Ediz. Storia e Studi Sociali
Sicilia archeologica. Caratteri e percorsi dell'isola dal paleolitico all'Età del Bronzo negli orizzonti del Mediterraneo
Sebastiano Tusa
Libro: Copertina morbida
editore: Ediz. Storia e Studi Sociali
anno edizione: 2015
pagine: 318
L'opera di Sebastiano Tusa comprende vari saggi, che centrano vari argomenti: un inquadramento storico, archeologico e filosofico sul Mediterraneo antico; le forme di religiosità delle popolazioni primitive siciliane; l'insorgenza agro-pastorale nell'isola ossia la transizione tra le società di cacciatori e raccoglitori e quelle d agricoltori e pastori; microcosmi insulari straordinari come Pantelleria e le Eolie; infine, le antichissime radici identitarie del popolo siciliano.
Pio La Torre legislatore contro la mafia
Libro: Copertina morbida
editore: Ediz. Storia e Studi Sociali
anno edizione: 2014
pagine: 300
Sono raccolti insieme gli interventi e i discorsi parlamentari di Pio La Torre sulla questione mafiosa: dagli interventi all'Assemblea Regionale Siciliana degli anni sessanta alla proposta di legge sulle norme di prevenzione e di repressione del fenomeno della mafia del marzo 1980, che avrebbe costituito l'asse portante della legge 416-bis. Al centro di questo percorso, la relazione di minoranza del 1976 alla Commissione parlamentare, corredata, ancora per la prima volta, degli allegati, costituiti da diversi rapporti, molto documentati, sulle relazioni tra politica, economia e mafia nelle province della Sicilia occidentale. Il libro comprende inoltre due ampie testimonianze, di Nicola Cipolla e di Emanuele Macaluso, dirigenti storici della Sinistra italiana e compagni di militanza di Pio La Torre e un'intervista a Franco La Torre.
Il progetto Kalhesa
Ismé Gimdalcha
Libro
editore: Ediz. Storia e Studi Sociali
anno edizione: 2014
pagine: 214
Sembra il libro di uno scrittore sconosciuto, che parla di un luogo sconosciuto. L'uno e l'altro collocati, forse, nel mondo arabo. Ismé Gimdalcha è l'autore; "Il progetto Kalhesa" il libro. In realtà Ismé Gimdalcha è Giancarlo De Carlo. È il grande architetto e urbanista ammirato nel mondo per Urbino, noto e stimato tra gli architetti per tanti altri progetti di grande sapiente qualità. E Kalhesa è, in realtà, Palermo. Il libro è il diario di una esperienza di lavoro, intensa e struggente, disperata e incantata, che De Carlo condusse in quella città tra il 1979 e il 1982, insieme con un altro grande intellettuale dell'architettura e dell'urbanistica, Giuseppe Samonà, e a due professionisti locali, incaricati dal Comune di redigere un progetto di risanamento del centro storico.
Il crepuscolo della Sicilia islamica. Indagine storica su una violenza etnica continuata
Carlo Ruta
Libro
editore: Ediz. Storia e Studi Sociali
anno edizione: 2014
pagine: 96
Attraverso la lettura di un numero cospicuo di fonti, si propone lo studio di alcuni aspetti irrisolti di quel che accadeva nel profondo della Sicilia normanna, negli anni della "pacifica convivenza" tra arabi e cristiani. Il profilo è quello di una indagine divergente, tesa a documentare i modi in cui venne forgiato e man mano impiegato dalle aristocrazie latine, dagli episcopati e in una misura non indifferente dagli stessi Altavilla, con una serie di atti emblematici, il paradigma violento che, applicato fino alle estreme conseguenze, nell'arco di poche generazioni avrebbe determinato la distruzione sociale, civile e materiale dell'Islam siciliano. Mediante un approccio mirato ai documenti, per alcuni aspetti inedito, vengono riformulate una serie di domande sui "moventi", sul perché e sul come si poté dare corso, di fatto, alla cancellazione fisica della Sicilia propriamente araba, edificata dagli Aghlabidi, dai Fatimidi e dai Kalbiti in oltre due secoli di storia. Scorre in definitiva il "reportage" di un attacco continuato e pervicacemente voluto, che attraversò la Sicilia della riconquistata cristianità.
La mafia e lo Stato. L'organizzazione criminale e la politica dalla prima alla seconda Repubblica
Emanuele Macaluso
Libro: Libro in brossura
editore: Ediz. Storia e Studi Sociali
anno edizione: 2013
pagine: 160
In questi scritti, Emanuele Macaluso, dirigente storico della sinistra italiana, propone un'analisi complessa della fenomenologia mafiosa, tesa a spiegare le relazioni dell'organizzazione criminale con il potere politico, dagli anni convulsi del feudo, nell'immediato dopoguerra, quando la mafia si scatenava contro il movimento contadino, alla seconda Repubblica: fino ai giorni nostri. Si compone, da questa prospettiva, un'indagine ricca di sfaccettature, che offre chiavi di lettura acute e coerenti su aspetti in ombra, discussi o poco considerati della questione mafiosa. Il libro comprende: il saggio "La mafia e lo Stato", uscito nel gennaio 1971; alcuni interventi recenti; infine, rilasciata per questa pubblicazione, un'ampia intervista su percorsi politico-criminali negli anni della seconda Repubblica. L'analisi del dirigente del Partito Comunista Italiano, che si trova a fronteggiare e a studiare i poteri politico-mafiosi da linee particolarmente esposte, è completata quindi dai rilievi di un osservatore disincantato, non allineato a priori alle idee correnti, che non ha remore a proporre spiegazioni divergenti, su alcuni snodi essenziali della vicenda repubblicana.
La Sicilia e il Mediterraneo nel libro di Ruggero
Al-Idrisi
Libro: Copertina morbida
editore: Ediz. Storia e Studi Sociali
anno edizione: 2013
pagine: 176
Il viaggio in Sicilia (1776-1779)
Jean Houel
Libro: Copertina morbida
editore: Ediz. Storia e Studi Sociali
anno edizione: 2013
pagine: 192
Negli orizzonti dell'ideale neoclassico, Jean Houel era attratto dalle antichità siciliane, che vedeva custodite nell'isola come in un santuario. Scriveva: "Vi si trovano due anfiteatri, sei teatri, ventisei templi, di cui diversi ancora intatti e abbastanza ben conservati, tre monumenti trionfali, palazzi, mura di città, ponti, che rivelano ancora l'antica struttura muraria, serbatoi destinati alla raccolta dell'acqua, acquedotti, pozzi scavati nella roccia con comunicazioni sotterranee; altri pozzi di terracotta, bagni di diverse specie, tombe diversissime fra loro per forma, dimensione e fattura, scuderie antiche". Egli, da pittore e architetto, concentrava quindi il maggiore impegno investigativo su questo terreno, attribuendo al rapporto testo-immagine un rilievo particolare, sul piano tecnico oltre che estetico. Offriva così materiali utili all'archeologia, che usciva intanto dal bozzolo dell'antiquaria. Ma collocava tutto questo in una narrazione di tipo odeporico, che ritraeva con molta cura i caratteri e la vita sociale dell'isola. Il viaggiatore si riprometteva di raccontare una Sicilia più ampia di quella che era stata annotata fino a quel momento.
La Sicilia nel 1876. Le condizioni politiche e amministrative
Leopoldo Franchetti
Libro: Copertina morbida
editore: Ediz. Storia e Studi Sociali
anno edizione: 2013
pagine: 328
Alla sua uscita, nel 1877, il testo di Leopoldo Franchetti non suscitò molti entusiasmi nell'opinione pubblica. Ma le riflessioni dello studioso toscano sono divenute un punto di riferimento negli studi sul fenomeno mafioso, e tanto più oggi rivelano la loro lungimiranza. In un'epoca in cui le analisi di Tocqueville sulla democrazia americana appaiono indebolite dalle derive oligarchiche di questa nazione, la lucida analisi di Franchetti non sembra più in sintonia con un mondo soggetto a derive mafiose che appaiono inarrestabili? Da decenni si parla di "meridionalizzazione" del Nord, per sottolineare l'importanza crescente assunta dal "modello siciliano". In realtà, sembra proprio che ovunque valga la triste legge di Gresham: la moneta cattiva scaccia sempre quella buona. Se Tocqueville fu allora il profeta del secolo americano, Franchetti non fu, per certi versi, il profeta delle derive criminali del nostro tempo?