Equilibri (Reggio Calabria)

Questo libro racconta le vicende, l'emozione, le paure, i viaggi, la fuga e il ritorno alla vita "normale" della propria famiglia dopo il coinvolgimento diretto in alcuni contesti della seconda guerra mondiale. Quanto scritto costituisce una narrazione continua, complessiva e avventurosa di accadimenti reali che hanno determinato un intreccio molto pericoloso per la vita del suo nucleo familiare che è stato possibile dipanare con la forza della disperazione e una grande dose di fortuna.

Claudia Loddo è nata a Reggio Calabria nel 1981 ed è laureata in Scienze dell'Educazione; autrice emergente, si è distinta in "Ascolta il mio cuore" (2007) per la sua capacità di mettere a nudo la psiche umana raccontando i tormentosi percorsi che, all'insaputa degli spettatori, si frappongono tra la protagonista e l'obiettivo della serenità. Vincitrice della sezione Narrativa del premio "Belmoro 2009" con il racconto breve "Oddio, è già San Valentino" e finalista, con l'omonimo romanzo, al concorso "Tutti i colori delle parole", con la sua prosa s'insignisce di diritto del titolo di scrittrice. Con "L'Apostolo" esordisce nel filone giallo, catturando l'attenzione anche del lettore più sbrigativo. La sua narrazione, infatti, segue un ritmo sincopato e ricco di colpi di scena... dalla sua letteratura rinascono gli investigatori del nostro secolo che annegano nelle soffocanti realtà emotive di un lavoro caotico e pericoloso e disperatamente annaspano nel tentativo di rimanere a galla e non essere risucchiati dal male che combattono.

L'originalità di questo libro consiste non tanto nel parallelismo lessicale delle due lingue, quanto piuttosto nell'aver mostrato le variazioni lessicali nel passaggio da una lingua nell'altra, ivi compreso la parlata vernacolare dell'area regionale, area nella quale l'autore è nato e vissuto (il Vibonese); inoltre si è fatta distinzione, nei due idiomi, dei francesismi e italianismi provenienti da termini esclusivamente francesi o italiani e si è altresì arricchita la trattazione dei termini, nati in una lingua, mostrando l'influenza in una lingua consorella, almeno in relazione ad uno o più dei suoi significati (es. "accusare un colpo" da "accuser un coup", dove accusare non ha un significato di "muovere un'accusa"). Se si considera anche che, in questo dizionario, nell'elenco dei vocaboli sono inclusi termini di passaggio da una lingua in un altra, ma con un peso determinante nella prima delle due (cioè può essere pervenuto in Italia un vocabolo olandese ma per il tramite del francese), si può parlare addirittura di unicità del libro.

"Questa raccolta di riflessioni è per 'chi sa sognare', che credono nella speranza, che sanno e che vogliono amare. Noi giovani siamo il presente del mondo, siamo noi che stiamo costruendo la strada per le generazioni future. Questo mio lavoro nasce per motivarci ad andare avanti, per aprire gli occhi, per stare attenti a ciò che ci circonda. Ognuno di noi è un pezzo di puzzle, che unito agli altri pezzi forma un meraviglioso quadro chiamato mondo e vita. Se manca un pezzo, il quadro non è completo. Allora sentiamoci parte di questo puzzle, di questo mondo e di questa vita" (A. Cartisano)

Con questo libro Giuseppe Fava vuole ricostruire, il più fedelmente possibile, non solo la vita e le opere ma anche il pensiero dell'onorevole Franco Fortugno, tragicamente ucciso il 18 ottobre del 2005, presso il palazzo "Nieddu del Rio" a Locri, lasciando rabbia ed indignazione nei cuori dei calabresi onesti e sinceri. Certamente è ancora presto per comprendere il vero peso politico che l'uomo ebbe all'interno della società calabrese, ma coraggioso è il tentativo di Giuseppe Fava che non nasconde certo il rapporto di amicizia con la vittima e che cerca di trovare, nei complicati rigagnoli di quella, anzi questa, società ammalata, le ragioni del crudele gesto. La violenza è spesso nella natura delle cose, ma non per questo è giustificabile; per tale motivo il lavoro dell'autore tenta di mettere in risalto finanche la tensione emotiva e sociale che contraddistinse quei giorni in Calabria e nel Locrese.