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In una Calabria rurale agli albori del Novecento, dove l'arte sembrava un lusso lontano e quasi irraggiungibile, la scelta di diventare pittore richiedeva coraggio, visione e una determinazione fuori dal comune. È in questo scenario che si colloca la figura di (Vincenzo) Nello Corrado, artista che seppe guardare oltre i confini del proprio paese natale per inseguire un sogno più grande. Mentre i grandi centri culturali d'Italia, Firenze, Roma, Napoli, pulsavano di fermento creativo, l'entroterra calabrese restava un mondo chiuso, distante, apparentemente immobile. Eppure, proprio da quelle terre silenziose nacque un talento deciso a non lasciarsi soffocare dai limiti del luogo del tempo. Questa è la storia di un uomo che trasformò un ambiente privo di stimoli artistici nel punto di partenza per un percorso sorprendente. Una vicenda di audacia e sensibilità, che rivela come anche nei contesti più improbabili possa germogliare l'impulso inesauribile dell'arte.

C'è un luogo segreto dove paura e coraggio si incontrano, dove la scienza si intreccia con la meraviglia. È il luogo in cui camminano tutte le persone che inseguono il sogno di diventare genitori attraverso la procreazione medicalmente assistita. Un percorso fatto di attese, emozioni profonde e nuova forza che nasce proprio quando tutto sembra più difficile. Questo libro racconta quel viaggio: un intreccio di fragilità e resilienza, di tecnica e tenerezza, di cadute e rinascite. Un invito a riconoscere il valore di ogni passo, perchè la genitorialità comincia molto prima di un risultato: vive nel desiderio, nella cura e nella scelta di non arrendersi. Una riflessione chiara e appassionata sul ruolo che la procreazione medicalmente assistita può avere nel futuro del nostro paese, grazie a tutte quelle coppie che, contribuiscono non solo alla propria storia familiare ma anche alla spinta vitale della nostra società.

Un borgo marinaro, Cittadella del Capo in provincia di Cosenza, per comprendere lo spirito marinaresco e il desiderio di sentirsi appartenere al mare, grande passione dell'autore e luogo in cui è legata la sua infanzia e adolescenza. Tra il borgo marinaro e il mare, simbolo di libertà e bellezza, si crea un profondo legame costituito da una moltitudine di tradizioni, dalla presenza di traffici marittimi, torri costiere, lidi di pesca e dalla relazione con l'acqua. Un viaggio tra le pagine del libro nel passato di Cittadella, un periodo storico che rimanda a momenti felici e magici e ad esperienze vissute. La storia della memoria collettiva di un borgo, intrecciata tra ricordi e sentimenti, un ponte tra passato e presente

San Gaetano Catanoso lasciò molti scritti tra cui tanti pensieri, alcuni dei quali sono rinchiusi in questo volume e possono essere di aiuto a chi li legge e medita. San Gaetano Catanoso lascia a tutti noi un forte messaggio: di avere fiducia e andare avanti in "Domino" con la certezza che il Signore è sempre con noi, andiamo a Lui con fiducia certi del Suo amore verso di noi e verso l'umanità intera.

Siamo giunti al terzo volume di "Sfavoleggiando". Le storie che troverete in queste pagine sono completamente inedite, nei testi come nelle illustrazioni. Le abbiamo definite "fiabe e favole capovolte" perchè propongono un punto di vista alternativo: ribaltano convenzioni, giocano con la morale e mettono in discussione ciò che appare immediatamente vero. Sono racconti che invitano a guardare oltre la superficie, ad aprirsi a prospettive inattese, lasciando emergere significati nuovi e sorprendenti. Età di lettura: da 6 anni.

Note di violino è una raccolta di poesie che nasce come confessione dell’anima, come un dialogo sincero con sé stessi e con il mondo. In questi versi, Francesco Deodato intreccia memoria e presente, amore e dolore, natura e guerra, in un canto che attraversa la fragilità umana e la speranza di rinascita. Le sue parole vibrano come corde di violino, ora dolci e malinconiche, ora tese e drammatiche restituendo al lettore il suono puro della vita, con le sue contraddizioni, i suoi silenzi e la sua struggente bellezza. Un viaggio poetico e intimo, in cui l’autore, tra confessione e contemplazione, offre una verità semplice e universale: la poesia è l’unico linguaggio che non mente, perché nasce dal cuore. Ogni poesia dunque è una corda che vibra, una confessione che diventa suono. Francesco Deodato accorda parole e silenzi per restituire la musica del vivere, l’amore, la perdita, la memoria, la guerra, la pace.

Un viaggio tra le domande che spesso non abbiamo il tempo, o il coraggio di porci. In un'epoca in cui il sapere è scambiato per possesso e la conoscenza per certezza, l'autore sceglie la via più difficile: quella del dubbio, dell'ascolto, del silenzio. Un invito a rallentare, a osservare con onestà ciò che si muove dentro di noi, a mettere in discussione le convinzioni che crediamo ci definiscano. Tra riflessioni, esperienze e rivelazioni, emerge un pensiero limpido e umano: la consapevolezza come unica forma autentica di libertà. Non per insegnare, ma per comprendere, non per convincere ma per condividere.

Scopo dell'opera è quello di stimolare alla riflessione su determinati argomenti di particolare importanza per la vita dell'individuo quali la libertà, la vita, la morte, i valori, i sentimenti, i vizi, le virtù, l'amore e tante altre cose. Tutte cose oggi date per scontate o passate in secondo piano forse perché non si ha più il tempo o la voglia di parlarne avendo perso quel sottile piacere di gustarne il sapore.

In un piccolo paese grigio, sospeso tra realtà e metafora, Lina vive in silenzio, incapace di comunicare con gli altri e di dare un nome al dolore che la abita. Tutto cambia quando un incontro inatteso la spinge a guardarsi dentro e ad affrontare il proprio passato. In un percorso fatto di piccoli gesti, momenti di solitudine e scoperte intime, Lina imparerà ad accettarsi e, forse, a trovare la sua felicità.

Un manuale che unisce teoria, esercitazioni e riflessioni artistiche per avvicinare gli studenti alla musica in teatro.

La chiesa collegiata di S. Maria della Presentazione a Vignanello rappresenta uno dei lavori più importanti di Giovan Battista Contini, fra i maggiori architetti del tardo barocco italiano. Al suo interno sono conservate numerose opere d'arte dei massimi artisti e artigiani romani dell'epoca ed è rimasta essenzialmente fedele a quella aperta al culto nel novembre del 1724. La storia di questa chiesa è anche la storia del rapporto fra due uomini: Francesco Maria Ruspoli, primo Principe di Cerveteri, e Giovan Battista Gazzale, l'architetto che ne seguì non solo l'edificazione, ma anche la progettazione e la realizzazione di tutti gli arredi e le finiture interne ed esterne.