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Campisano Editore

Attilio Simonetti 1843-1925

Libro: Libro in brossura

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2024

pagine: 72

30,00 28,50

Giancarla Frare. Abitare la distanza

Giancarla Frare. Abitare la distanza

Libro: Libro in brossura

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2024

pagine: 136

Nome tra i più autorevoli della ricerca artistica contemporanea, Giancarla Frare è protagonista di una mostra dal taglio antologico che negli spazi del Casino dei Principi di Villa Torlonia, nel 2024, ripercorre la sua attività dagli anni ’70 all’oggi. Con il titolo "Abitare la distanza" si sottolinea la continuità di progetti concepiti dall’artista come variazioni del grande tema attorno al quale la sua ricerca dall’origine si dipana: la conservazione della memoria attraverso la mappatura di ciò che si vuole sottrarre all’oblio. Il progetto si avvale di un comitato scientifico composto da storici e critici dell’arte che negli anni hanno seguito e promosso la ricerca di Giancarla Frare in ambiti istituzionali. Il volume che accompagna la mostra accoglie oltre al testo della curatrice Antonella Renzitti, i contributi critici di Daniela Fonti, Nicoletta Cardano, Franco Fanelli, Ida Porena e le riproduzioni di opere tra le più significative dell’artista. Catalogo della mostra (Roma, 25 gennaio-5 maggio 2024).
30,00

80,00 76,00

Les ateliers d'art sacré 1919-1947. Rêves et réalités d'un ambition collective

Libro: Libro in brossura

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2023

pagine: 432

40,00 38,00

60,00 57,00

La gloria degli Angeli. I restauri delle pitture medievali rupestri della provincia di Frosinone

Libro: Libro in brossura

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2023

pagine: 224

Negli ultimi anni la Soprintendenza competente per la provincia di Frosinone ha intrapreso importanti interventi di restauro sui palinsesti pittorici di tre chiese rupestri (o semi-rupestri), accomunate dal culto per l'Angelo: S. Michele ad Alatri, S. Michele ad Arpino e la grotta dell'Angelo a Caprile (Roccasecca). In questo libro si dà conto dello studio dei tre edifici e delle loro pitture, secondo un approccio interdisciplinare innescato dal confronto tra figure professionali diverse e avvenuto prima, durante e dopo il momento del restauro. Una prassi di lavoro simile è stata perseguita anche per i due dipinti del criptoportico della cattedrale di Anagni, estranei al discorso rupestre, ma intrecciati per le loro caratteristiche tecniche e formali – pur con alcuni distinguo – al palinsesto della chiesa di S. Michele ad Alatri. Nel volume si è cercato di conservare lo spirito dialettico che ha contraddistinto la fase sul campo, con l'obiettivo di raccogliere e discutere dati finora inediti, frutto non solo dell'osservazione autoptica e delle indagini diagnostiche, ma anche di accurate ricerche d'archivio.
40,00 38,00

Roma. Scritti scelti

Giorgio Muratore

Libro: Libro in brossura

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2023

pagine: 336

Questo volume raccoglie una selezione di testi di Giorgio Muratore su Roma e sulla sua architettura, scritti in varie occasioni tra il 1983 e il 2017. Vivace studioso della cultura architettonica italiana del Novecento, Giorgio Muratore si è laureato a Roma con Bruno Zevi nel 1970. Stimolato ad approfondire quello stesso capitolo della storia del XX secolo che aveva interessato l’autore della Storia dell’architettura moderna, Muratore andò oltre i limiti circoscritti e le restrizioni della modernità zeviana per affrontare senza pregiudizi ideologici una lettura meno eroica e sicuramente più inclusiva delle diverse posizioni culturali che hanno caratterizzato le vicende dell’architettura italiana. Da questa antologia di scritti emergono i temi prevalenti e ricorrenti che lo hanno interessato: le riflessioni sull’architettura italiana e i suoi architetti, gli studi sulle tecniche, le arti decorative, le maestranze e i cantieri, la passione per l’archeologia industriale e le questioni della conservazione e valorizzazione non solo delle architetture notevoli, ma di quel tessuto della città ordinaria fatta di edifici residenziali e produttivi, elementi decorativi e di arredo urbano, edifici dignitosi e di qualità, spesso dimenticati. Al centro di questi pensieri si colloca sempre Roma, che incrocia tutti i temi citati e che è stata la città, in cui è nato, ha vissuto e insegnato e che più di ogni altra cosa ha apprezzato e amato.
30,00 28,50

Ritratto in movimento. Conversazione con Franz Prati

Libro: Libro in brossura

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2023

pagine: 96

«L’anatomia che noi facciamo di un’opera, dietro la pretesa della filologia, ha sempre il rischio di produrre qualcosa di inopportuno. L’opera serve all’autore come materia prima del racconto di sé, e, per estensione, della continua riformulazione dell’opera stessa. Le fonti, se proprio le ritenessimo utili a capirci qualcosa, dovrebbero restare in sospensione nel racconto, disponibili a venire manipolate dall’autore all’occorrenza. Del resto, come ci avvertiva Mario Praz, poche figure risultano così meschine quanto quella dello scopritore di fonti. Cosa, questa, che non è proprio ovvia da accettare, e che, soprattutto, finisce col venire naturalmente ignorata per via, ad esempio, del troppo amore. Ma, insomma, non vorrei adesso essere frainteso, né procurarmi la disapprovazione dei cultori di un’intera disciplina. Comprendo bene che nulla può esistere realmente al di fuori della dimensione ricostruttiva, e neanche mi pare che, al di là della salace suggestione che esercita, l’affermazione di Praz si possa davvero sottoscrivere. Quello che però mi viene suggerito dalle pagine del libro che avete appena letto è che il discorso sulle fonti, tanto più se espresso in forma dialogica, è sempre l’origine di un discorso amoroso tra l’autore e la propria opera. Come tale, contiene i termini se non proprio di un’esclusione, quantomeno di una esclusività, riferendo il racconto a tempi e luoghi che sono in grado di coinvolgerci con l’eterna arma del discorso amoroso: il desiderio. In altri termini, tramite lo strumento del desiderio l’opera marca in noi la distanza tra quello che sentiamo di mostrare e quello che sentiamo di volere. Il carattere di questa risonanza emotiva – nell’opera di Franz Prati e nel discorso intorno a essa che il dialogo con Lucia Re riesce bene ad attivare – assume la dimensione di atmosfera, termine che introduce una nuova prospettiva affettivofisica nelle nostre possibilità di interazione con l’opera. Atmosfera intesa come metafora, legata com’è alla capacità dell’immaginazione di evocare presenze che trascendono il dominio del sensibile, ma anche atmosfera intesa come messa in scena simbolica, in una dimensione dove emerge la sua natura teatrale, la sua capacità di allestire scenari in risposta al bisogno degli esseri umani di significati. Dobbiamo accettare i simboli – ci avvertiva Cesare Pavese a metà del Novecento – con la pacata convinzione con cui si accettano le cose naturali. La città ci dà simboli come la campagna ci dà frutti. La città, quella che continuamente Prati ricerca, traduce in simboli i prodotti di volontà altrui, li traspone e li impagina in una partitura ogni volta diversa, ogni volta artefice di una forma di risonanza tra i frammenti architettonici ricomposti nell’opera e la sensibilità di chi li percepisce. Bisogna amare tutto con cautela disperata, concludeva Pavese. Quando l’autore lo fa, lascia a noi la posizione di desiderare i simboli, ma è un rapporto scambievole di desideri. Anche il Prati autore desidera la città quando la racchiude intera nella forma della colonna, che talvolta si erge, come quella descritta da Chateaubriand in René, sola in mezzo al deserto ed è “simile a un grande pensiero”.» (dalla postfazione di Valter Scelsi)
20,00 19,00

«Rabeschi, angeletti, e fogliami». Il Monastero e la chiesa di San Benedetto in via dei Crociferi a Catania

Rosangela Lamagna

Libro: Libro in brossura

editore: Campisano Editore

anno edizione: 2023

pagine: 216

Nel volume viene ripercorsa la vicenda secolare, lunga e topograficamente complessa, nel corso della quale il monastero di origine tardomedievale, fondato nel 1334 e trasferito nel 1356 in una zona più elevata della città, conosce periodiche trasformazioni, ampliamenti e ricostruzioni. L’edificio occupa un quadrante strategico nel denso edificato urbano – ormai saturo alla fine del secolo XVII – innestato su quello straordinario sistema costituito da via dei Crociferi, la “via dei monasteri” di Catania, che vede addensarsi lungo i suoi margini una sequenza di prestigiose fondazioni claustrali maschili e femminili. Il volume introduce elementi analitici di specifica peculiarità disciplinare, concentrandosi, oltre che sulle Vicende storiche, in particolare sui processi di “fabbrica”, con meticolose ricostruzioni documentarie delle diverse fasi di cantiere, dando conto in maniera dettagliata delle maestranze impegnate, dei materiali utilizzati, degli investimenti economici, dell’organizzazione logistica.
40,00 38,00

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