consentono di comprendere equilibri e vicende che varcano i confini locali per aprirsi a più ampi contesti territoriali. L'analisi degli statuti, l'approfondimento degli aspetti patrimoniali, l'esame minuzioso delle strategie di gestione socio-economica, congiuntamente allo studio di documenti di prima mano conservati presso il ricco archivio dell'Ente, rappresentano un primo e significativo step di una riflessione storica e documentaria che riserva ulteriori e pregnanti spunti di ricerca.
I dieci. Chi erano i professori che firmarono il "Manifesto della razza"
Franco Cuomo
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2017
pagine: 180
Quale oscuro mistero italiano si cela dietro l'intoccabilità dei dieci professori, in prevalenza medici, che sottoscrissero il Manifesto della razza, noto anche come Manifesto degli scienziati razzisti, ponendo così le basi teoriche per la persecuzione degli ebrei? Per quale inesplicabile motivo non vennero rimossi dalle cattedre universitarie alla caduta del fascismo, ma reintegrati nei loro privilegi nonostante la terribile colpa di avere legittimato la deportazione in Germania di ottomila israeliti? In che consisteva la "originalità" del razzismo italiano, tanto decantata da Mussolini, rispetto a quello tedesco? In che modo si fusero in un unico disegno di morte le fumisterie scientifiche o filosofiche dei razzisti "biologici" e dei "nazionalrazzisti", degli "esoterici" e degli "spiritualisti"? Ruota intorno a questi interrogativi il saggio di Franco Cuomo che riproponiamo a dieci anni dalla sua scomparsa e in occasione dell'ottantesimo anniversario delle leggi razziali, emanate dal fascismo nel 1938.