EDIFIR: Arte
Con queste opere andò «acquistandosi ricchezze e nome». Tributo a Raffaellino del Colle. Catalogo della mostra (Sansepolcro, 15 settembre-15 dicembre 2023)
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2023
pagine: 128
«Con queste opere andò "acquistandosi ricchezze e nome"» è il catalogo della ricca e suggestiva mostra dedicata a Raffaellino del Colle, su iniziativa del Comune di Sansepolcro, che si tiene dal 15 settembre e sino al 15 dicembre presso il Museo Civico. Un autentico evento e assieme il tributo ad uno degli artisti di punta di Sansepolcro, tenuta in occasione del completamento del restauro della grande pala intitolata all'Assunzione e Incoronazione della Vergine. "Raffaellino del Colle è uno dei maggiori artisti del Cinquecento a Sansepolcro, una città già vivace, come è stata nel secolo precedente, dal punto di vista artistico, che vanta anche un allievo di qualità del Nostro come Cristoforo Gherardi detto il Doceno, famiglie come quelle degli Alberti, che avrà successo a Roma, dei Cungi e così avanti. Siamo a cinquecento anni dal rientro a Sansepolcro di Raffaellino, prima a Roma, al lavoro nella prestigiosa bottega raffaellesca, e oggi celebriamo questa ricorrenza con una mostra a lui dedicata, l'unica che Sansepolcro ha dedicato a questo suo figlio, e la seconda in assoluto dopo quella di Urbino del 2019, a cura di Vittorio Sgarbi. La mostra risulta focalizzata dunque sul rientro in patria dell'artista e si articola in due sezioni intorno ai restauri delle maggiori opere di questa fase, la Resurrezione, della Cattedrale della Città, e l'Assunzione e incoronazione della Vergine del Museo Civico di Sansepolcro."
Montieri e il suo patrimonio storico artistico. Gli argenti
Paolo Torriti
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2022
pagine: 80
Assieme al professor Paolo Torriti, docente di Storia dell'Arte moderna e direttore del Laboratorio di Storia e Tecnica dell’Oreficeria dell’Università di Siena, l'amministrazione comunale di Montieri ha provveduto ad organizzare e finanziare lo studio delle opere d'arte appartenenti alle chiese del territorio di Montieri, nell’intento di permettere ai concittadini di conoscere l'interessante patrimonio artistico e il suo valore storico. Risultato di tale ricerca è questo volume che presenta il catalogo delle manifatture religiose presenti nel comune di Montieri, opere raffinate soprattutto di argenteria, risalenti ai secoli XVII e XVIII, che rivelano la cura che i nostri avi hanno avuto verso la liturgia e particolarmente verso l'Eucaristia. Un patrimonio importante sia dal punto di vista artistico che di fede. Presentazioni di Roberto Campiotti, Orazio Ciampoli, Franco Cencioni e Nicola Verruzzi.
Roberto Salvini, la storia dell'arte, l'Europa
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2022
pagine: 311
"Era tempo che una tale personalità di spicco nella storiografia e nella critica d’arte, oltre che nella museologia, venisse presa in considerazione nella complessità e ricchezza della sua azione e della sua testimonianza, anche a vantaggio di giovani che l’hanno conosciuto solo attraverso la sua vastissima bibliografia. […] Il numero e la qualità dei contributi sono tali da toccare molte delle aree tematiche frequentate da Roberto Salvini, che spaziano dalla critica – particolarmente segnata dal purovisibilismo e dall’estetica crociana – allo studio dei grandi dell’arte italiana quali Giotto, Ghiberti, Botticelli, Michelangelo, all’attenzione per i fenomeni artistici internazionali d’Oltralpe. […] Un omaggio anche a Salvini direttore degli Uffizi, artefice della risistemazione della Galleria dopo i terribili anni della guerra. Tra le sue molte efficaci decisioni, ho sempre considerato magistrale la creazione di una illuminante contiguità fra il Trittico Portinari e le tavole di Botticelli e Ghirlandaio. Scoccava in quella sala, sotto gli occhi di tutti, il corto circuito fra il dipinto fiammingo giunto a Firenze nel 1483 e i pittori fiorentini d’allora, affascinati da quella pittura esatta, immersa in una luce tersa come cristallo. Quell’assetto museografico attraversò indenne gli anni dopo il direttorato di Salvini, rispettato da soprintendenti e direttori pur in mezzo alla trasformazione degli Uffizi in Nuovi Uffizi. A mia volta, con Antonio Natali, lo mantenni come cardine espositivo e insieme chiave di lettura per una piena comprensione del tardo Quattrocento fiorentino.” (Dalla Presentazione di Cristina Acidini.)
Restauro in accademia. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2022
pagine: 176
Prosegue la pubblicazione dei quaderni Restauro in Accademia dedicati alle migliori tesi di laurea dei giovani ricercatori delle Accademie di Belle Arti d’Italia, così da infondere nuove energie nell’obiettivo di divulgare in modo più diffuso i risultati scientifici concernenti il campo del Restauro. Questo è il primo volume con cui la Scuola di Restauro “Camillo Boito” dell’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano aderisce a questa collana e vede la luce proprio allo scadere del decennale dall’istituzione dei corsi di laurea magistrale in Restauro di Beni Culturali in Italia. Il libro presenta alcune delle migliori tesi dei ricercatori dell’Accademia di Brera, in cui studiano e indagano casi di lavoro e ricerca. Partendo da casi studio intorno ai materiali lapidei naturali e artificiali, il libro passa ai manufatti dipinti su supporto ligneo e tessile per approdare infine al materiale librario e archivistico. In questo modo, il volume mira a creare un percorso di conoscenza strutturato, mettendo in collegamento più attività di tesi tra di loro, in modo da creare sinergie e valorizzare al meglio i risultati scientifici ottenuti.
Hi woman! La notizia del futuro. 22 artiste internazionali dialogano con le opere del Pretorio-News from the future. 22 artists in dialogue with masterpieces of Pretorio
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2022
pagine: 133
“Hi Woman. La notizia del futuro è la prima mostra di arte contemporanea – di artiste contemporanee! – pensata come estensione della Collezione del Museo di Palazzo Pretorio e nata dalla Collezione stessa, una gemmazione non frutto di un dialogo con altro da sé (come nel caso, invero primigenio, di Synchronicity, 2015) bensì di una lettura non necessariamente dialogante del patrimonio stratificato ed in particolare di un tema che – in quel patrimonio pubblico custodito lungo tre piani e due ammezzati – ritorna potentemente, quello della Annunciazione. Che porta nuova luce, nuovo tempo, nuova presenza. Nuova speranza, verrebbe da aggiungere in questo scorcio dell’anno 2021. Uno sguardo femminile, non necessariamente materno e consolatorio ma comunque generatore, interrogante che si forma attraverso 22 opere che mescolano angelo e vergine e che chiedono alla visitatrice, come se fosse un’investigatrice, Tu, chi pensi di essere? Con questa esposizione, curata dalla sincretica curiosità di Francesco Bonami, il Museo civico della Città di Prato conferma una vocazione al cambiamento, perfetta interprete dell’evoluzione continua della ricchezza del nostro patrimonio.
L'arte non è pura né applicata. Scritti offerti a Dora Liscia Bemporad
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2022
pagine: 272
"Professore associato di Storia delle Arti Applicate e dell’Oreficeria presso il Dipartimento SAGAS dell’Università di Firenze, fondatrice e curatrice del Museo Ebraico di Firenze, membro del Comitato scientifico della Fondazione Ambron e Castiglioni, Dora Liscia Bemporad ha fatto parte di innumerevoli organizzazioni culturali e associazioni di settore e curato mostre, convegni, libri… il cui numero è impossibile condensare in poche righe. Questo volume, con la sua pluralità di voci e di materie, di approcci e di percorsi, tocca buona parte degli ambiti di ricerca che ha coltivato. Crediamo che, meglio di quanto avrebbe potuto fare un pur dettagliato elenco di pubblicazioni, possa offrire la testimonianza più diretta ed esaustiva dei suoi studi. È inoltre per noi, tutte accomunate dall’essere state sue allieve all’università, sentito e doveroso omaggio alla maestra e all’amica, guida sicura, osservatrice severa e confidente affettuosa." Le autrici.
Michelangelo Buonarroti il giovane (1568-1647). Il culto della memoria
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2021
Nato a Firenze da Leonardo di Buonarroto, nipote di Michelangelo, nel 1568, quattro anni dopo la morte del prozio, Michelangelo il Giovane fu, degli immediati successori, l'unico a raccoglierne la prestigiosa eredità artistica e culturale. E lo fece in quanto personaggio di primo piano nella Firenze della prima metà del Seicento, ben introdotto a corte perché favorito della Granduchessa madre Cristina di Lorena e amico personale del Granduca Cosimo II de' Medici. A lui si deve, com'è noto, la costruzione del palazzo di Via Ghibellina, attuale sede della Fondazione Casa Buonarroti, e la realizzazione delle sale monumentali che nella Galleria hanno il luogo deputato alla celebrazione dell'illustre antenato attraverso un ciclo pittorico e scultoreo che vide, fra il 1613 e il 1635, il concorso dei maggiori artisti allora attivi in Firenze e nel Granducato nella prima metà del Seicento. Gli altri ambienti, del pari sontuosamente decorati, sono dedicati ai personaggi più importanti della famiglia, di nobili origini, alla chiesa fiorentina nell'ambiente adibito a cappella e ai fiorentini illustri distintisi nei vari rami del sapere, raffigurati sulle pareti dello Studio. Il volume, pubblicato in occasione dell'omonima mostra di Casa Buonarroti, permette di stabilire una relazione fra l'ideazione delle opere d'arte, testimoniata dai fogli esposti in mostra qui pubblicati e la realizzazione delle opere di pittura e scultura del piano nobile. Il volume presenta inoltre un atlante fotografico inedito e completo delle decorazioni delle sale secentesche di Casa Buonarroti.
Giunta Pisano e la tecnica pittorica del Duecento
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2021
pagine: 96
Il tema della ricezione della pittura bizantina a Pisa nel Duecento attraverso Giunta Pisano, nel contesto più ampio dell'enorme interesse suscitato dalle icone durante il Medioevo in Italia e nell'Europa occidentale, viene affrontato in questo volume da un punto di vista forse finora un po' trascurato. Esso consiste nell'ipotesi che la reinterpretazione di queste autorevoli immagini comprenda anche l'appropriazione dei loro mezzi più specificamente tecnici e dei possibili significati che tale recupero comportava, nel senso della ricerca di una maggiore verità nella rappresentazione della fisicità dei personaggi sacri. Il recente restauro della croce firmata detta di San Ranierino, ha rappresentato un'occasione per approfondire la conoscenza tecnica del manufatto e uno stimolo per un'ulteriore riconsiderazione sull'artista. Si presentano i risultati di questo lavoro, nel proposito di offrire alcuni spunti di riflessione su un aspetto importante della storia dell'arte italiana – e mediterranea – nel Medioevo.
Il polittico di Carlo Crivelli a Montefiore dell'Aso
Daphne De Luca
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2021
pagine: 136
«La storia del polittico di Montefiore dell'Aso è veramente emblematica. Opera di un pittore sommo quale fu Carlo Crivelli ma pressoché ignorato in vita e anche molto oltre dalla storiografia ufficiale, il polittico ha subito nel corso del tempo manomissioni, danneggiamenti, insulti di ogni genere, fisici e morali. E stato oggetto di vere e proprie mutilazioni, ha perso in parte la sua casa, ha subito persino l'onta della più totale dimenticanza. Oggi se ne conservano in loco soltanto sei tavole. Tre del registro centrale, tre di quello superiore, mentre l'antica incorniciatura appare pressoché scomparsa e i segni di un lunghissimo oblio sono purtroppo impressi in modo indelebile su ciò che resta a testimonianza di un solenne capolavoro. Tuttavia un manipolo di studiosi e tecnici competenti e appassionati è riuscito a imprimere negli ultimi anni una vera e propria inversione di tendenza che questo libro racconta nel modo più documentato ed esauriente possibile, ad opera della principale animatrice di tale fenomeno di rinascita e riscoperta, Daphne De Luca, promotrice di quel "Progetto Crivelli 2014" che ha permesso di predispone tutto ciò che era necessario, sia sul piano tecnico e scientifico sia su quello economico e amministrativo, per la piena salvaguardia, conservazione e conoscenza dell'insigne complesso. In queste pagine la De Luca ne ripercorre le vicende, proponendo altresì una chiave di lettura dell'intera carriera di Carlo Crivelli proprio a partire dal polittico di Montefiore dell'Aso che soltanto nel 1950, come l'autrice racconta con dovizia di documentazione, fu stabilmente annoverato tra i grandi capolavori di questo pittore per essere poi considerato come opera fondamentale dell'artista ancorché depauperata. Il libro inquadra, così, il problema storico del polittico riesaminando i materiali d'archivio ad esso inerenti e le testimonianze documentali e bibliografiche che a mano a mano hanno permesso ai ricercatori, e alla nostra autrice adesso, di mettere meglio a fuoco il rilievo di un'opera del genere. La De Luca, dunque, ricostruisce le travagliatissime vicende del polittico attraverso i secoli fino ad oggi, attingendo sempre da verifiche di prima mano...» (Dalla Prefazione di Claudio Strinati)
Raffaello e Firenze-Raphael and Florence
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2021
pagine: 183
«Una mostra d'arte di questi tempi potrebbe apparire un azzardo ma per noi è stata invece una sfida avvincente. Pensare e realizzare cultura in un momento di forte criticità per tutto il mondo è veramente uno sforzo eccezionale, ma Firenze non poteva trascurare un artista formidabile che proprio nella nostra città trasse ispirazione ed ebbe modo di affinare il suo stile. Raffaello, come ci racconta Vasari, arrivò a Firenze per formarsi e tanto ebbe influenza su di lui il trovarsi a fianco di maestri come Leonardo e Michelangelo e molti altri, che, quando ripartì, la sua pittura era completamente trasformata. Con questa esposizione, organizzata dal Comune di Firenze e MUS.E, con il sostegno del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio e in collaborazione con il Palais de Beaux-Arts de Lille, a cura di Valentina Zucchi e Sergio Risaliti, scopriamo le origini e le trasformazioni dell'arte di Raffaello e del grande ruolo della nostra città nella sua formazione. Firenze, in chiusura delle celebrazioni per i 500 anni dalla morte, esplora questo lato della figura dell'artista e ci consegna una esposizione fortemente evocativa e suggestiva, resa unica dal prestito dalla Francia di un disegno risalente proprio agli anni fiorentini. Una mostra tra il materiale e il multimediale, innovativa, che ci indica anche una possibile via per la ripartenza e la rigenerazione della fruizione culturale dopo la pandemia: conservare e valorizzare senza dimenticare la tradizione, nel senso etimologico del termine, quello della trasmissione alle future generazioni, anche grazie alle nuove opportunità offerte dalla transizione digitale.» (Dario Nardella)
L'esperienza dell'arte pubblica e ambientale tra storia e conservazione
Libro: Libro in brossura
editore: EDIFIR
anno edizione: 2021
pagine: 303
«Una delle maggiori soddisfazioni per chi ha lavorato da molti anni nell'Opificio delle Pietre Dure consiste nel rapporto con i giovani che frequentano l'istituto per í vari tipi di formazione che esso eroga: la Scuola di Alta Formazione e Studio, gli stagisti ed i tirocinanti, i corsi dell'International Training Project ed anche il Master in Conservazione e restauro delle opere d'arte contemporanee. Lo scambio e gli stimoli che si costruiscono reciprocamente in queste occasioni sono una fonte preziosa per una crescita comune. Il confronto poi con le più giovani generazioni di addetti ai lavori consente a chi è sul campo da lungo tempo di non fermarsi a quanto ha già sperimentato e applicato, ma aprirsi a nuovi problemi e idee. L'Opificio e lo scrivente hanno perciò ben volentieri accolto l'invito da parte delle amiche di CONl'Arte APS. Associazione per la conservazione dell'arte contemporanea, costituita proprio da un bel gruppo di storiche dell'arte e restauratrici che avevano frequentato il Master del 2011-12, a partecipare a due convegni sul tema dell'arte ambientale, il primo tenuto al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato nel 2015 e il secondo svoltosi a Poggibonsi e a San Gimignano nel 2016. L'Opificio delle Pietre Dure, pur essendo universalmente noto per la conservazione e il restauro dell'arte del passato, ha già da tempo deciso programmaticamente di interessarsi anche ai complessi temi che le opere d'arte contemporanee pongono a chi ritenga importante con servarle e tramandarle al futuro. Il motivo di questa scelta risiede nella natura pubblica dell'Opificio che deve fornire una risposta alle esigenze della società, alla pari di ogni "servizio pubblico". Ed è innegabile che oggi l'apprezzamento verso le opere d'arte contemporanee ed il formarsi di molte raccolte, pubbliche e private, ponga ai conservatori una pressante richiesta di nuove linee guida e di competenze, così come tutto il sistema della tutela costruitosi a partire dagli inizi del Novecento ha saputo assicurare. Per questo l'Opificio ha stretto accordi per collaborare per gli aspetti conservativi con alcune importanti realtà quali la Fondazione per le Arti Contemporanee in Toscana — Museo Pecci di Prato, la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze, la Peggy Guggenheim Collection di Venezia e ha organizzato un secondo Master, questa volta dedicato alla "Conservazione e gestione delle opere d'arte contemporanee", in collaborazione con i centri suddetti e con il Museo Marino Marini, la Collezione Gori / Fattoria dí Celle e la Galleria Continua di San Gimignano...» (Dall'Introduzione di Marco Gatti)