La Scuola di Pitagora
Giuda Iscariota. Metamorfosi letterarie di un personaggio biblico
Itala Tambasco
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 272
Quando la storia è forte come quella del tradimento, lo è anche la sua letteratura. Questo resoconto su Giuda, dall'epoca medievale alla contemporaneità, è denso di opere che hanno riscritto la sua sentenza storica, riconsiderando le ragioni del tradimento. Già il disappunto di Boccaccio sulla scelta dantesca di non considerare il suo suicidio riflette una difformità di giudizio che trova riscontro anche nelle opere di San Brandano e Jacopo da Varagine, artefici di due delle riscritture più fantasiose sulla figura dell'Iscariota. Dopo che la censura controriformistica lo ha ricollocato nel ruolo più convenzionale di traditore disperato, seppur con un imponente protagonismo nei versi di Liliano, Marino e di accademici come Monti, Ruffa e Gianni, è il teatro d'Inizio Secolo a riaprire il "caso Giuda" e a valicare il confine della verità dogmatica, mitigandone la colpevolezza. Il Giuda della drammaturgia primonovecentesca, fortemente condizionato dagli archetipi di Bovio e Andreev, si allontanerà sempre più dalla monotona afasia dei Vangeli. Lo spirito anarchico dei protagonisti di Pea, Ratti, Donaudy e Mastrostefano costituiranno un'altra importante tappa della metamorfosi di questo personaggio biblico che ha ottenuto il suo definitivo riscatto per mezzo dell'intercessione di Maria e del profondissimo dolore di sua madre nei drammi di Mario Soldati e Joseph Tusiani. Prefazione di Rino Caputo.
Sfilata d'alti modi. Ritratti poetici di figure esemplari
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 120
Per scampare a quell'invisibile genocidio di massa i cui sintomi sono lo stordimento fisico, la catalessi morale e il sonno della ragione, la società odierna ha più che mai bisogno di modelli di riferimento a cui guardare, da cui trarre esempio e sprone. Sfilata d'alti modi risponde a questo bisogno inespresso di modelli, di valori incarnati, offrendo una carrellata di ritratti esemplari, ciascuno dotato di un suo speciale, prezioso, carisma. Raccogliendo una simile schiera di testimoni, si può immaginare questa antologia, col permesso di Dante, come un'edizione aggiornata del castello degli spiriti magni, trasformatosi frattanto in un più variegato e popoloso condominio, dove ciascuno, affacciato a una finestra o dal balcone, racconta, quando è il suo turno, cosa ha fatto nella vita e chiede di essere ascoltato, perché la sua storia è istruttiva e ha parecchio da insegnarci. Sfilata d'alti modi vuol essere, insomma, una sorta di alfabeto dei valori su cui fondare la nostra città dell'uomo. (Dall'Introduzione)
Verbale di scomparsa. La scrittura di Paul Auster negli specchi della teoria
Andrea Pitozzi
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 344
Paul Auster (1947-2024) è stato uno degli scrittori contemporanei che maggiormente si sono misurati con i problemi della teoria della letteratura, soprattutto nelle sue elaborazioni estetiche. A partire da questo assunto, il libro indaga le diverse sfaccettature della scrittura di Auster attraverso l'idea di scomparsa che la attraversa in filigrana, intesa qui sia come tema interno alla narrazione sia come aspetto in grado di mettere in gioco gli universali del racconto, dall'idea di autore alla voce narrante, dai personaggi fino alle configurazioni dello spazio e del tempo. Nel dialogo serrato con alcuni concetti centrali di teorici e filosofi come Maurice Blanchot, Roland Barthes, Gilles Deleuze e Jacques Derrida, tra gli altri, emerge nella narrativa austeriana una linea carsica in cui lo scomparire come processo riflette e intercetta un pensiero del negativo che è andato modificandosi attraverso il tempo, delineando i tratti di una "letteratura della scomparsa" come possibilità alternativa dello storytelling stesso, e della quale proprio Auster risulta uno dei principali rappresentanti nella contemporaneità.
Per Ernst Cassirer. Studi di filosofia e storia della filosofia
Fabrizio Lomonaco
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 192
Impegno teorico e stile storiografico sono coerentemente convergenti in Ernst Cassirer storico della filosofia moderna, dall'Umanesimo all'Illuminismo fino a Kant, non semplicemente il termine ad quem, ma l'originale sintesi e trasformazione dei motivi dominanti quella storia. Nuovo e significativo contrassegno del lavoro storiografico è procedere per «mutazioni semantiche» che lo storico ha il compito di individuare ed esaminare. Perciò, la storia non è mai ripetizione dell'antico, come accade nelle ricostruzioni più o meno manualistiche (oggi del tutto abbandonate), in cui a dominare sono i filosofi in quanto 'spiriti magni', ognuno destinato a essere superato dal successore. Nell'«idealismo critico» di Cassirer questo non può accadere e non accade, perché la modernità è conosciuta e compresa in sé e per sé alla luce del suo luogo di fondazione: il linguaggio che mette in crisi ogni fondamento dato, ogni immobile forma, esaminando le posizioni-formazioni culturali in tutta la loro complessa varietà e unità.
Lettere a Hans Klöres
Oswald Spengler
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 216
Spengler non amava scrivere, tantomeno amava scrivere lettere. E le sue, infatti, non sono le lettere di un grande epistolografo. Eppure del suo vasto epistolario, finora inedito in italiano, le lettere indirizzate ad Hans Klöres negli anni decisivi - per lui come per l'Europa intera - dal 1913 al 1922, se non belle, sono sommamente importanti. Di esse, ad una prima lettura, le più impressive sono certamente quelle in cui il profeta del tramonto profetizza la certa vittoria della Germania nel primo conflitto mondiale. Ma in ogni pagina del breve carteggio con Klöres è Spengler quale uomo e pensatore che si rivela: ne viene fuori un autoritratto che completa l'autobiografia rimasta incompiuta, come tanti altri progetti letterari. Il saggio di Stefano Azzarà ci aiuta ad entrare in "questo" involontario laboratorio del Tramonto (ricordiamo che il secondo volume fu scritto proprio dal 1918 al 1922) e riapre la discussione sulla lettura pessimistica e al tempo stesso fuorviante che dell'opera è stata data, segno di una perenne e "intramontabile" rinascita di Spengler.
Sinestesie. Rivista di studi sulle letterature e le arti europee. Volume Vol. 27
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 248
Epifanio Ajello, Luigi Montella, Premessa; Luigi Montella, Il viaggio figurato: proiezioni futuristiche nei mutati tratti narrativi di Italo Calvino; Giuseppe Langella, Dall’«uomo di fumo» ai «nostri antenati»: Calvino araldico e il «codice» di Palazzeschi; Gino Ruozzi, Calvino e i poemi cavallereschi; Elisabetta Mondello, Calvino e la politica. Dalla militanza del partigiano Santiago alla passione civile del letterato; Davide Savio, La foresta che si vendica. Calvino tra Engels e Fourier; Letizia Bindi, «Far parlare ciò che non ha parola». Etnografie possibili nell’opera di Italo Calvino; Alberto Carli, «Ruminerei le mie fiabe». Italo Calvino, la restituzione letteraria della demologia e i vampiri; Lorenzo Canova, Nelle città del pensiero. Italo Calvino e Giorgio de Chirico tra pittura e scrittura; Epifanio Ajello, Italo Calvino. Il racconto di un bottone, esercizio su un acrilico; Bruno Falcetto, Narrazioni del singolare. Sui raccontini-apologhi di Italo Calvino; Alberto Granese, «Cominciare e finire». Calvino tra Benjamin, Auerbach e… Bachtin; Clara Allasia, «Tutta una vita fa»: il lungo silenzio del signor Palomar; Giuseppe Lupo, Calvino e le macchine da scrivere; Giovanni Genna, Calvino lettore di de Martino; Silvio Perrella, Tre lettere per Italo Calvino; Ilaria Crotti, Uccellacci e uccellini: immagini di animali in ‘Marcovaldo’; Claudia Mignone, Italo Calvino, Le ‘Cosmicomiche’ e la divulgazione dell’astronomia; Emiliano Morreale, Così lontano, così vicino. Calvino guarda il cinema.
Cento catabasi. Un secolo di Sgalambro
Antonio Carulli
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 144
Un'ulteriore, necessaria meditazione su ciò che è stata la filosofia di Sgalambro, ora che ricorre il centenario della nascita (1924) e il decennale della morte (2014). In questa, dichiarata - fatta salva l'eventuale pubblicazione di inediti di valore - come la conclusione dell'iter avviato con "Caro misantropo" (2015) e proseguito con "Introduzione a Sgalambro" (2017), "La piccola verità" (2019) e "Sgalambro materialista "(2022), Carulli torna su quelli che paiono essere i nuclei più problematici: il presunto comico dell'ultima produzione, la declinazione del pessimismo, i debiti dichiarati o taciuti con il milieu del tempo (soprattutto con Nicola Chiaromonte), il senso dell'antifascismo giovanile, dell'antistoricismo e dell'antiutopismo, il nesso tra "spenglerismo" e le libertà individuali così apprezzate e valorizzate, il rapporto con la popular music, la produzione minore (poetica, filmica e teatrale). A partire infine dalla perturbante epigrafe a La morte del sole, la postfazione di Piercarlo Necchi tratteggia il rapporto di Sgalambro con la filosofia della storia di Hegel e, più in generale, il suo senso radicale del disfacimento e della disgregazione che tocca il climax nell'evocazione del "cadavere" e fenomeni correlati.
Metafisica cancerosa e altre leggi di filosofia abiotica
Marco Lanterna
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 120
Forse non esiste in nessuna letteratura, di nessun tempo, un saggio filosofico sul cancro come quello che dà il titolo al volume. Di fatto colma una lacuna nello spirito umano. Per la prima volta la filosofia abiotica impersonifica il cancro, male del secolo, il quale rende finalmente conto dei propri fatti e misfatti. Questa Metafisica cancerosa e altre leggi di filosofia abiotica - opera classica e insieme modernissima - è erede della nostra migliore tradizione pessimista (quella per intenderci che dal De Remediis di Petrarca, attraverso Guicciardini e Leopardi, giunge sino al Gadda della Meditazione), ma riesce al contempo una cosa nuova, unica, mai vista. Insomma se esiste un Italian thought, si svolge proprio nello stile fluorescente di questa anomala e singolare Metafisica al neon. Le altre "leggi" del volume (L'Epimeteo; Nietzsche patafisico; Irresilienza; Pensieri del colibrì nero) trattano da un'angolazione insolito-inusitata ovvero ridanciano-mortifera temi quali l'AI, la resilienza, il multiverso, l'ecologia, il collasso della civiltà e last and least l'estinzione a venire della specie umana.
Marx e Hegel. Fondamenti per una rilettura
Roberto Fineschi
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 464
Il rapporto Marx-Hegel è un tema classico. L'autore lo affronta alla luce di un'analisi filologica dei testi e di larga parte del dibattito internazionale, cercando di ricostruire lo sviluppo della comprensione marxiana del pensatore tedesco e di definire rigorosamente che cosa egli intenda quando dice "Hegel" e "dialettica". Dal confronto di questa comprensione con gli scritti hegeliani si individuano, da una parte, limiti significativi; dall'altra si mostra come la loro origine risieda nella ricezione del maestro nella sinistra hegeliana. L'autore affronta infine in maniera originale il rapporto Marx-Hegel oltre la comprensione di Marx, riconsiderando temi cruciali come quelli del metodo dialettico, della alienazione, del rapporto con la hegeliana Filosofia del diritto e dell'ontologia del processo lavorativo.
L'icona di un cardinale: Stefano Borgia. Un erudito del Settecento tra cultura e religione con appendice di documenti inediti
Lucilla Bonavita
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 152
Il cardinale Stefano Borgia fu una personalità di elevata statura intellettuale ed è da considerarsi uno dei cardinali più influenti e preparati del secolo XVIII. Si ha la sensazione che questo illustre personaggio ecclesiastico sia ben lungi dall'essere esplorato in tutti i suoi molteplici aspetti e dall'essere valutato in tutta la sua complessità scientifica. Il Cardinale non cessa, infatti, di interpellare gli studiosi sia per la straordinaria importanza della sua personalità, sia per la originalità e vastità della sua opera. Joseph Metzler lo definì un «uomo con nuove idee» e furono proprio quelle nuove idee a permettergli di stabilire legami culturali con personaggi del suo tempo e, in qualità di Segretario di Propaganda Fide, con i missionari sparsi in Occidente e in Oriente. Il Cardinale rappresenta per la contemporaneità un esempio mirabile di apertura: in lui non si incontra la parola "dialogo" né il termine "ecumenismo", ma se ne percepisce lo spirito. Egli era aperto a tutte le espressioni del sapere, dell'arte, della cultura, intrattenne rapporti con uomini di diverse estrazioni, dialogò non solo con i cattolici, ma anche con gli ortodossi e con i protestanti, con i Gesuiti e con gli esponenti del giansenismo, nutrì interesse per la storia e per le religioni dei popoli vicini e lontani. È l'apertura verso l'altro, la capacità di dialogare e di accogliere la diversità che fanno crescere l'uomo: questo è il testamento spirituale del Borgia che supererà di mille secoli il silenzio della sordità del cuore.
Sinestesie. Rivista di studi sulle letterature e le arti europee. Volume Vol. 29
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 112
Sommario: Giuseppe Langella, Introduzione. Alessio Arena, I Promessi sposi della famiglia Rame: storia e particolarità di uno spettacolo dal teatro di marionette al teatro di persona; Cristina Cappelletti, «Una favola sotto al sembiante di storia»: Manzoni e il Romanzo italiano del XVIII secolo; Irene Gambacorti, Manzoni epistolografo: la lettera-saggio; Mauro Novelli, «Orba di tanto spiro». Scrittori a casa Manzoni (1873-1944); Francesco Spera, Il Vero e il Travisamento nei primi capitoli dei Promessi sposi; Duccio Tongiorgi, «Per altre occasioni simili». Echi della Rivoluzione Francese nella stratigrafia dei Promessi sposi.
Simone Porzio. Le escursioni naturalistiche di un aristotelico
Daniela Castelli
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 328
Composti nell'arco di dieci anni, tra il 1538 (De conflagratione) e il 1549 (De piscibus), gli opuscoli filosofici di Simone Porzio trovano un loro momento unitario nel confronto con l'attualità, nell'indagine condotta sul campo, punto privilegiato di osservazione e di ricerca. Si tratta più spesso di relazioni scientifiche in cui la polemica filosofica ritorna a più riprese (De conflagratione, De puella, De' sensi) e dove l'osservazione e la descrizione naturalistica diventano momento di novità e trasformazione culturale. Ne emerge un quadro ricco e variegato della filosofia italiana del Rinascimento e della sua circolazione nell'Europa della prima età moderna, dove convergono temi, edizioni o traduzioni di testi, confronti teorici e dibattiti storiografici.

