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Comunickare

Con gli occhi di un amaziy. Nessun luogo è preciso

Con gli occhi di un amaziy. Nessun luogo è preciso

Ivan De Francesco

Libro: Cartonato

editore: Comunickare

anno edizione: 2021

pagine: 92

35,00

Chròmata

Chròmata

Daniele D'Amato, Fabio Marigliano

Libro

editore: Comunickare

anno edizione: 2016

pagine: 120

Daniele e Fabio si conoscono da dieci anni a causa della fotografia e oggi vivono grazie a essa. Entrambi amano la fotografia in maniera viscerale, tanto che ne hanno fatto una ragione di vita. Nello stesso tempo però entrambi hanno punti di vista totalmente differenti, ed è questa la caratteristica che li fa lavorare molto bene insieme, perché si completano a vicenda. Fabio più tranquillo e pacato, Daniele più sanguigno e reattivo. Fabio più sognatore e idealista, Daniele più pragmatico e materialista. Due modi di pensare che si riflettono anche nel loro modo di fotografare. Fabio che guarda più verso il cielo e Daniele che invece tende a guardare per terra. Entrambi però comunicano emozioni con le loro immagini che solo gli animi più sensibili possono comprenderne l'empatia. È un po' come parlare di due facce della stessa medaglia: gli stili si sovrappongono e si accomunano quel tanto che basta per lasciarli sempre differenti e identitari.
25,00

Letture fotografiche

Letture fotografiche

Daniele D'Amato, Luigi Franco Malizia

Libro

editore: Comunickare

anno edizione: 2016

pagine: 108

25,00

Dalla fabbrica alla crisi. Il calzaturiero salentino

Dalla fabbrica alla crisi. Il calzaturiero salentino

Mario Toma

Libro: Copertina rigida

editore: Comunickare

anno edizione: 2014

pagine: 152

12,00

Odore salmastro misto vernice. Luci e ombre di mestieri dimenticati

Odore salmastro misto vernice. Luci e ombre di mestieri dimenticati

Ivan De Francesco

Libro: Libro in brossura

editore: Comunickare

anno edizione: 2020

pagine: 96

“Talvolta si dice che l’immagine in bianco e nero è carente rispetto a quella a colori perché appunto manca il colore: invece per certi lavori fotografici il bianco e nero risulta più secco, concentrato, senza distrazioni, abbagliante tra le zone di luce fortissima all’esterno e la penombra degli interni, dove si lavora e si rifinisce l’imbarcazione. Dal punto di vista tecnico l’immagine con forti contrasti risulta sempre una sfida per il fotografo, impegnato a decidere ogni volta se favorire la parte in luce o quella in ombra, proponendo pertanto due diverse interpretazioni della medesima scena: la trappola è sempre presente. Ci si trova davanti a un bivio: bruciare la sezione in luce per favorire quella oscura, oppure trovare un equilibro che non accontenta quasi mai il fotografo, perché appunto troppo banale nel compromesso. E allora occorre scegliere: meglio intravedere, percepire la presenza umana invece di descriverla compiutamente, percorrendo quella strada fotografica che recita sempre che il suggerito è più forte dell’esplicito”. (Pierpaolo Ghisetti)
24,00

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