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Carocci: Biblioteca medievale

King Horn. Testo inglese a fronte

King Horn. Testo inglese a fronte

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2007

pagine: 127

"King Horn" è certamente nata come opera di intrattenimento che mirava a soddisfare i gusti di un pubblico bramoso di storie che tenessero con il fiato sospeso: il protagonista, infatti, si trova perennemente in situazioni pericolose e deve dimostrare ogni volta grande spirito di iniziativa per superare i diversi ostacoli. I suoi fruitori originari non erano però necessariamente di umile origine e di scarsa cultura ed erano in grado di apprezzare non solo il tenore degli eventi narrati ma anche la qualità della narrazione. L'anonimo autore ha allora adottato una tecnica compositiva apparentemente semplice, ma coerente e rigorosa: concentrandosi sempre su un singolo gesto e un singolo episodio, mostra un gusto che si potrebbe definire cinematografico nel collegamento delle azioni che accrescono progressivamente la statura dell'eroe fino alla conquista finale di un regno e di una regina. Questa traduzione costituisce pertanto una rivalutazione di "King Horn", che la tradizionale definizione di testo "popolare" ha spesso relegato tra le opere minori, interessanti più come testimonianze di un'epoca che per le loro qualità letterarie. L'analisi testuale svolta dalla curatrice ha rivelato invece tanto coerenza nella trama quanto vivacità e dinamismo nel racconto, il che consente di apprezzare le doti narrative del poeta e di rivalutare in generale l'attività del "jongleur", figura tipica dello spettacolo medievale.
13,90

I fabliaux. Testo francese a fronte

I fabliaux. Testo francese a fronte

Rutebeuf

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2007

pagine: 108

Nella ricca e variegata produzione di Rutebeuf, attivo a Parigi tra il 1249 e il 1280 e considerato come una delle più originali personalità poetiche del XIII secolo, spiccano gli attacchi satirici contro i Domenicani e i Francescani, i "poemi della sventura", dove l'ispirazione personale si coniuga con la metafora ludica, e un gruppo di cinque fabliaux, che vengono qui riproposti nella traduzione di Alberto Limentani. Nei personaggi di questi racconti comici dominano la sopraffazione e l'ipocrisia, l'intreccio giocoso è illuminato e deformato da una luce livida e beffarda. Ma da questo corrucciato umor nero, che non si esaurisce nel moralismo e nella sentenziosità, emerge come nel "Testamento dell'asino" e nel "Peto del villano" - un enorme buffoneria, un'acre, eversiva cifra giullaresca, che sembra prefigurare l'avvento di Villon.
12,80

Il giudice della Beira. Testo spagnolo a fronte

Il giudice della Beira. Testo spagnolo a fronte

Gil Vicente

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2007

pagine: 108

Il testo consiste in una farsa, continuazione della precedente "Farsa di Ines Pereira". Il contadino bonaccione, prima rifiutato, poi sposato e allegramente tradito dall'arguta Ines nel primo episodio, in questo sequel è chiamato a corte, per rendere ragione delle sentenze "bizzarre" da lui pronunciate in veste di (improbabile) giudice rurale.
12,30

Lapidari. La magia delle pietre preziose. Testo latino a fronte

Lapidari. La magia delle pietre preziose. Testo latino a fronte

Marbodo di Rennes

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2006

pagine: 176

Marbodo di Rennes (1035-1123), coltissimo prelato e poeta, è autore di un poemetto "De lapidibus" e di altri tre testi sullo stesso argomento, due in prosa e uno ancora in versi redatti, forse, nel 1093. Qui riuniti in un'edizione tradotta e commentata, costituiscono una silloge capace di scrutare la natura fascinosa delle gemme preziose, per un epoca che ne percepiva a un tempo la polarità di scienza e di allegoria.
16,60

Flamenca. Testo provenzale a fronte

Flamenca. Testo provenzale a fronte

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2006

pagine: 311

Il romanzo provenzale di Flamenca (1250 ca.) apparve ai suoi primi lettori come un romanzo di costume, come una fonte preziosa per conoscere la vita delle corti, le feste, i tornei. È certamente tutto questo, ma oggi siamo attratti dalla vicenda dell'eroina che è narrata con fine senso della psicologia e con irridente amoralismo. Per il sapiente gioco delle atmosfere, ora i notturni delle visioni, ora la luminosità delle scene di azione, per la mescolanza degli stili, per la lucida fantasia, per il ritmo leggero e pieno di humour questo romanzo è considerato come uno dei gioielli della letteratura medievale.
25,00

Jaufre. Testo francese a fronte

Jaufre. Testo francese a fronte

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2006

pagine: 454

Nel giorno di Pentecoste la festa alla corte di re Artù viene turbata dalla mortale aggressione a un suo cavaliere perpetrata dal malvagio Taulat de Rogimon, che minaccia di ripetere il gesto ogni anno. Chiederà il privilegio di andare alla sua ricerca il cavaliere novello, Jaufre. Il suo viaggio è soprattutto un'iniziazione all'amore per l'incontro con la bella castellana Brunissen, che sarà sua sposa. Il romanzo di Jaufre, di un anonimo autore occitano, propone dunque il tipico schema di armi e amori che caratterizza il romanzo arturiano medievale fin dalla sua codificazione ad opera di Chrétien de Troyes.
31,50

Il discorso è nave, il significato un mare. Saggi sull'amore e il viaggio nella poesia persiana medievale

Il discorso è nave, il significato un mare. Saggi sull'amore e il viaggio nella poesia persiana medievale

Johann Christoph Bürgel

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2006

pagine: 311

"Il discorso è nave, il significato un mare", tratto da un verso di Rumi (il più grande poeta mistico dell'Islam), sintetizza una delle possibili poetiche del mondo letterario della Persia medievale. È una concezione della poesia che rinvia al suo intimo nesso con la parola sacra e con la profezia. I due temi trattati in questo libro, l'amore e il viaggio, si presentano strettamente intrecciati: l'amore è spesso inseguito e realizzato dall'eroe di turno attraverso una "quête" in cui la dimensione dello spostamento, del viaggio, è fondamentale.
28,00

Favole. Testo francese a fronte

Favole. Testo francese a fronte

Maria di Francia

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2006

pagine: 176

Primo tentativo di rimare in volgare i racconti di Esopo, le "Fables" di Maria di Francia, sulla cui reale identità permane il più enigmatico mistero, sono anche lo specchio di una società feudale che vede avvicinarsi, inesorabile, il tempo della propria fine. Composti verosimilmente fra il 1189 ed il 1208, la critica letteraria ha sinora dedicato scarsa attenzione a questi componimenti, forse per via della convinzione, generalizzata, che la favola sia una forma di letteratura per i più piccini, ma anche dalla convinzione che si tratti di una traduzione.
17,00

Il lai di Aristotele. Testo francese a fronte

Il lai di Aristotele. Testo francese a fronte

Henri d'Andeli

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2005

pagine: 114

A inizio Duecento comincia a circolare in Europa una buffa e irriverente leggenda su Aristotele: il maestro di Alessandro Magno, rimproverato l'allievo di trattenersi troppo con l'amata, si fa subito dopo sorprendere a quattro zampe con in groppa la donna. Il racconto ha un enorme fortuna e per almeno tre secoli la provocante immagine di Aristotele cavalcato adorna chiese, palazzi pubblici e privati, i margini dei manoscritti e i più svariati oggetti, a testimonianza della sua ambigua fascinazione. Se dal pulpito la disavventura del filosofo viene evocata come exemplum della malizia femminile, nei testi di ambito profano alla vena misogina si mescola la divertita considerazione sulla debolezza della carne e la vanità del sapere.
14,50

Piramo e Tisbe

Piramo e Tisbe

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2005

pagine: 112

La novella cortese Piramo e Tisbe, che si iscrive all'interno della tradizione mitografica del medioevo, rappresenta una testimonianza del grande fascino che le Metamorfosi di Ovidio hanno esercitato sull'immaginario medievale. Soprattutto, la storia dell'amore di Piramo e Tisbe ribadisce il legame indissolubile tra la passione amorosa e la morte, un legame che qui - più ancora che nella leggenda di Tristano e Isotta o in quella, rinascimentale, degli amanti di Verona - porta a suggellare, per mezzo della morte, l'amore più raffinato.
14,60

Sonetti satirici e giocosi

Sonetti satirici e giocosi

Rustico Filippi

Libro: Libro in brossura

editore: Carocci

anno edizione: 2005

pagine: 282

Satirico e burlesco, realistico e giocoso, sorridente e ironico, beffardo, aspro: così si atteggia nei suoi ventinove sonetti comici il poeta fiorentino Rustico Fiippi, avventuroso sperimentatore, alle origini della nostra letteratura, di un linguaggio ora violento, espressionistico, esplicitamente osceno, ora gergale, metaforico e allusivo, che costruisce sotto a un primo ordine di discorso, leggibile come "ingenuo", un secondo, ben più malizioso, su situazioni e temi relativi alla sfera dell'erotismo etero e omosessuale. Di tali sonetti si propone qui una lettura documentata, per recuperare il senso e la specificità della produzione satirica e giocosa del Filippi rispetto, per esempio, a quella del più noto Cecco Angiolieri.
20,00

Lettere amorose e galanti

Lettere amorose e galanti

Balderico di Bourgueil, Marbodo di Rennes, Ildeberto di Lavardin

Libro

editore: Carocci

anno edizione: 2005

pagine: 144

Fra la seconda metà del secolo XI e gli inizi del successivo, quasi contemporaneamente al sorgere della poesia dei trovatori, alcuni scrittori latini che ricoprirono importanti cariche ecclesiastiche nelle città della Loira e delle regioni circostanti (Angers, Tours, Orléans, Poitiers, Rennes, Chartres) svilupparono una sorprendente produzione di lettere poetiche indirizzate a donne e caratterizzate da toni oscillanti fra l'ammirazione, l'affetto, la complicità e una ardente sensualità. Tra gli autori spiccano i nomi di Balderico di Bourgueil (1045/1046-1130), Marbodo di Rennes (1035-1123) e Ildeberto di Lavardin (1055-1133). Le destinatarie sono grandi signore, come la contessa Adele di Blois o la regina Matilde d'Inghilterra, oppure giovani monache appassionate di poesia come Muriel, Costanza, Emma e Agnese, o semplicemente ragazze di buona famiglia che frequentavano le scuole monastiche per poi tornare nel mondo. Se in un componimento come quello dedicato da Balderico alla contessa Adele – che i cortigiani 'contemplano senza ricompensa', reputando 'un grande favore nutrirsi di vane speranze' – sembra delinearsi già la figura della dama inaccessibile delle corti trobadoriche, nelle lettere indirizzate a giovani religiose o a nobili educande i premurosi insegnamenti morali – mantenetevi pure, pregate, leggete i testi sacri… – si volgono spesso in galanteria quando non in bruciante passione. Come in una serie di poesie inviate da Marbodo ad alcune amicae del monastero di Notre Dame a Le Ronceray e sulle quali per molto tempo ha gravato un imbarazzato silenzio editoriale, o in certe lettere di Balderico a Costanza, che sembrano anticipare il raffinato e paradossale erotismo della fin'amor: 'La carne e le viscere non si eccitano davanti a te, / ma senza inganno ti amo appassionatamente. [...] È un amore eccezionale, non accompagnato da lascivia / e non offuscato da passione illecita. / Continuo a prediligere la tua verginità, / amo la purezza del tuo corpo'.
15,40

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