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All’interno della Cappella Sansevero, Raimondo di Sangro, VII principe di Sansevero guida un apprendista massone verso la reale comprensione dei simboli racchiusi nelle statue che adornano il Tempio. Improvvisamente tutto acquista senso e significato e la Cappella svela tutti suoi segreti celati nei marmi e nei dipinti secondo una precisa corrispondenza al rituale di iniziazione massonica e alle fasi del procedimento alchemico.

Il volume "Alfabeto disangriano" spiega, in cento voci, agili ma complete, l’affascinante mondo che si cela dietro lo splendore artistico della Cappella Sansevero ed espone le vicende più significative e intriganti della vita del suo poliedrico artefice, Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero, amico di Re e Papi che fu inventore, massone, alchimista, ma anche valoroso combattente, letterato coltissimo e raffinato editore di libri proibiti, senza mai rinunciare alla sua proverbiale ironia con cui sfidare i poteri forti del suo tempo. Il libro consente molteplici itinerari di lettura, da percorrere, non necessariamente, in sequenza, attraverso i richiami, contenuti in ogni pagina. Il lettore può così personalizzare l’approccio al testo, seguendo interessi e curiosità particolari. Sono spiegati i fatti e personaggi storici, la simbologia che si nasconde nelle statue della Cappella, ovvero le misteriose invenzioni, le colte opere letterarie del Principe di Sansevero che tanti problemi gli causarono per il sospetto di eresia, sullo sfondo dei complessi rapporti tra Regno di Napoli e lo Stato della Chiesa, così come le colorite leggende popolari sorte intorno alla sua figura.

Catalogo della Mostra (16 novembre 2022-16 gennaio 2023).

«Seduto sull'alto scranno borchiato il Principe di Sansevero, Don Raimondo di Sangro, preparava sul grande banco di lavoro le misture ed i solventi che avrebbero dato a quelle "plastiche" i colori e le preziose venature perlacee. Dagli alambicchi, dalle storte, dalle fiale, dai matracci che ingombravano in un "caos ordinato" il lungo tavolo di quercia, si alzavano vapori maleodoranti e fumi densi, senza che il severo volto del Gran Maestro mostrasse il benché minimo segno di turbamento. L'indomani avrebbe diretto il lavoro degli aiutanti muratori che mettevano in opera il grande pavimento alchemico, facendo scorrere il composto nelle precise guide metalliche. Il disegno giusto e perfetto indicava, nella Cappella Templare di famiglia, il cammino iniziatico scandito dagli antichi simboli di primordiali conoscenze, come il labirinto…»

Un misterioso richiamo guida un uomo davanti al Cristo Velato, nella Cappella Sansevero. Il Cristo è morto? È vivo? Gli somiglia. In un mondo dove non ci ascoltiamo più, non ci ricordiamo neanche più di noi stessi, l’uomo è alla ricerca di una scintilla di verità e la trova dentro se stesso. La ricerca è finita o è appena cominciata?