Longo Angelo
Letture classensi. Studi danteschi. Volume 49
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 112
«Nell'anno del settimo centenario della morte di Dante, la città di Ravenna ha dato vita a un programma di celebrazioni di straordinaria ampiezza. Tantissimi eventi, mostre, spettacoli, incontri, hanno offerto ogni giorno a cittadini e visitatori di tutto il mondo e di tutte le età, la possibilità di avvicinarsi a Dante e alla sua "opera mondo" da diverse visuali. L'eccezionalità del programma e della ricorrenza non mette in ombra, anzi esalta il modo in cui Ravenna, da settecento anni, offre rifugio al "suo" Poeta. In una prospettiva di continuità, abbiamo restaurato la Tomba, rinnovato il Museo, affiancandogli Casa Dante, inaugurato la "lettura perpetua" della Commedia, reso più agevole l'approfondimento degli studi danteschi incrementando e riorganizzando le collezioni della nostra Biblioteca. Di questa prospettiva le «Letture Classensi» rappresentano uno splendido esempio: iniziate nel 1965, l'anno del settimo centenario della nascita di Dante, si tengono ininterrottamente nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, e altrettanto ininterrottamente vengono pubblicate dall'editore ravennate Longo, benemerito degli studi danteschi. In questa edizione del settecentenario, curata da Giuseppe Ledda, illustre dantista dell'Università di Bologna, ma anche autorevole membro del Comitato scientifico del nostro Museo Dante, abbiamo voluto ricordare i tanti studiosi, intellettuali, poeti, il meglio della cultura italiana e internazionale, che ha animato per più di mezzo secolo le «Letture Classensi». Un'edizione che però guarda anche al futuro, con uno sguardo aperto e internazionale alle linee di ricerca più importanti, significative e promettenti per il futuro della lettura di Dante.» (Dalla prefazione di Michele de Pascale)
G. Ruffini. Dalla meraviglia del vero al rimpianto del passato 1942-2006
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 80
«Con questa mostra alla Galleria Comunale d'Arte di Faenza, il Comune di Faenza partecipa al progetto ideato su volontà della Famiglia Ruffini per celebrare il primo centenario dalla nascita del pittore Giulio Ruffini e realizzato grazie all'impegno dell'Associazione Culturale "Percorsi" e dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna. Si tratta di un progetto profondo, su più livelli, articolato nei territori in cui Ruffini ha operato - Ravenna, Faenza, Lugo, Bagnacavallo, Bologna, Rimini - suddividendo l'opera dell'artista in sezioni specifiche a seconda delle città sopracitate e assegnando ad ogni sede un curatore. Faenza aveva già dedicato a Giulio Ruffini una importante mostra antologica nel 1973, presentata da Francesco Arcangeli, che per il pittore aveva usato queste parole: "mai arreso, col suo alto talento di grafico e con le sue doti di pittore, a dir l'ultima parola alla propria storia". Ringrazio a nome dell'Amministrazione Comunale il comitato scientifico che ha curato il progetto, e naturalmente i curatori delle mostre, l'Associazione "Percorsi", la Coordinatrice Didattica dell'Accademia di Belle Arti di Ravenna Paola Babini e la Famiglia Ruffini per avere costruito questo calendario di azioni e iniziative che valorizzano la memoria di Giulio Ruffini - pittore che con la sua vita e la sua opera ha attraversato il Novecento - creando occasioni importanti, come questa mostra, per consegnare al futuro la sua importante e profonda storia artistica.» (Massimo Isola)
Lectura dantis ferrariensis
Benvenuto da Imola
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 945
La Commedia di Dante Alighieri fu in Italia il caso letterario del secolo XIV. A promuoverne la legittimazione nell'ambito della cultura “alta” provvide anche il mondo della scuola, grazie alla figura del magister Benvenuto Rambaldi da Imola, docente specializzato nella spiegazione dei testi della latinità e, fra il 1375 e il 1376, anche del poema dell'illustre Fiorentino: proprio in questo periodo infatti ne fece l'oggetto di due cicli di lezioni (ossia due lecturae), a Bologna prima e a Ferrara poi, esperimenti didattici a partire dalla cui rielaborazione l'Imolese produrrà uno dei principali monumenti della storia dell'esegesi dantesca, quel Comentum super Dantis Comoediam per cui è giustamente conosciuto. Delle lezioni di Ferrara – fonte essenziale per il lavoro di un altro esegeta dantesco, Giovanni da Serravalle, che vi assistette – Benvenuto rielaborò successivamente alcune chiose, riscrivendole in versioni più ampie e meglio formalizzate, con l'intento di produrre un testo “di servizio”, un provvisorio dossier di conoscenze. Ma il fascicolo così formato sfuggì al controllo del suo autore, e in qualche modo giunse, senza l'autorizzazione di quest'ultimo, nelle mani di due interessati lettori danteschi, Tedaldo della Casa e Filippo Villani, che seppero utilmente fare uso, ciascuno a suo modo, dei suoi preziosi contenuti.
Una vita per Dante. Con Alfred Bassermann tra Germania e Italia, sulle orme del Poeta
Raffaella Cavalieri
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 184
Una vita dantesca. Così si potrebbe riassumere l'esistenza di Alfred Bassermann, studioso e traduttore di Dante, autore di numerosi saggi e volumi che andarono a contribuire a quella rinascita e a quella nuova luce sotto cui il mondo intero pose Dante Alighieri nel corso dell'Ottocento. Alla stessa età in cui Dante per la prima volta incontrò Beatrice, egli conobbe la sua opera e ne fece il leitmotiv della sua esistenza. Una valigia sempre pronta sotto il letto, un ideale da perseguire: chi vuoi conoscere un poeta deve visitarne il paese. Dopo anni di apprendistato sui libri, a partire dal 1886 decise di uscire dal chiuso delle biblioteche e partire alla ricerca del genius loci di questo Dichterheroen, l'eroe dei poeti, calcando le sue orme in quella stessa terra che ispirò l'opera più celebre al mondo, la Divina Commedia. Attraverso i suoi scritti ripercorriamo un'Italia da poco unita che in Dante trovò l'emblema e la bandiera, e viviamo l'esperienza di viaggio iniziata un secolo prima da Goethe, tra descrizioni di paesaggi, locande, itinerari e personaggi incontrati. Grazie ai ricordi e ai documenti inediti dell'archivio privato della famiglia si è potuto ricostruire ciò che sta dietro le quinte dell'immensa opera di Alfred Basser-mann, l'affetto che portò verso la nostra nazione, la nostra cultura, la nostra poesia e la nostra arte; un uomo che ovunque ha bussato nel nome di Dante ha trovato cordialità ed ospitalità. Con questo volume, proprio dall'Italia, si vuol restituire a lui la voce, con la gratitudine e l'auspicio che, al di fuori di qualsiasi ricorrenza celebrativa, egli non ricada nell'oblio in cui per troppo tempo è rimasto.
La Commedia delle donne. Nove donne della Divina Commedia di Dante Alighieri-The Comedy of Women. Nine women of Dante Alighieri's Divine Comedy
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 198
Chi sono queste donne? Luigi Pirandello direbbe che sono una, nessuna e centomila. Se fossero una sola donna, sarebbero una donna sull'orlo della disperazione, che perde sé stessa, sprofonda giù in basso, ritorna su arrampicandosi e si ritrova nuovamente in un viaggio che è al tempo stesso spaventoso e purificante, simile a quello di Dante nell'aldilà. Se invece queste donne fossero nessuna, il loro viaggio sarebbe un viaggio all'incontrario, cominciando dall'alto sprofonderebbero nell'abisso, nella selva oscura, nel nulla. Ma se fossero centomila, sarebbero tutte noi, abitanti dell'infernale e paradisiaco purgatorio quotidiano.
Il lettore di provincia. Volume 155
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 96
Il volume ospita la ristampa del numero 1 del 1970.
L'Alighieri. Rassegna dantesca. Volume Vol. 57
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 160
La Rassegna dantesca è stata fondata da Luigi Pietrobono e diretta da Saverio Bellomo, Stefano Carrai e Giuseppe Ledda.
I Calcagnini in Romagna (1465-1901). Un prototipo di dinastia feudale
Francesco Pertegato
Libro: Libro in brossura
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 432
I Calcagnini sono un astro di prima grandezza nella costellazione di potentati locali gravitanti intorno al ducato ferrarese, dislocati tra Ferrara, Ravenna, Rovigo, Modena e Reggio, ai quali i duchi estensi conferivano legittimità di potere in cambio della fedeltà. Sono altresì uno specchio della società feudale fondata sul rapporto tripolare tra la Chiesa e il feudatario, detentori dei privilegi, e le comunità locali. La singolare longevità del casato è frutto delle accorte relazioni interparentali e di una politica delle alleanze flessibile quanto basta per transitare, senza traumi, al diretto dominio pontificio su uno dei feudi conseguente la devoluzione di Ferrara. Saranno i governi della breve parentesi napoleonica a spazzare via feudi e titolo nobiliare dando inizio alla stagione "borghese" che, nel corso dell'Ottocento e dei primi decenni del Novecento, vede i Calcagnini ridotti al rango di semplici possidenti, confrontarsi sia coi mutamenti sociali introdotti dalle organizzazioni d'ispirazione socialista, sia col nuovo assetto agrario e le innovazioni colturali e meccaniche, che precedono il loro tormentato declino economico.
Sotto il manto delle favole. La ricezione di Fulgenzio nelle opere di Dante e negli antichi commenti alla Commedia
Veronica Albi
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 249
Rispetto alle precedenti opere di Dante, nella Commedia la mitologia classica è prepotentemente presente. Che tale patrimonio di miti e personaggi sia giunto a Dante principalmente attraverso la lettura dei poeti classici è fuor di dubbio; tuttavia, esso avrebbe potuto essere mediato efficacemente anche da opere specialistiche, come quelle di Fulgenzio, erudito tardo-antico cui si devono un commento allegorico all'Eneide (Expositio Vìrgilianae continentiae) e una raccolta di miti antichi (Mitologiarum libri tres), anch'essi interpretati allegoricamente: testi ampiamente circolanti nel Medioevo, e che autori come Boccaccio e Petrarca sicuramente possedevano nelle proprie biblioteche. Stabilire se Dante - che non cita mai Fulgenzio - fosse a conoscenza di tali opere e se queste l'abbiano in qualche modo influenzato è una vexata quaestio, che il presente volume intende nuovamente indagare a partire dall'esame della tradizione manoscritta, perimetrando gli ambiti e i contesti di maggiore diffusione di quegli importanti testi. Il saggio analizza alcuni luoghi del Convivio (IV.xxiv-xxvi) e della Commedia (Inf I, IX, XXV) in cui la possibile influenza di Fulgenzio diviene non solo plausibile, ma tangibile, allo stesso tempo verificando se ci fossero altri testi in grado di mediare fino a Dante citazioni tratte dalle opere fulgenziane, in particolare il commento all'Eneide di Bernardo Silvestre e quello alla Consolatio boeziana di Guglielmo di Conches. È attraverso questo costante confronto con i possibili intermediari - condotto soprattutto attraverso i riferimenti a Fulgenzio reperibili nei commenti alla Commedia realizzati tra il Trecento e i primissimi anni del Quattrocento - che si giunge a ipotizzare la penetrazione di porzioni dei Mitologiarum libri entro alcuni dei commenti che corredavano i classici, in particolare le Metamorfosi di Ovidio, e che si arriva a ridimensionare l'importanza, in ottica dantesca, di testi come il commento di Bernardo Silvestre, finora ritenuto ben più popolare.
L'economia politica di Dante. Mercato, profitto, dono
Marco Romanelli
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 173
«Prendere Dante sul serio, tentando di sottrarlo alla tenaglia che lo stringe fra i due poli del "visionario" da una parte e del "reazionario" dall'altra»: il nostalgico del buon tempo antico che dà voce all'avo Cacciaguida e l'antenato che al postero sembrerà sempre «qualcuno arrivato prima di lui» (Contini). Parte da qui l'impegno di Marco Romanelli nel neutralizzare la falsa opposizione che induce a venerare il Poeta quando straordinariamente crea, ma a "lasciarlo perdere", a non ascoltarlo, quando discutibilmente parla di politica ed economia. Proprio il suo pensiero economico - tra i meno indagati dell'universo culturale dantesco e invece molto più aggiornato e specialistico di quanto si possa pensare -rivela viceversa quanto Dante non si sia mai sentito estraneo ai suoi tempi e come al tema della beatitudo huius vitae fosse sensibile non meno che a quello della vita eterna. Seguendo le piste delle molte esplicite formulazioni teoriche e quelle più o meno nascoste nelle pieghe della poesia, di questo pensiero si ricostruisce la tormentata elaborazione: dagli ancora felici tempi fiorentini in cui Dante si credeva erede della missione pedagogica di Brunetto Latini nei confronti della neonata società mercantile, alla crisi di disperazione causata dal trauma dell'esilio che gli fece corteggiare le sirene del nichilismo, fino alla sublimazione della Commedia. E nel poema infatti che Dante, superate tutte le angustie municipali contingenti, approda all'idea di una società antiutilitaristica e conviviale fondata su quell'etica del dono che affonda le sue radici nella dottrina cristiana delle origini e nel pauperismo francescano come nella civiltà latina e poi cortese, ma che l'antenato ha consegnato anche ai posteri e alle loro formulazioni teoriche, da Mauss a Caillé.
Dante e la tradizione classica
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 227
Il volume riunisce gli atti del convegno tenutosi a Pisa, presso la Scuola Normale Superiore, il 10 e 11 aprile 2019, dedicato alla memoria di Saverio Bellomo. L'insieme degli interventi qui raccolti mira da un lato a fare il punto circa l'incidenza in Dante della tradizione classica, dall'altro ad approfondire le ricerche puntuali su singoli problemi e rapporti, continuando idealmente il colloquio con Bellomo sull'autore e sui testi cui egli ha dedicato la sua carriera di studioso e di docente, e cercando dunque di trasformare la sua assenza in memoria viva.
Sotto gli occhi degli imperatori
Carolina Carlone
Libro: Copertina morbida
editore: Longo Angelo
anno edizione: 2021
pagine: 269
Il volume documenta in modo articolato e con un ricco apparato iconografico una metodologia messa a punto in diciotto anni di sperimentazione in diverse scuole primarie del Comune di Ravenna. Sviluppata all'interno del progetto CorpoGiochi a Scuola, l'Adozione Didattica di un Artista propone un approccio innovativo, concreto e pienamente connesso alle esperienze quotidiane degli alunni. Delineato nei suoi presupposti teorici e descritto nelle sue dimensioni operative, alle quali hanno collaborato artisti famosi, il percorso non è solo relativo ad Arte e Immagine. Va oltre tale ambito disciplinare ponendosi in una prospettiva olistica in cui i confini dei saperi disciplinari non sono rigidi bensì porosi. Il volume si propone come uno strumento utile per insegnanti, studenti di formazione primaria, ricercatori, genitori e per coloro che sono interessati a comprendere il ruolo e la funzione di una didattica che mira a rendere gli alunni attivi, autonomi, corresponsabili, creativi.

