Carthago

Una storia che appartiene al presente e un'altra che appartiene al passato si intrecciano. Due racconti apparentemente distanti, ma accomunati dalla stessa essenza: la negazione del diritto a una vita serena. Hani è un bambino siriano costretto a separarsi dalla sua bellissima città e dai suoi affetti a causa della guerra. La spensieratezza e l'allegria dei suoi dieci anni si scontreranno con l'orrore provocato dagli adulti, quando "magicamente" incrocerà Stephan, un ragazzino tedesco poco più grande di lui, che lo accompagnerà alla scoperta del suo mondo. Lungo il viaggio dalla Siria al mare, Hani avrà sua sorella Amal a fargli da guida, ragazza che porta la speranza nel nome e la voglia di cambiare il mondo nel cuore. Uno specchio, un sogno e un ciondolo faranno incontrare Hani e Stephan, portandoli a scoprire un'amicizia che non conosce barriere, limiti e pregiudizi, la stessa che legherà Stephan a Thomas, anche lui vittima dell'olocausto medico-scientifico nazista.

Il nome della ridente cittadina di Acireale è quello del pastorello Aci, figlio del dio Pan. Un amore smisurato univa Aci a Galatea, bellissima ninfa del mare; il loro amore finì però per accecare di gelosia il mostruoso gigante Polifemo che, noto per l'unico occhio in fronte, dopo il rifiuto di Galatea, scagliò sul corpo di Aci un gigantesco masso che lo schiacciò. La notizia giunse a Galatea che alla vista del suo amore ridotto a quel modo, pianse tutte le lacrime che aveva in corpo; pianse talmente tanto che gli dei che vollero consolarla trasformando Aci in un bellissimo fiume che tuttora scende dall’Etna e sfocia nel tratto di spiaggia dove solevano incontrarsi i due amanti.

Con questo Capriccio Siciliano - afferma Vincenzo Spampinato nella Prefazione - Gabriella Vergari non solo è riuscita a far esistere la nostra Terra, ma addirittura a farla resistere nelle sue tradizioni e contraddizioni, nei suoi silenzi e nelle sue canzoni, facendola diventare lo spartito che tutti dovrebbero suonare. Così va inteso questo Capriccio, non stravaganza puerile e incaponita ma, in accezione tecnica (e auspicabilmente melodiosa), componimento a proprio modo musicale, di forma libera e varia, al limite dell'improvvisazione. Una dichiarazione d'amore per la Sicilia, di cui essere suonatori e ascoltatori insieme, per entrare nel mood giusto e poterla abbracciare nelle sue sfaccettate dimensioni, ma soprattutto nei suoi mille volti, odori e colori.

La storia di un amore travolgente tra un giovane uomo, romantico e sognatore, e una donna dal passato difficile; il giovane abbandonerà le vecchie compagnie votate a una vita vuota e senza senso, per seguire i consigli di un saggio che, come per miracolo, riuscirà a indirizzare il giovane verso la donna desiderata e una nuova vita.

"Il Tappeto" è il secondo romanzo di Baldi, l’autore di Gagliano Casteferrato, che dopo “Bagliori” conferma l’attaccamento alle proprie radici, alle corde di una sicilianità che non smette di stupire ed affascinare. Un ponte “letterario” tra Enna e Palermo, Catania e Siracusa, tra storie che attingono al mito e alle vicende nate dalle molteplici dominazioni succedutesi nella regione.

In un continente lacerato dalla guerra tra umani ed Eidolon, esseri magici, la vendetta e il potere si intrecciano in una missione che cambierà il destino del mondo. May Cadogan, una spietata mercenaria cresciuta nei vicoli di Sideport, ha giurato di annientare ogni Eidolon sul suo cammino, colpevoli della strage che ha distrutto la sua famiglia. Con il fratello Julian e l’infallibile ladro Archie vive ai margini della legge. Dall’altro lato della guerra, Sam, una nox, figlia dell’oscurità, sopravvive come prigioniera del regime, perseguitata per il suo sangue e per i crimini dei suoi simili. Ma quando viene chiamata in causa, la sua rabbia e la sua intelligenza risultano armi incredibilmente preziose. Un antico talismano, capace di cancellare la magia degli Eidolon, è stato localizzato in una prigione inviolabile che ospita le creature più pericolose del Continente. Per recuperarlo una squadra suicida composta da sei individui incompatibili: oltre a May, Julian e Sam, ci sono Jonah, un pirata esiliato pronto a riscattare il proprio nome; Shadia, una guardia reale tormentata da un passato oscuro; e Maxwell, costretto a dimostrare il proprio valore ben lontano dal trono

Le mie 3re mamme è un viaggio nella memoria e nella gratitudine, un omaggio intimo e affettuoso a tre figure femminili che hanno plasmato l’anima e la vita dell’autore. Lisetta, madre naturale e instancabile maestra di sapere e curiosità; Maddalena, la tata dal cuore semplice e concreto, capace di trasmettere la vitalità della terra e della natura; Gabriella, la nonna che incarna la tradizione e la nobiltà d’animo, pronta ad accogliere e a sostenere con eleganza e calore. Attraverso ricordi vividi e riflessioni sincere, Pierantonio Piccini intreccia i fili delle loro esistenze, restituendo al lettore un mosaico di amore materno condiviso, fatto di educazione, cura e dedizione. Non un’autobiografia classica, ma una dichiarazione di riconoscenza: un tributo alle “tre mamme” che, senza rivalità e senza misura, hanno donato all’autore la forza di crescere, di comprendere e di vivere con profondità.

Carlo Valenti è un cinquantenne commissario di Polizia a Catania, affascinato dalla sua città tanto quanto dal mare e dai suoi silenzi. Tra le indagini e il suo amore per Catania, Valenti si distingue per il suo approccio umano con i criminali, preferendo il dialogo alla severità. Con una passione per la gastronomia locale e un debole per l’arte, la cultura e il cinema, Valenti è un personaggio complesso, un paladino della giustizia in un mondo pieno di contraddizioni e pericoli.

Daniele, esploratore del Circolo dei Saggi, viene inviato a Tokyo dal Professore Terravecchia per ricercare dei documenti inediti che provino l’esistenza di due elaborati scritti dal filosofo ateniese Socrate. Nell’occultamento di tale magnificenza, si ipotizza, sia coinvolto Platone e lo stesso fglio maggiore di Socrate, Sofronisco. Il famigerato Comitato di Fede Trasversale, si oppone con brutalità alle nuove interpretazioni del sommo maestro, poiché significherebbe rivedere alcuni paradigmi alla base del pensiero religioso occidentale. Per Daniele inizia un’avventura reale o immaginaria che lo vedrà coinvolto in rocambolesche vicissitudini, gettando nel dubbio il lettore sull’eredità lasciata da Socrate all’umanità. In copertina un’illustrazione di Lucilla Suma.

Senza radici non si vola è un viaggio profondo e toccante attraverso un’identità in cerca di radici, voce e riscatto. Questa autobiografia nasce dall’impellente necessità di trasformare un antico dolore in parole, per trovare comprensione, guarigione e nuove possibilità. Nelle pagine di questo libro avvincente, l’autrice rivive con lucidità e delicatezza la propria storia. Da un’infanzia segnata da solitudine, separazioni e silenzi, all’incrollabile coraggio di sua madre, Awetash, una donna etiope nata in circostanze miracolose e cresciuta tra povertà e lotte. La loro storia intrecciata non cerca pietà né retorica, ma colpisce il cuore, aprendo spazi per molte altre voci ancora in attesa di essere ascoltate. Questo libro non è solo una lettura: è un invito a chiudere gli occhi di fronte alla comodità della verità, per abbracciare la necessità di raccontare, un atto rivoluzionario in se stesso.

"Rimi e spini. Cuntu e cantu" è il viaggio di un uomo che, nato in una famiglia contadina dove le parole erano rare e gli affetti trattenuti, ha imparato a cercare nella scrittura il suo respiro e la sua libertà. Cresciuto tra calli alle mani, silenzi domestici e libri salvati di nascosto dalle fiamme, ha dovuto abbandonare presto la scuola per lavorare. Ma le parole, negate e desiderate, sono diventate la sua forza: raccolte, custodite, scritte. Tornato sui banchi da adulto, le ha ritrovate tutte, e oggi le condivide come “rimi e spini”, canto di dolore e speranza, radici e rinascita. Una testimonianza di resilienza, dove la scrittura diventa rifugio, compagna e atto d’amore universale