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Manifestolibri

Territori e resistenze. Spazi in divenire, forme del conflitto e politiche del quotidiano

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2019

pagine: 250

Il volume analizza attraverso contributi teorici ed empirici i rapporti di coimplicazione che si stabiliscono tra i territori e le soggettività resistenti che li abitano e li trasformano. Muovendo da prospettive disciplinari differenti - dalla filosofia alla sociologia, dall'antropologia alla psicologia sociale - le autrici e gli autori propongono una reinterpretazione delle concettualizzazioni classiche di «territorio» e di «resistenza», che ne supera le tradizionali visioni statiche e conservative e ne evidenzia il carattere dinamico e in divenire. I contributi restituiscono un'immagine vivida delle geografie delle resistenze e della loro eterogeneità, spaziando dai contesti urbani a quelli rurali attraverso studi realizzati in Italia, Francia, Maghreb, Sud America. Caratterizzati da una forte sensibilità geografica, i saggi esaltano il carattere associativo e costituente del territorio, un prodotto sociale che viene continuamente riplasmato dagli attori che lo attraversano.
25,00 23,75

Quando gli operai volevano tutto

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2019

pagine: 144

Alla fine degli anni Sessanta del Novecento i lavoratori industriali e di altri comparti produttivi riconquistarono la scena pubblica con una serie di agitazioni nuove nei contenuti e nelle modalità organizzative della protesta. Quel ciclo di lotte, che coinvolse i lavoratori di diversi paesi del mondo, si affiancò e si intersecò con l'ondata di contestazione giovanile e studentesca che scuoteva le società industrialmente avanzate e non solo. Il volume presenta, in modo chiaro e rivolto anche ai giovani che non hanno vissuto quella stagione, alcune grandi questioni che caratterizzarono l'autunno caldo del 1969: le modalità della nuova conflittualità operaia (autonomia e radicalità); le forme di organizzazione; i temi alla ribalta (salario, tempi, nocività). Ma in Italia ci fu anche un altro 1969. La strage di Piazza Fontana, la "madre" di tutte le stragi, proprio nel dicembre di quell'anno impresse una svolta drammatica alla storia del nostro paese.
15,00 14,25

La globalizzazione degli antichi e dei moderni

Vincenzo Comito

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2019

pagine: 127

Oggi, soprattutto nei paesi occidentali, i processi di globalizzazione si trovano certamente in difficoltà. Il governo di tali fenomeni, accanto a indubbi aspetti positivi, ha determinato squilibri e iniquità diffusi. Eppure la globalizzazione è stata per millenni una trama connettiva fondamentale delle vicende umane. Anche oggi, le economie e gli Stati contemporanei funzionano, nonostante i problemi, attraverso un'inestricabile interdipendenza. Gli oscuri momenti di chiusura su se stessi degli Stati e degli Imperi, come la storia del Novecento dimostra, terminano sempre con un'apertura dei mercati che fa cadere barriere e muri tra i vari paesi. Il testo ricostruisce alcune esperienze storiche di globalizzazione che si sono succedute grosso modo dal 2000 a. C. ai giorni nostri tracciando un confronto storico tra passato e presente.
15,00 14,25

Contro il populismo di sinistra

Eric Fassin

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2019

pagine: 100

Dall'Ungheria all'Italia, dopo la Brexit e l'avanzata dei partiti xenofobi, stiamo vivendo un «momento populista» che, lungi dall'essere un rimedio al neoliberismo, secondo Fassin, ne è un sintomo. Gli elettori di estrema destra, infatti, non sono vittime delle quali si debba ascoltare il disagio; il loro risentimento non si trasformerà in rivolta. Il populismo non è, dunque, l'antagonista ma lo strumento del neoliberismo: Wall Street applaude Trump; e, quanto all'Europa neoliberale, Macron non è l'anti-Salvini. In questo quadro l'autore sottolinea l'insensatezza per la sinistra di combattere il neoliberismo, sull'esempio di Podemos e della France insoumise, convertendosi al populismo. Meglio rivolgersi a quelli che rifiutano le sirene del neofascismo: gli astensionisti. E scegliere, in questa fase di democrazia precaria, di ricostruire una sinistra più che costruire un popolo.
12,00 11,40

Sinistra. La crisi di una cultura

Massimo Ilardi

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2019

pagine: 112

Esiste ancora una differenza tra destra e sinistra. Questa differenza non si proietta più, secondo l'autore, nello scontro tra classi, non ha alle spalle una storia e una stagione di conflitti, ma si innesta su processi culturali generici e politicamente deboli (difesa dei diritti civili, questione morale, mito dell'Europa comunitaria, ecologia) e sull'affermazione di valori (sostenibilità, bene comune, uguaglianza, unità, umanità, democrazia) come disposizioni spirituali costruiti dalla tradizione. È dunque l'appartenenza mentale oltre che culturale, oggi, che determina la 'parte', che definisce l'essere di sinistra. Ma la cultura senza una decisione politica, senza una teoria, senza conflitti a cui far riferimento si trasforma in scelta etica, in moralismo, in valori che disciplinano il nostro io interiore, la nostra coscienza, il nostro senso di responsabilità. E così l'interpretazione del mondo secondo valori diventa un surrogato dell'antica interpretazione metafisica.
10,00 9,50

1969. L'autunno operaio

Giuseppe Maione

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2019

pagine: 288

Sull'Autunno Caldo del 1969 si è scritto molto, soprattutto nei primi decenni che lo seguirono, ma si trattava in prevalenza di opere narrative o memorialistiche. Oggi, a cinquant'anni di distanza, sono mature le condizioni per affrontare l'argomento in maniera critica. E per rispondere a domande come: quali furono le reali cause che determinarono il conflitto industriale più lungo e intenso del dopoguerra? E ancora: quali conseguenze ebbe un conflitto di tale portata sulla società, l'economia, le istituzioni? Sebbene quella stagione di lotte appaia lontana dagli assetti attuali del lavoro e del sistema economico, a ben vedere essa provocò in Italia una reazione a catena culminata nello stato di cose attuale; la sua importanza è poco visibile perché è stata tanto profonda quanto "sotterranea": una sorta di fiume carsico che di tempo in tempo ha fatto sentire i suoi effetti fin sulla superficie.
20,00 19,00

Lavoratrici al margine. Donne che lavorano con altre donne

Adriana Nannicini

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2019

pagine: 108

In questa indagine l'autrice, attraverso l'esplorazione di alcune relazioni specifiche, ci regala uno sguardo «al margine» del lavoro femminile: le donne che lavorano per altre donne, i centri per l'impiego; il lavoro delle braccianti, delle operaie, delle addette alle pulizie; di expat, cooperanti, scienziate, che si confrontano con il mercato del lavoro globale. Ascoltando le «parole per farlo» - quel linguaggio utilizzato dalle donne straniere per indicare lavori, gesti, relazioni nelle lingue di origine - Nannicini ricostruisce alcuni aspetti del lavoro di oggi, frammentato e intermittente, la cui precarietà si diffonde a velocità accelerata coinvolgendo, in spazi non convenzionali, soggetti imprevisti: di questi moltissime sono donne. Questo libro è anche uno dei primi titoli della collana "Parola di Donna", un piccolo spazio a disposizione perché la differenza è un valore da narrare e soprattutto da condividere.
16,00 15,20

Lo sciopero delle donne. Lavoro # Trasformazioni del capitale # Lotte

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2019

pagine: 122

Questo libro analizza l'impalcatura su cui si regge la struttura sociale del nostro paese: il lavoro, anzi i lavori, delle donne: tutti i lavori che, per una serie di circostanze storico/culturali e per necessità dovute a un welfare assente, sono da sempre attribuiti alle donne. Non si tratta solo del «lavoro domestico» ma di una serie di «lavori di riproduzione necessari» che rendono sostenibile il vivere sociale, siano essi salariati o gratuiti, comunque comandati dallo sviluppo capitalistico. Le autrici di questo volume riflettono sugli intrecci e sui complessi mutamenti di tutti quei fattori che attraversano storicamente il corpo delle donne e progressivamente, oggi, anche quello degli uomini.
16,00 15,20

Lungo i confini dell'accoglienza. Migranti e territori tra resistenze e dispositivi di controllo

Lungo i confini dell'accoglienza. Migranti e territori tra resistenze e dispositivi di controllo

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2019

pagine: 320

Intorno al corpo delle e dei migranti si dispiegano politiche di controllo tese ad attivare e alimentare processi di stigmatizzazione e criminalizzazione funzionali al paradigma culturale populista e razzista che segna pericolosamente il nostro tempo. In particolare, la figura del richiedente asilo rappresenta oggi un elemento chiave per il funzionamento delle politiche e delle retoriche sicuritarie: infantilizzato, vittimizzato, oppure socialmente costruito come individuo pericoloso intorno a cui cristallizzare le preoccupazioni degli autoctoni; ma anche impiegato in attività lavorative segnate da violente logiche di segregazione e sfruttamento. In questo volume, un gruppo di studiose e studiosi - attraverso casi studio e ricerche sul campo - cerca di gettare una luce sul variegato sistema di confinamenti che si riversa sui migranti e, allo stesso tempo, di illuminare le resistenze individuali e collettive messe in campo dai soggetti stessi per la propria libertà e autodeterminazione. Postfazione di Sandro Mezzadra.
25,00

Gusti di classe. Pierre Bourdieu sociologo delle pratiche culturali

Ruggero D'Alessandro

Libro: Copertina morbida

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2019

pagine: 156

Pierre Bourdieu (1930-2002) è stato uno dei più importanti e innovativi sociologi francesi, la cui lezione è ancora molto attuale. In questo volume, D'Alessandro ripercorre uno degli aspetti più peculiari della sua ricerca, l'indagine sulle pratiche culturali e accademiche e sul modo in cui si trasmette tra le generazioni quel "capitale culturale" che diventa una garanzia di privilegio sociale. Tra i contributi più originali di Bourdieu, che il volume illustra in modo chiaro e dettagliato, vi è l'analisi dei sistemi educativi, all'interno della quale ha un ruolo centrale il concetto di habitus, l'insieme delle disposizioni a cui si conforma il comportamento degli individui e che supportano gli assetti di potere vigenti. L'analisi di D'Alessandro attraversa le opere principali dello studioso francese mettendo in risalto tutto il potenziale critico, oggi molto prezioso, del suo pensiero.
16,00 15,20

Mediterraneo nero. Archivio, memorie, corpi

Gabriele Proglio

Libro: Libro in brossura

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2019

pagine: 80

L'importanza di una riflessione sul Mediterraneo nero è legata alle profonde trasformazioni, in termini culturali, sociali ed economici, che avvengono non solo in Europa, ma nel mondo intero. Oggi è necessario leggere il Mediterraneo in una prospettiva globale e transnazionale, ma anche quale archivio di memorie, pratiche e immagini che stanno ridiscutendo le geografie culturali. Centro di questo sistema epistemologico è il corpo, il rapporto di prossimità e distanza non solo con l'Europa, ma anche con una parte specifica del suo passato: il colonialismo e lo schiavismo. Connettendo passato e presente, l'autore si sofferma sulle memorie orali delle migrazioni raccolte in Italia: voci di etiopi, eritrei, somali e di persone che potremmo definire 'seconde generazioni' a proposito delle traversate mediterranee. L'obiettivo è quello di contribuire a una nuova riflessione sul rapporto tra il Mediterraneo nero e la riscrittura/reinvenzione dell'Europa e dell'identità europea.
10,00 9,50

Europa. La posta in gioco

Libro

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2019

pagine: 292

18,00 17,10

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