Bonanno
Iulia Florentina e i martiri catanesi
Libro: Libro rilegato
editore: Bonanno
anno edizione: 2022
pagine: 208
Era il IV secolo d.C. quando la infans dulcissima Iulia Florentina scomparve, a soli diciotto mesi, lasciando nella costernazione i suoi genitori che, affranti, vollero dedicarle un'epigrafe. Quell'iscrizione funeraria - rinvenuta a Catania nel XVIII secolo - rappresenta, oggi, una testimonianza preziosa del culto di Agata ed Euplo, primi martiri cristiani in territorio etneo. Ma, oltre alla indubbia valenza di tipo storico, la lapide dedicata alla piccola Iulia sollecita l'apertura verso ulteriori orizzonti di ricerca dall'impronta interdisciplinare: un simile approccio è stato per la prima volta affrontato in questo volume, dedicato alla figura indimenticata di Monsignor Gaetano Zito. Il libro - che raccoglie gli atti di una giornata di studi dedicata proprio a Padre Zito - si pregia dei contributi non solo di storici, ma anche di studiosi di epigrafia e di archeologia, di medicina e di diritto, di psicologia e di beni culturali, a riprova della bontà di un progetto di dialogo multidisciplinare autorevole e fecondo.
Nei labirinti dell'esistenza. Scritti in ricordo di Sergio Moravia
Libro: Libro rilegato
editore: Bonanno
anno edizione: 2022
pagine: 260
Con questo libro si offre un contributo interdisciplinare alla memoria di Sergio Moravia (1940-2020), già professore ordinario di Storia della filosofia presso l'Università di Firenze, attraverso il coinvolgimento di importanti studiosi che hanno condiviso con lui, in qualità di amici, colleghi, e in alcuni casi anche allievi, le tappe fondamentali della sua lunga carriera di filosofo e antropologo, aperto alla vita della società civile. Fin dai suoi primi studi dedicati agli idéologues e alla scienza dell'uomo nel Settecento, Moravia dimostra significativamente una spiccata attenzione alle questioni di natura morale, sociale e, non da ultimo, psico-pedagogica, emergenti dall'indagine storico-filosofica, maturata, negli anni di formazione, alla scuola di Eugenio Garin e Delio Cantimori, avvertendo successivamente la necessità (se non addirittura l'urgenza) di rifondare un'ermeneutica dell'esistenza. Soltanto per queste "grandi" ragioni, il contributo teorico e umano di Moravia farà discutere ancora per molto tempo.
La virtù della disciplina. Saggi di storia e dottrina canonica
Domenico Bilotti
Libro: Libro rilegato
editore: Bonanno
anno edizione: 2022
pagine: 232
ll volume incrocia alcune delle nozioni fondamentali nel diritto occidentale, ricorrendo alla metodologia interculturale e alla archeologia dei saperi. In una serrata sequenza logica si parte dalla riflessione di Pier Damiani sulla soggettività giuridica quale presupposto per l'imputazione di diritti e doveri. Concepita la persona come fine e non come mezzo, si approda poi alla libertà contrattuale, tratteggiata da Enrico da Susa allo scopo di superare l'illiceità dell'interesse nel credito, e al diritto di resistenza, messo a punto dagli Scolastici spagnoli per fronteggiare il comando ingiusto e il governo dispotico. La posta in gioco è addivenire a una nozione di disciplina giuridica che proprio per effetto di questo triplice passaggio riconosca nella condizione umana il diritto a esistere, ad attaccare le diseguaglianze sociali, a rivendicare libertà politiche e civili.
Pensare la democrazia nel terzo millennio
Claudio Bezzi, Stefano Machera
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2022
pagine: 72
Oggi il termine 'Democrazia' viene utilizzato, irriflessivamente, con lo stesso significato evocato a metà del secolo scorso, mentre tutto sembra mostrare che, qualunque cosa si intenda con quel concetto, difficilmente la democrazia si trova viva, compiuta, esemplificatrice di se stessa come si poteva vagheggiare allora, secondo un ideale ormai impraticabile. E in questo destino sono trascinati molti altri concetti, diversamente imparentati col primo: uguaglianza, libertà, diritti… Tutte le parole d'ordine che avevano senso fino a quarant'anni fa, oggi continuano ad essere utilizzate retoricamente, significando relazioni, politiche, volizioni che più non si danno, in un mondo che è diventato enormemente complesso. Questo volume, scritto in maniera asciutta e schematica, è un contributo al superamento del pensiero novecentesco, alla visione ideologica e semplificata della realtà, e cerca di indicare una prospettiva razionalista, laica, inclusiva al nuovo pensiero politico che ci serve, con urgenza, per sopravvivere nel Terzo Millennio.
Per la didattica della letteratura italiana
Andrea Manganaro
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2022
pagine: 152
Il contributo "per la didattica della letteratura italiana" che si intende offrire con questo libro mira a sostenere le possibilità formative proprie dell'educazione letteraria, e a rilanciare il senso profondo dell'insegnamento della letteratura. È il frutto di una riflessione non occasionale, ma strettamente connessa alla trentennale esperienza dell'autore nell'insegnamento della letteratura, prima liceale e poi universitario, all'attività di formazione nelle SISS e nel TFA, al dialogo con il mondo della scuola reso possibile dall'Associazione degli Italianisti-Sezione Didattica. La didattica della letteratura di cui si tratta non riguarda il "didattichese" burocratico-ministeriale, le "tecniche" o gli "strumenti". Il libro si fonda infatti su alcuni profondi convincimenti: solo una forte correlazione tra riflessione teorica e prassi, consapevolezza metodologica, prospettiva storica, chiarezza sui fini, tensione ideale, possono giovare all'insegnamento della letteratura; la didattica della letteratura italiana non può essere scissa dal "certo" delle conoscenze proprie della disciplina (i testi, il processo storico che ne determina la genesi, ma anche quello della ricezione e dell'interpretazione); deve però aprirsi al confronto con altri saperi e contenuti disciplinari, e non chiudersi nei limiti dello specialismo autoreferenziale.
Il metodo felice. Vademecum per aspiranti addetti ai fornelli
Nadia Malpassi
Libro: Libro rilegato
editore: Bonanno
anno edizione: 2021
pagine: 160
Per chi non ha tempo di cucinare, single, studenti, giovani coppie,... Guida pratica con ricette della tradizione familiare semplici e semplificate. Un invito a trasformare i pasti quotidiani in gioiosa convivialità sin dalla preparazione dei menù.
Edmondo De Amicis
Fabiana Savorgnan Cergneu di Brazzà
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2021
pagine: 160
Figura poliedrica di intellettuale e scrittore, Edmondo De Amicis, nel panorama storico e culturale di fine Ottocento, è rappresentante emblematico del clima post risorgimentale e del nascente Stato unitario, sensibile alle problematiche educative, dell'istruzione e alla questione sociale del tempo. I suoi scritti mostrano un'evoluzione, dalla scrittura di "La vita militare" (1868), a "Cuore" (1886), per giungere a "Sull'oceano" (1889). La sua scrittura si muove su più piani, giornalistica, odeporica, memorialistica, e si caratterizza nel tempo con un'impronta non solo educativa, ma anche politica, definita con l'adesione al Partito Socialista italiano ed espressa dalla scrittura di "Primo maggio". Con l'opera "L'idioma gentile" (1905) si mostra sensibile alla riflessione linguistica, contribuendo vivacemente al dibattito sull'evoluzione della lingua italiana e aprendo moderne prospettive di lettura.
Vita tra i banchi. A scuola con Giovanni Verga
Libro: Libro rilegato
editore: Bonanno
anno edizione: 2021
pagine: 112
"Vita tra i banchi: a scuola con Giovanni Verga" nasce con uno scopo preciso, in linea con gli orientamenti più lungimiranti e consapevoli della critica contemporanea: sdoganare lo scrittore siciliano da quelle letture in chiave regionalistica, sociologica o asfitticamente canonica che lo hanno lungamente condannato a una immeritata impopolarità tra gli studenti e le studentesse delle scuole italiane. I contributi teorici e didattici presenti nel volume indagano l'opera verghiana come terreno ricco di risorse ancora in parte inesplorate, ripensandola in vista del conseguimento di finalità didattiche più durevoli dell'ossequio esteriore al canone: le risposte alle cosiddette domande di senso, la formulazione di ipotesi esistenziali, la riqualificazione degli strumenti di analisi e di interpretazione dei dati fattuali e testuali. Il volume coniuga le proposte operative con l'elaborazione teorica, imprimendo alla didattica la curvatura della ricerca-azione e sottraendola per questa via alla sperimentazione sbrigliata come alla ripetizione di schemi usurati.
Politiche educative e integrazione multietnica
Giada Cascino
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2021
pagine: 152
Il volume affronta il tema della convivenza multietnica, ponendo l'accento sul processo di integrazione, sulla sua misurazione e sui fattori che possono (o dovrebbero) favorirla. Orientando il suo focus verso il legame sociale di una società e la bidirezionalità del processo di integrazione (data dal rapporto tra autoctoni e immigrati, nonché dalla responsabilità istituzionale nella ideazione e nella applicazione delle immigrant's policies), il lavoro propone una prospettiva di analisi e interpretativa del processo di integrazione. La proposta di analisi e di interpretazione trova applicazione nel lavoro empirico, che ha avuto l'obiettivo di misurare il livello di integrazione sociale multietnica, in contesti informali scolastici ed extrascolastici, di studenti italiani e studenti con cittadinanza non italiana, frequentanti alcuni istituti scolastici siciliani di Scuola Secondaria di I e II grado. Inoltre, considerata la centralità dell'istruzione per ottenere una buona integrazione sociale delle nuove generazioni, lo studio ha misurato l'effetto di condizionamento delle politiche educative locali, analizzate in termini di orientamento allo scambio e al dialogo interculturale, sull'integrazione sociale multietnica degli studenti. Il processo di misurazione ha fatto ricorso alla famiglia dei modelli dell'Item Response Theory.
Il giudice oltre la sentenza
Salvatore Cianci
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2021
pagine: 251
«Il Presidente Salvatore Cianci non era solo un magistrato, con una carriera costellata da numerosi incarichi prestigiosi e di grande responsabilità. Era uno dei personaggi di spicco di un cenacolo di giuristi, che mi riporta all'adolescenza e che ha segnato la mia crescita umana e intellettuale. I ricordi si riallacciano a quelli legati a mio padre, anch'egli magistrato, e carissimo amico di Turiddu Cianci (è questo il nome in dialetto, con il quale mi piace ricordarlo; cioè, da amico di famiglia). Vi era un tempo in cui i giuristi colloquiavano e dibattevano, anche fuori dalle aule giudiziarie, mossi dalla voglia di confronto delle rispettive tesi e per il puro piacere della speculazione giuridica. Turiddu Cianci era un magistrato attento e scrupoloso, al corrente delle evoluzioni della dottrina e della giurisprudenza, terzo ed equilibrato. Consapevole che un'applicazione formalistica della previsione legislativa avrebbe rischiato di dar luogo a un'ingiustizia ("sum-mum ius, summa iniuria"), prediligeva un'interpretazione, che, pur badando alle ragioni sostanziali, tuttavia non si sarebbe mai piegata ad esse, distorcendo la "ratio legis". Conscio dell'imperfezione della norma (come ogni atto umano), specie a causa dell'evoluzione dei tempi, non avrebbe mai posto in essere un'esegesi creatrice di fatto di una nuova disposizione, diversa da quella consacrata nei codici. Tale travaglio traspare dai suoi scritti e rappresenta la voce della coscienza di un servitore dello Stato, che si arresta sul limite delle facoltà concessegli dall'ordinamento nella convinzione che il mutamento spetta solo al potere legislativo. Non un semplice esecutore del precetto giuridico, bensì un uomo, la cui sensibilità intellettuale lo conduceva a preoccuparsi della difficile condizione delle persone amministrate o nei cui confronti aveva contribuito a esprimere il verdetto finale...» (Dalla Prefazione di Roberto Centaro. Presentazione di Vittorio Sgroi.
La fine di un lungo viaggio
Salvatore Cianci
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2021
pagine: 168
«La lettura degli scritti e dei discorsi del Giudice Cianci, pur a distanza di così tanti anni dalla loro redazione, è di grande interesse per la capacità di trattare temi assai impegnativi, e ancora oggi di grandissima attualità, con una prosa ferma e asciutta. Mi preme precisare subito che ho così chiamato l'autore (al di là del titolo di Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Cassazione) perché lui stesso nel titolo del suo libro fa riferimento all'animus e ai tormenti del Giudice, oltre a considerare tale termine il più idoneo e completo a definire l'esaltante e nel contempo gravosa attività svolta da chi "pronunzia il diritto". Veramente un compito di straordinaria importanza quello di chi deve, attraverso le proprie decisioni, giudicare per rendere giustizia nel nome del popolo italiano. Della gravità e della grandezza di tale compito l'autore è interprete attento e preoccupato. È, infatti, ben conscio che l'equilibrio democratico del nostro Paese passa attraverso il corretto svolgimento delle funzioni giudiziarie e non si stanca di ribadire che il comportamento del Giudice deve non solo essere ma anche apparire indipendente e imparziale. Dagli scritti traspare forte la difficoltà della decisione sulla vita degli uomini e la sofferenza del racconto del vissuto che è stato affrontato avendo come unico riferimento il rispetto dei principi etici e deontologici. Il libro ha, peraltro, un grande valore storico e sociologico ricostruendo un lungo e tormentato periodo della nostra Repubblica raccontato attraverso la privilegiata lente di osservazione del giudice che è riuscito a coniugare la terzietà del ruolo alla propria sensibilità e umanità. 1Gli scritti sono ancor di più da apprezzare anche perché l'autore ha la capacità di raccontare il suo vissuto riuscendo a preservare il valore del distacco, anche da sé, mantenendo sempre centrale la ricerca di una giustizia giusta ed efficiente...» Dalla Prefazione di Giambattista Bufardeci)
Cattaneo o Bonaparte? Una proposta federalista mancata
Alessandra Guerra
Libro: Libro in brossura
editore: Bonanno
anno edizione: 2021
pagine: 424
Perché non siamo diventati uno stato federale? Ci abbiamo provato davvero, con estrema onestà e attraverso un dibattito talmente avvincente da coinvolgere tutti gli schieramenti politici presenti in Parlamento? Abbiamo accolto e discusso veramente ogni proposta credibile giunta, anche e forse soltanto dall'''unione" dei soggetti che governano il territorio italiano in "periferia"? Dopo il disastroso azzeramento di leader causato da Tangentopoli, la destra di Fini e la sinistra di D'Alema, cercarono di sdoganare, con intelligenza e tantissima pazienza, le rispettive storie "antiche". Berlusconi e la Lega aiutarono tale processo fino al terribile ritiro di Bossi dalla scena politica. E dopo? Il centro-sinistra continuò a modo suo il processo e il centro-destra si spostò un po' troppo a destra. Bossi e Fini non l'avrebbero mai permesso: uno voleva il federalismo, l'altro il presidenzialismo. Queste due "rivoluzioni" costituzionali avrebbero forse trasformato il nostro Paese in uno stato laico e "progressista"; avrebbero costretto la politica italiana a bipolarizzarsi davvero; avrebbero sconfitto il populismo e permesso alla sinistra di trasformarsi in ciò che da molto tempo desidera: un partito democratico su modello americano.