Edizioni La Meridiana
In classe con la testa. Teoria e pratica dell'apprendere in gruppo
Francesco Berto, Paola Scalari
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2016
La classe, ci dicono gli autori di questo libro, funziona come un qualsiasi gruppo con dinamiche e potenzialità che fanno di un insieme di persone una trama di relazioni significative. La teoria sui gruppi e la metodologia del lavoro con i gruppi possono pertanto rappresentare per la scuola e i docenti di oggi un punto di snodo tra l'impotenza di fronte agli atteggiamenti problematici di giovani allievi e la possibilità di insegnare loro a imparare traendone soddisfazione. Il gruppo è il luogo che contiene le singole identità dando loro forma e, attraverso un incessante processo evolutivo, aiuta ogni individuo a maturare, imparare e conoscere. Per gli alunni entrare in classe "con la testa" significa poter fare un'esperienza di apprendimento che li sproni a saper interagire con gli altri sapendo appassionarsi alla conoscenza di se stessi. Costruire questo spazio dove il tempo trascorso insieme divenga tempo per crescere richiede arte, conoscenza e tecnica ed inoltre richiede docenti che sappiano leggere, interpretare e dare significato agli stati d'animo che attraversano il percorso che porta dei singoli allievi a divenire parte di un gruppo classe. Questo processo, che sfocia in un sentimento di appartenenza, è rappresentato da una scolaresca nella quale gli allievi si riconoscono, rispettano e stimano pur nell'evitabile conflittualità che li mantiene in ricerca. Questo accordo e disaccordo, che si fonde, intreccia e urta, alla fine diviene un corale incontro che crea una sinfonia capace di fare da sfondo integratore a tutti gli alunni. Ogni allievo, appoggiandosi su questa base sicura, può rielaborare nozioni, imparare teorie, esplorare oltre il noto senza la paura di trovarsi da solo di fronte a quelle esperienze insormontabili e inquietanti che, attraverso l'apprendimento di qualcosa di nuovo, inedito e sconosciuto lo invitano a cambiare.
Portare la vita in salvo
Vito Calabrese
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2016
pagine: 122
"Non è un libro su Paola. Quel libro deve essere ancora scritto. Ho cominciato a scrivere perché non volevo rimanere senza voce davanti al vuoto provocato dal male. Parlare di situazioni traumatiche è difficile perché emotivamente doloroso: si fa di tutto per distogliere lo sguardo. Il trauma abita un non luogo, creargli uno spazio dove fare l'esperienza dell'incontro con l'atrocità, è un'operazione indispensabile, per mettere un confine fra i vivi e i morti. Nel mio lavoro psicoterapeutico mi ero avvicinato a vicende umane dove il dolore che affliggeva gli altri era qualcosa che poteva accadere anche a me. Avevo ingaggiato tanti corpo a corpo con romanzi di stampo biografico che raccontavano storie di perdita e di dolore. Ma quando ti accade qualcosa di assurdo si guarda la vita con meno illusioni e con più gratitudine. Ho scoperto che il tempo del lutto non è fatto solo di vuoto, di mancanza, di desolazione, di nostalgia del futuro, ma anche di tutto quello che l'amore vissuto può continuare a generare nel presente attraverso il rapporto con gli altri, con la bellezza di altri racconti. La mia visione delle cose è cambiata, non posso più prescindere da quello che è accaduto. Qualcuno diceva che Paola non voleva passare su questa vita come un vestito vuoto. Questo libro è un pezzo del suo vestito."
Le ali in tasca
Elena Girardin
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2016
pagine: 184
In queste pagine ripercorriamo le biografie di dieci donne che hanno fatto la storia del Veneto passando da personaggi quali Caterina Cornaro e Tina Merlin. Figure diverse per epoca, astrazione sociale e fama, dando prova di come tutte abbiano trovato una forma di riscatto attraverso la cultura, in particolare la scrittura.
La comunicazione ecologica. Manuale per la gestione dei gruppi di cambiamento sociale
Jerome K. Liss
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2016
pagine: 96
La comunicazione ecologica presenta le metodologie fondamentali per la creazione di una comunicazione democratica nei gruppi: come superare monopoli, dogmatismi, giudizi negativi, approssimazioni, astrazioni vaghe, dispersioni dannose, rivalità con altri gruppi, ecc.; passo dopo passo, fornisce una guida concreta per esercitare una "critica costruttiva", per la "risoluzione dei conflitti", per lo "sviluppo dei progetti", per la "cooperazione con gli altri gruppi". La speranza è che i movimenti che nella società civile operano per il cambiamento - ecologisti, pacifisti, donne, comunità, consumatori, anziani, portatori di handicap, adolescenti, minoranze... - possano applicare queste metodologie per meglio valorizzare il potenziale di ciascuno. Anche gli insegnanti, i genitori e i lavoratori potranno trovarvi le idee per trasformare il diffuso senso di frustrazione in un serio lavoro per il cambiamento.
Educare e punire. L'esperienza educativa nella difficile impresa di «liberare» e «contenere»
Mario Schermi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2016
pagine: 224
La punizione gode di uno scarso credito pedagogico. L'attenzione anche pubblica si alza ogni qual volta la cronaca segnala avvenimenti dove, in contesti educativi, si adoperano punizioni e azioni che abbiano un carattere repressivo. Eppure la punizione è conseguenza di una trasgressione violata. Quindi, di fatto, ha una sua ragion d'essere. È indubbio che nelle nostre pratiche educative private, così come nelle nostre pratiche pubbliche, si continui a ricorrere alla punizione (ai castighi, alle pene) ogni volta che gli ordini relazionali, sociali, normativi sono stati violati o anche soltanto messi a rischio. Così com'è altrettanto indubbio che i provvedimenti punitivi siano, pur sempre, accompagnati da sicuri auspici di ravvedimento, ovvero da determinate ambizioni educative. Ma allora: che ne è dello scarso credito? Allora, sono poi così sostenibili le tesi pedagogiche che escluderebbero il ricorso alle punizioni, quali soluzioni incapaci di promuovere, orientare il crescere del soggetto? Sono legittime le interpretazioni che scorgerebbero, nel e dietro il punire, le intenzioni di perpetrare un "abuso educativo"? Che ne è di quell'educazione, che pure attraverso il punire intendeva rieducare? E in assenza di un conforto pedagogico, non c'è il rischio che, sotto il peso di un certo "scrupolo", semplicemente si punisca meno (o affatto), andando verso soluzioni soltanto più sbiadite, meno afflittive, solo annunciate, minacciate ma, di fatto, anche poco credibili, perché imbarazzate e distratte?
Si può fare. La scuola come ce la insegnano i bambini
Davide Tamagnini
Libro
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2016
Questo libro è una risposta del perché, del come e del cosa è stato fatto per arrivare ad affermare che invece "si può fare". Si può facilitare il naturale sviluppo di ciascuno, si possono non usare libri, voti, compiti e schede, si può rompere quel sempiterno sodalizio che purtroppo lega l'apprendimento alla noia. Insomma si possono fare molte cose se, innanzitutto, si crede che sia importante farlo. Dopo questa esperienza possiamo asserire che l'unica cosa che non si possa fare nella scuola è insegnare senza apprendere dai bambini. È un appello a tutti coloro che si occupano o hanno a cuore i temi dell'educazione: costruiamo una scuola più competente, vicina agli esseri umani che la abitano, ai loro bisogni e sogni, a partire dal bisogno/sogno di felicità.
Educare alla felicità. Nuovi paradigmi per una scuola più felice
Lucia Suriano
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2016
pagine: 120
Questa non è utopia. Smettiamola di non realizzare cose belle per paura di essere definiti sognatori. Cosa c'è di male nel desiderare una scuola migliore e nuovi paradigmi che la rendano più bella e più felice e anche più proficua? Proviamo, allora, a pensare alla scuola come un luogo di possibilità. Un grande "parco giochi" nel quale le menti, i cuori e le anime possano giocare a sviluppare i propri talenti, allenare le proprie emozioni, fortificare le abilità e prepararsi per la seconda parte della vita: quella di adulti che dovranno portare il loro meglio nella società attraverso il loro lavoro. Certo, le difficoltà economiche non aiutano, il precariato e tanti altri innegabili problemi esistono. Ma crediamo di produrre effetti positivi pensando negativo e cercando sempre quello che non va? Non è giusto cedere a facili disfattismi. Questo lavoro è una proposta, un tentativo concreto di portare nelle scuole, attraverso un ampio e articolato supporto metodologico, pratiche di educazione alla felicità. Praticare la risata vuol dire spezzare gli schemi negativi. Quando pensiamo a una situazione in chiave positiva diventiamo capaci di prendere decisioni migliori e influenzare il nostro corpo e il nostro comportamento. Così non solo cambiamo noi stessi, ma in fondo trasmettiamo un'energia positiva che cambia il mondo. E non è queste la missione della scuola?
La laicità del Vangelo
José Maria Castillo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2016
pagine: 176
Il Vangelo è un libro di religione o la storia di un conflitto mortale con la religione? Lungo tutta la vita di Gesù, i conflitti con i sacerdoti, i dottori della legge e i farisei, il tempio, le osservanze e le norme religiose, sono stati sistematici. Dunque, può pensare seriamente a un cristianesimo "non-religioso"? Il Vangelo non è "un libro di religione", è un insieme di racconti che spiegano come Gesù di Nazareth ci offra "un progetto di vita". Tuttavia, Gesù è stato un uomo profondamente religioso, a causa della sua intensa relazione con Dio come Padre e del suo frequente ricorso alla preghiera. Ma la religiosità di Gesù non è stata legata al tempio, ai riti sacri, ai sacerdoti e alla sottomissione alla legge religiosa. Al contrario, Gesù è vissuto in maniera tale che, quando ha iniziato ad agire e a parlare in pubblico, è entrato in conflitto con i responsabili della religione (i sacerdoti, i teologi ed i più stretti osservanti). Il Vangelo è il grande racconto di questo conflitto, che è terminato drammaticamente nel processo, nella condanna e nella morte di Gesù. Per questo resta cruciale la domanda: come ha potuto fondare una religione un uomo la cui vita è finita in uno scontro mortale con la religione? L'aspetto centrale della vita di Gesù non è stato il religioso e la religiosità, ma l'umano e l'umanità. E poiché Gesù si è posto dalla parte della vita e della felicità degli esseri umani, il Vangelo incentra la sua attenzione sulla salute dei malati, sulla convivialità...
Ce la farà Francesco? La sfida della riforma ecclesiale
Rocco D'Ambrosio
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2016
pagine: 88
I gesti, le parole, gli interventi, le decisioni di papa Francesco conservano tutti una linea conciliare di riforma della Chiesa. La sua è una sfida per tutti: o si entra nello spirito della riforma o non si comprende cosa sta realizzando; o la si condivide, con intelligenza e sana criticità, oppure ci si oppone a lui e si vanifica il suo sforzo. Ce la farà Francesco? È una domanda che ricorre spesso. Affiora sulle labbra di credenti e non credenti, tutti interessati a comprenderne l'esito delle sfide che il nuovo pontefice sta affrontando. Una cosa è certa: la riforma di Francesco richiede tempo, pazienza, costanza. Tra scandali e infedeltà papa Francesco non ha il timore di affrontare tutto ciò che non va nella Chiesa cattolica. Tuttavia questa, come ogni istituzione, in alcuni casi, resiste all'innovazione e ora resiste al suo innovatore Francesco. Ma la posta in gioco qui non è la semplice sequela di un leader, ma l'attuazione del Vaticano II. La prospettiva dal basso di Bergoglio invita a prestare più attenzione a temi quali: i poveri, un nuovo slancio missionario, la sobrietà nella vita ecclesiale, l'impegno per la giustizia e la lotta contro la corruzione di tutte le istituzioni (Chiesa cattolica inclusa), il debellare la piaga della pedofilia, la collegialità episcopale, la promozione del laicato, l'attenzione ad alcune prassi familiari, un rinnovato impegno ecumenico, la cura della natura.
Monsignor Romero martire per il popolo. I giorni ultimi nel racconto del diario
Francesco Comina
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2016
pagine: 216
Gesù muore ancora nel Salvador degli anni Settanta fra le urla dei disperati. E il monsignore urla lo scandalo mentre la città brucia. Dice, ammonisce, avverte, condanna. Nella solitudine più totale. È così che Romero inizia un lungo, profondo, travagliato dialogo con se stesso, fino al martirio." I martiri sono germi di vita che disseminano speranza e rinsaldano i cammini della fede. Rendono la terra feconda attraverso la forza delle parole e il coraggio di una vita vissuta insieme con la Chiesa, popolo di Dio. Le loro voci echeggiano per il continente latinoamericano e per il mondo. Anche in Salvador, un Paese dove la violenza causò 70mila morti, oltre a esiliati e perseguitati, emerse una voce che seppe denunciare gli abusi ed esigere rispetto per la vita e la dignità di un popolo, vittima della guerra civile e della dittatura militare. Quella voce era di monsignor Oscar Arnulfo Romero, che si convertì e abbracciò, come diceva San Paolo, il cammino della croce. Romero subì le incomprensioni di una Chiesa che si rifiutava di prestare ascolto alle sue richieste e alle sue denunce. Posizioni ideologiche e informazioni fuorvianti su ciò che stava effettivamente accadendo in Salvador produssero una distanza tra lui e il Vaticano. Era cosciente delle minacce di cui era oggetto, ma la forza del Vangelo e il suo impegno verso il popolo salvadoregno erano per lui un imperativo morale. Sono trascorsi molti anni e il Santo d'America, Oscar Romero, illumina il cammino della Chiesa.
Non la picchiare così. Sola contro la mafia
Francesco Minervini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2016
pagine: 88
Maria è una testimone di giustizia. Non una pentita. Non una collaboratrice. Non ha commesso reati, non è stata complice di niente, non ha sbagliato davanti alla legge. Ha solo visto l'impossibile, l'incredibile che non ha voluto accettare subito, l'impensabile per una ragazza innamorata. È fuggita e ha deciso di vivere di nuovo. E ha subito violenza, tanta, sino a quando ha detto basta. E ha deciso di vivere di nuovo.
Costruire l'intelligenza emotiva. Esercizi per educare la resilienza nei bambini
Linda Lantieri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni La Meridiana
anno edizione: 2016
pagine: 160
“I buoni genitori sono come i buoni insegnanti. Fornendo una base stabile, gli adulti attenti possono creare nella vita dei bambini un ambiente che consenta al loro cervello di funzionare al meglio. Quella base diviene un porto sicuro, un riparo protetto che dà loro la forza di avventurarsi a esplorare, a sperimentare cose nuove, a osare. Quella base di sicurezza può essere introiettata quando a un bambino si insegna a gestire meglio l’ansia e quindi a focalizzare più accuratamente l’attenzione. Ciò accresce inoltre la sua capacità di acquisire una situazione ottimale per l’apprendimento. Una maniera per assicurare che ogni bambino riceva le migliori lezioni del cuore è renderlo partecipe della giornata scolastica così come anche della vita domestica. Aiutare i bambini a padroneggiare le emozioni e le relazioni li rende studenti migliori. Ci sono abilità di cui ogni bambino ha bisogno, non solo a scuola, ma per tutta la vita. Li possiamo aiutare fornendo loro lezioni sistematiche che rafforzino quelle capacità che stanno per sbocciare. Questo è ciò che Linda ha fatto, grazie al suo programma all’avanguardia, nelle scuole di New York, possibilità che viene qui offerta a tutte le famiglie e a tutte le scolaresche attraverso questo libro e il CD che lo correda.” (dall'Introduzione di Daniel Goleman)

