Argos
Virginio Vespignani. Architetto tra Stato Pontificio e Regno d'Italia
Clementina Barucci
Libro: Libro in brossura
editore: Argos
anno edizione: 2006
pagine: 384
Protagonista della scena artistica e culturale romana negli anni del pontificato di papa Pio IX Mastai Ferretti (1846-1878) e del primo decennio della capitale unitaria, Virginio Vespignani (1808-1882) è figura di spicco nel panorama dell'architettura italiana del XIX secolo. La sua opera si declina in molteplici ambiti, dall'edilizia sacra a quella sociale e di servizio, ai lavori di restauro e manutenzione delle mura e delle porte di Roma. Come architetto municipale è ideatore di scenografici allestimenti temporanei e di numerose girandole incendiate sul Pincio e sul Gianicolo, momenti di glorificazione della Chiesa e occasione di pubblico spettacolo. Attivo nei territori dello Stato Pontificio lo è anche nelle Province italiane, con importanti fabbriche teatrali (Viterbo, Orvieto), allestimenti temporanei e opere pubbliche realizzate in qualità di architetto camerale, palazzi per famiglie emergenti di città della provincia di Orvieto, a Viterbo, Tarquinia, Ceprano.
Leonardo da Vinci. Studio per l'Adorazione dei Magi. Ediz. italiana e inglese
Filippo Camerota, Antonio Natali, Maurizio Seracini
Libro: Copertina morbida
editore: Argos
anno edizione: 2006
pagine: 196
Il disegno degli Uffizi segnato 436 E è lo studio prospettico per lo sfondo dell'Adorazione dei Magi, la pala d'altare che Leonardo iniziò a dipingere nel 1481 per la chiesa di San Donato a Scopeto. Le recenti indagini diagnostiche, eseguite sia sul dipinto sia sul disegno, hanno messo in luce importanti novità, tra le quali la certezza che le pesanti velature di colore nero e bruno che caratterizzano il dipinto non sono di mano di Leonardo ma di un ignoto pittore. L'osservazione del disegno all'infrarosso e all'ultravioletto ha rivelato inoltre preziose informazioni sulla tecnica esecutiva, permettendoci di ricostruire passo dopo passo le varie fasi della sua composizione. I testi sono stati scritti da Filippo Camerota, Vice Direttore dell'Istituto e Museo della Scienza, Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi e Maurizio Seracini, l'unico 'tecnico' vivente citato da Dan Brown nel suo Codice da Vinci.

