Carabba: Testi e monografie
Francesco Lomonaco. Sondaggi
Nicola D'Antuono
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2018
pagine: 156
Di Francesco Lomonaco, studiato finora soltanto come un documento storico e non anche quale autore, in questo primo contributo, da leggere in contemporanea con il Discorso augurale, sono indagate alcune delle questioni significative che rimettono nella giusta luce la fisionomia intellettuale del letterato, medico e filosofo basilicatese. Attraverso la lettura diretta dei testi, recuperati nelle prime edizioni (e non in quella postuma di Ruggia), con rigore filologico e prospettive allargate al presente come storia, emergono forme (fisiognomica, biografia e saggio), tecniche narrative e figure retoriche, temi (religione, gloria, morte, censura catoniana, moralismo e satira), motivi (silenzio, natura-storia, il ‘genio’ e gli eroi), ideologie (armonia ed equilibrio, antilibertinismo e anticicisbeismo, stoicismo e scetticismo), immaginario mitologico (e non solo di Prometeo e di Medea), misoginia verso la “muliebre natura”, legami sociali nel mondo bonapartista, classici (Orazio, Tacito, Plutarco, Giovenale, Montaigne, Foscolo, Alfieri).
Palinsesti danteschi. Scrivere la commedia da Garibaldi all'età del digitale
Antonio Rossini
Libro
editore: Carabba
anno edizione: 2017
pagine: 200
Fortemente ispirato da un Convegno della Dante Society of America, tenutosi alla University of Oregon, Eugene Campus, nel maggio 2017, questo saggio si dedica a un aspetto particolare della fortuna dantesca: quello delle satire, parodie o trasposizioni che 'riscrivono' la Commedia, e specialmente la cantica infernale. In una caleidoscopica carrellata di case studies, l'autore ci mostra quanto vivace e continua sia, e sia stata, la produzione di testi che utilizzano la cornice della Divina come veicolo di aspra critica sociale o d'intelligente divertissement.
Film sperimentali futuristi
Enzo N. Terzano
Libro: Copertina morbida
editore: Carabba
anno edizione: 2007
pagine: 127
Una consistenza filologica martellante, protratta da Terzano senza un accenno di oblio nei riguardi dell'avventura futurista verso il cinematografo; un'arte cinematica che grazie alla geniale trasposizione formale delle tecniche fotografiche e al presupposto pittorico ha inaugurato quel singolare filone del cinema sperimentale, praticato da artisti con l'obiettivo di un primato estetico e con la coscienza dell'indipendenza del cinematografo dalle altre arti. Si profetizzò con Vita futurista, 1916, l'avvento di un media rivoluzionario che potesse eccitare la mente, gli occhi, le orecchie e tutti gli altri organi vitali dello spettatore con l'ambizione escatologica che un nuovo mondo era prossimo a germogliare da quel dinamitardo Manifesto della cinematografia futurista. Grazie a questa ristampa si è in grado di comprendere definitivamente l'assoluta lungimiranza dell'esperienza futurista con il cinematografo, che inevitabilmente influenzò il cinema delle avanguardie storiche, il new american cinema, la video arte, i videoclip e l'odierna televisione anche nei suoi format più commerciali.

