Guanda
La ragazza del ponte
Arnaldur Indriðason
Libro: Libro rilegato
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 352
Un'anziana coppia è preoccupata per la nipote. Sanno che ultimamente Danní si è messa a frequentare brutti giri legati alla droga e non avendo sue notizie da qualche giorno temono le sia successo qualcosa. Per questo decidono di chiedere aiuto a Konrad: la nonna di Danní, che era un'amica di sua moglie, ha rivestito importanti incarichi pubblici e non vuole dare nell'occhio rivolgendosi alla polizia. Konrad è un ex poliziotto in pensione, e a Reykjavík la sua fama lo precede; il fiuto non gli manca, ma è distratto, svagato, e da molti anni rimugina sulla sorte del padre, accoltellato da un assassino tuttora sconosciuto. Questa volta, però, scavare nel passato e concentrarsi su dettagli all'apparenza irrilevanti lo condurrà alla verità: la triste vicenda di una ragazzina annegata nel laghetto della Tjörnin quasi cinquant'anni prima potrebbe essere la pista giusta da seguire per risolvere anche il caso di Danní, che nel frattempo viene ritrovata cadavere nell'appartamento del fidanzato. La morte di Danní è stata un incidente o qualcuno voleva farla tacere per sempre? In un noir teso e sottile, Indridason pone l'accento sul destino delle donne, che pagano il prezzo più alto per l'odio e la violenza degli uomini; e dimostra come anche il segreto più nascosto, sepolto sotto una coltre di inganni e di bugie, possa essere svelato.
La figlia ideale
Almudena Grandes
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 560
Nel 1954 Germán Velazquez Martín decide di tornare a casa. Aveva lasciato la Spagna un attimo prima della caduta della Repubblica grazie all'aiuto del padre, illustre psichiatra perseguitato dai franchisti. Negli anni dell'esilio in Svizzera, Germán si è laureato e in seguito ha condotto una importante sperimentazione su un nuovo farmaco. Per questo gli hanno offerto un posto nel manicomio femminile di Ciempozuelos, vicino a Madrid, dove ritrova Aurora Rodríguez Carballeira, che era stata la più enigmatica fra le pazienti di suo padre. Colta e intelligentissima, Aurora era affetta da una grave forma di paranoia che l'aveva condotta a compiere il più atroce dei gesti. Condannata per l'omicidio della figlia Hildegart, Aurora vive da anni in uno stato di apatia, interrotto solo per fabbricare inquietanti pupazzi di stoffa... Scardinare le difese di una mente così intricata sarebbe impossibile senza un alleato, ma Germán può contare su María, infermiera ausiliaria già messa a dura prova dalle esperienze della vita, malgrado la giovane età. Per lei infatti Aurora ha una considerazione particolare, insieme trascorrono lunghi pomeriggi studiando le piante e consultando il mappamondo alla ricerca di posti lontani. Sfidando le convenzioni, lo psichiatra si avvicina a María, finché tra i due nasce un sentimento puro e fragile, che per sopravvivere dovrà sottrarsi alle ombre del passato di entrambi. Gli anni Cinquanta in Spagna furono anni ingrati, in cui tutto era peccato e peccare era reato: una realtà cupa, asfissiante, su cui Almudena Grandes apre uno squarcio, raccontando la storia di un uomo e di una donna che hanno avuto il coraggio di opporsi alla dittatura - anche dei sentimenti - che strangolava il paese.
Saggio sul cercatore di funghi
Peter Handke
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 176
Un amico d'infanzia, compagno di giochi dei tempi trascorsi in un villaggio della Carinzia al confine con la Slovenia, è l'eroe tragico dell'ultimo Versuch di Peter Handke: un «saggio» inteso come esperimento, ricerca, tentativo. L'amico cercatore di funghi diviene, nella vita adulta, avvocato di grido, impegnato nei tribunali internazionali a difendere i criminali di guerra. La frequentazione del sottobosco però - avviata da bambino per guadagnare qualche soldo al mercato vendendo i finferli trovati battendo i sentieri più discosti dalle rotte dei turisti - si trasforma per lui in una via di fuga dalla civiltà. Solo quando, dopo vari amori esotici e di breve durata, incontra la donna della sua vita, colei che, citando Parsifal, «gli mostra vie segrete», scopre per la prima volta, nel bosco fuori città, un porcino. Questo tesoro riaccende la sua antica passione, che pian piano sfocia in una vera mania. Il «matto dei funghi» trascura perciò la professione, la famiglia, la moglie adorata, il figlio in arrivo, per dedicarsi a una ricerca che è parallela all'opera dello scrittore, e non si appaga mai della scoperta.
Troppo amore
Almudena Grandes
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 176
Una mattina come tante, ad accogliere Maria José Sànchez sul posto di lavoro è una telefonata che la riporta indietro di qualche anno, ai tempi in cui era una ragazza con i capelli molto lunghi e una spiccata vocazione artistica. A rituffarla in quei giorni è la voce di Jaime, il vecchio compagno dell'Accademia di Belle Arti, che le annuncia la morte di Marcos, un comune amico. Jaime e Marcos. Vecchi compagni, ma non solo. Dietro i loro nomi si squarcia un passato che non è mai passato: odore di acquaragia, di hashish, di corpi sudati, immagini di un triangolo amoroso. Tre ragazzi, tre diversi talenti che, procedendo insieme, avevano scoperto il piacere, provato il senso del possesso, l'ebbrezza della sfida alle convenzioni. Un legame forte, una passione totale che sbocciando si consuma, e consuma chi ne è travolto. Romanzo di sentimenti e nostalgie, "Troppo amore" è soprattutto la storia di una formazione artistica ed erotica, ai tempi della Madrid esaltante ed eccessiva della movida.
La gioia, all'improvviso
Manuel Vilas
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 416
"So che sono pazzo perché m'invento questa storia d'amore, perché m'invento la mia vita…". Dopo il grande, inaspettato successo del suo ultimo libro, il protagonista di queste pagine parte per un tour mondiale. Da un hotel all'altro - in Spagna, Portogallo, Italia, Francia e Stati Uniti - il suo è un viaggio che ha due facce: quella pubblica, in cui lo scrittore dialoga con i numerosi e appassionati lettori, e quella privata, in cui sfrutta ogni momento di solitudine per riflettere, tra improvvise illuminazioni e momenti di dolore e di confronto con il fantasma di sempre, la depressione. Che non vincerà, perché l'esperienza ha portato con sé la consapevolezza che tutto prima poi, tutto ciò che abbiamo amato e perduto, è destinato a trasformarsi in gioia: la gioia è ciò che resta, l'elemento più incomprensibile ma anche il più sacro di qualsiasi esistenza. E così il ritorno del passato, dei genitori perduti ma sempre vivi accanto a lui, e le avventure del presente, insieme a una nuova compagna, sono soprattutto un'occasione per celebrare la vita, un enigma che ha come unica spiegazione la bellezza. Come quella che ritrova nel legame pur complicato con i figli, spesso lontani, spesso vicini ma irraggiungibili, nello sforzo costante di riconquistarli, perché un padre altro non è che «un mendicante d'amore». Convinto che «tutto ciò che è importante succede nella famiglia», Manuel Vilas torna a raccontare una storia di famiglia e di famiglie, sempre in bilico tra autobiografia e invenzione: una storia che è anche quella della sua generazione e del suo paese. Una storia d'amore che riscatta il passato, e forse lo idealizza, perché «cos'altro si può fare con la vita se non idealizzarla»?
L'operaio
Ernst Jünger
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 320
"L'operaio" apparve in Germania nel 1932, un anno prima dell'avvento di Hitler, suscitando entusiasmo, furore e scandalo, ma è così poco legato al momento storico in cui fu scritto, e tanto meno alle scelte politiche della Germania in quegli anni, da risultare per metà interamente smentito dal corso degli eventi, e per l'altra metà paurosamente profetico. In una società in cui l'individuo borghese e romantico è stato stritolato dalla tecnica, il suo successore più degno, secondo Jünger, sarà l'operaio, figura svincolata da ogni connotato di classe, che dominerà la tecnica trasformandola in forza costruttiva. Egli imporrà il dominio della forma; anzi, l'operaio è la forma superiore. L'analisi di un rapporto reale impone a Jünger assoluta verità, e perciò crudeltà. Per questo, "L'operaio" è uno dei libri più crudeli del nostro secolo.
Il campo di concentrazione
Ottiero Ottieri
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 288
Il «campo di concentrazione» è la clinica psichiatrica di Zurigo in cui Ottiero Ottieri soggiorna tra il 1970 e il 1971 per curare una nevrosi depressiva: un carcere volontario, ma pur sempre un carcere, che costringe il paziente a soffermarsi sul suo male. Da questa esperienza nasce un diario anomalo in cui la narrazione non è scandita in giorni, ma scorre in un ininterrotto monologo che riproduce il dilatarsi del tempo nella mente ossessiva del paziente. Ottieri ci mette di fronte a una malattia del pensiero, che lo sprofonda nel nero baratro della disperazione e lo rende ostaggio della paura e del dubbio. Giornate in cui vita e malattia sono diventate una cosa sola. Giornate in cui, dall'ora della sveglia fino al vuoto vertiginoso del dopocena, ogni più piccola decisione innesca il terrore della scelta. Dove azioni come alzarsi dal letto, lavarsi, radersi e vestirsi risultano difficilissime, al punto che, sostiene Ottieri, soltanto quando sarà in grado di farsi la barba felicemente potrà dirsi guarito. Eppure in Ottieri non viene mai meno l'impulso alla vita e la sua scrittura è in definitiva un tentativo di resistere alla malattia. Il mondo irrompe tra le pagine del diario e davanti agli occhi dell'autore sfilano le esistenze degli altri: le donne amate, i medici, le infermiere, i pazienti. Così, come scrive nella sua prefazione Vittorio Lingiardi, «nella somiglianza di tutte le sue pagine, il miracolo di questo libro è riuscire a essere continuamente diverso».
In tutto c'è stata bellezza
Manuel Vilas
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 416
«Ci farebbe bene scrivere delle nostre famiglie, senza nessuna finzione, senza romanzare. Solo raccontando ciò che è successo, o ciò che crediamo sia successo.» Animato da questa convinzione, Manuel Vilas intreccia con una voce coraggiosa, disincantata, a tratti poetica, il racconto intimo di una vita sullo sfondo degli ultimi decenni di storia spagnola. Allo stesso tempo figlio e padre, Vilas celebra la presenza costante e sotterranea di chi non c'è più, il passato che riemerge a fatica dai ricordi, la lotta per la sopravvivenza che lega indissolubilmente le generazioni. Una narrazione che sottolinea l'umana fragilità, le inevitabili sconfitte, ma anche la nostra forza unica, l'inesauribile capacità di rialzarci e andare avanti, persino quando tutto sembra essere crollato. Perché i legami con la famiglia, con chi ci ha amato, continuano a sostenerci e a definirci, anche quando sono apparentemente allentati o interrotti. E proprio quei legami ci permettono di vedere, a distanza di tempo, che in tutto c'è stata bellezza: in molti gesti quotidiani e anche nelle parole non dette, nell'affetto trattenuto, inconfessato, a cui non possiamo fare a meno di credere e di aggrapparci.
Terra Alta
Javier Cercas
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 384
Un crimine spaventoso sconvolge una quieta cittadina nel Sud della Catalogna: i proprietari dell'azienda più importante della zona, le Gráficas Adell, vengono trovati morti, con segni evidenti di feroci torture. Il caso è assegnato a Melchor Marín, giovane poliziotto e appassionato lettore, alle spalle un passato oscuro e un atto di eroismo quasi involontario, che lo ha fatto diventare la leggenda del corpo e lo ha costretto a lasciare Barcellona. Stabilitosi in questa piccola regione dal nome evocativo di Terra Alta, crede di aver seppellito l'odio e la voglia di riscatto sotto una vita felice, grazie all'amore di Olga, la bibliotecaria del paese, dalla quale ha avuto una figlia, Cosette. Lo stesso nome della figlia di Jean Valjean, il protagonista dei Miserabili , il suo romanzo preferito. L'indagine si dipana a ritmo serrato, coinvolgendo temi come il conflitto tra giustizia formale e giustizia sostanziale, tra rispetto della legge e legittimità della vendetta. Ma soprattutto Javier Cercas, l'autore di libri come "Soldati di Salamina", "Anatomia di un istante", "L'impostore", racconta l'epopea di un uomo solo che cerca il suo posto nel mondo, e per questo dovrà lottare e mettere a rischio tutto: i valori, gli affetti, la famiglia, la vita. Una narrazione di assoluta tensione psicologica e morale, che diventa romanzo totale.
L'arte di viaggiare
Alain de Botton
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 256
Possono scrittori, artisti e filosofi rivelarsi ottimi compagni di viaggio? Alain de Botton non ha dubbi e si affida a guide illustri del passato per scandire le sue partenze e i suoi ritorni. Ecco allora grandi città europee come Amsterdam e Madrid colte nel loro incanto dallo sguardo di Flaubert e di Humboldt, o Barbados, meta turistica rivalutata grazie a Huysmans; ma anche il Lake District e l'aura di serenità della campagna inglese visti attraverso le parole di Wordsworth. De Botton costruisce con equilibrio e misura un manuale del vivere bene lieve e divertito, e ci regala una guida preziosa per quei viaggiatori distratti che tutti noi siamo.
Le ospiti segrete
John Banville
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 336
Londra, 1940. La capitale è devastata dai bombardamenti tedeschi, ma il Re decide di rimanere in città per mandare un messaggio forte e chiaro a Hitler e per dimostrare ai sudditi la propria vicinanza. Tuttavia non accetta che le sue figlie, Elizabeth e Margaret, corrano rischi e - grazie a un'operazione top secret che coinvolge ministri, ambasciate e servizi segreti - le fa trasferire nella neutrale Irlanda, dove vengono accolte come ospiti dal duca di Edenmore, un lontano parente della famiglia reale, in una dimora isolata e diroccata. Protette dall'anonimato e controllate a vista dall'agente segreto britannico Celia Nashe e dal detective della polizia irlandese Strafford, le due principesse andranno alla scoperta di quellatenuta così nuova e misteriosa e dei suoi strani abitanti - come lo stesso duca di Edenmore, o l'austera e indefessa governante, o ancora Billy, il fattore enigmatico e solitario che sembra quasi non badare a loro, e per il quale entrambe hanno un debole che non osano confessare. Ma l'identità delle due ragazzine non può essere celata per sempre: le voci, poco a poco, iniziano a girare, e se dovessero arrivare all'IRA la vita delle principesse - e di conseguenza la Corona stessa - potrebbe essere davvero in pericolo. Un romanzo che indaga il lato privato della più famosa e discussa famiglia inglese, sullo sfondo di un periodo storico ancora fonte di inesauribile ispirazione.
Un ragazzo sulla soglia
Anne Tyler
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 228
Micah Mortimer è un uomo molto abitudinario. Tecnico informatico, si divide tra i computer e il condominio di Baltimora dove abita e lavora come tuttofare. È pienamente soddisfatto della sua esistenza e della relazione con Cass, anche questa ben incanalata sui binari della routine. Le sue giornate si susseguono senza scossoni: la corsa del mattino, seguita da doccia, colazione e pulizie di casa, il pranzo, gli incontri coi clienti che lo chiamano per una consulenza e le serate, a volte con Cass, a volte da solo. Ma un giorno alla sua porta si presenta Brink, il figlio adolescente di Lorna, con cui Micah aveva avuto una storia al college. Il ragazzo, dopo un passo falso a scuola e in crisi con la famiglia, ha deciso di rintracciare Micah, convinto che tra loro possa esserci un legame, e di chiedergli ospitalità. Questa visita inaspettata obbliga Micah a riconsiderare il suo passato e a guardare con altri occhi tutto quello che fino ad allora aveva dato per scontato, facendogli capire cosa conta davvero e come averne cura. Perché a volte abbandonare il conforto rassicurante delle abitudini può aprire la strada a una vita più autentica.

