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EDIFIR: Arte

Michelangelo oltre l'umano

Michelangelo oltre l'umano

Mario Dal Bello

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2020

pagine: 78

«'La gloria di Dio è l'uomo vivente'. È il versetto biblico che potrebbe definire il percorso artistico e spirituale di Michelangelo. Il quale inizia con l'indagine sull'uomo, riflesso nei David, nell'umanità della volta Sistina, e in quella della Cappella Medicea. E, in contemporanea, in linea con l'Umanesimo fiorentino, sull'Uomo incarnato, cioè il Cristo, attingendo ai modelli classici e interpretandoli come figure di eternità. Dall'inizio alla fine questo è il percorso dell'artista, attraverso diversificate fasi, le quali sono comunque sempre frutto di riflessioni approfondite lungo il corso di una vicenda personale inquieta, fra estasi e tormenti. Nel tempo del kronos che si intreccia con quello della Grazia. Un cammino anche aspro, tuttavia mai fermo. Michelangelo infatti non cessa mai di indagare, ponendosi nella storia del suo tempo ed anche oltre il suo tempo. L'Uomo ne è il protagonista: solo (David), sintesi dell'umanità nella storia (volta Sistina), del cosmo intero (Giudizio finale), dell'anima umana (Cappella Paolina). Ne esce un'arte giocata principalmente sul concetto della libertà: di raffigurazione e di espressione, di indagine a tutto tondo sulla realtà umana — dal dolore alla morte, dalla tenebra alla luce, dall'inferno al paradiso —, e di ricerca religiosa e spirituale incessante, vista come ascesa sofferta e penetrazione del Mistero. Michelangelo vuole renderlo visibile nella sua forza luminosa, desidera fare della figura umana l'esplicitazione del mistero che è Dio, eterno Spazio creativo (la volta), Luogo lucente che dà corpo, dimensioni e luce (Tombe Medicee), Voce chinata su di noi dall'eternità a sollevarci e illuminarci (Cappella Paolina). Di qui in pittura l'uso cangiante del colore ed elettrico della luce, in scultura la bellezza che tende al gigantesco come espressione di una dilatazione dell'anima per poi assottigliarsi nell'indicibile (la Pietà Rondanini, gli ultimi disegni), in architettura la realizzazione del «come in cielo così in terra», nella tensione a manifestare in forme monumentali e terrene l'architettura del cielo, del cosmo, con il sentimento dell'infinito. Del paradiso. Cioè Dio.» (dall'introduzione)
14,00

Niccolò di Segna e suo fratello Francesco. Pittori nella Siena di Duccio, di Simone e dei Lorenzetti

Nicoletta Matteuzzi

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2019

pagine: 288

La cospicua produzione del pittore senese Niccolò di Segna si dispiega, nel corso del secondo quarto del Trecento, nel solco della tradizione di Duccio di Buoninsegna, mediata dal padre Segna di Bonaventura e da Ugolino di Nerio e arricchita dagli esempi di Simone Martini e dei fratelli Lorenzetti, di cui Niccolò sa cogliere e interpretare spunti e novità. L'analisi del corpus delle sue opere, che dimostrano una qualità sostenuta e costante lungo le varie fasi della sua carriera, è preceduta da un saggio che ne ripercorre l'attività e la complessa vicenda critica. Una sezione è dedicata al meno noto fratello Francesco, anch'egli pittore.
40,00 38,00

Carmi. Museo Carrara e Michelangelo. Ediz. italiana e inglese

Carmi. Museo Carrara e Michelangelo. Ediz. italiana e inglese

Emanuela Ferretti, Davide Turrini

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2018

pagine: 80

Glorificato ancora in vita dai suoi contemporanei, Michelangelo rappresenta una vera e propria icona dell'arte del Rinascimento e, più in generale, un riferimento imprescindibile per qualsiasi riflessione sul percorso della cultura figurativa e architettonica nel contesto europeo degli ultimi cinque secoli. Il dialettico coesistere di elementi simbolici e di indagini sul reale, di visionarie prefigurazioni e piena padronanza della tecnica è alla base dell'operosità di una personalità caleidoscopica, caratterizzata da molteplici valenze che emergono con vivida chiarezza a seconda del taglio critico, di volta in volta, privilegiato. Nella vasta attività di Michelangelo - pittore, scultore, architetto e poeta - possono essere infatti selezionati alcuni elementi rispetto ad altri, che in ogni caso convergono a definire un profilo compiuto che si presenta in forme assolutamente atemporali, riferibile a una peculiare capacità di lettura e restituzione di temi complessi - come la condizione umana, la religione, la guerra - mai semplicistica e sempre capace di dar corpo a opere dal valore universale. L'esposizione permanente del Carmi comunica una selezione di tali tematiche e suggestioni, creando un itinerario fisico e concettuale originale e chiarificando alcuni aspetti dell'intensa e multiforme attività del Buonarroti: il binario principale è rappresentato dal profondo rapporto con la materia, litica in primis, che passa attraverso capolavori architettonici o scultorei come il Davide che proprio a Carrara trova la sua più autentica concretizzazione. E Carrara, che ieri come oggi, accoglie artisti da ogni parte del mondo, non poteva non volgere il proprio sguardo anche agli intrecci fra Michelangelo e la Contemporaneità, cercando di illuminare e annodare fili sottili, e talvolta trascurati, fra il portato dell'eredità del maestro e i molteplici esiti dell'arte del XX secolo. Un progetto museologico che abbia al centro Michelangelo è un'operazione molto complessa in assoluto, ma ancora di più quando debba assolvere alla funzione di selezionare aspetti che illustrino il legame fra l'operosità artistica e il territorio, in orizzonte cronologico ampio, tenendo al contempo ben presente il ruolo assolto dal curatore, ovvero quello di cerniera fra ricerca scientifica e divulgazione. Quando si persegue come obiettivo l'ampliamento dell'accesso alla conoscenza di temi così articolati e stratificati è fondamentale definire un asse principale sui cui strutturare l'itinerario. La definizione di focus mirati su argomenti specifici, che possano trasversalmente evidenziare peculiarità, caratteri denotativi o permanenze e innovazioni, materializza l'approccio curatoriale dell'esposizione permanente del CARMI, che vorrebbe in primis indurre il pubblico alla riflessione. L'opera michelangiolesca viene infatti decostruita in singole aree tematiche, per consentire esperienze soggettive differenti elaborate individualmente dal visitatore, che si confronta con fotografie, video, ologrammi, fac-simili dei disegni del Buonarroti e di altri artisti, ricostruzioni tridimensionali e opere originali. La ricomposizione, nel procedere della narrazione espositiva, dei molteplici tasselli che compongono l'arte di Michelangelo è essa stessa un'operazione di conoscenza, che il visitatore è inviato ad esperire per forgiare una personale e specifica chiave d'accesso allo straordinario universo michelangiolesco.
15,00

La Sala grande. Giorgio Vasari per Cosimo I de' Medici-The Great hall. Giorgio Vasari for Cosimo I de' Medici

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2025

pagine: 168

In occasione dei 450 anni dalla morte di Cosimo I de’ Medici e Giorgio Vasari (1574–2024), la mostra allestita a Palazzo Vecchio – promossa dal Comune di Firenze e da MUS.E con il sostegno del Ministero del Turismo – approfondisce uno dei cantieri più ambiziosi del Rinascimento: la decorazione della Sala grande, oggi nota come Salone dei Cinquecento. Ideata per celebrare le nozze tra Francesco I e Giovanna d’Austria, l’impresa pittorico-architettonica fu affidata a Vasari, che la condusse tra il 1563 e il 1565 coordinando una vasta équipe di artisti, artigiani e intellettuali come Vincenzo Borghini. Il progetto trasformò la sala in un potente manifesto del potere ducale, esaltando la figura di Cosimo attraverso raffinate allegorie, vedute urbane, scene storiche e complesse strutture decorative. Il volume ripercorre la genesi, lo sviluppo e il significato simbolico di questo straordinario intervento, attraverso disegni preparatori, documenti d’archivio, lettere autografe – tra cui quella di Michelangelo – e le parole stesse di Vasari tratte dai suoi Ragionamenti. Un apparato critico approfondito consente di comprendere appieno l’articolazione iconografica e tecnica della sala, dalla struttura lignea del soffitto ai grandiosi cicli murali, fino ai contributi degli artisti della Fabbrica Medicea. Un racconto visivo e storico che restituisce l’ambizione culturale e politica di Cosimo I e l’ingegno organizzativo di Vasari, in un’impresa destinata a diventare simbolo duraturo della Firenze medicea.
25,00

Storia di Otto Vermehren (1861-1917). Pittore e "ristauratore" di dipinti antichi

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2025

pagine: 664

Otto Vermehren, tedesco, trapiantato a Firenze sua patria di elezione, è pressoché del tutto sconosciuto. Restauratore presso le gallerie fiorentine e pittore, è protagonista con i suoi dipinti di un dialogo, inaudito, con l'opera di Rembrandt, Raffaello, Van Dyck, Tiziano e Böcklin, che getta una nuova luce, trasversale, anche sui suoi interlocutori. La causa dell'oblio di questo artista è da ricercarsi nella tragedia della prima guerra mondiale. La sua vicenda umana e la sua opera, nelle capitali europee dell'arte, trovano nell'autoritratto dal volto fasciato una singolare coincidenza che lo porta a confrontarsi con il volto tragico della storia.
36,00 34,20

Giovan Battista Foggini. Architetto e scultore granducale. Ediz. italiana e inglese

Giovan Battista Foggini. Architetto e scultore granducale. Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2025

pagine: 336

In occasione dei 300 anni dalla morte di Giovan Battista Foggini, Firenze gli dedica una grande mostra monografica a Palazzo Medici Riccardi, accompagnata da un volume curato da Riccardo Spinelli. Il catalogo documenta oltre 80 opere tra sculture, disegni e progetti, illustrando l’intera carriera dell’artista, attivo come scultore e architetto di corte. L’opera mette in risalto l’eclettismo di Foggini e il suo stile originale, influenzato dall’arte romana. Con prestiti da prestigiose istituzioni internazionali e italiane, il libro diventa un punto di riferimento per gli studiosi e gli appassionati dell’arte barocca. Edizione bilingue italiano-inglese.
40,00

Considerazioni storico-artistiche sulla distrutta cattedrale doppia del colle di Pionta ad Arezzo

Guido Tigler

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2025

pagine: 136

Sul colle del Pionta, ubicato a Sud-Ovest delle mura etrusco-romane di Arezzo, già nell'Antichità esisteva un'area sacra con necropoli, poi usata pure dai Cristiani, che nel IV secolo vi seppellirono il santo vescovo Donato, inumato assieme a sant'Emerenziano in una sorta di catacomba, cui il vescovo Gelasio sovrapponeva un piccolo oratorio. Accanto sorse presto una basilica sepolcrale intitolata a Maria e a Santo Stefano, le cui tracce archeologiche più antiche sono state datate al VII o VIII secolo, la quale sembra essere diventata cattedrale nella seconda metà del IX secolo, quando – analogamente a quanto allora accaduto a Fiesole – veniva abbandonata la cattedrale paleocristiana intra moenia, identificabile forse con San Donato in Cremona nella zona poi occupata dalla fortezza medicea. Il volume si concentra sulla ricostruzione della prima metà dell'XI secolo, ad opera dell'architetto Maginardo, del castello episcopale, comprensivo di palazzo vescovile, sede del Capitolo dei canonici e delle due chiese di Santa Maria e Santo Stefano (allora dotata di cripta ad oratorio) e di San Donato, quest'ultima documentatamente esemplata su San Vitale di Ravenna, ma ispirata anche ad altri illustri modelli. Recenti scoperte archeologiche hanno appurato che questo martyrium a pianta centrale sorgeva proprio sopra la preesistente 'catacomba' con cui era in contatto visivo tramite un foro circolare nel pavimento. Vengono poi analizzati comparativamente i mosaici pavimentali e gli arredi scultorei delle due chiese di questa stessa fase e di quella dei primi del Duecento, quando il prospetto absidale di San Donato fu ricostruito in forme simili a quelle della Pieve di Santa Maria, come si evince dalle vedute dei secoli XV-XVII, di cui la prima è anteriore alla distruzione dell'edificio. Infine si prende in esame la poco nota spoliazione da parte delle milizie di Perugia ed Assisi nel 1335, la restituzione dei trofei nel 1372 nonché la finale distruzione e dilapidazione a partire dal 1561 da parte di Giorgio Vasari su ordine di Cosimo I.
24,00 22,80

Un capolavoro del Poppi per la città di Vasari

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2025

pagine: 44

Il volume approfondisce la figura di Francesco Morandini, detto il Poppi, celebre pittore manierista e collaboratore di Vasari, il cui Battesimo di Cristo è stato acquistato nel novembre 2022 dall’Ufficio Esportazione di Firenze per il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna di Arezzo. L’opera appresenta un capolavoro del manierismo fiorentino, unendo raffinate cromie e una composizione attentamente studiata. Il Battesimo di Cristo, unico nel suo soggetto all’interno della produzione dell’artista, riflette l’influenza dei grandi maestri rinascimentali come Vasari e Michelangelo, evidenziando al contempo lo stile distintivo del Poppi. Commissionato da Braccio Ricasoli, esponente dell’aristocrazia fiorentina, il dipinto testimonia l’importanza della cultura vasariana controriformata e arricchisce il panorama artistico del tardo Cinquecento. Il Battesimo di Cristo è ora esposto nelle sale del Cinquecento del museo aretino, in dialogo con opere di Vasari e altri manieristi. L’acquisizione arricchisce il patrimonio pubblico, rappresentando l’arte del Poppi, poco presente ad Arezzo, e consolidandone il legame con il territorio d’origine. La qualità dell’opera, la complessità compositiva e le citazioni dai grandi maestri rinascimentali la rendono un’aggiunta significativa al museo, celebrando il valore del manierismo fiorentino.
12,00 11,40

Che bambola! Museo artistico della bambola Collezione Maria Micaelli Suvereto (LI)

Marta Coccoluto

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2025

pagine: 124

In Toscana, il borgo di Suvereto ospita tra le sue mura un piccolo quanto originale museo dedicato alla bambola, uno dei giocattoli più amati e che più di altri incarna l’infanzia. Il Museo Artistico della Bambola nasce dalla collezione privata di Maria Micaelli: bambole raccolte nell’arco di una vita dedicata alla bellezza e all’arte, donate per l’istituzione di un museo, affinché se ne potessero conoscere le storie, celate dietro la loro immobile perfezione. Nel presente volume, le bambole sono lo spunto per raccontare avventure imprenditoriali offuscate dal tempo, per narrare del lungo percorso per l’emancipazione femminile, per ricordare indimenticabili avvenimenti di costume e di cronaca a cui sono legate. E pagina dopo pagina, come piccole e graziose macchine del tempo, le bambole riportano alla nostra memoria emozioni e sentimenti, aneddoti e ricordi passati, resi ancora più vividi dalle fotografie di Alberto Martelli. Un racconto che, dalla fine dell’Ottocento agli ultimi decenni del Novecento, tra bambole iconiche e pezzi unici, ripercorre l’evoluzione della società, la varietà dei materiali – dalla porcellana al legno, dal biscuit alla celluloide, insieme a feltro di lana, stoffa e cartapesta – e degli stili, restituendoci frammenti di un indimenticabile periodo della nostra vita.
15,00 14,25

Giorgio Vasari e la «Natività». La «pittura di lumi» al tempo del duca Cosimo I. Catalogo della mostra (San Giovanni Valdarno, 10 novembre 2024-12 gennaio 2025)

Giorgio Vasari e la «Natività». La «pittura di lumi» al tempo del duca Cosimo I. Catalogo della mostra (San Giovanni Valdarno, 10 novembre 2024-12 gennaio 2025)

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2025

pagine: 46

Questo volume è il catalogo della mostra omonima fatta in omaggio a Cosimo I de’ Medici e Giorgio Vasari per i 450 anni dalla loro morte. L’iniziativa è stata realizzata presso il Museo delle Terre Nuove di San Giovanni Valdarno (AR), promossa dalla Regione Toscana e in rapporto con Fondazione CR Firenze, Comune di Arezzo, Fondazione Guido d’Arezzo e MUS.E. La mostra include l’esposizione di due capolavori: una Natività dipinta da Giorgio Vasari e un Ritratto di Cosimo I realizzato da Alessandro Allori. Le opere testimoniano il legame tra Vasari e Cosimo, con il primo al servizio del Duca dal 1555 fino alla loro morte. La Natività del 1546 si distingue per i suoi innovativi effetti di luce notturna e intensità mistica, mentre il Ritratto di Cosimo I (1560 circa) sottolinea il prestigio del Duca attraverso dettagli realistici e ricchi simbolismi. Entrambe le opere, ora parte della Galleria Borghese di Roma, riflettono il fervore artistico della Toscana del Cinquecento e l’importanza della ritrattistica e dello studio dal vero promossi dall’Accademia delle arti del disegno, fondata nel 1563 da Cosimo I.
12,00

E fu sera e fu mattina. La natura negli scatti di Valter Bernardeschi. Catalogo della mostra (Firenze, 5 settembre 2024-7gennaio 2025). Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2024

pagine: 176

Il catalogo della mostra "E fu sera e fu mattina" di Valter Bernardeschi, organizzata da Palazzo Medici Riccardi a Firenze, offre un approfondimento sulle opere esposte e sul percorso artistico di Bernardeschi. Partendo dalle parole di Papa Francesco nella Lettera Enciclica “Laudato Si’”, Bernardeschi elabora una sua personalissima riflessione sul rapporto tra l’uomo e la natura, esplorando temi come la creazione, la trasformazione e la bellezza eterna del mondo naturale. Gli scatti del fotografo toscano, già vincitore del Wildlife Photographer of the Year del Natural History Museum di Londra, catturano l’essenza della vita sulla Terra, invitando i visitatori a riflettere sul loro rapporto con l’ambiente e a riscoprire la meraviglia e il mistero che il nostro pianeta offre. "E fu sera e fu mattina" non è solo una mostra fotografica, ma un vero e proprio viaggio visivo che attraversa i luoghi più remoti e affascinanti del nostro pianeta. Le fotografie di Valter Bernardeschi sono testimonianze vibranti della vita naturale, catturate con una sensibilità rara e una tecnica impeccabile. Ogni immagine racconta una storia, svelando la maestosità e la vulnerabilità della natura in tutta la sua complessità. Tra le opere esposte, spiccano immagini di paesaggi incontaminati, dove la luce gioca un ruolo fondamentale nel definire le forme e i colori, creando atmosfere sospese tra sogno e realtà. Le immagini di Bernardeschi non si limitano a celebrare la bellezza estetica della natura, ma invitano a una riflessione profonda sul ruolo dell’essere umano all’interno di questo ecosistema. La sua lente, capace di cogliere anche i dettagli più minuti, rivela la complessità e la delicatezza delle interazioni tra gli esseri viventi e il loro ambiente.
24,00 22,80

La stirpe di Piero della Francesca nel Rinascimento

James R. Banker

Libro: Libro in brossura

editore: EDIFIR

anno edizione: 2024

pagine: 320

Prosegue il lavoro di Banker su Piero della Francesca. Attraverso un lungo lavoro di ricerche d’archivio, negli anni Banker ha prodotto un corpus documentale fondamentale per chi voglia avvicinarsi a Piero della Francesca e comprenderne l’arte e la scienza attraverso i legami con la sua terra d’origine, nella quale ha svolto un ruolo attivo di cittadino partecipe e impegnato nel contesto sociale. Questo volume arricchisce la serie di pubblicazioni di Banker su Piero della Francesca e sul contesto storico, culturale ed economico in cui ha vissuto, indagando la storia della sua famiglia, il cui studio è avvenuto tramite un corposo apparato di documenti riprodotti all’interno della pubblicazione.
26,00 24,70

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