Condaghes: Pinna e tinteri
Individuo e cosmo. La filosofia di Antioco Zucca
Antioco Zucca
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 2013
pagine: 208
In questo saggio Daniela Fiori ricostruisce con sapiente ricchezza di notizie la biografia del filosofo Antioco Zucca intrecciandone i momenti più significativi con lo sviluppo della sua riflessione filosofica. Il pensiero di Antioco Zucca viene esposto in rapporto al contesto culturale e filosofico dell'Italia e dell'Europa dei primi del Novecento, da cui emerge con chiarezza che il filosofo sardo ha dimostrato una forte originalità di pensiero nei confronti dei positivisti pur collocandosi chiaramente all'interno del loro orientamento filosofico. Il filosofo di Villaurbana è stata una presenza assai significativa nel panorama culturale della Sardegna del Novecento ma, pur avendo dato un contributo rilevante alla sprovincializzazione della cultura sarda della prima metà del Novecento, non ha avuto sinora da parte degli studiosi isolani il dovuto riconoscimento. Nella seconda parte del libro vengono riproposti la prefazione e i primi sei capitoli della sua opera più importante "I rapporti tra l'Individuo e l'Universo".
Ermeneutica e identità
Alberto Contu
Libro: Libro rilegato
editore: Condaghes
anno edizione: 2010
pagine: 280
Ermeneutica e identità sintetizza quindici anni di ricerche interdisciplinari orientate a svelare come funziona il contenitore-'identità' in un contesto nazionalitario. Rigettata la interpretazione etnografica di marca progressista, il volume individua condizioni, limiti e opportunità entro cui ricollocare una moderna ermeneutica dell'Alterità che diventa progetto di convivenza capace di coniugare universalismo dei diritti e ragioni dell'identità locale. Per declinare l'endiadi ermeneutica e identità si è fatto ricorso a fondamentali parole-chiave reinterpretate alla luce del contesto isolano: retorica; modernità; progetto; federalismo; città; etnomusica; mito; lingua. La metafora elettiva che funge da filo conduttore del volume è il limes, che da fortezza assediata si pone come membrana cellulare che filtra e rielabora l'esperienza del mondo, e implica il ricono-scimento del genius loci inteso come l'atto di precomprensione ermeneutica che vincola il progetto, impedisce letture decostruttiviste e nichiliste, ed elegge la tradizione a deposito della memoria operativa capace di rilanciare il locale come plusvalore irrinunciabile di civiltà e valori.

