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DeriveApprodi: Habitus

Cakegarden. Esplorazioni tra dolci e giardini

Monica Sgandurra

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2015

pagine: 158

Pani, brioches, biscotti, croquembouches, biscuits e tronchetti. E poi giardini di vetro, architetture, paesaggi, aiole, parchi, collinette, sentieri... Dolci e giardini in questo libro stanno insieme. Attraverso memorie, rimandi, suggestioni, analogie capaci di sfumare un baklava in un giardino giapponese, di far spuntare Paul Klee pensando a una torta Madeira. Cakegarden è un libro di associazioni, di assemblaggi improbabili, di rimandi tra forme ed estetiche, tra gusto e bellezza. È il racconto di come un pellegrinaggio possa diventare una torta-sentiero e un giardino della memoria un pane Challah. Immagini, narrazioni, ricette, di giardini visitati e di mirabili creazioni di zucchero realizzate, lungo la traccia di un medesimo paesaggio capace di generare piacere, sorpresa, seduzioni. A legare dolci e giardini è certo la creatività, ma anche la capacità di tradurre una metafora in un progetto, di dare forma a una sensazione. Per questo realizzare un dolce e realizzare un giardino hanno tratti comuni: sono operazioni precise, servono regole non sempre evidenti. Monica Sgandurra, architetto e paesaggista, in questo libro ci mostra come fare, conducendoci nei suoi giardini della delizia.
15,00 14,25

Piccola pedagogia dell'erba. Riflessioni sul giardino planetario

Gilles Clément

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2015

pagine: 157

Temporali e cimiteri, land art e insetti, volpi volanti e dèi del giardino. Poi migrazioni, vagabondaggi, erranza umana e vegetale. Architetture urbane e del paesaggio. Radici secolari. Talpe sovversive e cani randagi. Un libro lungo vent'anni che raccoglie il farsi del pensiero e della pratica di Gilles Clément, giardiniere, paesaggista e filosofo francese. Ritroviamo gli incolti, il meticciato, il terzo paesaggio, il giardino planetario e il giardino in movimento - temi cari all'autore e per i quali è oggi noto. Ma anche le nuvole, il bioma, Jean-Baptiste Lamarck e il posto degli umani nella biosfera. A tenere insieme tutto questo è Louisa Jones, curatrice del volume, e il pensiero stesso di Gilles Clément, a partire dalla filosofìa di una Terra intesa come vivente, sulla quale "la vita avanza seguendo un caos poetico, che si offre a tutti coloro che sono disposti a non chiudere gli occhi". Postfazione di Andrea Di Salvo.
15,00 14,25

Uomini e piante

Uomini e piante

Lucilla Zanazzi

Libro

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2013

pagine: 320

22,00

L'Italia era bellissima. Città e paesaggio nell'Italia repubblicana

L'Italia era bellissima. Città e paesaggio nell'Italia repubblicana

Vezio De Lucia

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2022

pagine: 96

Vezio De Lucia, architetto e urbanista, ripercorre la storia della politica di progettazione e pianificazione della città moderna in Italia dal dopoguerra a oggi. Dal miracolo economico che accompagna i famosi Trenta Gloriosi anni dello sviluppo, animati da complessi disegni di trasformazione della società, fino all’affermazione di quel neoliberismo degli anni Ottanta che, tra grandi opere, condoni ed elogio della proprietà privata, determina una regressione nella tutela dell’ambiente e un’accentuazione del consumo di suolo. Senza dimenticare figure centrali per una disciplina volta ad assicurare le condizioni umane di vita associata, quali Antonio Cederna, il volume si propone come manifesto di una possibile rigenerazione urbanistica capace di immaginare misure per una crisi ecologica drammatica parallela a una crisi sociale che imbarbarisce il Paese, distrugge i luoghi della socialità e svilisce le grandi bellezze del suo paesaggio.
14,00

È un vino paesaggio. Pratiche e teorie di un vignaiolo planetario in Friuli

È un vino paesaggio. Pratiche e teorie di un vignaiolo planetario in Friuli

Simonetta Lorigliola

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2017

pagine: 189

Questo libro vi prende e vi porta direttamente sul suolo erboso punteggiato di fiori blu di una vigna singolare e molteplice. Il racconto è una passeggiata linguistica dentro il bosco che quella vigna affianca, poco prima dell'ambiente e del mondo che contribuisce a creare. Troverete, lungo il cammino, un intreccio enoico e immaginativo. Biografìe incrociate e poco cronologiche, quelle di Federica Magrini e Lorenzo Mocchiutti, i Vignai da Duline. E poi, divagazioni e paradigmi in vigna. Pause in cantina. Pezzi di Friuli, Tocai giallo. Arbe garbe. Insetti utili. Malvasia. Carème. Prugne umeboshi. Soldati e Veronelli. Gelsi e siepi. Pinot nero. Masanobu Fukuoka. Chardonnay. Erba medica di Premariacco. Critica dell'assaggio. Casarsa. Osmizze. Potatura relazionale. Api e vespe. Picolit. Vitis rupestris. Respirerete un sistema sentito e praticato. Chioma integrale. Mucca verde. Per Lorenzo Mocchiutti il vigneto è la nave spaziale in orbita nel viaggio verso una viticoltura yesterday, today, tomorrow. Quotidianamente lavora per dare materialità a una visione agricola. E per trasformarla. Enviromentally sound. Le sue pratiche raccontano il meticoloso rispetto della terra, a partire dalla fisiologia della pianta e dalla vitalità del suolo, essenziali a un’agricoltura diffusa, partecipata, sensata: l’unica che guardi e si faccia avanti. L’unica che generi vini d’eccellenza, che distillino territorio. La sua opera perderebbe ogni ragione di esistere se restasse chiusa in quel 'clos'. Da là, si è d’altronde autonomamente defilata e si sta trasformando in un manifesto del «vino paesaggio». Tutto da scrivere, a partire da ora. Nel sensibile comune. Postfazioni di Ilaria Bussoni e Michele Spanò.
15,00

Elogio delle vagabonde. Erbe, arbusti e fiori alla conquista del mondo
15,00

Cuoche ribelli: La cucina impudica-La cuoca di Buenaventura Durruti-La cuoca rossa

Cuoche ribelli: La cucina impudica-La cuoca di Buenaventura Durruti-La cuoca rossa

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2013

pagine: 512

"La cucina impudica", "La cuoca di Buenaventura Durruti", "La cuoca rossa" sono tre "diari", redatti rispettivamente a Parigi a cavallo tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso; a Barcellona durante la guerra civile spagnola; al Bauhaus tedesco durante la Repubblica di Weimar. Le autrici sono una cocotte parigina, una militante anarchica della Colonna Durruti, un'allieva della scuola d'arte tedesca e membro di una cellula spartachista. Nei tre "diari" le autrici restano anonime, pur rivelando molto altro della propria biografia, della propria cultura, della propria vita. Alternano aneddoti e ricordi; riferiscono di discussioni e pettegolezzi, di incontri amorosi e relazioni politiche, di balli mascherati e azioni di sabotaggio, di letture poetiche e lezioni sul colore, di vernissage e volantinaggi, di concerti mondani e scampagnate; passano al vaglio opere letterarie e teorie sociali; accennano a incontri con musicisti, pittori, scrittori, commediografi, registi, rivoluzionari di varia fama; e tra un tassello di vita e un altro trascrivono una ricetta. Ed è appunto al genere del "ricettario" che appartiene la prosa delle tre cuoche. Un ricettario del Novecento europeo, che tra liste di ingredienti, metodi di cottura, salse, condimenti, laccature e guarnizioni parla la lingua dalla quale proviene: quella del desiderio di libertà e di godimento. Perché questo dimostrano i "diari" delle tre anonime.
20,00

Elogio delle vagabonde. Erbe, arbusti e fiori alla conquista del mondo

Elogio delle vagabonde. Erbe, arbusti e fiori alla conquista del mondo

Gilles Clément

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2013

pagine: 147

"Le piante viaggiano. Soprattutto le erbe. Si spostano in silenzio, in balìa dei venti. Niente è possibile contro il vento. Se mietessimo le nuvole, resteremmo sorpresi di raccogliere imponderabili semi mischiati di loess, le polveri fertili. Già in cielo si disegnano paesaggi imprevedibili. Il caso organizza i dettagli, per la diffusione delle specie ricorre a ogni possibile vettore. Non c'è nulla che non sia adatto al trasporto: dalle correnti marine alle suole delle scarpe. Ma la gran parte del viaggio spetta agli animali. La natura prende in prestito gli uccelli consumatori di bacche, le formiche giardiniere, le docili pecore, sovversive, il cui vello racchiude campi e campi di sementi. E poi l'uomo. Animale tormentato in continuo movimento, libero scambiatore della diversità. L'evoluzione ha il suo tornaconto. La società no. Il minimo progetto di gestione cozza contro il calendario delle previsioni. Come ordinare, gerarchizzare, imporre, quando a ogni angolo spuntano possibilità? Come conservare il paesaggio, gestirne il dispendio se si trasforma col passare degli uragani? Quale schema tecnocratico applicare agli straripamenti della natura, alla sua violenza? Al cospetto dei venti e degli uccelli rimane il problema dei divieti. La natura creativa condanna il legislatore a rivedere i testi, a cercare parole rassicuranti. [...] Cosa diventeremo se gli stranieri occupano le nostre terre? È questione di sopravvivenza...
15,00

Non è il vino dell'enologo. Lessico di un vignaiolo che dissente

Non è il vino dell'enologo. Lessico di un vignaiolo che dissente

Corrado Dottori

Libro: Libro in brossura

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2012

pagine: 132

Corrado Dottori è un vignaiolo che produce Verdicchio e non solo sulle colline marchigiane. È approdato alla vigna dopo essersi licenziato da un posto garantito in una grande banca internazionale. E oggi fa il contadino. Cosa significa fare ed essere un agricoltore agli albori del Terzo millennio? Come si fa agricoltura? Cos'è un ambiente? Quali sono le relazioni tra un coltivatore e un sistema vivente quale la vigna? Quale vino produrre? Con quali tecnologie e per ottenere quale gusto? Questo lessico per un'altra "contadinità" ne è la risposta. Un viaggio dentro il mondo della vigna e dentro la vita di chi se ne prende cura. Che passa per la cantina e gli scaffali di vendita. Per la critica del gusto e la storia della produzione viti-vinicola nel Novecento. Per l'enologia e Luigi Veronelli. Per le grandi fiere del vino e i terroir. Una riflessione lungo i sentieri che partono dalla "natura" e sfociano in un prodotto di "artificio" quale una bottiglia di vino. Articolato nella forma di un lessico, questo libro è anche il racconto di ciò che definisce il mondo del vino ma che non trova spazio nelle guide o nei manuali sul bere. E per leggerlo, non serve essere esperti, conoscitori, bevitori o sommelier, basta lasciarsi andare alla linfa che scorre in queste pagine e che ci trascina da un tralcio di vite a una diversa visione dell'ambiente e della natura, a un'ecologia tutta da costruire.
13,00

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