Cacucci: Giustizia penale della post-modernità
La prova documentale nel processo penale
Antonio Vele
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2022
pagine: 208
Il volume contiene un’analisi della prova precostituita senza risentire dei possibili condizionamenti derivanti dalla prova costituenda. Con particolare attenzione all’evoluzione dello strumento documentale, ai nessi sistematici e alle ricadute sui diritti fondamentali, nel momento in cui lo stesso muove i suoi passi verso e nel procedimento penale. In ragione poi della natura di tale strumento si prospetta un diverso approccio rispetto alla dinamica del procedimento probatorio. La trattazione apre a percorsi da esplorare, sia a livello interpretativo che de iure condendo, in proiezione di un più attuale confronto critico con le molteplici e complesse questioni analizzate.
Il mutuo riconoscimento della cooperazione processuale: genesi, sviluppi, morfologie
Rosa Maria Geraci
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2020
pagine: 308
Principio dotato di grande capacità espansiva e duttilità applicativa, il mutuo riconoscimento dal terreno elettivo d’origine del mercato comune e della libera circolazione delle merci si è esteso progressivamente ad altri ambiti, tra cui quello della cooperazione giudiziaria penale, divenendo con il Consiglio europeo di Tampere del 1999 la «pietra angolare» per la costruzione di uno Spazio di Libertà, Sicurezza e Giustizia comune, in cui i diversi sistemi giuridici nazionali potessero coesistere in un pluralismo ordinato. Una irriducibile vocazione polimorfa sembra connotare il canone de quo: lungi dall’essere riconducibile ad uno schema settoriale monolitico, esso si articola invece secondo cadenze multiformi, assumendo tratti poliedrici, che ne implicano declinazioni variabili, come dimostra l’analisi di alcuni dei più emblematici istituti di cooperazione giudiziaria allo stesso improntati.
Tempi e «nomina juris» nelle indagini preliminari. L’incertezza del controllo
Vania Maffeo
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2020
pagine: 176
Subito dopo il varo del codice vigente, la fase investigativa ha rivelato una crescente alterazione della sagoma, in origine concepita come un’inchiesta preliminare quasi priva di connotati probatori ed essenzialmente strumentale alla scelta sull’azione; i ritocchi alla disciplina – in parte dovuti al riacuirsi del crimine organizzato – hanno contribuito a trasfigurare il modello, con simmetrico depauperamento dello stadio dibattimentale. Ed ecco che il tema dei controlli sul potere investigativo del pubblico ministero emerge in tutta la sua criticità. Base di partenza è la struttura della fase desumibile dalle sue coordinate spazio-temporali. Il tempo riguarda la durata, che procede ben oltre le barriere formali, a partire dalla collocazione del dies a quo. Lo spazio orienta il campo applicativo delle indagini nel perimetro mutevole degli addebiti sommari. Entrambi i fattori, forse sfuggiti alla lungimiranza dei codificatori, richiedono di ricalibrare e irrobustire il regime delle verifiche sull’opera inquirente.
Persona in vinculis e diritto al colloquio
Danila Certosino
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2020
pagine: 254
Al detenuto bisogna riconoscere il "diritto al colloquio" al pari delle persone libere, salvo tassative esigenze di sicurezza, purché proporzionali e specifiche. Emerge, prima di tutto, la prerogativa insopprimibile dei dialoghi con il difensore, in fase cautelare come in quella esecutiva, aree nelle quali va ancora riconosciuta l'insufficienza del dato legislativo. Ma non meno significativi per lo sviluppo della personalità sono i colloqui con "altri soggetti", come i familiari – con i quali il recluso ha il diritto di mantenere forme di comunicazione in piena rispondenza ai principi fondamentali – e i "garanti dei diritti dei detenuti", che svolgono un ruolo proattivo per la tutela delle persone private della libertà. Con tali "colloqui" hanno in comune solo il nomen gli incontri che il recluso può avere con talune autorità al solo scopo di favorire l'intervento giudiziario e/o la collaborazione processuale.
«Tenuità del fatto» e processo penale
Elga Turco
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2020
pagine: 206
Nella convinzione che le “clausole di irrilevanza” già sperimentate nelle giurisdizioni “periferiche” (artt. 27 d.P.R. n. 448 del 1988 e 34 d.lgs. n. 274 del 2000) costituiscono espedienti cui attingere per elevare il tasso di efficienza del sistema in un quadro di contestuale rafforzamento dei principi di extrema ratio e proporzione della pena, il d.lgs. n. 28 del 2015, sulla base delle scarne indicazioni contenute nella delega (art. 1 lett. m l. n. 67 del 2004), ha immesso nel circuito penale una speciale causa di non punibilità – la «particolare tenuità del fatto» – destinata ad occupare il terreno della giurisdizione “principale”.Trapiantato nel codice penale un nuovo art. 131-bis, con il compito di definire struttura e ambito applicativo dell’istituto – riconducibile, al pari dei suoi antesignani, al fenomeno della depenalizzazione in concreto –, il legislatore delegato ha dovuto coordinare il congegno sostanziale con le dinamiche processuali, cercando di raggiungere un non facile equilibrio tra l’esigenza di una applicazione sufficientemente agile e anticipata della causa di non punibilità nell’iter accertativo e l’adeguata tutela dei contrapposti interessi dell’indagato...
La cd. legge 'spazzacorrotti'. Croniche innovazioni tra diritto e processo penale
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2019
pagine: 352
La diffusione delle pratiche corruttive, nelle molteplici articolazioni della vita sociale, non può legittimare la ‘caccia’ ai corrotti attraverso una normativa speciale, che ciclicamente ritorna con i consueti tratti dell’approssimazione, del rigorismo repressivo e della simbolicità, a detrimento dei diritti inviolabili. Questa legislazione, improntata all’emergenzialità, privilegia la prospettiva deterrente in una penalità di sistema in cui il processo è asservito a una spettacolarizzazione degli scopi repressivi. Da essa deriva un processo con funzione dissuasiva, che altera il naturale rapporto tra accertamento e pena.
L'intercettazione di comunicazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Cacucci
anno edizione: 2018
pagine: 384
Il volume contiene una robusta interpretazione dell’intera disciplina dedicata alla materia: dinanzi a un quadro scomposto di linee giurisprudenziali e di prassi devianti, prevale un approccio capace di fronteggiare problematiche antiche e nuove. Si tratta di una prospettiva che, però, non salva l’analisi critica circa l’effettività della recente riforma sul terreno della riservatezza dei soggetti coinvolti, apparente vessillo politico dell’intervento legislativo; proprio qui, anzi, emerge una discutibile torsione nel criterio di bilanciamento tra interessi: i compilatori curano l’efficacia dello strumento investigativo a discapito delle libertà individuali.