Barbès
Nella cattedrale
Christian Oster
Libro: Copertina morbida
editore: Barbès
anno edizione: 2012
pagine: 142
Amare, perdersi. Perché a volte un uomo o una donna hanno bisogno di stare soli? Perché a volte la vita sembra così strana o talmente normale da essere insopportabile, o ridicola? Oster, esploratore della lingua, avventuriero dei sentimenti, spietato narratore della solitudine, ci conduce nel cuore di uno smarrimento che ci ricorda le favole stralunate di Aki Kaurismaki o di Arto Paasilinna.
Baku, ultimi giorni
Olivier Rolin
Libro: Copertina morbida
editore: Barbès
anno edizione: 2012
pagine: 220
Nel 2003 Olivier Rolin compie un lungo viaggio in Afghanistan, dove incontra il colonnello Massoud. Tornando in Francia si ferma a Baku, nell'Azerbaijan, e prende una camera all'hotel Apchéron, costruito sulla penisola che dalla città si protende nel Mar Morto. Lì gli viene l'idea di scrivere il suo romanzo "Suite all'Hotel Crystal", quaranta storie ambientate in quaranta camere di quaranta hotel diversi del mondo. In copertina del libro mette in scena la sua morte, nella camera 1123 dell'hotel Apchéron (Acheronte) il 28 aprile 2009. Sei anni dopo, il vero 28 aprile 2009, Oliver Rolin torna in quella camera, per vedere se morirà come aveva previsto. E nel frattempo racconta quello che vede, la gente che incontra, quel mondo incredibile e assurdo che ci vive vicino e che tante volte non capiamo, come la nostra morte.
Dominique e Séraphine
Libro: Libro in brossura
editore: Barbès
anno edizione: 2012
pagine: 80
"Dominique e Séraphine" è il primo romanzo francese ambientato in Corsica, scritto intorno al 1770. L'autore è anonimo, ma sappiamo che si tratta di un ufficiale francese. L'amore impossibile fra i due protagonisti, il francese Dominique e la corsa Séraphine, può essere letto come una metafora dell'impossibile indipendenza che la Francia si prepara a soffocare nel sangue. I particolari storici, geografici e perfino il riferimento alla vegetazione sono precisi: forse si tratta di un romanzo autobiografico. "Dominique e Séraphine" contiene gli elementi tipici della tragedia antica: amore, guerra, intrigo, morte. Sebbene l'autore sia francese, appare evidente la simpatia per la parte avversa: alla menzogna viene opposta la purezza dei luoghi e la nobiltà dell'animo corso.
Il varco
Douna Loup
Libro: Libro in brossura
editore: Barbès
anno edizione: 2012
pagine: 186
A venticinque anni conduce una vita semplice, il sabato sera con i compagni di fabbrica, avventure amorose senza futuro e domeniche in giro per i boschi, a caccia. Una passione che rispecchia in pieno il suo carattere impetuoso, indipendente e amante della natura. Un giorno, durante una di queste sortite nella foresta, trova il cadavere di un uomo. Si chiama Leandro Martin, è morto di fame e di sete sotto un albero, accanto a lui un quaderno zeppo di strane scritte. In cerca di una spiegazione, il ragazzo inizia a indagare sul passato di Leandro. Nello stesso periodo irrompe nella sua vita la sconosciuta Eva, ragazza tanto bella quanto sfuggente. Il loro primo incontro sembrerebbe il preludio a una notte di passione, e invece lei gli punta contro una pistola: "Non toccarmi e lasciami dormire". A dispetto delle premesse da noir, "Il varco" è piuttosto un romanzo di formazione, di iniziazione: alla frenesia della vita, alla lucidità della morte, alle ambiguità dell'amore.
Un matrimonio in provincia
Marchesa Colombi
Libro: Copertina morbida
editore: Barbès
anno edizione: 2012
pagine: 140
Un romanzo d'amore scritto da una grande attivista lombarda del movimento femminile. Con ironia e una fortissima capacità comunicativa, sarcastica quanto basta, Maria Antonietta Torriani, in arte Marchesa Colombi, ci narra della passione di una ragazza in una famiglia della borghesia piemontese di fine Ottocento. Un romanzo amato da Natalia Ginzburg, che lo definì "un testo buffo, divertente e strano. E soprattutto un libro ruvido, per il modo senza miele di trattare le persone, gli oggetti e gli avvenimenti".
Tre storie
Jean Paulhan
Libro: Copertina morbida
editore: Barbès
anno edizione: 2012
pagine: 220
Tra i personaggi più influenti e meno noti della letteratura novecentesca, Jean Paulhan partecipò alla Grande Guerra e dal 1925 fu direttore della Nouvelle Revue Française, oltre che scopritore di autori come Sartre, Malraux e Jouhandeau. Figura di spicco della Resistenza, fu Accademico di Francia e si misurò, oltre che nella critica, nella retorica e nella narrativa. Queste "Tre storie" sono state composte tra il 1915 e il 1918 e sono legate ciascuna a una particolare circostanza biografica dell'autore, la quale svela tuttavia soltanto in parte i segreti dell'opera. In "Il guerriero diligente", l'esperienza cruda del fronte, che Paulhan rievoca attraverso l'identità del giovane volontario Jacques Maast, si traduce in un flusso di idee, concetti e sensazioni prettamente interiori che contrastano con la brutalità dei fatti rappresentati. In "Lalie", l'evasione nell'enclave immaginaria di una foresta abitata da strane creature come dame-di-pozzo, uomini-dei-boschi e cocchegru, si affianca tra realtà e sogno al racconto del passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Il bosco in cui Lalie si rifugia diviene il locus amoenus in cui estraniarsi e riacquistare stupore verso gli aspetti consueti del reale. Una storia con accenti onirici e presurrealisti che introduce al seguente "La severa guarigione", in cui il protagonista Jacques non vuole passare ad occhi chiusi attraverso la malattia, altro fatto "naturale" che il prisma di un animo acuto arriva a trasformare in esperienza illuminante.
L'uomo liquido
Antoine Sénanque
Libro: Copertina morbida
editore: Barbès
anno edizione: 2012
pagine: 192
1938, Budapest. Un uomo si sveglia coperto di sudore. È appena stata proclamata l'annessione dell'Austria al Terzo Reich. Il partito nazionalista ungherese festeggia la prima vittoria di Hitler. La quantità di sudore aumenta, la sua analisi rivela una composizione simile a quella dell'acqua di mare, ricca di sale e contenente delle alghe. Ma Pal Vadas, funzionario modello arruolato suo malgrado nel campo nazista, deve essere curato? Cos'è questo strano fenomeno che lo colpisce? Perché l'acqua che esce dal suo corpo aumenta? Perché il suo volto e il suo corpo diventano via via più mostruosi? E soprattutto, chi è Pal Vadas? Forse una sorta di sentinella dell'angoscia che cresce nel cuore dell'Europa. Un romanzo sconvolgente e forte, che rivela la follia del più terribile momento storico del novecento.
La regina Alice
Lydia Flem
Libro: Copertina morbida
editore: Barbès
anno edizione: 2012
pagine: 260
In questo omaggio discreto a Lewis Carroll, l'eroina attraversa veramente lo specchio quando si scopre malata di tumore. Nel laboratorio del Grande Chimico o con Lady Cobalto, parla con oggetti magici e personaggi stravaganti: il Liocorno, Cherubino Balbozar, il Bisbetico, il dottor H., i Controllori, la Piuma, l'Acchiappa-Luce... Perseguitata da alcuni, protetta da altri, la dama dai turbanti supera tutte le prove e diventa la regina Alice. Un romanzo di grande intensità, che inventa una lingua per dire lo smarrimento che ci devasta in alcuni momenti della nostra esistenza.
Cosa vuol dire amare
Mathieu Lindon
Libro: Copertina morbida
editore: Barbès
anno edizione: 2012
pagine: 180
Cresciuto negli uffici delle Editions de Minuit, casa editricei francesi tra le più importanti (pubblicò, tra gli altri, Samuel Beckett, Marguerite Duras, Jacques Derrida, Arthur Miller), fondata e diretta dai suoi genitori, Mathieu Lindon ha conosciuto e frequentato sin dall'infanzia i più noti intellettuali e scrittori francesi del dopoguerra. In "Cosa vuol dire amare" Mathieu racconta la sua giovinezza agitata, a tratti confusa, e la sua educazione sentimentale, all'ombra di due grandi figure: il padre editore, Jerome Lindon, altero, ingombrante e spesso imperscrutabile, ma pronto a schiudergli con naturalezza le porte del mondo; e Michel Foucault, mentore e maestro di libertà, oggetto di un amore e di un'ammirazione sconfinati, di cui l'intero libro è testimonianza. Al fianco di amici e amanti come Hervè Guibert e Daniel Defert, Lindon ricorda i molti momenti passati con l'autore de "Le parole e le cose", le sue idee sulla sessualità, i primi esperimenti con l'LSD, il rapporto di Foucault con l'industria culturale, a cui lui stesso è legato. Le memorie di gioventù diventano così romanzo, una vera e propria storia d'amore e di letteratura, tra i cui personaggi compaiono anche Beckett, Alain Robbe-Grillet, Roland Barthes. E quel che prevale non è l'interesse storico o documentaristico, ma uno sguardo di profonda innocenza sugli uomini, di lettere e non, le loro ambizioni, i movimenti del cuore, la giovinezza, l'amicizia.
Sangue dannato
Alexandre Bergamini
Libro: Copertina morbida
editore: Barbès
anno edizione: 2012
pagine: 256
Evocando le febbri e la memoria collettiva, in questo romanzo che tocca il reportage e la poesia in una forma scritta del tutto nuova, Alexandre Bergamini mette a confronto l'intimo e il clinico, la storia personale con la Storia, per fare una radiografia dei primi trent'anni di AIDS, incrociando la propria vita e una ricostruzione del delirio di morte e di devastazione che ha colpito gli esseri umani considerati colpevoli di essersi ammalati: le politiche sanitarie e di comunicazione dello Stato francese, del Vaticano, dell'OMS e di molte altre istituzioni, lo sfruttamento del virus da parte delle case farmaceutiche, le viltà e le colpe, con precise e documentate accuse. E attraverso se stesso e il suo percorso, Bergamini racconta la Francia, l'Italia fascista e omofoba, il turismo sessuale, il mondo della violenza e della prostituzione, e aprendo le porte della propria esperienza, narra con una sincera e finora inedita verità il mondo omosessuale, l'esplorazione del sesso, il perdersi nella promiscuità e nella violenza. E su tutto, l'AIDS: persone incontrate, amate, abbandonate, morte durante l'ecatombe, o che sono sopravvissute, come l'autore, come chi è ancora vivo. "Sangue dannato" è un tentativo di usare ogni arma possibile contro un nemico invisibile e contro la stupidità, una battaglia combattuta con l'unico aiuto di una lingua esangue, spogliata di tutto, è la conclusione di un ciclo infernale, la sua fine.
Il corpo di Vera Nad
Marcus Malte
Libro: Copertina morbida
editore: Barbès
anno edizione: 2012
pagine: 368
Vera Nad, ventisei anni, una ragazza con un viso angelico. Morta. Il suo corpo, o quel che ne resta, viene trovato una mattina in un magazzino abbandonato. La polizia conclude che si tratta di un regolamento di conti tra spacciatori. I colpevoli vengono arrestati. Caso chiuso. Ma non per tutti. Mister, il pianista dal grande cuore, e Bob, il suo accolito e amico, tassista erudito, non credono a questa versione dei fatti. Vera era loro amica, devono scoprire la verità. Una ricerca che li porterà fino alle alte sfere della politica francese e sulle lontane rive del Danubio. Da Parigi a Vukovar. Case principesche nel cuore dei Balcani. Dal presente al passato. Perché in ogni tempo regnano il male e la corruzione, e in ogni luogo i più bassi istinti dell'uomo si scatenano. Solo l'eco delle loro vittime non muore mai.