Centro Studi Campostrini: Filosofia della religione
Del sacramento che viene all'idea. Storia filosofica di un concetto teologico
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2015
pagine: 244
La storia dell'idea di sacramento sembrerebbe esclusivamente teologica. Negli ultimi anni, però, si è riscontrato un crescente interesse anche filosofico per questo concetto. Si pensi alla fenomenologia francese, che chiama in causa ripetutamente l'eucarestia, o ai lavori di Agamben, in cui il sacramento è assunto come paradigma di dinamiche economiche, politiche e più latamente ontologiche. Ma altri esempi si possono citare, e anzi un uso filosofico del sacramento inizia già nella modernità. Il volume tenta perciò la ricostruzione di alcune tappe fondamentali della storia dell'idea, del cui lungo sviluppo mancava ancora una ricostruzione diacronica. Muovendo non solo dalla patristica latina, ma anche dai prodromi nella Bibbia ebraica, e passando attraverso la comprensione semiotica che, sulla scia di Agostino, si sviluppa nel XII secolo e nella scolastica, i saggi qui raccolti arrivano sino a Kant, all'idealismo tedesco e al pensiero contemporaneo. Infine, sulla scia di una ricerca precendente, in queste pagine si tenta di leggere sinteticamente l'attuale uso filosofico del sacramento alla luce dell'analogia: instaurando una logica che tiene insieme identità e differenza, infatti, il sacramento rappresenta una possibile radicalizzazione di quella figura teorica, dalle valenze ontologiche prima che teologiche.
Homo orans. Antropologia della preghiera
Marco Damonte
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2014
pagine: 305
Quale importanza può avere oggi la preghiera? L'uomo del secondo millennio, padrone del proprio tempo, e ormai in grado di gestire la natura attraverso la tecnologia e la storia attraverso la pianificazione politica, ha ancora bisogno di pregare? Quale sarebbe il senso di tale preghiera se non l'espressione di un desiderio destinato alla frustrazione o di una richiesta di aiuto alienante e pericolosamente tendente a una deresponsabilizzazione? Questi interrogativi possono essere riassunti in un'ultima radicale questione: colui che prega aggiunge o toglie elementi essenziali alla definizione dell'idea di persona? Partendo da una prospettiva antropologica e filosofica, il presente saggio risponde a questa domanda sostenendo che l'uomo è un essere orante non per scelta, ma per natura. La sua preghiera non è frutto di un desiderio soggettivo, bensì è iscritta nel suo squilibrio ontologico che lo rende consapevole della sua finitezza e dei suoi limiti, ma al contempo lo informa delle sue aspirazioni. Questa tesi è argomentata a partire dalla preghiera di richiesta e da quella di ringraziamento, due tra le forme più comuni e significative di preghiera, già al centro delle critiche filosofiche. Lo spostamento di attenzione dalla preghiera intesa come oggetto all'atto orante colto nel suo dinamismo, permette di cogliere il nesso con altre dimensioni umane, quali la libertà, il tempo, la conoscenza e la relazionalità.
Tempio e persona. Dall'analogia al sacramento
Libro: Copertina morbida
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2014
pagine: 349
Se la ricerca specialistica ha mostrato l'universale diffusione spaziale e temporale dei luoghi di culto, un loro aspetto non è stato sinora sufficientemente approfondito: l'analogia che sempre di nuovo accosta il tempio alla persona. In contesti diversi, dalle Americhe all'Asia, sino alle religioni monoteistiche, l'uomo è spesso descritto come tempio della divinità o, viceversa, il tempio come immagine dell'uomo. Analogia che si riflette, inoltre, nei numerosi parallelismi che possiamo trovare un po' ovunque: parallelismi tra il luogo sacro e gli organi o le parti più essenziali della persona; tra le capacità conoscitive e pratiche dell'uomo e gli strati architettonici in cui è strutturato il tempio; tra questi e l'ordine gerarchico del vivere associato, etc. Che senso ha il ricorrere di queste immagini? Cosa ci dicono sul fenomeno del tempio e della religione in generale? E in che modo un'analisi scientifica e filosofica di questo tema può contribuire alla comprensione della società attuale e dei problemi che il cosiddetto "scontro di civiltà" porta con sé? Il testo, che tenta una risposta a tutte queste domande, è l'esito di un progetto di ricerca diretto da Francesco Valerio Tommasi presso la Fondazione Centro Studi Campostrini di Verona, progetto che ha coinvolto filosofi, sociologi, specialisti delle scienze religiose e architetti, interpellati per riflettere anche sulle ricadute concrete della questione del tempio.
Fine del mondo o fine dell'uomo?
Damiano Bondi
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2015
pagine: 115
L'ecologia, oggi, è sicuramente uno dei temi più dibattuti a livello socio-politico. L'approfondimento filosofico sui fondamenti dell'etica ambientale, tuttavia, non è altrettanto sviluppato: eppure l'ambientalismo, nella sua valenza etica, mostra caratteri del tutto peculiari nell'odierno contesto culturale. Si tratta infatti, sovente, del ripresentarsi di un'etica del dovere più che del diritto, della rinuncia più che della richiesta, della conservazione più che del cambiamento. In questo volume si cerca di inserirsi in tali questioni, rinvenendo in particolare, attraverso gli strumenti della riflessione filosofica, certi elementi religiosi presenti in alcune dottrine ambientaliste contemporanee. I termini della relazione tra religione e ecologia saranno poi ribaltati, e si tratterà di vedere come il rapporto uomo-natura sia pensato e pensabile nel solco della tradizione cristiana. Infine, tutti questi apporti convergeranno nella definizione di una meta-etica ecologica, ovvero nell'individuazione di alcune condizioni di possibilità per il costituirsi di un'ecologia normativa: tra tali condizioni, quella più importante riguarda lo statuto ontologico dell'essere umano rispetto agli altri esseri viventi e all'ecosistema.
La credenza progressiva. Una proposta teorica
Giuseppe Di Salvatore
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2015
pagine: 106
Questo saggio è il risultato di un lavoro seminariale svolto alla Fondazione Centro Studi Campostrini. Alla ricerca del nucleo di irriducibilità e specificità della credenza G. Di Salvatore scarta le forme di credenza che dipendono da una considerazione in termini di conoscenza o da un'implicazione della verità. Se alcuni tipi di giustificazione della credenza possono essere utili a individuarne l'irriducibilità, solo le credenze primitive fungono da buoni candidati per difendere la specificità della credenza. Dopo la discussione di alcune tesi di L. Wittgenstein e il ricorso a fonti eterogenee, da W. James a H. Habberley Price fino a N. Luhmann, l'autore propone la nozione originale di "credenza progressiva". In essa una precisa idea di rischio e la fiducia, al cui dibattito è dedicata un'ampia attenzione, contribuiscono a delineare la credenza progressiva insieme ad alcuni suoi aspetti soggettivi, così profilandola come una postura sperimentale. "Quando crediamo (progressivamente) immaginiamo, rischiamo, produciamo norme, ci proiettiamo nella dimensione di ciò che è creduto, proponiamo agli altri di fare lo stesso". Il saggio si completa con una riflessione sulla peculiarità della questione filosofica della credenza religiosa, la quale viene approcciata nella sua preliminare generalità, quindi confrontata con la credenza progressiva...
Fenomenologia e religione
Jean Héring
Libro
editore: Centro Studi Campostrini
anno edizione: 2010
pagine: 190
Pubblicato per la prima volta nel 1925 a Strasburgo, "Fenomenologia e religione" è un testo raro e di eccellente qualità filosofica, anche perché è il primo testo ad aver incrociato la fenomenologia husserliana con la filosofia della religione. Con un gesto teorico parallelo a quello operato all'epoca da Ernst Troeltsch, Max Scheler e Rudolf Otto, Héring propone una soluzione alternativa tanto all'analisi "positiva", solo antropologica, del fenomeno religioso, quanto a una sua analisi di stampo spiritualista o idealista. Questa proposta si appoggia alla dottrina fenomeno-logica husserliana, di cui Héring presenta una mirabile sintesi in uno dei tre capitoli di Fenomenologia e religione: tale sintesi si può porre ancora oggi come un chiaro punto di partenza didattico per comprendere la teoria husserliana. Preceduta da una lucidissima diagnosi della situazione degli studi religiosi nella sua epoca, la fenomenologia husserliana viene a quelli applicata per delineare una nozione innovativa di "fenomeno religioso", che mantiene piena attualità nel panorama contemporaneo di filosofia della religione. Il testo di Héring è introdotto da un saggio di Giuseppe Di Salvatore, che mira a valorizzarne il contesto storico, l'interesse fenomenologico e la portata teologica. La prefazione di Roberta De Monticelli esalta lo spessore filosofico e l'esemplarità fenomenologica.