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Booklet Milano: Universale Meltemi

Probabilità improbabili. La realtà della finzione nella società moderna

Probabilità improbabili. La realtà della finzione nella società moderna

Elena Esposito

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2008

pagine: 95

Questo volume si propone di affrontare sul piano teorico la questione del ruolo, dell'efficacia e dell'attendibilità dei sondaggi nella nostra società, tornata prepotentemente alla ribalta in occasione del clamoroso fallimento delle previsioni degli exit poll nell'ultima tornata elettorale. Non si discutono qui le metodologie usate, ma l'idea di realtà presupposta dai calcoli probabilistici. Il testo parte da un parallelismo tra la fiction moderna e la teoria della probabilità, nate quasi contemporaneamente alla fine del XVII secolo, e sviluppate poi nel secolo successivo, dando origine al romanzo moderno da un lato e al calcolo delle probabilità dall'altro. L'ipotesi di fondo è che si tratti in entrambi i casi di forme tipicamente moderne, che reagiscono ai mutamenti della società e all'aumento delle possibilità: mentre, però, la fiction si presenta esplicitamente come fittizia, i risultati del calcolo delle probabilità sono spesso interpretati come indicazioni reali sul mondo. Ma la fiction non è solo finta, e la probabilità è molto meno reale di quanto si tenda a pensare.
12,00

Lo schizofrenico della famiglia

Lo schizofrenico della famiglia

Pietro Barbetta

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2008

pagine: 186

È possibile pensare la schizofrenia da un punto di vista antropologico, storico e filosofico anziché medico-clinico? Pensatori illustri come Gregory Bateson, Michel Foucault e Gilles Deleuze si sono già cimentati in questa impresa, ed è a partire dal loro approccio che l'autore - che si confronta da vent'anni con famiglie con componenti con una diagnosi di psicosi maniaco-depressiva, di depressione maggiore o di schizofrenia - ha concepito questo libro, che non vuole dunque essere solo, né principalmente, un libro sulla schizofrenia, bensì un'analisi del discorso intorno alla schizofrenia. Il fatto che questo non sia un libro psichiatrico non significa che sia antipsichiatrico. Non intende affatto negare la validità di alcune assunzioni psichiatriche - come l'ipotesi di una componente chimica, legata ai neurotrasmettitori, o addirittura di una componente genetica - ma recuperare le radici di un pensiero di diversa matrice. Il volume si compone di due parti: una clinica, l'altra antropo-filosoflca. Nella prima parte, avvalendosi della descrizione di alcuni casi clinici e di sedute di terapia, si analizzano le metamorfosi dello schizofrenico della famiglia - perché è nella famiglia che, dalla chiusura dei manicomi, vive lo schizofrenico, è lì che oggi si sviluppano il suo delirio paranoide e la sua possibilità di libertà - e si ricostruisce il discorso psichiatrico sulla sindrome. La seconda parte tratta invece della filosofia della schizofrenia.
18,00

Il senso dei luoghi. Indagini etnografiche

Il senso dei luoghi. Indagini etnografiche

Francesco Ronzon

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2008

pagine: 139

Anche se di norma vi prestiamo poca attenzione, le attività degli esseri umani si intrecciano in modo costitutivo ai loro ambienti di riferimento: città, foreste, abitazioni, spazi pubblici, e così via. A questo scopo, ogni gruppo sociale usa e interpreta i propri luoghi di vita attraverso pratiche, narrazioni e rappresentazioni culturali. In relazione alle teorie sviluppate dall'antropologia culturale, il volume illustra e commenta i principali temi di analisi sul "senso del luogo" facendo ricorso a vari casi etnografici: le pietre di Stonehenge, l'orientamento ad un rave, le vie dei canti degli aborigeni australiani, gli spazi abitativi degli immigrati a New York e altri. In appendice, una guida pratica per indagare "sul campo" i temi affrontati nel corso dell'esposizione.
15,00

Sul campo. Breve guida pratica alla ricerca etnografica

Sul campo. Breve guida pratica alla ricerca etnografica

Francesco Ronzon

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2008

pagine: 143

Per quanto sia ora impiegata da numerose discipline - sociologia, psicologia, ergonomia - l'etnografia nasce e si sviluppa all'interno dell'antropologia culturale come metodo chiave per indagare gli "usi e costumi" locali dei vari gruppi sociali. Si tratta di una pratica complessa, che necessita di un training, di una riflessione e di una formazione specifica. Questo testo, che nasce dall'individuazione di un vuoto editoriale in proposito, intende offrire una breve introduzione all'etnografia come metodo di ricerca. L'idea alla base del volume è quella di presentare le logiche, le pratiche e le tecniche dell'etnografia come un insieme di attrezzi da lavoro, un kit di utensili di ordine generale mediante il quale rilevare e monitorare le varie realtà socio-culturali. Non si vuole legare l'etnografia a specifici temi, luoghi, agende teoriche o prospettive documentarie ma contribuire a formare un habitus di ricerca aperto alla varietà di ipotesi analitiche e di prospettive interpretative presenti all'interno delle discipline etno-antropologiche. In particolare, il volume è stato pensato come una preziosa risorsa didattica per l'attuale formazione universitaria, alla quale si offre come un'agile guida alla disciplina, che non cade nel ghetto dello specialismo disciplinare e nemmeno eccede in troppo astratte o banali semplificazioni.
12,00

Redistribuzione o riconoscimento? Una controversia politico-filosofica

Redistribuzione o riconoscimento? Una controversia politico-filosofica

Nancy Fraser, Axel Honneth

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 333

Categoria venerabile della filosofia hegeliana, resuscitata dai teorici della politica, il riconoscimento è fondamentale per concettualizzare le lotte contemporanee sull'identità e la differenza. I filosofi morali sempre più utilizzano il termine per ricostruire le basi normative delle rivendicazioni politiche. Se la rilevanza del riconoscimento è oggi indiscutibile, molto meno investigato rimane il suo rapporto con il paradigma della giustizia distributiva, che rivestiva un ruolo centrale tanto nelle filosofie morali quanto nelle battaglie sociali dell'era fordista. Le lotte intorno alla religione, alla nazionalità e al genere e le disuguaglianze economiche impongono ai filosofi della politica di affrontare tale relazione. Ed è questo lo scopo del volume, scritto da due filosofi, una nordamericana e l'altro europeo. Entrambi concordano sull'inadeguatezza del tradizionale modo di intendere tale rapporto e rifiutano la concezione economicistica che riduce il riconoscimento a un mero epifenomeno della distribuzione. Honneth concepisce il riconoscimento come la categoria morale sovraordinata e tratta la distribuzione come derivata, mentre Fraser nega che la distribuzione possa essere sussunta sotto il riconoscimento. Trattano temi centrali della filosofia morale, della teoria sociale e dell'analisi politica, evidenziando non solo le differenze che li separano, ma anche la comune ambizione di collegare le tre discipline...
24,00

Un antropologo nel pallone

Un antropologo nel pallone

Bruno Barba

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 167

Di calcio si parla tanto, eccome. Quotidiani, riviste, saggi, romanzi. Tutto è calcio. L'antropologia non se n'è mai occupata. Ma perché escludere dall'analisi un "fatto sociale totale" - come diceva Mauss - qual è il calcio? Negli studi antropologici, grazie alle proposte di Clifford Geertz, si è cominciato a valorizzare "il punto di vista del nativo". Nel calcio questo sembra accadere da tempo. Gli addetti ai lavori provengono sempre e comunque dal mondo del calcio anche se spesso non sembrano possedere una conoscenza "totale" del fenomeno. Ma per restare in tema antropologico, dove si situa quella linea di confine che presso tante società è tutt'altro che labile e che viene definita "rito di passaggio"? Perché non esiste il senso dell'auctoritas e tutti si sentono legittimi esperti dell'ambito calcistico? Non sfugge una coincidenza terminologica, sorprendente e allo stesso tempo illuminante. Esiste un luogo, metaforico o meno, che è il teatro di ogni azione calcistica e di ogni azione antropologica: il campo. L'antropologo come il calciatore, prer essere degno di visibilità e credibilità, in altri termini per svolgere il proprio lavoro, deve "stare" sul campo. Quindi l'antropologo, per parlare di calcio, non può che essere anche un calciatore dilettante.
15,00

Chattare. Scenari della relazione in rete

Chattare. Scenari della relazione in rete

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 263

Gli scambi sono sempre più caratterizzati dalla mediatizzazione, dalla distanza spazio-temporale tra mittente e destinatario della comunicazione. Questa affermazione è particolarmente vera e densa di significati se applicata alle interazioni tramite chat, tipiche degli adolescenti (ma non solo). La smaterializzazione ingenera una serie di effetti a catena, che hanno ricadute su vari piani: dal linguaggio che si fa sempre più informale e gergale fino alla trasformazione cognitiva prodotta dalle "architetture del web", cioè dagli spazi configurati dalla rete. Per non parlare della rilevanza che acquisisce l'immaginazione, o dei cambiamenti nella sfera del desiderio. In questo volume, con il supporto dei dati emersi da una ricerca della Facoltà di Scienze della Comunicazione della Sapienza di Roma, si offrono gli strumenti per tracciare un quadro delle relazioni e dei codici che regolano il mondo delle chat.
20,00

La cultura e il potere. Conversazione sui «Cultural studies»

La cultura e il potere. Conversazione sui «Cultural studies»

Miguel Mellino, Stuart Hall

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 66

La cultura è una forma di dominio del capitalismo? Quali sono i motivi del disfacimento delle sinistre istituzionali? Queste sono solo alcune delle questioni che vengono affrontate in questa intervista di Miguel Mellino a uno dei più brillanti intelllettuali inglesi, Stuart Hall. I due studiosi discutono di questioni fondamentali degli studi culturali e di fenomeni storici e sociali che investono l'attuale dibattito politico, come l'irruzione sulla scena britannica dei nuovi movimenti legati al postcolonialismo, l'ascesa della New Left, il femminismo, l'anti-razzismo, i limiti e il disfacimento delle sinistre di tipo istituzionali, la guerra globale. Il punto di vista di Hall incontra le teorie e le posizioni di alcuni mostri sacri della cultura come Marx, Gramsci, Althusser, Foucault, protagonisti di alcuni filoni critici da cui l'autore prende le distanze, definendo il suo percorso autonomo e determinato dai fenomeni contemporanei. In questo dialogo con Miguel Mellino, Stuart Hall definisce la cultura come campo privilegiato di esercizio del dominio da parte del capitalismo post-fordista e sostiene l'efficacia della critica che gli studi culturali possono promuovere contro questa forma di egemonia.
10,00

Dibattito sull'etica. Idealismo o realismo

Dibattito sull'etica. Idealismo o realismo

Charles E. Larmore, Alain Renaut

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 68

Il dialogo è sempre stato, fin dall'antichità, una degli strumenti preferiti dalla ricerca filosofica. Ed è il metodo che Charles Larmore e Alain Renaut hanno scelto per confrontare le rispettive visioni dell'etica in modo esplicito e diretto, anche attraverso lo scambio di lettere ed e-mail. Classiche, in effetti, sono le due parti in scena: da una parte il "realista" Larmore, che associa l'etica al semplice riconoscimento dell'autorità di ragioni oggettive; dall'altra il "kantiano" Renaut, che riconduce il punto di vista morale alla capacità del soggetto di costruire norme in base a cui regolare il proprio comportamento. La logica stessa del confronto spinge gli autori a criticare l'altrui posizione esponendosi al contrattacco dell'interlocutore e, viceversa, a chiarire le proprie tesi evidenziando i punti deboli della prospettiva rivale. Ne risulta un gioco di precisazioni e approfondimenti che permette di delineare non tanto due sistemi filosofici, quanto due diversi modi di svolgere le questioni di tondo dell'etica, mantenendo quell'apertura di spirito che caratterizza da sempre l'attitudine autenticamente filosofica.
10,00

I folli

I folli

Franca Romano

Libro

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 168

Sono passati ormai più di vent'anni da quando la legge 180 ha decretato la chiusura dei manicomi: che fine hanno fatto le persone che abitavano questi luoghi non più riconosciuti di cura, ma di reclusione e repressione di istanze sociali "devianti"? Quali difficoltà sono costretti ad affrontare per "integrarsi" nel nostro mondo? E quali paure, invece, dobbiamo superare noi per abituarci alla loro presenza? Ascoltando, nel corso di diversi anni di frequentazione di una "casa famiglia" di Roma, le memorie dolorose, i sogni, i desideri e le speranze di tutti coloro i quali hanno avuto il coraggio di tornare a vivere in società e di raccontarsi, questo volume intende fermare l'attenzione del lettore sulla dimensione umana della sofferenza mentale, troppo spesso trascurata dai saperi specialistici e tecnici più disponibili a rigidi incasellamenti diagnostici che al rispetto e alla reale comprensione.
15,00

Mass moda. Linguaggio e immaginario del corpo vestito
12,00

Memoria e saperi. Percorsi transdisciplinari

Memoria e saperi. Percorsi transdisciplinari

Libro: Copertina morbida

editore: Booklet Milano

anno edizione: 2007

pagine: 767

Memoria e potere, memoria e corpo, memoria e trauma, memoria e religione, memoria e immagini, i mediatori della memoria (cinema, televisione, pubblicità, giornalismo): sono le questioni centrali che esperti in differenti settori disciplinari affrontano in queste pagine, partendo da precise parole chiave - la soggettività, le emozioni, il contesto, il tempo e l'evoluzione, la tensione tra memoria e oblio, l'informazione e infine la memoria come costruzione. Queste parole costituiscono una sorta di filo rosso e un potente strumento euristico che unisce le sei sezioni in cui si articola il volume - scienze sociali; scienze biomediche; cultura visuale; media; scienze umane e studi letterari; studi religiosi - tra loro accomunate dall'idea che gli studi sulla memoria hanno scardinato le barriere disciplinari e i saperi codificati, tessendo una rete fitta di rimandi concettuali, indagati con un metodo inter/transdisciplinare. Questo volume è il risultato del progetto europeo di rete tematica di studi comparati sulla memoria culturale (ACUME).
35,00

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